Una molecola di origine marina si è dimostrata efficace nel combattere il sarcoma dei tessuti molli, grazie ad un nuovo meccanismo d'azione
Grazie alle ricerche di un gruppo di studiosi italiani dell'Istituto Mario Negri di Milano, condotte insieme a colleghi spagnoli, nuove speranze contro i tumori, specialmente contro il sarcoma delle parti molli, vengono da composti di origine marina.
Uno di questi, la Trabectedina, è allo studio da quasi 15 anni, da quando nel 1994 ad un congresso organizzato da una società biotecnologica specializzata in estrazione di sostanze di origine marina che si tiene a Madrid, il ricercatore milanese Maurizio D'Incalci, capo del dipartimento di oncologia dell'Istituto milanese Negri, conosce il chimico statunitense Kenneth Rinehart e l'oncologo Josè Jimeno, entrambi interessati allo sviluppo di molecole estratte dal mare.
Coi primi test condotti da Eugenio Erba si evidenziarono proprietà interessanti di questa molecola che agisce in modo differente rispetto ai tradizionali chemioterapici antitumorali; inoltre l'attività è presente anche contro cellule resistenti ad altri farmaci convenzionali.
I primi test in vivo furono condotti da Raffaella Giavazzi e confermarono l'efficacia del farmaco su tumori come i sarcomi non responsivi alle terapie convenzionali.
I test continuarono grazie a Riccardo Riccardi, oncologo pediatra dell'università Cattolica di Roma, che eseguì studi preclinici su tessuti di sarcomi pediatrici mostrando la possibilità di combinazione della trabectedina con altre sostanze note
Gli studi clinici presero il via all'Istituto di Ville Juif di Parigi, all'istituto oncologico della Svizzera ed all'Istituto europeo di oncologia e ad oggi, mentre vengono alla luce nuovi interessanti meccanismi d'azione della molecola, farmacologi molecolari e immunologi lavorano poi per ridurre la tossicità del farmaco. Inoltre studi clinici successivi condotti all'Istituto Tumori di Milano han permesso di scoprire che alcuni sarcomi sono particolarmente suscettibili all'azione del farmaco.
Ora dopo test, ricerche di laboratorio, studi sugli animali e poi sull'uomo, la molecola è diventata un farmaco approvato dall'agenzia europea dei medicinali (Emea) ed è già disponibile in Inghilterra, Germania e Spagna, mentre in Italia il via libera dovrebbe arrivare alla fine dell'estate. "Per noi è un momento di grande soddisfazione - afferma Maurizio D'Incalci, capo del dipartimento di oncologia dell'Istituto milanese Negri - in quanto una gran parte delle informazioni disponibili sul meccanismo d'azione e sull'attività farmacologica preclinica e clinica di questo composto sono il frutto di ricerche effettuate nel nostro dipartimento di oncologia, in collaborazione con altri colleghi di istituzioni italiane europee e americane».
FONTE: MOlecularlab.it => http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6166
AFORISMA DEL GIORNO
15 luglio, 2008
1 commento:
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l'articolo è del 2008, si dice che il farmaco sarebbe stato in Italia a fine estate 2008. E' arrivata un'altra estate (2009),ma la trabectedina ancora non c'è. Di chi la colpa? perchè siamo sempre il fanalino di coda? perchè l'agenzia del farmaco ancora non la immette sul mercato? Domande senza risposta......
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