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AFORISMA DEL GIORNO

30 luglio, 2008

LA ADA pubblica le linee guida 2008 sul diabete: la novità? Nessuna novità.

L'American Diabetes Association ha pubblicato le sue linee guida sulla gestione del diabete per il 2008. Per la verità non sembra ci siano novità eclatanti rispetto a quelle precedenti. In sintesi le principali raccomandazioni:

1) La glicemia a digiuno rimane il modo preferito per diagnosticare la malattia sia negli adulti non gravidi che nei bambini

2) Usare i livelli di glicoemoglobina a scopo diagnostico non è raccomandato

3) Lo screening del diabete e del prediabete deve essere preso in considerazione se vi è sovrappeso od obesità con almeno un altro fattore di rischio associato; altrimenti lo screening dovrebbe iniziare a 45 anni e se il test è normale essere ripetuto ogni 3 anni

4) Sia la glicemia a digiuno che l'OGTT (carico di 75 grammi) sono esami appropriati per diagnosticare diabete e prediabete; l'OGTT può essere richiesto per meglio definire il rischio di diabete in chi ha valori di glicemia a digiuno alterati ma non diagnostici per diabete (IFG = Impared Fasting Glucose)

5) Se si riscontra un IFG oppure un IGT (Impared Glucose Tollerance, vale a dire un OGTT alterato ma non diagnostico per diabete), vanno valutati i fattori di rischio cardiovascolare e trattati se necessario; in questi soggetti è utile il calo di peso di almeno il 5-10% se in sovrappeso e un'attività fisica di almeno 150 minuti alla settimana (per esempio camminare a passo spedito).

6) Nei pazienti con elevato rischio di evoluzione verso il diabete (per esempio IFG o IGT e altri fattori associati) si può considerare l'uso della metformina, così come per i soggetti obesi con meno di 60 anni.

7) L'emoglobina glicata dovrebbe essere ridotta a valori medi inferiori al 7%, in casi selezionati può essere indicato arrivare a valori vicini al 6% se questo non comporta un eccessivo pericolo di ipoglicemie; per i bambini, per i pazienti con storia di ipoglicemie, se l'aspettativa di vita è limitata, se vi sono gravi comorbidità e per i pazienti con diabete di lunga durata o complicanze microvascolari stabili l'obiettivo della glicoemoglobina può essere meno rigido.

8) La dieta dovrebbe limitare l'introito di grassi animali, dei carboidrati raffinati ed aumentare l'introito di fibre e cereali. Il calcolo dell'indice glicemico degli alimenti e del carico glicemico può aiutare a controllare l'equilibrio metabolico. L'attività fisica dovrebbe prevedere almeno 150 minuti alla settimana di esercizio aerobico, suddiviso in almeno 3 volte alla settimana.

9) Si dovrebbe istruire il paziente al self-management della malattia

10) Altri punti toccati dalle linee guida sono: la cessazione del fumo, l'uso di antiaggreganti, lo screening ed il trattamento dell'ipertensione, dell'ipercolesterolemia, della cardiopatia ischemica, della nefropatia, della retinopatia, della neuropatia e la cura del piede.

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