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AFORISMA DEL GIORNO

28 agosto, 2009

Protect your eyes from the autumn sun...

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Autumn is coming and the days slowly get longer: bursts of rain interspersed with blinding sun can make your eyes tired. With the arrival of cold sunny weather it’s absolutely important to protect own eyes with a pair of disposable contact lens: often simple graduated glasses may be uncomfortable and it is quite obvious discomfort to use sunglasses for those suffering from eye diseases such as nearsightedness or farsightedness that don’t allow easy use of lens.

In this situation there are various brands of disposable contact lenses that may be used in place of normal glasses and with the same efficiency in terms of recovery of lost dioptres. However, often a purchase of a pair of new disposable contact lens is made without adequate knowledge of the brands available, preparing in this way to the development of typical discomfort related to the selection of a lens uncomfortable, unsuitable or wrong. Obviously in a store is almost never possible to “have a try” for long periods, but how much important it might be to do a test of daily contact lenses that will be used for long periods? From "Bausch & Lomb" here it comes this opportunity, thanks to their website and the opportunity to request a "free trial" of their new contact lenses daily "Softlen".

Compiling a form available on their website you will be able to get the chance to print a certificate and take it to your optician to trust, so it will be possible to get a free sample of their product to try for a short period in order to assess their quality.

As a relationship with customers, the site www.soflens.com is of excellent quality. For example, in addition to "trial form" there is also a demo in which they explained in detail some of the quality of their contact lenses Soflens, and there is also an application "Doctor locator" that allows tracking in the United States or the optical or “eyes doctor” closer and more professional about a long directory. Soflens ensure both comfort and high definition technology at the right price. The Soflens were built on an innovative, slow-release moisture formula that uses your natural tears to create a cushion of wetness that lasts all day long, avoiding the annoying problem of dryness of the eye cornea and conjunctiva. In addition, thin lens design provides a remarkably natural feel on the eye even if they do not require the daily hassle of cleaning or storage. Soflens lenses have been rated higher by patients for end-of-day comfort and they are certified to reduce conjunctival irritation and eye fatigue.

Without doubt, disposable lenses Soflens require evidence to present to your eye the best visual quality possible while maintaining an optimal health of their eyes and they deserve a try. Thumbs up to me.
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26 agosto, 2009

Test di Ingresso: simulazioni online in questi giorni su Ammissione.it

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Il sito Ammissione.it ha comunicato di aver reso disponibile una simulazione di test di ammissione da poter svolgere online. Tramite la registrazione al loro sito e cliccando in alto su "Accedi" sarà possibile avviare un test che permette di porre alla prova la propria preparazione all'esame che avverrà fra pochi giorni. Il sito conta sulla possibilità che migliaia di ragazzi in tutta italia si mettano alla prova contemporaneamente e alla fine della giornata sarà possibile visualizzare il proprio risultato sia da un punto di vista personale che in comparativa con gli altri voti (creando in tal modo una sorta di parziale simulazione di graduatoria). La possibilità di poter svolgere una simulazione "online" e "real time" rappresenta un notevole passo in avanti rispetto al passato, quale metodo migliore infatti per pronosticare anche se in modo empirico e molto generico, la buona riuscita dell'esame? Il test ovviamente non garantisce un giudizio certo e preciso in merito alla vostra preparazione ma può essere da stimolo a completare le ultime cose in vista del "fatidico" giorno.

Queste sono le date relative ai giorni in cui sarà possibile effettuare una simulazione di prova sul sito:

27/08/2009
31/08/2009
02/09/2009

Per ulteriori informazioni cliccare qui: => http://www.ammissione.it/forum/viewtopic-nc-t-222352.html
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25 agosto, 2009

Ricevo e pubblico: breve vademecum contro le irregolarità nei test di ingresso

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Ti riporto un abstract dal sito udufirenze.it molto interessante per evitare irregolarità nel test di ingresso. Ciao.



""Hai studiato tutta l’estate per superare lo sbarramento del numero chiuso… ma sei sicuro che il test d’ingresso non sia truccato? In questi anni centinaia di studenti si sono rivolti all’UdU per segnalare gravi irregolarità nello svolgimento della prova. Irregolarità che fanno parte di un diffuso sistema di illegalità, ben documentato lo scorso anno dagli scandali che hanno travolto l’Università italiana. Contro questo sistema ci siamo battuti e ci batteremo, sempre dalla parte degli student i veramente onesti. Vogliamo evitare che a n c h e q u e s t ’ a n n o l’impegno degli studenti sia vanificato da un test f a l s a t o. Pe r q u e s t o r ipor t i amo un br eve vademecum, sintesi delle numerose ir regolarità segnalate negli anni dagli studenti. Non pensare che ciò che stai per leggere sono solo esagerazioni dei soliti estremisti; sono tutte precauzioni rispetto a ir regolarità realmente avvenute! Affinché non si ripetano, tieni gli occhi aperti: Chiedi che venga messa a verbale ogni sospetta irregolarità! Solo così, in caso di brogli, sarà possibile far intervenire la magistratura. 1. Tempi. Non ci devono essere ritardi o anticipi nell’inizio della prova. A nessuno deve essere concesso più tempo per terminarla, per nessun motivo. 2. Assegnazione dei posti. I posti devono essere attribuiti in modo casuale. Ogni variazione di posti, cambiamento di aula ecc. deve essere messo a verbale. Occhio ai cambiamenti di posto ingiustificati, al fine di affiancare alcuni studenti ad altri più “maturi”. 3. Inizio della prova. Il Presidente della Commissione d’esame, o il responsabile dell’aula, deve sor teg giare due studenti tra i candidati per verificare l’integrità delle scatole contenenti i plichi. Dopo aver distribuito i plichi, la suddetta persona redige una dichiarazione sull’integrità delle scatole, sul n° dei plichi distribuiti e sul n° di plichi non utilizzati, dichiarazione che viene sottoscritta dai d u e s t u d e n t i p r e c e d e n t e m e n t e sorteggiati. 4. Buste. La busta deve essere aperta in aula d ov e t u t t i p o s s o n o assistere. Se arriva in aula una busta già aperta fallo mettere a verbale, è un’irregolarità grave! Controlla anche che le buste siano integre, è importante che nessuno le abbia aperte prima tanto quanto che nessuno le possa aprire senza lasciare tracce dopo. 5. Comunicazione. Dialoghi tra studenti sono rigorosamente vietati, come lo scambio di materiale cartaceo, fogli di test, penne, indumenti e quant’altro. Qualora ci fossero cellulari anche spenti nell’aula del test (come anche penne nelle tasche che permettano di continuare a scrivere d o p o l o s t o p d e i commissari, o oggetti che violino la parità dei c o n c o r r e n t i ) q u e s t i devono essere segnalati a l l a c o m m i s s i o n e chiedendo che venga messo a verbale. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: nessuno dovrebbe vergognarsi di segnalare illeciti a chi deve vigilare. Ogni imbroglione che pa s s a sot to s i l enz i o potrebbe essere colui che passa avanti in classifica facendola franca. 6. Fogli. Qualora si r e n d a n e c e s s a r i a l a sostituzione anche solo di un foglio del plico, la C ommi s s i o n e d e v e sostituirvi l’intero plico. 7. Penne e strumenti. E’ consentito il solo utilizzo di penne nere per la compilazione del test. Sono vietati in aula c e l l u l a r i , p a lma r i e strumentazioni simili. 8. Cor rezioni. E’ offerta la possibilità di cor r eg g e r e una sol a risposta solo se viene a n n e r i t a l a c a s e l l a precedentemente segnata; qualora non si ritenga evidente la volontà di segnare una risposta alternativa la risposta viene considerata non d a t a , v e n g o n o c o s ì assegnati 0 punti. O n d e e v i t a r e successive cor rezioni svantaggiose, oltre che i l l e g a l i , è pos s ibi l e, qualora non si voglia rispondere ad un quesito (o a più quesiti), barrare una casella apposita. 9. Consegna test. E’ obbligatorio inserire il solo modulo di risposte, non piegato, nella busta con la finestra trasparente e chiudere quest’ultima. E ’ c o n s e n t i t o abbandonare l’aula solo 30 minuti prima del termine della prova. La busta in cui viene inserito il modulo risposte non può essere contrassegnata o firmata da persona alcuna, né studente né t a n t o m e n o u n c o m p o n e n t e d e l l a Commissione. 10. Consegna buste. Le buste consegnate devono essere inserite in un contenitore che deve essere chiuso e sigillato alla presenza di due s t u d e n t i s o r t e g g i a t i (possono essere gli stessi s t u d e n t i s o r t e g g i a t i all’inizio se entrambi sono ancora presenti) i quali devono apporre firme sul contenitore e sui sigilli. Le b u s t e d e vo n o essere consegnate chiuse, altrimenti chi impedisce che qualcuno aggiunga sulla griglia risposte esatte al posto di righe vuote? Se i commissari chiedono di lasciarle aperte sono in cattiva fede; chiedete che venga messo a verbale che vi stanno chiedendo di lasciarle aperte invece di sincerarsi che siano s i g i l l a t e . E s e n o n mettono nulla a verbale rivolgetevi alle forze dell’ordine che sono lì presenti. “ “ S i n i s t r a Universitaria insieme a l l ʼUn i o n e d e g l i Universitari esprime forte contrarietà a l l ' i s t i t u t o d e l numero chiuso e dei test dʼingresso e porta avanti battaglia per il superamento della 264 e per il libero accesso ai saperi”. IL SAPERE NON SI ARRESTA! info: www.sinistrauniversitaria. org  Ciao da Francesco! ""
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24 agosto, 2009

H1N1: 43mila colpiti in Europa con 93 morti. Estate mite ma si temono i mesi autunnali...

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Fino a metà degli abitanti degli Stati Uniti potrebbero essere colpiti nei prossimi mesi dall'influenza A e i morti potrebbero addirittura raggiungere la spaventosa cifra di 90mila colpiti. Il virus della "nuova influenza" pone una "grave minaccia per la salute" in America: lo afferma in un rapporto il Consiglio Scientifico e Tecnologico della Casa Bianca, chiedendo che venga accelerato il programma di vaccinazione in modo che sia operativo un mese prima del previsto, cioé a metà settembre. Il rapporto Usa afferma che "l'attuale ceppo pone una grave minaccia alla nazione. Non è più letale di altri ceppi influenzali ma probabilmente infetterà più persone del solito perché è un ceppo nuovo contro cui la gente non ha costruito resistenze immunitarie", spiega la Casa Bianca. Intanto, sono almeno 1.048 i nuovi casi di influenza A accertati in Europa nelle ultime 24 ore. Lo rendono noto i Centri europei per il controllo delle malattie (Ecdc), confermando che attualmente i Paesi con il maggior numero di contagi sono Germania e Gran Bretagna. Il bilancio per l'Italia resta fermo a 1.517 casi.
In Europa il virus A/H1N1 ha colpito complessivamente oltre 43 mila persone, causando almeno 93 morti. In Europa il virus A/H1N1 ha colpito complessivamente oltre 43 mila persone, causando almeno 93 morti. Sul fronte della vaccinazione, il Consiglio nazionale della Sanità in Svezia ha pubblicato le indicazioni relative ai gruppi...

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FONTE: Ansa.it
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Passi avanti per una terapia genica per la mucopolisaccaridosi di tipo 2

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Si aprono le porte della terapia genica per la mucopolisaccaridosi di tipo II, grave malattia ereditaria del metabolismo: in uno studio pubblicato sulla rivista "American Journal of Human Genetics", Maria Pia Cosma e Vinicia Polito dell'Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Napoli hanno dimostrato come un particolare approccio di terapia genica sia in grado di curare nel modello animale i principali sintomi della malattia, compresi quelli cerebrali.

Nota anche come "Malattia di Hunter", la mucopolisaccaridosi di tipo II è dovuta alla mancanza di un enzima contenuto nei lisosomi (organuli cellulari deputati a ripulire le cellule dagli scarti del loro metabolismo) e al conseguente accumulo di sostanze tossiche in tutti i tessuti dell'organismo. In genere si manifesta fin dall'infanzia, con sintomi molto vari (anche nella loro gravità): sordità, disturbi della vista, problemi scheletrici, cardiaci e respiratori, ritardo mentale nelle forme più gravi. Attualmente si può intervenire soltanto somministrando periodicamente l'enzima mancante, prodotto con tecniche di ingegneria genetica, ma con il rischio di andare incontro a effetti collaterali anche piuttosto pesanti, come per esempio lo sviluppo di una risposta immunitaria contro l'enzima iniettato. Ecco perchè la terapia genica potrebbe rappresentare un'alternativa molto valida: da diversi anni i ricercatori del Tigem sono infatti al lavoro per individuare la modalità migliore per trasportare il gene corretto nell'organismo dei malati.

Già nel 2006 Pia Cosma aveva dimostrato che utilizzando un certo tipo di adenovirus (AAV 2/8) si potevano curare i sintomi a carico degli organi interni. Oggi con questo lavoro la ricerca fa un significativo passo avanti: cambiando vettore virale (AAV 2/5) e inserendo una particolare sequenza di un altro virus in grado di far produrre l'enzima in modo molto efficiente, i ricercatori del Tigem sono riusciti a curare completamente la malattia nei topi malati. è bastata una sola somministrazione in topi neonati nel sangue per ripristinare valori sufficienti di enzima tali da impedire la comparsa dei sintomi per tutta la vita degli animali. In particolare, a livello cerebrale l'enzima così prodotto si è dimostrato in grado di superare la barriera ematoencefalica, una sorta di "filtro" molto severo che normalmente controlla il passaggio di sostanze verso il sistema nervoso. In altre parole, il vettore virale rimane nel sangue, ma l'enzima riesce a raggiungere le cellule cerebrali e a fare il suo dovere di "spazzino". I ricercatori sono già al lavoro per capire meglio come l'enzima attraversi la barriera ematoencefalica, ma soprattutto per verificare se la terapia sia efficace anche nei topi adulti, che abbiano cioè già sviluppato la malattia: un passaggio essenziale per proseguire verso un'eventuale terapia sull'uomo.


FONTE: Agi.it Salute (a cui si rimanda per approfondimenti riguardo la notizia)
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Lo strano caso del "Bacteroides Fragilis": favorisce o riduce l'infiammazione gastroenterica?

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Uno studio della Johns Hopkins University di Baltimore e pubblicato oggi sulla rivista "Nature Medicine" sostiene come il batterio "Bacteroides fragilis", comune causa della diarrea, potrebbe essere anche la causa  di infiammazioni cronicizzate che possono favorire a lungo termine la comparsa di cancro al colon. "Bacteroides fragilis è un batterio molto comune che si può trovare nel 35% dei soggetti esaminati, sia adulti che bambini", ha spiegato Cynthia Sears, specialista in malattie infettive dell'istituto Jonhs Hopkins. "La sua infezione causa delle infiammazioni nel colon persistenti nel tempo che poi degenerano in iperplasie e quindi in tumori". Per i ricercatori, questa scoperta è paragonabile a quella dell'Helicobacter pylori, batterio responsabile delle ulcere dello stomaco. "Non sappiamo ancora se il batterio reagisce ai normali antibiotici", ha detto Sears. "Tuttavia, siamo fiduciosi che la nostra scoperta potra' aiutare a sviluppare un vaccino per combattere questa diffusa forma di cancro".

Bisogna sottolineare una curiosità: il batterio Bacteroides Fragilis rappresenta uno dei più diffusi fra i microrganismi che partecipano alla formazione della "flora" microbica delle mucose del tratto gastroenterico. Nel maggio del 2008 era stata pubblicata una notizia relativa alla scoperta compiuta da alcuni ricercatori americani della Harvard Medical School in merito a una molecola, chiamata "Psa", prodotta da questo batterio e che inibisce la produzione di sostanze chimiche delle cellule immunitarie intestinali causanti l'instaurarsi dello stato infiammatorio delle mucose in risposta a infezioni provocate da batteri. In questo modo il batterio Bacteroides Fragilis riesce a contrastare alcuni processi infiammatori come la colite. La scoperta era stata compiuta su esperimenti condotti su cavie ma sembra che lo stesso meccanismo sia presente anche nell'uomo.


FONTI: Agi.it Salute e Molecularlab.it
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21 agosto, 2009

Un "mare" di amianto a Catania, interviene la Gdf

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Un'oasi naturale "coperta" di polveri di amianto. Ignari bagnati che visitano giornalmente uno stabilimento alle cui spalle vi era un deposito di asbesto, la micidiale sostanza le cui polveri provocano asbestosi e tumori della pleura come il mesotelioma pleurico e il carcinoma polmonare. L'incredibile scoperta è stata fatta dai militari della guardia di finanza di Riposto, in provincia di Catania, i quali hanno scoperto circa 100 tonnellate di amianto nell'area della ex Keyes Italia Spa, a Fiumefreddo di Sicilia. L'area, estesa per 50 mila metri quadrati nelle vicinanze della riserva naturalistica "Oasi di Fiumefreddo", è stata posta sotto sequestro e due persone sono state denunciate. Il sito era stato in parte adibito a parcheggio, con servizi igienici e docce che, secondo quanto accertato, non avevano i requisiti igienico-sanitari prescritti, ed era spesso frequentato da numerosi catanesi della zona che utilizzavano la struttura come luogo di vacanza. Ovvio stupore per i bagnanti, ignari del pericolo giornalmente corso in zona, e che una volta appresa la notizia dagli stessi militari sono fuggiti. Qualche mese prima la Procura aveva disposto la bonifica della zona. L'impiego dell'amianto è fuori legge in Italia dal 1992. La legge n. 257 del 1992, oltre a stabilire termini e procedure per la dismissione delle attività inerenti l'estrazione e la lavorazione dell'asbesto, è stata la prima ad occuparsi anche dei lavoratori esposti all'amianto. L'asbestosi è stata la prima malattia professionale amianto-correlata riconosciuta dall'INAIL; dal 1994 sono altresì tabellate come tali anche il mesotelioma (pleurico, pericardico e peritoneale) ed il carcinoma polmonare. Le zone con mortalità da amianto più elevata sono la provincia di Gorizia (Monfalcone) e Trieste nel nord est, gran parte della Liguria, Genova e soprattutto La Spezia e la provincia di Alessandria nel nord ovest, Massa Carrara, Livorno e Pistoia al centro, Taranto a sud, in Sicilia a Siracusa con lo stabilimento Eternit. Sono quasi tutte zone costiere con cantieri navali e porti. L'unica provincia non costiera è quella di Alessandria, dove è situato Casale Monferrato, sede per circa 80 anni di una grande fabbrica di cemento-amianto.
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20 agosto, 2009

Stati Uniti: due ricercatori italiani scoprono gene, "ma costretti a fuggire dall'Italia"

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Nel 2000 hanno lasciato l'Italia per gli Stati Uniti in polemica con il sistema nepotista dell'università che non permetteva loro di sviluppare adeguatamente le loro ricerche sui tumori al cervello dei bambini. Negli Stati Uniti hanno trovato i mezzi, lo spazio, il sostegno di due prestigiose università, prima la Albert Einstein e dopo la Columbia. E adesso Antonio Iavarone e Anna Lasorella annunciano la scoperta del gene che svolge un ruolo chiave nello sviluppo delle cellule staminali e che è coinvolto anche nel più aggressivo fra i tumori del cervello. Sono gli stessi ricercatori a parlare della loro scoperta in un articolo pubblicato dalla prestigiosa rivista Developmental Cell.

"Adesso - spiega Iavarone - abbiamo trovato una proteina capace di distruggere alcune delle proteine-chiave utilizzate per ottenere le Ips e di far ripartire quindi la trasformazione delle cellule staminali in cellule adulte". La proteina si chiama Huwe1 e la sua scoperta potrebbe in futuro portare anche a nuove terapie contro i tumori cerebrali.

"La molecola - spiegano i ricercatori - si è rivelata indispensabile per la corretta programmazione delle cellule staminali del cervello perché grazie ad essa si formano i neuroni durante lo sviluppo dell'embrione di topo. Ma abbiamo anche scoperto che la stessa proteina viene eliminata durante lo sviluppo del più maligno tumore del cervello che colpisce bambini e adulti, il glioblastoma multiforme".

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FONTE: Repubblica.it



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06 agosto, 2009

Tutti in viaggio: cosa portare?

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E' un periodo di vacanze e viaggi per milioni di persone. Una serie di consigli utili per chi si sta imbarcando in questi giorni:

I farmaci a rapida deperibilità dovrebbero essere portati all'interno di una apposita "tasca termica" da conservare ovviamente in contenitori o valigie che non siano esposti a sbalzi ambientali.

E' necessario portare con sè una serie di certificati che attestino l'effettiva necessità dell'utilizzo di farmaci salvavita o di farmaci a uso "cronico". E' opportuno che tali certificati siano tradotti sia in italiano che in inglese.

Ricordate che i farmaci salvavita possono essere trasportati nella valigia da "stiva" ma data la frequenza con cui le valigie vengono smarrite è opportuno averne una buona scorta anche nella valigia "a mano".

In aereoporto è opportuno che eventuali farmaci non passino il metal detector e non siano analizzati tramite raggi che potrebbero denaturare i principi contenuti. E' possibile porre nella valigia da viaggio i farmaci voluti.

Per il trasporto di farmaci nella valigia "a mano" esistono delle limitazioni relative soprattutto alla quantità di farmaci liquidi trasportabili, è necessario quindi presentare gli opportuni certificati in cui si dichiara la necessità di tali farmaci e di ottenere previamente informazioni presso l'aereoporto di imbarco relativo alle possibili modalità di trasporto degli stessi.

E' meglio evitare il trasporto dell'intero cassetto delle medicine concentrandosi sui farmaci che possono essere effettivamente utili una volta a destinazione. Un antibiotico generico, un antipiretico e un decongestionante nasale possono rivelarsi generalmente sufficienti. Oltre questi, una crema antiustioni e antiveleno di medusa per i luoghi da mare, una crema curativa per le punture di insetti per chi si reca in zone montane. I farmaci di tal tipo devono essere ovviamente concordati preventivamente con il proprio medico di famiglia alla luce anche delle proprie attuali e pregresse condizioni di salute.

In merito all'allarme H1N1: in caso di comparsa dei primi sintomi (simili a una influenza stagionale ma con maggiore accento a tosse e difficoltà respiratorie) è consigliabile evitare il "fai da te" e rivolgersi subito nelle strutture ospedaliere più vicine. E' utile l'utilizzo di una mascherina e di creme disinfettanti per le mani in particolare se ci si trova in aree molto affollate, sebbene entrambi non siano garanzia di protezione.


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Agrigento: ospedale chiuso, dottori e pazienti a casa. Il tipico caso di una struttura "del Sud".

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Un ospedale inaugurato nel 2004 e che è stato chiuso per gravi carenze strutturali, in quanto nei "pilastri portanti ci sarebbe più sabbia che cemento". E' l'insana storia accaduta nella città siciliana di Agrigento dove la Guardia di Finanza ha notificato un provvedimento di sequestro cautelativo dell'intero stabile "Ospedale San Giovanni di Dio", che dovrà essere sgomberato entro un mese.

Secondo il gip del tribunale di Agrigento, Alberto Davico, l'ospedale "è a gravissimo rischio sismico". Entro 30 giorni la struttura dovrà essere completamente sgomberata, un tempo necessario anche a garantire l'incolumità del personale sanitario, amministrativo e dei degenti. Il legale rappresentante dell'azienda è stato nominato custode del policlinico.

Come spiegano gli inquirenti "i gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza hanno determinato la Procura della Repubblica di Agrigento a richiedere l'adozione del provvedimento cautelare reale sussistendo tutte le esigenze previste dal codice di rito, non potendo prorogarsi oltre il rischio concreto di eventi disastrosi".

E' probabile che con la chiusura si sia voluto impedire l'eventuale possibile crollo in caso di evento naturale, come è avvenuto ad esempio all'Aquila lo scorso aprile, cosi come si è voluto ottenere una serie approfondita di prove, senza gli ovvi disagi che questo avrebbe comportato a pazienti e lavoratori, relative a possibili responsabilità per la cattiva costruzione di una struttura "di sicurezza"

Intanto oggi oltre tremila persone hanno partecipato ad Agrigento ad una manifestazione organizzata dalla Cgil per chiedere che l'ospedale "San Giovanni di Dio" non chiuda. Molti negozi hanno abbassato le saracinesca al passaggio del corteo al quale hanno preso parte l'arcivescovo della città, Francesco Montenegro, ed il sindaco, Marco Zammuto.

Fonte: Vari giornali nazionali

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HIV: due notizie importanti, decodificato l'intero genoma e scoperto il "cavallo di troia Nef"

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E' stata decodificata per la prima volta nella storia l'intera sequenza genomica del virus HIV 1, responsabile della sindrome dell'Aids. La rivista "Nature" ha promesso per domani la pubblicazione di un articolo in cui verrà spiegato come un gruppo di ricerca americano dell'università del North Carolina, guidati dal ricercatore Kevin Weeks, sono stati capaci di "leggere" il cuore del retrovirus attraverso l'utilizzo di complesse tecniche di analisi genetica.

Da tempo si era codificato un numero elevato di geni che partecipano alla composizione e all'attività del virus ma la notizia del completamento della decodifica assume una grande importanza poichè le informazioni ottenute potrebbero accelerare lo sviluppo di farmaci antivirali e vaccini più efficaci.

Sempre questa settimana è emersa all'onore della cronaca la notizia della scoperta del ricercatore italiano Andrea Cerutti, pubblicata sulla rivista "Nature Immunology": "Abbiamo scoperto che l’Hiv riesce a trasferire ai linfociti B la proteina Nef dall’esterno — racconta lo stesso ricercatore alla rivista Corriere della Sera — attraverso un sofisticato sistema di nanotubi, microscopici tunnel (come un ponte esterno tra due cellule) in grado di mettere in comunicazione i linfociti B con i macrofagi infetti. Nef è il maggiore responsabile della formazione di questi tunnel intercellulari e li utilizza per trasferirsi dai macrofagi infetti alle cellule B in maniera silenziosa, cioè senza essere visto dal sistema immunitario". Killer furbo e silenzioso. Continua Cerutti: "La disattivazione dei linfociti B da parte di nanotubi contenenti Nef indebolisce, inoltre, la formazione di anticorpi anti- Hiv". Nei precedenti studi, Cerutti aveva scoperto che la proteina virale Nef ( Negative factor , proteina immunosoppressiva) inibisce la produzione di anticorpi da parte delle cellule B. Queste cellule, però, sono le uniche a non poter essere infettate dal virus dell’Aids. "Ma allora come fa?", si chiedevano Cerutti e i suoi colleghi. Ora la risposta c’è e si basa appunto sull'utilizzo di un gene che il ricercatore ha, richiamandosi alla mitologia, ribattezzato come "Il cavallo di Troia".
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Una nuova correlazione fra la carenza prolungata sperimentale di glucosio e la progressione di cloni neoplastici più aggressivi

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E' stata pubblicata in questi giorni sulla rivista "Science" un articolo in cui si afferma come un team di ricercatori ha condotto una ricerca che ha dimostrato come la carenza tissutale di glucosio (come ad esempio può verificarsi nelle ipoglicemie prolungate) può essere correlate a un aumento della progressione in corso di sviluppo di tumori nella stessa sede. La carenza di glucosio non danneggierebbe le cellule tumorali ma potrebbe indurle a sviluppare nuovi meccanismi per ricavare risorse dall'ambiente e selezionare cosi cloni ulteriormente resistenti e aggressivi. "Le cellule tumorali del cancro del colon retto vanno incontro a una mutazione che permette loro di acquisire il glucosio a ritmi molto piu' elevati", ha spiegato Jihye Yun dell'Howard Hughes Medical Institute di Baltimora. "La maggior parte delle cellule muore se in condizioni di scarso glucosio, ma alcune cellule tumorali possono acquisire la mutazione e riprendere la crescita del cancro". Per i ricercatori la scoperta rileva nuove conoscenze sulle vie metaboliche umane e come le cellule tumorali riescono a modificarle.

FONTE: Agi.it Salute
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La rinuncia a caffè, sigarette e alcol aumenta del 33% le chance di rimanere incinta

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Dalla Gran Bretagna una novità relativa all'aumento delle chance per ottenere l'inizio di una gravidanza: la rinuncia a sostanze stimolanti quali alcol, nicotina e caffè comporta un aumento delle probabilità del 33% di rimanere incinta. Emma Derbyshire, ricercatrice della Manchester Metropolitan University, ha spiegato come in una ricerca condotta su di un pool di un migliaio di giovani donne in periodo fertile si è osservato un aumento di quasi 1 su 3 della possibilità di ottenere l'inizio di una gravidanza attraverso l'adozione di uno stile di vita basato sull'abbandono o sulla progressiva riduzione delle quantità di sostanze che agiscono come "eccitanti". Per ottenere buoni risultati il consiglio generale è di abbandonare il fumo, l'alcol e di non superare l'assunzione di una sola tazza di caffè al giorno, sostanze che devono essere attentamente moderate anche e soprattutto nel periodo gravidico per non complicare lo stato fisiologico della donna in attesa.
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SENTIERI DELLA MEDICINA

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