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AFORISMA DEL GIORNO

19 luglio, 2008

TEST DI INGRESSO A MEDICINA: le 10 cose che gli aspiranti medici devono sapere

1) TEST D'INGRESSO: di anno in anno diventa sempre più difficile, sia perchè aumenta la concorrenza ( la media è cmq. di 1 vincitore su 5 persone, anche se varia di sede in sede), sia per le difficoltà del test, che spesso chiede domande al di fuori del programma liceale. E'bene, per chi ha le idee chiare, studiare Chimica, Biologia, Matematica e Fisica, con anticipo, ma più che il rispetto del programma è bene fare tante simulazioni su libri del calibro ALPHA TEST.


2) SCELTA DELLE SEDE: se possibile, scegliete una facoltà a misura d'uomo e non troppo caotica, non solo per via degli esami ma anche e soprattutto per quando sceglierete la tesi per specializzarvi. Meno persone sono presenti, infatti, più possibilità ci sono per inserirsi in un reparto e lavorare, apprendendo molto. A Roma,ad esempio, è meglio Tor Vergata della Sapienza, per via del minor numero di studenti, ma anche Campus Bio medico e Gemelli sono molto buoni, ma privati e quindi costicchiano. Assolutamente e' importante scegliere una sede che sia la più vicina possibile da casa vostra. Non fate la pazzia di andare ad abitare, per esempio, dall'altra parte della citta'. Anche perche' al policlinico dovrete trascorrere gran parte del vostro tempo, spesso sarete costretti a pranzare lì (in mensa o il classico panino al bar), e spesso i lunghi spostamenti significano perdita di tempo e stress continuo. Se siete economicamente in grado, affittatevi una casa vicino al poli.


3) ESAMI E PRESENZA A LEZIONE: ogni esame per poter essere sostenuto, richiede almeno il 75 per cento della presenza. Bisogna quindi frequentare e firmare ad ogni lezione, ma la percentuale da ottenere non è altissima e vi potete sempre organizzare con i vostri compagni. Gli esami non sono difficili: mai come in altre Facoltà, a Medicina, conta molto la caparbietà e la forza di volontà per raggiungere importanti traguardi. Ce la si può fare e, e possibile, è bene mantenere una media da 27 in su, sia perchè poi i professori agli esami successivi, si fanno condizionare dai voti precedenti, sia perchè è davvero importante ottenere il massimo ( 110 e lode), cosa che è possibile solo con una media dal 27 in su. Assolutamente bisogna fare il possibile per RIMANERE IN CORSO. Infatti posso dire purtroppo che i fuoricorsisti vengono pesantemente penalizzati.


4) SCELTA DELL'INTERNATO E DELLA TESI: ad un certo punto della vostra carriera universitaria, dovrete iniziare a frequentare un reparto dove poi fare successivamente la tesi. E' importante, anzi indispensabile, fare la tesi dove poi farete il concorso per la specializzazione, perchè da punti e visibilità: se, ad esempio, una persona fa la tesi a Neurologia e vuole provare Cardiologia avrà 7 punti in meno rispetto a chi ha fatto la tesi in Cardiologia ed, inoltre, non essendo conosciuti dal professori , non solo non entreranno quell'anno, ma anche successivamente avranno le porte chiuse.
Quindi, scegliete bene e, se possibile, iniziate ad affacciarvi in ospedale dal 4 anno, vedendo un pò tutto ma, una volta scelto il reparto, non fatevi schiacciare dai prof. Alcuni di loro, chiedono, infatti una frequenza giornalieria o quasi, ma così facendo, non avrete tempo per fare gli esami e fare un buon tirocinio di base, oltre che avere vita sociale e riposo. Nessuno inoltre, così facendo, vi garantisce l'ingresso in specialità, ma si rischia di essere solo sfruttati. Quindi fate attenzione, e non fatevi condizionare da altri colleghi che ci vanno tutti i giorni: ognuno hai i suoi tempi.
SCELTA DELLA TESI: la tesi è variabili in due tipi: compilativa o sperimentale. Nel primo caso, è una studio su lavori già fatti, nel secondo sei tu il principale protagonista del lavoro. Si evince che quindi i tempi per la stesura sono diversi: da 1 anno ( alcuni anche 2, ma mi sembra troppo) ad 1 mese. Ma, dipende molto dal prof. e dagli esami: se con gli esami andate bene, è probabile che il prof. riduca i tempi per la tesi, facendovi lavorare successivamente per completarla. I punti per la tesi sono dagli 8 agli 11, ma variano di sede in sede e il fuoricorsismo viene molto penalizzato: comunque con un 27 di media si può aspirare alla lode.


5) TASSE E SPESE EXTRA: le tasse di studio, aumentano purtroppo di anno in anno: solitamente in una statale, cmq. con 3000 euro si pagano tassi e libri annuali. Ma i libri li potete comprare anche usati ed aggiornarvi con il computer, riducendo le spese. In più l'università vi viene incontro sia con la biblioteca sia facendovi fare dei LAVORI PART TIME, di 150 ore o di TUTORATO, di 300 ore, da svolgere entro un anno, e vi pagano rispettivamente 1084 e 2500 euro. Non male vero?
Ogni anno escono i bandi ed è possibile partecipare dal secondo anno: il bando per il part time esce a febbraio ( quindi il prossimo a febbraio 2009), quello del tutorato a giugno ( giugno 2009 è il prossimo) e sono lavori comodi, tranquilli e spesso di segreteri, con il tempo di studiare mentre lo si svolge.
Ogni anno potete, poi fare il concorso per esenzione delle TASSE, via adisu per chi ha reddito più basso e senza reddito ma CONTANDO SOLO LA MEDIA, per gli altri Solitamente, facendo molti esami e con una media del 27, ce la fate a vincere sia il CONCORSO PART TIME O TUTORARO sia ESENZIONE SECONDA TASSE o IMPORTO DI 500 EURO ALLO STUDENTE.


6) TIROCINIO GENERALE: oltre all'internato di 270 ore da farsi per fare la tesi, c'è quello di medicina generale, che consiste nel girare nei vari reparti per un tot numero di ore e di mesi. Di solito sono organizzati con i piedi, ma anche per colpa nostra, che spesso preferiamo fare altro, piuttosto che frequentare il reparto. E' utile da far bene sia per apprendere il ruolo di medico, sia per poter poi scegliere il reparto cui fare internato e tesi.

7) SPECIALIZZAZIONE: non so se lo sapete ( io ai miei tempi, non sapevo nulla), ma per entrare in specializzazione, bisogna fare un concorso di due prove ed è, quindi, a numero chiuso.
Una volta laureato, bisogna fare il tirocinio post lauream per abilitarsi come medici dove non si viene pagati, ma bensì si pagano 350 euro prima e 255 euro successivamente ( ma prezzi variabili di sede in sede) per iscriversi. Ogni anno bisogna versare 150 euro, ( 75 per i primi 3 anni nel Lazio secondo la nuova delibera) all'Ordine dei Medici. Finito il tirocinio, c'è un esame di stato consistente in due prove, ma è molto facile da superare.
SENZA ABILITAZIONE NON SI E' MEDICI e quindi non si può fare NESSUNA specializzazione. Molte specializzazioni sono difficili da vincere, il concorso è complicato dalla presenza di molte persone e, spesso, si crea una fila, che viene rispettata quasi sempre dai prof. Entrare a cardiologia, pediatria e penso anche gastroenterologia e chirurgia plastica, richiede spesso almeno 3 anni di lavoro gratis nel reparto, senza vedere un euro, ma è una condizione ingiusta, posta dai prof. per entrare nella scuola di specializzazione.
Il compenso, per chi entra, è di 1765 euro netti al mese, ma ogni anno bisogna cmq. pagare ulteriori tasse all'università pari a 1200 euro l'anno circa. Inoltre, ogni scuola, dura dai 4 ai 6 anni, eccetto MEDICINA GENERALE, che ha un concorso a settembre ogni anno con circa 80 posti l'anno ( provano 600-800 persone), che dura 3 anni ma pagano solamente 900 euro, senza tasse da pagare, eccetto l'assicurazione che è a carico del medico.


8) SENZA SPECIALIZZAZIONE MA CON ABILITAZIONE, COSA DI PUÒ FARE?

Tutto o niente: è un paradosso, ma è così. Chi è abilitato, può infatti lavorare in un laboratorio analis facendo prelievi, può fare le guardie mediche, turistiche e sostituzioni al medico di base, guadagnando tanto, ma oltre al fatto che è spesso precario, c'è da aggiungere che una volta, usciti dall'università, solitamente non si è in grado di fare bene questi lavori, e quindi spesso rappresentano un rischio, sebbene ben pagati. Si può fare però il corso di AGOPUNTURA,ESTETICA, PSICOLOGIA CLINICA, OSTEOPATIA, OMEOPATIA, NATUROPATIA, ma sono tutti a pagamento, anche se danno buone prospettive di lavoro. Questi corsi si fanno nel fine settimana, e spesso e volentieri sono conciliabili anche con altre specializzazioni. Conviene comunque prendersi almeno una specializzazione: c'è chi ne fa più di una, venendo pagato lo stesso, o perchè attinente alla prima, lavorando in un ospedale e senza percepire uno stipendio dalla seconda specializzazione.


9) QUANTO GUADAGNA UN MEDICO?

Molto, o discretamente a seconda di cosa fa e quanto fa: spesso i medici lavorano anche nel privato con uno studio per loro, oppure lavorano solo in ospedale guadagnando, una volta specialista, dai 2000 fino ad un max di 5000 euro netto. Il primo contratto, però quasi sempre è molto basso, più basso anche della specializzazione, dove pagano 1765 euro.

10) FATELO CON AMORE: chi fa Medicina, è bene che lo faccia per aiutare il prossimo, senza attaccarsi eccessivamente al vile denaro, ma pensando solo a far del bene alla persona assistita.

Spero di esservi stato utile: sono laureato in Medicina da poco meno di un anno e ritenevo utile darvi tutte le informazioni che ho.



FONTE: FUTURIMEDICI.COM => http://www.futurimedici.com/index.php?option=com_fireboard&Itemid=28&func=view&id=147449&catid=7

AUTORE: Bogdani (utente del forum di Futuri Medici)

3 commenti:

  1. Ciao, complimenti per il blog. Molto interessante e utile. Continua così: voi giovani medici siete il nostro futuro!

    Dopotutto ok, il mio lavoro è di scrivere storie... ma il tuo è di salvare delle vite, e non c'è paragone!

    Giorgio

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  2. Complimenti vivissimi per il vostro blog. Naturalmente sono uno studente e se volete posso contribuire a postare articoli oppure potete darmi da leggere riviste in inglese e posso prestare l'opera anche come traduttore di quegli articoli; fatemi sapere.

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  3. Ciao Kinaway per collaborare mettiti in contatto via email o via msn con l'autore del blog (alexcold83 chiocciola hotmail.it)

    RispondiElimina

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