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AFORISMA DEL GIORNO

03 luglio, 2008

In estate aumenta il turismo procreativo

Dopo l'approvazione della legge 40, il numero di coppie che si rivolge a centri esteri aumenta sempre più: nel 2006 è cresciuto del 200%

Uno studio del centro Artes (Assisted Reproduction Tecnique and Endoscopic Surgery) di Torino, centro specializzato nella diagnosi e nel trattamento della sterilità di coppia, ha monitorato 3.000 coppie internaute e, incrociando i recenti dati sul tema, ha stabilito che il 54% delle coppie che vanno all'estero lo fa nel periodo estivo. E nonostante la crisi economica, il turismo procreativo è in costante e larga crescita. Nel 2006 il turismo procreativo è cresciuto del 200%.

Dopo l'approvazione della La legge 40, del 19 febbraio 2004, in Italia sono vietate molte tecniche riproduttive come la fecondazione di un numero non limitato di ovociti in coltura, il congelamento degli embrioni, la diagnosi preimpianto e la fecondazione eterologa.

Alessandro Di Gregorio, Direttore del Centro Artes che opera nel campo della Fecondazione Assistita dal 1982, spiega: "Le coppie italiane scappano all'estero soprattutto nel periodo estivo. In parte perché in estate i problemi di fertilità diventano più acuti, ma principalmente si tratta dell'unico periodo dell'anno nel quale queste coppie possono allontanarsi dal lavoro senza problemi, in molti casi rinunciando alle vacanze e pagando il loro viaggio a caro prezzo".

Prima dell'approvazione della Legge 40 le coppie che si rivolgevano all'estero nella speranza di concepire un figlio erano 1066, nel 2006 invece sono state 4.173. E nel 2007 la crescita è rimasta invariata. Nel corso dell'ultimo anno, molte strutture straniere (il 25%) ha aperto sui propri siti internet delle pagine in lingua italiana. Le coppie vanno per lo più in Spagna (60 coppie prima della legge 40, passate poi a 1.365) dove esiste ance un fiorente mercato dei gameti e in Svizzera che viene scelta dal 32% delle coppie per la vicinanza e per la lingua in comune con la nostra. Il fascino delle cliniche svizzere attira le coppie anche se nel Paese è vietata la donazione di ovuli, i donatori di sperma diminuiscono sempre più (a causa dell'obbligo della rintracciabilità) ed è in esame una legge sulla diagnosi preimpianto.

Gli altri Paesi scelti sono la Francia (Nizza soprattutto, a causa della vicinanza con l'Italia) e il Belgio dove le coppie italiane sono passate da 204 (prima della legge 40) a 775. Un numero minore di aspiranti genitori si recano in Gran Bretagna (anche per motivi economici, visto lo sfavorevole cambio euro-sterlina). Molte coppie, come succedeva anche prima dell'approvazione della legge sulla procreazione assistita, si rivolgono negli Usa dove, in alcuni istituti, il numero delle coppie italiane o raddoppiato. Anche l'Est europeo sta diventando sempre più una meta procreativa.

Il dott. Di Gregorio ha sottolineato: "Si tratta di dati preoccupanti, ma è l'inevitabile epilogo di una situazione degenerata alla base. La Legge 40 blocca di fatto lo sviluppo della medicina ed impedisce alle coppie che hanno difficoltà nel concepimento di sognare, di sperare ancora. Sono così costrette ad andare all'estero, spendendo molto denaro e rischiando di finire in centri poco affidabili".

FONTE: MolecularLab.it => http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6127

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