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AFORISMA DEL GIORNO

12 marzo, 2014

Unime taglia 15% dei corsi, spariscono Ingegneria Elettronica, Informatica e Dietistica.

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L’Università di Messina ha la sua offerta formativa per l’anno accademico 2014/15. Il via libera è arrivato dal Senato Accademico, riunitosi nel pomeriggio

 Saranno attivati 74 Corsi di Studio, tra triennali, magistrali ed a ciclo unico. Confermata, quindi, una riduzione del 15% rispetto all’anno precedente, quando i corsi erano 87. Complessivamente, sono stati attivati 10 nuovi Corsi (uno dei quali su due sedi) e ne sono stati disattivati 23.

«Le disattivazioni, che hanno riguardato molteplici aree disciplinari – si legge in un comunicato stampa dell’Ateneo peloritano -  hanno tenuto conto di un indice di attrattività dei corsi stessi e, inoltre, della compatibilità dell’attività didattica potenzialmente erogabile con le risorse umane dell’Ateneo».

«Una riforma inedita rispetto al passato. Sono stati riproposti, infatti – continua il documento -  soltanto il 48% dei corsi attivi nello scorso anno accademico (45 su 87) e sono state apportate modifiche sostanziali a quasi il 40% dei corsi che saranno attivati nel prossimo A.A. (29 su 74)».

Tra le novità, anche due corsi in lingua inglese, uno in ambito informatico e l’altro in ambito economico.

«L’opera di razionalizzazione – conclude il comunicato -  rappresenta il punto di arrivo di un confronto serrato che ha visto protagonisti tutti i Dipartimenti dell’Ateneo, il Nucleo di Valutazione e il Presidio di Qualità».

 Ecco i corsi inseriti nell’offerta formativa e quelli esclusi

Offerta Formativa A.A. 2014/2015



DIPARTIMENTO DI CIVILTA’ ANTICHE E MODERNE

- Filosofia (classe L-5)

- Lettere (classe L-10)

- Lingue, Letterature straniere e Tecniche della Mediazione Linguistica (classe L-11 &

L-12)

- Scienze dell'informazione: comunicazione pubblica e tecniche giornalistiche. (classe L-

20 & L-16)

- Civiltà letteraria dell'Italia medievale e moderna (classe LM-14)

- Filosofia contemporanea (classe LM-78)

- Lingue moderne: letterature e traduzione (classe LM-37)

- Metodi e linguaggi del giornalismo (classe LM-19)

- Scienze storiche: Società, culture e istituzioni d'Europa (classe LM-84)

- Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo (classe LM-2 & LM-15)



DIPARTIMENTO DI FISICA E SCIENZE DELLA TERRA

- Analisi e Gestione dei Rischi Naturali e Antropici (classe L-34)

- Fisica (classe L-30)

- Fisica (classe LM-17)



DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA

- Consulente del lavoro e Scienze dei Servizi giuridici (classe L-14)

- Giurisprudenza (classe LMG/01)



DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, INFORMATICA, EDILE,

AMBIENTALE E MATEMATICA APPLICATA

- Ingegneria civile e dei sistemi edilizi (classe L-7 & L-23)

- Ingegneria Civile (classe LM-23)

- Ingegneria edile per il recupero (classe LM-24)

- Ingegneria e Scienze Informatiche (classe LM-32 & LM-18)



DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRONICA, CHIMICA E INGEGNERIA

INDUSTRIALE

- Ingegneria Elettronica e Informatica (classe L-8)

- Ingegneria Industriale (classe L-9)

- Ingegneria Meccanica (classe LM-33)



DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E INFORMATICA

- Informatica (classe L-31) - Matematica (classe L-35)

- Matematica (classe LM-40)



DIPARTIMENTO DI MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE

- Medicina e chirurgia (classe LM-41)



DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE

- Fisioterapia (classe L/SNT2

- Tecniche di neurofisiopatologia (classe L/SNT3)



DIPARTIMENTO DI PATOLOGIA UMANA

- Infermieristica (classe L/SNT1)



DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOLOGICHE E AMBIENTALI

- Scienze biologiche (classe L-13)

- Scienze dell'Ambiente e della Natura (classe L-32)

- Biologia (classe LM-6)

- Biologia ed Ecologia dell'Ambiente Marino Costiero (classe LM-6)



DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMEDICHE E DELLE IMMAGINI

MORFOLOGICHE E FUNZIONALI

- Biotecnologie (classe L-2)

- Scienze motorie, sport e salute (classe L-22)

- Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia (classe L/SNT3)

- Biotecnologie per la salute (classe LM-9)

- Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate (classe LM-67)



DIPARTIMENTO DI SCIENZE CHIMICHE

- Chimica (classe L-27)

- Chimica (classe LM-54)



DIPARTIMENTO DI SCIENZE COGNITIVE DELLA FORMAZIONE E DEGLI

STUDI CULTURALI

- Scienze della formazione e della comunicazione (classe L-19 & L-20)

- Turismo culturale e Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (classe L-15

& L-3)

- Scienze cognitive e teorie della comunicazione (classe LM-55 & LM-92)

- Scienze pedagogiche (classe LM-85)

- Turismo e spettacolo (classe LM-49 & LM-65)



DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL FARMACO E PRODOTTI PER LA SALUTE - Chimica e tecnologia farmaceutiche (classe LM-13)

- Farmacia (classe LM-13)



DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'AMBIENTE, DELLA SICUREZZA, DEL

TERRITORIO, DEGLI ALIMENTI E DELLA SALUTE

- Scienze gastronomiche (classe L-26)

- Tecniche di laboratorio biomedico (classe L/SNT3)

- Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (classe L/SNT4)

- Scienze delle Professioni sanitarie tecniche diagnostiche (classe LM/SNT3)



DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE, AZIENDALI, AMBIENTALI E

METODOLOGIE QUANTITATIVE (MESSINA)

- Economia Aziendale (classe L-18)

- Economia, Banca e Finanza (classe L-33)

- Management d’Impresa (classe L-18)

- Consulenza e Professione (classe LM-77)

- Management del Turismo e dell’Ambiente (classe LM-77)

- Scienze Economiche e Finanziarie (classe LM-56)



DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE E STORIA DELLE ISTITUZIONI

- Scienze Politiche, Amministrazione e Servizi (classe L-16 & L-36)

- Scienze della politica e Management pubblico (classe LM-62 & LM-63)



DIPARTIMENTO DI SCIENZE PEDIATRICHE, GINECOLOGICHE,

MICROBIOLOGICHE E BIOMEDICHE

- Infermieristica pediatrica (classe L/SNT1)

- Ostetricia (classe L/SNT1)

- Terapia della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva (classe L/SNT2)



DIPARTIMENTO DI SCIENZE SPERIMENTALI MEDICO-CHIRURGICHE,

SPECIALISTICHE ED ODONTOSTOMATOLOGICHE

- Logopedia (classe L/SNT2)

- Ortottica ed assistenza oftalmologica (classe L/SNT2)

- Tecniche audioprotesiche (classe L/SNT3)

- Odontoiatria e Protesi dentaria (classe LM-46)

- Scienze Riabilitative delle professioni sanitarie (classe LM/SNT2)



DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANE E SOCIALI

- Scienze del servizio sociale (classe L-39)

- Scienze e tecniche psicologiche (classe L-24)

- Scienze politiche e delle relazioni internazionali (classe L-36) - Psicologia (classe LM-51)

- Relazioni internazionali e cooperazione allo sviluppo (classe LM-52 & LM-81)

- Servizio sociale, politiche sociali e studi sociologici e ricerca sociale (classe LM-87 &

LM-88)



DIPARTIMENTO DI SCIENZE VETERINARIE

- Medicina Veterinaria (classe LM-42)

L – Laurea (percorso formativo di durata triennale)

LM- Laurea Magistrale o a ciclo unico (percorso formativo di durata biennale o

quinquennale o sessenale)







Elenco Corsi di Studio non attivati nel 2014/2015.



DIPARTIMENTO DI CIVILTA’ ANTICHE E MODERNE

LM-2 Archeologia del Mediterraneo

LM-15 Tradizione classica



DIPARTIMENTO DI FISICA E SCIENZE DELLA TERRA

LM-75 Gestione dei rischi territoriali



DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA

L-14 Giurista delle amministrazioni pubbliche e di impresa



DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRONICA, CHIMICA E INGEGNERIA

INDUSTRIALE

LM-29 Ingegneria Elettronica

LM-53 Ingegneria dei Materiali

LM-71 Chimica Industriale



DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E INFORMATICA

LM-18 Informatica



DIPARTIMENTO DI MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE

L/SNT3 Dietistica (abilitante alla professione sanitaria di Dietista)



DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOLOGICHE E AMBIENTALI

L-13 Biologia ed Ecologia Marina

LM-60 Tutela e Gestione dell'Ambiente



DIPARTIMENTO DI SCIENZE CHIMICHE

L-27 Chimica Industriale



DIPARTIMENTO DI SCIENZE COGNITIVE DELLA FORMAZIONE E DEGLI

STUDI CULTURALI



L-19 Scienze dell'educazione e della formazione

L-20 Scienze della comunicazione



DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE, AZIENDALI, AMBIENTALI E

METODOLOGIE QUANTITATIVE (MESSINA)

 L-41 Statistica

LM-56 Economia

LM-83 Scienze statistiche attuariali e finanziarie



DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE E STORIA DELLE ISTITUZIONI

L-16 Scienze dell'amministrazione e dell’organizzazione

LM-63 Scienze delle pubbliche amministrazioni



DIPARTIMENTO DI SCIENZE SPERIMENTALI MEDICO-CHIRURGICHE,

SPECIALISTICHE ED ODONTOSTOMATOLOGICHE

L/SNT3 Igiene dentale (abilitante alla professione sanitaria di Igienista dentale)



DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANE E SOCIALI

Scienze Sociali per la mediazione, la cooperazione e lo sviluppo (classe L-39 & L-37)

Relazioni internazionali e studi europei (classe LM-52 & LM-90)

Studi politici (classe LM-62)



FONTE: Tempostretto.it
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Aumentati di circa 2000 i posti disponibili per l'accesso a Medicina, preoccupazione del SIGM: "Manca programmazione seria"

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Con l’innalzamento a 9.983 unità del contingente di accessi a medicina MIUR e Ministero Salute per il prossimo anno accademico, dai 7983 inizialmente assegnati da un precedente DM del 05 02 2014 per controbilanciare gli accessi in sovrannumero a medicina conseguenti alla vicenda “bonus maturità” ed ai ricorsi (si stima che gli accessi in surplus siano già superiori ai 3 mila), si supera ampiamente il contingente previsto dalla programmazione del biennio 2013/2015. Per di più, la previsione di soltanto circa 3500 contratti di formazione specialistica per il corrente a.a. 2013/2014, in assenza di interventi straordinari, rischia di creare un imbuto che potrà essere smaltito soltanto in una prospettiva di anni.

L’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) è pronta a lanciare uno stato di agitazione permanete a tutela della categoria dei giovani camici bianchi: non si può più assistere a queste continue oscillazioni nella programmazione ed è venuto il momento di fare chiarezza; così continuando, si profila una prospettive di precariato e di pletora medica.

I Giovani Medici (SIGM) esprimono grande preoccupazione nell’apprendere della pubblicazione in data odierna del DM n.220 del 10 Marzo 2014, che ha riportato a circa 10.000 (9.983) i posti per le immatricolazioni ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia destinati agli studenti comunitari e non comunitari residenti in Italia.

Tale iniziativa del MIUR e del Ministero della Salute si pone in contrasto col contingentamento effettuato attraverso il precedente DM n.140 del 21 febbraio 2014  su “Modalità e contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea e laurea magistrale a ciclo unico ad accesso programmato a livello nazionale a.a. 2014-15”, che aveva ridotto il numero di posti da mettere a concorso per accedere a medicina dalle 10.173 unità del bando del precedente anno accademico (a cui si sono aggiunte in itinere circa 3.000 unità in sovrannumero, in attesa degli ulteriori sviluppi dei contenziosi presso la giustizia amministrativa) alla previsione di circa 7.918 del corrente anno accademico.

<<Non riusciamo a comprendere la logica di questa iniziativa assunta dai Ministeri competenti che determinerà un eccesso di ingressi ai corsi di laurea in medicina, anche a causa degli effetti dei recenti pronunciamenti dei TAR e della sanatoria sul “bonus maturità" adottata per il corrente anno accademico dal Parlamento>> - afferma l’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM), che, pur rispettando le sentenze dei tribunali amministrativi e le iniziative assunte dal Legislatore, era intervenuta con forza nel dibattito per affermare che <<è inaccettabile continuare ad aumentare il numero di accessi a medicina a fronte di un’emergenza formativa nel post laurea per la carenza del contingente di contratti di formazione specialistica e quindi di continuità nella progressione di carriera>>.

Ma al di là dei numeri, i Giovani Medici (SIGM) puntano il dito contro il metodo di lavoro col quale si procede ai fini della programmazione del fabbisogno di medici: <<quali sono le motivazioni che giustificano nel biennio 2013/2015 l’accesso a medicina di un numero di gran lunga superiore alle circa 20.000 unità previste?>> Infatti, i circa 10.000 posti messi a concorso per il prossimo anno accademico vanno sommati ai più di 13.000 accessi (dato provvisorio ed in crescita continua in ragione delle azioni avviate dagli esclusi innanzi alla Giustizia Amministrativa) documentabili per il precedente anno accademico, con un eccesso di accessi stimabile sino a 5.000 unità!

<<Abbiamo più volte ricordato che è necessario adottare un approccio di sistema per effettuare un’adeguata programmazione del fabbisogno di professionalità mediche, che non va limitato agli aspetti quantitativi, ma che necessita almeno pari attenzione per quelli qualitativi. Occorrono criteri, strumenti e metodologie di programmazione adeguati>>.

Ciò non può non andare di pari passo con l’attuale situazione in cui versa il finanziamento dei contratti di formazione specialistica, che, come più volte denunciato dall’Associazione Italiana Giovani Medici, renderebbe possibile ad oggi lo stanziamento di fondi per coprire circa 3.900 contratti a fronte di almeno 8.500 concorrenti (dato variabile in funzione dei tempi di pubblicazione del bando di concorso, che dovrebbero ammettere anche gli abilitandi della sessione di luglio 2014). Ricordiamo come, fino all’approvazione di uno stanziamento aggiuntivo di risorse in sede di approvazione del DDL di Stabilità (anche grazie alle numerose di sensibilizzazione patrocinate dal SIGM), i fondi destinati alla formazione specialistica erano sufficienti a coprire circa 2.300 contratti per l’anno accademico 2013/2014. <<Per superare tale stato di impasse, rinnoviamo la richiesta di ricorrere all’utilizzo dei finanziamenti Fondi di Sviluppo ed Investimento Europei al fine di provvedere alla copertura di ulteriori contratti di formazione medico-specialistica, come già effettuato, su richiesta dei Giovani Medici (SIGM), dalla Regione Campania, che ha stanziato sino a 10 milioni di euro da destinare alla formazione post laurea di area sanitaria per il corrente a.a. 2013/2014 a gravare sul Fondo Sociale Europeo. Entro il mese di aprile 2012 dovrà, infatti, essere definito l’accordo di partenariato per la destinazione delle risorse della Programmazione 2014/2020, ma non tutte le Regioni si stanno attrezzando al fine di investire nella formazione post laurea di area sanitaria>>. Utile sarebbe l’istituzione di una cabina di regia presso il di Dipartimento Sviluppo e Coesione (che presto trasferirà le proprie competenze all’Agenzia per la Coesione Territoriale) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per assistere le Regioni nella definizione della programmazione dei Fondi Europei con tali finalità innovative.

Sarebbe un atto sconsiderato perdere questa opportunità unica per qualificare la spesa dei Fondi Europei, tanto per la programmazione relativa al prossimo settennato, quanto per evitare di incorrere nella decertificazione di somme disponibili nella programmazione 2007/2013, ancora non impegnate da diverse Regioni. Chiediamo un incontro urgente con i Ministri competenti e, finché non avremo garanzia di un cambiamento di rotta, a tutela del futuro dei giovani medici italiani, proclameremo uno stato di agitazione permanente, al quale invitiamo ad aderire anche gli studenti in medicina, che potrà esitare in un’ulteriore ed imponente mobilitazione nazionale in continuità col GiovaniMediciDay) concludono i Giovani Medici (SIGM).

FONTE: Giovanemedico.it
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Comunicato del SIGM smentisce indiscrezioni su modifiche al nuovo Decreto sull'accesso alle scuole di Specializzazione

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Di seguito il comunicato del SIGM: care colleghe, cari colleghi, in merito alle indiscrezioni circolanti sui social network relative ad ipotesi di modifiche al Decreto Ministeriale (DM) di adozione del Regolamento concernente le nuove modalità di accesso alle scuole di specializzazione di area sanitaria, a seguito di verifica incrociata (MIUR e fonti Parlamentari), comunichiamo che in atto non ci sono riscontri a supporto di alcun ripensamento da parte del MIUR rispetto al prosieguo dell’iter di Riforma avviato ed ormai prossimo alla conclusione. Il predetto Decreto Ministeriale, infatti, è stato regolarmente inviato alla Corte dei Conti per la registrazione del provvedimento che è già a tutti gli effetti norma di legge. Non appena il testo definito del DM sarà registrato, sarà premura del SIGM comunicarne i contenuti in maniera dettagliata.

Per inciso, una qualsiasi modifica del testo del Regolamento dovrebbe prevedere il ripetersi dell’iter già percorso col rischio di alimentare ulteriori ritardi nell’espletamento delle procedure concorsuali e, pertanto, si ritiene che in linea di massima il MIUR non dovrebbe incorrere in tale errore di valutazione. Altro discorso sarebbe qualora il MIUR volesse prendere tempo per incrementare le possibilità di reperimento di fondi per incrementare il contingente di contratti da mettere a concorso.

In relazione alle tempistiche di svolgimento del prossimo concorso, in conclusione, confermiamo che la previsione in atto è quella che il concorso possa avere luogo tra luglio e agosto, ovvero nel mese di settembre (ipotesi più accreditata). La tempistica non potrà che essere funzione delle necessità organizzative e delle risorse umane in carico ai competenti uffici del MIUR.

FONTE: Giovanemedico.it
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Università, il Fondo per il merito e l'ennesimo flop dell'ex ministro Gelmini

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Non ci sono più dubbi: il Fondo per il merito creato nel 2010 dall’ex ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini è l’ennesima cattedrale nel deserto. A danno degli studenti universitari. E a spese di tutti i cittadini, tanto per cambiare. Ecco perché. Mentre il finanziamento pubblico per gli atenei si prosciuga di 300 milioni di euro tra il 2012 e il 2013, e di altri 200 nel 2014, l’ultimo Governo Berlusconi stanzia un gruzzoletto di 20 milioni di euro per alimentare un nuovo Fondo, istituito con l’articolo 4 della legge 240/2010, che serve a premiare gli studenti più meritevoli. Un anno più tardi, nel decreto legge 70 (articolo 9, comma 3) viene messa nero su bianco una Fondazione ad hoc, promossa dalla collaborazione del Miur con il ministero dell’Economia, incaricata di gestire il Fondo, di operare in sinergia con altri Paesi esteri, e aperta prevalentemente agli investimenti privati. Ma nessuna anima pia si fa avanti.

Non solo: la Fondazione non eroga un centesimo della somma messa a sua disposizione. Intanto però assorbe dal Fondo tre milioni di euro come contributo di funzionamento. E a distanza di tre anni nessuno dai piani alti ha ancora avuto il coraggio di eliminarla. Se n’é accorta la Corte dei Conti, che il 28 gennaio ha bocciato il Miur e il ministero dell’Economia per non aver reso operativo il Fondo per il merito e aver lasciato in sospeso la Fondazione che avrebbe dovuto occuparsene. Ora al successore di Maria Chiara Carrozza, la deputata di Scelta civica Stefania Giannini, toccherà prendere una posizione, e al più presto. I sindacati fin da subito si sono opposti alla trovata della Gelmini. “Per favorire il diritto allo studio non c’è bisogno di creare sovrastrutture inutili – fanno sapere dalla Cisl Università -: le risorse devono essere distribuite senza altre mediazioni”. Dura anche la Cgil: “Come sindacato abbiamo più volte chiesto di cancellare quella legge, soprattutto perché non tiene in considerazione il reddito di partenza del beneficiario”.

I 17 milioni di euro che avanzano comunque non sono rimasti inutilizzati. Allora dove sono finiti? La risposta si legge nel decreto del Fare, approvato ad agosto 2013: cinque milioni di euro dirottati nelle borse di mobilità per gli studenti fuori sede per il 2013, altri cinque per il 2014, e il resto per l’anno prossimo. “E’ solo un intervento spot, tanto vale spostare quei soldi nel Fondo di finanziamento ordinario, che ogni anno si impoverisce – reagisce Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale dell’Unione degli universitari – Oggi non ricevono la borsa di studio circa 40 mila studenti idonei, cioè il 28 per cento. La legge Gelmini vuole creare un sistema parallelo a carico dello Stato quando lo Stato non riesce neanche a tutelare il diritto di studio per tutti previsto dalla Costituzione”. Anche la Crui è sul piede di guerra. Il Miur, interpellato, tace.

FONTE: Il Fatto Quotidiano
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09 marzo, 2014

Ecco come sarà la nuova Riforma del Concorso per le Specializzazioni mediche

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Articolo tratto dal blog "Comitato Pro Riforma".In base ad informazioni non ufficiali ma trapelate in più sedi sul Web, siamo adesso in grado di elaborare delle FAQ che possano illustrarvi più o meno nei dettagli il nuovo Concorso. Sono informazioni da prendere con le pinze, in quanto non ufficiali e non provenienti dal Ministero, ma probabilmente dotate di una certa veridicità.


1) Quanto conta il Curriculum? Quali parametri sono considerati?

Il Curriculum conterà 15 punti, TUTTI attribuiti secondo criteri non discrezionali e finalmente OGGETTIVI. La distribuzione è la seguente:

- 5 pt. per la media ARITMETICA dei voti degli esami del Corso di Laurea

- 5 pt. per i voti ottenuti in esami fondamentali del Corso di Laurea o in esami attinenti alla Scuola di Specializzazione prescelta

- 2 pt. per il voto di laurea

- 2 pt. per un eventuale Dottorato di Ricerca completato in un settore scientifico disciplinare attinente alla Scuola di Specializzazione scelta

- 1 pt. per l'attinenza della tesi di laurea alla Scuola di Specializzazione scelta

I punteggi per il Dottorato di Ricerca e l'attinenza della tesi non saranno attribuiti a chi già ha fruito di almeno un anno di borsa di specializzazione, o a chi già possiede il titolo di specialista.


2) Come è calcolato il punteggio attribuito al voto di laurea?

        Voto 110 e lode = 2 punti;
        Voto 110 = 1,5 punti;
        Voto da 108 a 109 = 1 punto;
        Voto da 105 a 107 = 0,5 punti


3) Come viene valutata la media degli esami?


Si creano cinque fasce. Ai fini della determinazione della media, il 30 e lode dovrebbe essere semplicemente considerato alla stregua di un 30.

        Media dei voti > 29,5 = 5 punti;
        Media dei voti > 29 = 4 punti;
        Media dei voti > 28,5 = 3 punti;
        Media dei voti > 28 = 2 punti;
        Media dei voti > 27,5 = 1 punto.


4) Come avverrà la valutazione degli esami attinenti? Chi sceglierà quali esami valutare?

Saranno selezionati massimo 5 esami ritenuti fondamentali per il Corso di Laurea o attinenti alla Scuola di Specializzazione scelta. Per ognuno di questi saranno attribuiti:

        1 punto per ogni 30 o 30 e lode;
        0,7 punti per ogni 29;
        0,5 punti per ogni 28;
        0,2 punti per ogni 27.

La Commissione nazionale nominata dal Ministero deciderà, in occasione della prima riunione, quali siano gli esami da considerare ai fini di questa valutazione. Naturalmente, gli esami in ciascuna università possono avere denominazioni diverse (p.es. "Cardiologia", "Malattie dell'app. cardiovascolare", "Patologia Sistematica 1", "Specialità medico-chirurgiche 1" etc.), ma il lavoro della commissione consisterà appunto nell'individuare quali esami nelle singole facoltà dovranno essere considerati, verosimilmente attraverso il sistema dei SSD (Settori Scientifico Disciplinari, p.es. MED11).


5) Come si considererà l'attinenza della tesi? Verranno valutate solo le tesi sperimentali?

Si attribuirà 1 punto alle sole tesi sperimentali che siano attinenti alla Scuola di Specializzazione prescelta, valutando il SSD (Settore Scientifico Disciplinare) indicato sulla tesi stessa. La valutazione dell'attinenza della tesi, quindi, è svolta in maniera del tutto automatizzata e senza alcuna possibile discrezionalità.

A tesi compilative o non sperimentali non sarà, invece, attribuito alcun punto.

Questo punteggio, inoltre, non viene applicato a chi già possiede un titolo di Specialista o a chi abbia fruito di almeno un anno di borsa di specializzazione.


6) Come è calcolato il punteggio attribuito al dottorato?

Si attribuiscono 2 punti ai candidati che abbiano gia conseguito un Dottorato attinente alla Scuola di Specializzazione prescelta, sempre servendosi degli SSD (Settori Scientifico Disciplinari) come guida per valutare questa attinenza.

Anche questo punteggio non viene applicato a chi già possiede un titolo di Specialista o a chi abbia fruito di almeno un anno di borsa di specializzazione.


7) Com'è struturato il test? Quanti punti vengono attribuiti a ciascuna risposta?

Il test si compone di 90 quesiti su argomenti di medicina generale e di 30 quesiti specialistici relativi alla Scuola di Specializzazione prescelta. Ogni domanda presenterà 4 possibili risposte, di cui solo una corretta. Per ciascuna domanda, si attribuirà 1 punto per la risposta corretta, mentre si sottrarranno 0,30 punti per la risposta errata. Non rispondere non attribuirà alcun punteggio. Di conseguenza, il punteggio massimo ottenibile con il quiz sarà di 120 punti, che sommati ai 15 di curriculum fanno un massimo di 135 punti.

La parte generale sarà amministrata in diverse sedi nello stesso momento; le parti specialistiche, invece, potranno essere scaglionate in più giorni ed orari e svolgersi anche in sedi differenti da quelle del primo quiz.


8) Chi elaborerà i quesiti?

I quesiti saranno predisposti da soggetti con esperienza in materia, verosimilmente esterni all'ambito universitario, così come avviene per altri test a risposta multipla (test d'ingresso, Progress Test).


9) Avremo una bibliografia? O un programma di studio?

Un programma sarà divulgato con il bando. Appare improbabile, invece, che vengano consigliati alcuni testi a scapito di altri.

Consigliamo, quindi, a tutti gli aspiranti specializzandi di iniziare la loro preparazione concentrandosi sugli argomenti e sulle patologie principali sia della parte generale, sia della parte specialistica ed utilizzando i testi che ritengono più chiari e completi secondo la propria opinione.


10) A quante scuole potrò tentare l'accesso?

Si potranno tentare ALMENO due concorsi per ciascuna area (clinica, chirurgica, servizi). Naturalmente il candidato potrà scegliere anche di partecipare ad un solo concorso; allo stesso modo, se gli orari glielo consentiranno, potrà partecipare anche a più di due concorsi per ciascuna area, senza un numero massimo (al contrario di quanto riportavano alcune informazioni inesatte circolate negli ultimi giorni).


11) Per quante sedi posso concorrere?

Si potrà concorrere per tutte le sedi italiane. In breve, nei giorni precedenti la prova, all'atto dell'iscrizione al concorso, gli studenti saranno chiamati telematicamente a redigere una propria Graduatoria delle Preferenze in cui ordinare le SEDI preferite per la scuola per la quale si è concorso. Ogni studente avrà la possibilità di costituire una graduatoria che comprenda TUTTE le scuole di specializzazione o una graduatoria che ne comprenda solamente una parte, costituita nell'ordine dalle sedi da lui preferite.

Al momento della pubblicazione della graduatoria il Ministero assegnerà per singola scuola le borse a seconda della posizione di ciascuno in graduatoria, assegnando ogni studente al PRIMO posto libero nelle scuole da esso prescelte rispettando nell'ordine la sua graduatoria di preferenze.

Tale evento mette lo studente di fronte a due possibilità: accettare o rifiutare la borsa. Qualora lo studente venga assegnato alla sua prima scelta, provvederà successivamente all'immatricolazione; qualora invece lo studente non sia assegnato alla sua prima scelta l'accettazione prevede anche che, QUALORA SI LIBERASSE UN POSTO IN UNA SEDE DA

LUI PREFERITA RISPETTO A QUELLA A CUI E’ STATO ASSEGNATO, IL MINISTERO LO ASSEGNERA’ AUTOMATICAMENTE A QUELLA SEDE.

In questo modo il candidato non solo potrà concorrere per la sede da lui preferita ma, qualora non dovesse rientrare nei posti utili, potrà comunque aspirare a conseguire il titolo di specialista in altra sede, a DIFFERENZA di quanto accadeva nel precedente concorso.


12) Dove si svolgeranno le prove? Chi dovrà sorvegliare il corretto svolgimento?

Le sedi saranno determinate dal Bando. Quello che per ora è certo è che la sede della seconda prova potrà essere anche differente dalla sede della prima.

In ciascuna sede sarà presente una delegazione della Commissione nazionale giudicatrice (composta da un direttore di Scuola designato dal Ministro e da un Professore di 1^ fascia per ciascun Settore Scientifico disciplinare, scelto per estrazione) e del personale di vigilanza, al fine di garantire la regolarità della prova.


13) Ma il nuovo concorso è valido da subito?

Naturalmente sì! In realtà, checché ne dicesse chi disinformava per ignoranza o per proprio tornaconto, il nostro Concorso è su base nazionale già dalla data di conversione del DL "L'Istruzione riparte". Il DM che illustriamo adesso non fa altro che completare quella rivoluzione meritocratica e renderla pienamente operativa.
Il precedente regolamento è stato abrogato nel momento in cui il nuovo DM è entrato in vigore. Quindi, se ci riuscite , dimenticatelo!


14) Ma non è il mio concorso ideale...per esempio non è giusto questo...e anche quello non mi convince...

Un concorso ideale, per definizione, non esiste; ci pare però assolutamente chiaro che, fatti salvi i gusti personali su questo o quel parametro, nel complesso si sia compiuto un enorme passo avanti. Non scordiamoci che, fino all'anno scorso, gli specializzandi erano selezionati attraverso parametri assolutamente discrezionali, che avevano un peso schiacciante sul risultato. Oggi, finalmente, si parla di numeri, di SSD, di risposte univocamente giuste o sbagliate. Se non è una rivoluzione questa...

Stiamo comunque lavorando a dei documenti che permetteranno di evidenziare ancora meglio quale sia la portata delle modifiche; nei prossimi giorni, quindi, aspettatevi qualche novità.


15) Quando si svolgerà il concorso? Quando uscirà il bando?

La data non è, naturalmente, prevista nel DM appena emanato. Tuttavia, lo stesso DM pone delle scadenze per fissare queste date; precisamente, esse dovranno essere fissate entro il 28/02 di ciascun anno. Per quest'anno, invece, eccezionalmente la comunicazione della data delle prove slitta al 31/07.

Inoltre, è previsto che il concorso si tenga almeno 60 giorni dopo l'emanazione del bando; per quest'anno, in regime transitorio, l'intervallo tra bando e concorso è ridotto a 30 giorni.


16) Potranno partecipare quest'anno anche gli abilitandi di luglio 2014?

La partecipazione degli abilitandi di luglio, per esempio, è strettamente subordinata alla data della presa di servizio dei futuri specializzandi, che deve essere successiva alla data di abilitazione; in virtù di questo "incastro", nessuno può dirci ad oggi se chi supererà l'esame di Stato a luglio sarà o meno autorizzato a partecipare.


17) Non conosco le altre università da mettere tra le preferenze: come faccio a fare una graduatoria?

Con l'ufficiale introduzione del Concorso Nazionale, riteniamo opportuno fornire a tutti voi un sistema per orientarsi nella scelta delle sedi per cui concorrere. Con estremo piacere, quindi, vi presentiamo MedAdvisor! Potete cliccare il seguente link.
https://docs.google.com/forms/d/1RyZ5qH5ZO89DLw6nZ5rrKXstV-8bDd0_qpRpqL3XW_E/viewform
Non appena avremo raccolto un numero statisticamente congruo di dati, forniremo una rassegna delle varie sedi universitarie, con i loro pro e contro.



FONTE: blog "Comitato Pro Riforma"

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08 marzo, 2014

Caso "Avastin", ipotesi di disastro doloso: quale confine fra "lucro" e "furto"?

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Disastro doloso e associazione a delinquere. Sono questi, secondo quanto si apprende, i reati ipotizzati dalla Procura di Torino nell’ambito dell’inchiesta che ruota attorno al medicinale salvavista Avastin, per il quale l’antitrust ha sanzionato due grandi case farmaceutiche.

C’era un «piano» ben determinato e concertato tra Roche e Novartis per gettare un allarme ingiustificato sul farmaco meno costoso e far sì che gli oculisti non avessero, com’è a tutt’oggi, il permesso dall’Aifa (l’agenzia del farmaco) per utilizzarlo. Malgrado studi internazionali avessero riconosciuto che i rischi e gli effetti nella cura di maculopatie di Avastin (di Roche, all’epoca 80 euro, ora circa 10) e Lucentis (di Novartis, all’uscita 2.019 euro, ora circa 700) fossero equivalenti.

Sono sorprendenti le carte che hanno dato origine alla maximulta dell’Antitrust per i due colossi del farmaco, ora finite nei fascicoli anche della Procura di Torino, che da due anni lavora a 360 gradi sulla vicenda e ha già iscritto alcuni indagati ipotizzando un’associazione a delinquere per reati di vario genere, incluso l’aver fatto mancare le cure ai malati indigenti, e si avvia a chiudere il cerchio al più presto. E quella di Roma che due giorni fa ha aperto un fascicolo sul «patto» ipotizzando pure l’aggiotaggio e la truffa.

Sorprendono alla luce degli allarmi inascoltati degli oculisti all’Aifa e al ministero lanciati già dal 2009. Un carteggio tra il presidente della Soi (Società oculisti italiani) e l’Aifa, dimostra che i medici avevano messo nero su bianco l’equivalenza clinica dei due farmaci e avevano lanciato l’allarme sui pazienti per mesi lasciati senza cure perché Lucentis era troppo costoso per essere rimborsabile e non poteva essere somministrato in ospedale, ma l’Avastin non aveva il via libera dall’Aifa. Così, mentre Novartis fa sapere di non aver ricevuto nessuna comunicazione dalla Procura di Roma, come ovvio giacché il fascicolo è ancora contro ignoti, e di aver sempre rispettato «il quadro regolatorio nazionale ed europeo», il presidente della Soi Matteo Piovella chiede: «E ora cosa farà il ministro della Salute Beatrice Lorenzin? Ci permetterà finalmente di usare il farmaco meno costoso? E interverrà sull’Aifa che non ci ha dato ascolto lasciando per mesi nelle strutture pubbliche malati senza cura?». E la signora Tina, pensionata di 94 anni, indignata, segnala al Corriere: «Chi mi ridarà i 1.700 euro che ho dovuto tirar fuori dalla mia pensione per il farmaco che la clinica convenzionata non mi passava?».

Partono dal febbraio 2009 gli allarmi inviati dal presidente Soi Piovella al presidente dell’Aifa Pani e al suo predecessore Guido Rasi. Il massimo interlocutore scientifico dell’oftalmologia italiana scrive che «nel perseguire l’obiettivo primario di tutela della salute oculare dei cittadini ritiene necessario non escludere dalla legge il farmaco Avastin». Aggiunge che «non ci sono evidenze di effetti avversi» e che tutte le «comparazioni non hanno riscontrato nessuna differenza» tra Avastin e Lucentis. Niente. Il 18 giugno Piovella avverte del «grave e ingiustificato vuoto di trattamento rimborsabile». Specifica che «l’autosufficienza di migliaia di pazienti è una responsabilità a cui non è possibile sottrarsi». Nulla. Scrive ancora, e ancora. Il 13 luglio 2011 torna a segnalare il «cavillo giuridico» che impedisce l’uso del «farmaco gemello» e segnala «l’enorme spreco» di denaro e il mancato «trattamento dei malati svantaggiati». Il 29 febbraio 2012 segnala a Pani lo studio indipendente Usa che testimonia l’«equivalenza» dei farmaci e sottolinea «con il costo del trattamento con Lucentis di un solo paziente se ne potrebbero curare 60 con Avastin». Nulla. Il 2 febbraio 2012 segnala al ministero della Salute il rischio «di danni irreversibili alla vista per 2 milioni di pazienti». Un carteggio che prosegue tra i «sospetti effetti avversi» sostenuti ancora ieri dall’Aifa. Intanto nel novembre 2011 gli avvocati Giorgio e Giancarlo Muccio dell’Aiudapds (associazione di medici di day surgery) presentano il primo esposto che finirà all’Antitrust.

Contemporaneamente si svolgeva l’«attività» di Roche e Novartis per «creare ad arte inesistenti differenze di pericolosità», scrive l’Antitrust, basato su una «comunicazione efficace, convegni, finanziamento di pubblicazioni di revisioni degli studi comparativi, articoli». Ci sono le mail tra l’amministratore delegato della Roche che chiede al responsabile farmacovigilanza dell’azienda dell’«eventuale esistenza e consistenza di eventi avversi». E l’altro replica: «Ho guardato nel database di Aifa, ci sono tredici segnalazioni delle quali quattro sono casi di letteratura inseriti da noi. Le altre nove provengono dal Nord dove storicamente si segnala di più». Praticamente zero. In una mail di inizio 2013 nell’«intento di difendere le vendite di Lucentis in Francia e Italia» raccomanda metodi spicci: «generando e comunicando preoccupazioni per la sicurezza di Avastin».

FONTE: Corriere.it
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