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AFORISMA DEL GIORNO

23 ottobre, 2009

Legnano: l'agghiacciante video di un marito ai medici "abbiate il coraggio di vedere come è morta mia moglie"

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Un caso shock da Legnano. Una donna di 47 anni muore per un devastante cancro al rene dopo un calvario di 4 anni, iniziato nel 2005 con una probabile diagnosi errata di "colica renale". Il marito decide di filmare gli ultimi giorni di vita di sua moglie e poi manda il video ai medici che avevano sbagliato la diagnosi chiedendo di avere "il coraggio di guardarlo". L'odissea di questa agghiacciante tragedia inizia nell'aprile del 2005. La moglie di Daniele, l'uomo che ha preparato il filmato, sta male con dolore al fianco e anuria, e viene ricoverata nel reparto di urologia dell'ospedale del quadrilatero. Dopo gli esami una rapida diagnosi di colica renale, viene curata e dimessa dopo una settimana di degenza. Tutto sembra essersi risolto ma venti mesi dopo, il giorno dopo del natale 2006, Piera (il nome della donna) cade per la frattura improvvisa del femore destro. "Una cosa strana per una donna di soli 43 anni, a quell'età l'osteoporosi non c'entra - racconta il marito - così ho portato mia moglie al pronto soccorso dell'ospedale di Legnano e lì, dopo la Tac, hanno capito che la situazione era grave e ci hanno consigliato di rivolgerci al centro ortopedico del Pini di Milano". Ed è proprio in questo ospedale che viene appurato il quadro clinico reale. "Con una ecografia all'addome, fatta il 9 gennaio 2007, si scopre che mia moglie non solo ha un grosso tumore al rene destro ma una metastasi ha intaccato il femore distruggendolo" ricorda Daniele che, nonostante lo shock per la tremenda diagnosi, cerca di capire perché i medici di Legnano non s'erano accorti di nulla e richiede la cartella clinica del primo ricovero, che contiene una copia dell'urografia effettuata nei giorni di degenza.

"Ho fatto analizzare quell'urografia a due periti - spiega il marito - il primo ha detto che il tumore poteva già essere individuato e il secondo ha evidenziato che il cancro, dal 2005 al 2007, si era sviluppato a tal punto da ridurre la possibilità di sopravvivenza di mia moglie da un 70-80 per cento a un 8-10 per cento. Lei, poi ha subito due grossi interventi: uno, al Pini, per l'impianto della protesi di femore, e un altro all'Istituto dei tumori, per l'asportazione del rene malato". Sulla base delle perizie effettuale dai tecnici il marito ha poi avviato, insieme al suo avvocato, una prima causa per la messa in mora dell'ospedale e poi, nel giugno di quest'anno, ha fatto anche una causa civile all'ospedale.

"Ho fatto tutto quello che dovevo fare per rendere giustizia a mia moglie - spiega - ma nelle ultime settimane della sua vita, quando lei stava malissimo, ho deciso di filmarla, per documentare una tragedia che forse si poteva evitare". Una tragedia che ora è finita su un video recapitato ai medici. Spiega la dott. Dotti, il direttore generale dell'ospedale: "Lasciamo che la giustizia faccia il suo corso, sarà il tribunale a dire se hanno sbagliato, mi sono interessata a questo caso molto doloroso, ho incontrato la signora e suo marito, gli siamo stati vicini. Purtroppo certe malattie sono subdole".

Fonte: Repubblica.it => link
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18 ottobre, 2009

Un classico esempio di falsità: un'appello per una trasfusione urgente per Riccardo...

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Mattinata piovosa in quel di Messina. Stamane decido di staccare dalle studio e di scendere in quella che da qualche mese è la mia nuova chiesa. A fine messa il parroco ha lanciato un appello pubblico in merito a un caso urgente, portando all'attenzione la necessità di una trasfusione urgente per un bimbo di 17 mesi affetto da leucemia fulminante, appellandosi quindi a tutti coloro che erano dotati di sangue del gruppo B Rh+. "Riccardo" di nome, "capriccioli" o "capricciosi" di cognome, leggermente storpiato in un tipico siciliano. E al seguito un numero di telefono wind. Il curare una leucemia mediante una trasfusione e il richiedere urgentemente sangue di un gruppo abbastanza comune (ad esempio il B è anche il mio) mi destava qualche dubbio. Anche il nome mi ricordava già qualcosa, una vaga memoria. Torno a casa e per puro caso da una rapida ricerca su internet trovo scritto sul sito ladysilvia.it l'articolo che andrete a leggere subito sotto. In pratica, l'appello è un falso che si storpia dal 2007 cambiando quel numero, sempre agganciato a una segreteria telefonica. Un'urgenza che fortunatamente non c'è, ma che va a coprire le urgenze più serie, intasando centralini (con buona pace delle compagnie telefoniche) e causando un'allarme infondato. Il che mi riporta alla conferma che viviamo in un mondo con troppi balordi, dove si può arrivare a scherzare su di una patologia terrificante come la leucemia per il solo piacere di creare allarme di massa e vedere una propria email falsa diffondersi a formare la tipica catena di "Sant'Antonio".

Di seguito l'articolo tratto dal sito news.ladysilvia.it


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Trento: Si ripropone nuovamente il caso del Bimbo di 17 mesi con il messaggio che girava nel Settembre 2007 «Fallo girare per favore, bimbo di 17 mesi necessita sangue B+ per forma di leucemia fulminante tel. 035-556625 Riccardo Capriccioli. Grazie.» Tale messaggio ha origine nel Marzo 2007 dove veniva smentita la notizia.. ma nulla è servito.. e la psicosi continua..

Oggi riceviamo l'ennesimo SMS.. che si ripropone con un'altra variante Gennaio 2008 «Fallo girare per favore, bimbo di 17 mesi necessita sangue B+ per forma di leucemia fulminante tel. 328 2694447 Riccardo Capriccioli. Grazie.»

Cambia solo il telefono... che risulta essere connesso ad una segreteria telefonica di un utente WIND..

Sta diventando un caso studio abbiamo verificato che il passa parola subisce alterazioni, si evolve in un caso deformato nel contenuto e poi nel numero telefonico. Il messaggio originale era il caso riproposto già da noi nell'Aprile 2007, Tale caso aveva intasato interi centralini, producendo veri problemi di smistamento e soccorso mancato a chi veramente aveva bisogno di cure immediate. Ricordate sicuramente tutti il caso Meyer «Bambino leucemico, scorte di sangue al Meyer».. Noi di LSNN abbiamo telefonato in ospedale e siamo stati rimproverati di intasare linee di soccorso per un caso di cui esistevano solo messaggi illusori di personaggi presi dal panico per un fatto inesistente.

Il nostro Test di verifica ci ha lasciati perplessi.. nessuno ricorda il caso.. Meyer (vedere foto articolo e troverete la frase del bambino di 17 mesi), tutti vedono questo caso come un caso nuovo..

Noi di LSNN avevamo già parlato nel mese di Aprile 2007, a questo link : Meyer: non c’è emergenza sangue di tipo B+ per Bimbo Leucemico Pubblicata - 24 Aprile 2007 - h 23:25:03..

Pensate che su LSNN la notizia del bambino, è stata letta quasi 800 volte, da aprile a oggi. Se pensassimo a quanti messaggi SMS sono stati inviati attraverso il passa parola, solo di persone attorno a noi, hanno ricevuto almeno 10 SMS.. una media di 1 messaggio a telefonino

In media gli italiani hanno due numeri di cellulare e, facendo un breve calcolo arriviamo a ipotizzare un moltiplicatore che ci fa pensare ad un business di 15 Cent. di Euro.. per SMS che ha generato un vero business per le compagnie telefoniche che supera abbondantemente i 2.5 milioni di euro e, un danno alle strutture sanitarie del Meyer e di altre strutture prese d'assalto, producendo ansia nelle persone, come se non bastassero tutti i problemi che ci assillano nel quotidiano tra tasse e ingiustizie di ogni genere.
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11 ottobre, 2009

Ricevo e pubblico: lettera dal Sims relativa alla previdenza per Specializzandi

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Caro collega…Ciao! Spero tu stia e bene e ti ricordi di me, sono Francesco Macrì Gerasoli, responsabile del Segretariato Italiano dei Medici e Specializzandi di Roma. L’anno scorso abbiamo tribolato per difenderci dal ratto dell’INPS sui nostri stipendi e per fortuna grazie al fatto che siamo riusciti ad essere fastidiosi tra giornali, lettere, fax e manifestazione siamo riusciti a difenderci con successo.
Ti riscrivo oggi per ricordarti che avevamo concluso accordandoci con i politici su un totale passaggio in ENPAM come Medici in formazione specialistica, abbandonando completamente l’INPS. Ad oggi questo passaggio non è ancora avvenuto e noi del SIMS stiamo pressando, tra mille difficoltà, affinchè questo avvenga. Infatti se ciò accadesse, pur versando all’ENPAM (circa il 12 %) meno di quanto versiamo attualmente all’INPS (il 17 %) per 5 anni di media, avremmo una pensione di gran lunga remunerativa e soddisfacente rispetto a quella dell’INPS nel futuro.
Mi rendo conto che sei sfiduciato visto come vanno le cose in Italia, né ti chiedo di fare una sommossa snervante e pesante come l’anno scorso per i tuoi diritti, ma l’unica cosa che desidereremmo noi del SIMS (ormai Segretariato Italiano dei Giovani Medici-SIGM) è che tu prenda contezza dei tuoi (nostri) problemi reali che ci si presenteranno nel futuro, per non parlare delle tematiche a riguardo delle nostre colleghe gravide (questo contratto sembra avere infatti un enorme “vuoto” in materia di maternità). Le alternative sono varie per tentare di ovviare a questo ennesimo sopore/sopruso della nostra classe politica nei confronti di noi futuri dirigenti della sanità italiana: 1) riuscire a contribuire davvero totalmente in Enpam; 2) cominciare a versare sin da subito in un fondo di previdenza complementare privato, secondo alcune modalità. Per queste tematiche e per altre che noi del SIGM-SIMS abbiamo organizzato una conferenza programmatica nazionale a Roma il pomeriggio di venerdì 30 ottobre ed il sabato mattina del 31. Mi farebbe piacere che tu partecipassi e ci dessi il tuo sostegno. La conferenza non ha alcun costo di iscrizione ed è anche una scusa se non sei di roma per farti un bel week-end nella capitale, sfruttando le iniziative che abbiamo da proporti.
Trovi tutte le informazioni necessarie sulla Home di questo sito: www.sims.ms
Ti mando un grande abbraccio e spero quindi di conoscerti al più presto.

Francesco Macrì Gerasoli
Responsabile Nazionale Previdenza SIGM.
Ulteriori informazioni su: www.giovanimedici.com e www.sims.ms
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10 ottobre, 2009

Spagna: in espansione l'uso del palloncino intragastrico per combattere l'obesità grave

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Nella penisola iberica sta riscuotendo negli ultimi mesi un discreto successo l’utilizzo di una tecnica chiamata in spagnolo Balón intragástrico, un trattamento non chirurgico ma certamente invasivo tanto da determinare la comparsa di una serie di forum online in cui si sostengono numerosi dibattiti in merito all’efficacia dell’uso di tale procedura.

La tecnica del palloncino intragastrico è un trattamento solitamente indicato per persone gravemente obese e che vogliono ricorrere a un’alternativa rispetto al trattamento chirurgico dell'obesità sia per evitare i rischi chirurgici associati a un eccesso di massa grassa e sia per avere un’alternativa che consenta di attuare un dimagrimento anche in presenza di condizioni individuali particolarmente problematiche.

Si tratta di un palloncino espandibile, in silicone, che viene inserito attraverso il cavo orale per mezzo di una tecnica endoscopica e viene quindi posizionato nello stomaco. Una volta collocato il palloncino viene riempito con soluzione fisiologica sterile tra 400 e 700 cc, in relazione all’eccesso di peso e al volume della camera gastrica del paziente. L'obiettivo è quello di creare una sensazione di pienezza continua perché andando ad occupare gran parte dello stomaco mantiene la parete espansa e fornisce la tipica sensazione di pienezza gastrica come si fosse già consumato un pasto.

Questo trattamento è applicato previa sedazione e dopo aver effettuato dei test pre-operatori, in particolar modo per verificare la tolleranza ai materiali con cui il palloncino è prodotto. È una procedura rapida e l'ospedalizzazione non è necessaria, può essere infatti eseguito in pochi minuti. La tecnica del palloncino intragastrico non è tuttavia da sola sufficiente: è infatti accompagnata da una dieta personalizzata ipocalorica presentata da un endocrinologo, il quale stabilisce il nuovo regime alimentare in base a numerosi parametri e mantenendo una condizione quanto più possibile tollerabile, al fine di garantire una corretta alimentazione senza che la sensazione di pienezza possa interferire con il necessario apporto di cibo. Oltre ad aiutare la perdita di peso, la dieta ha insegnato a sviluppare buone abitudini alimentari che rimangono anche dopo la fine del trattamento.

Il palloncino intragastrico può rimanere nello stomaco fino a 6 mesi e può essere rimosso in qualsiasi momento lo si desidera, anche qualche settimana dopo l’inizio del trattamento al raggiungimento dei risultati voluti riguardanti la perdita di chili. Se clinicamente necessario è anche possibile effettuare, con la medesima operazione, una sostituzione con un altro palloncino e quindi continuare con la dieta.

Un esempio di una delle tante società spagnole che si sta occupando dell'uso di quel che viene chiamato Balón intragástico è dato dal sito obesitymedicalcenter.com, la quale offre un'ampia descrizione su tale tecnica e sugli effetti, fornendo ovviamente una descrizione quasi esclusivamente positiva perchè di parte in quanto lo stesso sito offre una consulenza per gli spagnoli che siano interessati a praticarla.

L’effetto del Balón intragástrico è paragonabile a quello degli interventi di restrizione gastrica in quanto il pallone intragastrico (BIB) induce un precoce senso di sazietà durante i pasti. Anche se la mortalità è inferiore allo 0,1%, l’intervento non è privo di complicanze, infatti le complicazioni a cui possono andare incontro i pazienti operati con il palloncino intragastrico (BIB) sono:

Nausea e vomito, che in molti casi possono persistere per molto tempo; senso di pesantezza addominale, dovuto ovviamente alla collocazione de palloncino; dolori addominali o dorsali, sia permanenti che ciclici; reflusso gastroesofageo; ostruzione intestinale nei casi in cui il palloncino non è sufficientemente riempito oppure se ha una diminuzione del suo volume; ostruzione esofagea con frequente reflusso gastroesofageo e danni all’epitelio dell’esofago; asma da reflusso.
Ulteriori informazioni relative a questa tecnica possono essere ottenute seguendo questi link:

Società italiana chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche
Associazione italiana obesità
Società americana chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche
Una delle società spagnole specializzate nell'uso del Palloncino Intragastrico

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09 ottobre, 2009

Un testimonial per prevenire la diffusione del virus H1N1? Topo Gigio!

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Curiosa iniziativa da parte del Ministero del Welfare che ha deciso di attribuire un importante ruolo al personaggio "Topo Gigio", incaricato di fare da testimonial alla campagna creata a sostegno delle "5 regole d'oro" per la prevenzione della diffusione del virus influenzale. Il topo italiano più famoso della tv ha sgambettato allegro durante la conferenza di presentazione, cantando in spalla al ministro vestito da medico con tanto di stetoscopio. E' ovviamente evidente l'intezione di imbastire una campagna rivolta in particolar modo alla fascia più giovane della popolazione, usando un personaggio particolarmente amato dai bambini per educare fin da giovani a regole basilari quali il lavarsi spesso le mani, il tossire o starnutire con un fazzolettino davanti o, quinta e ultima regola, il curarsi a dovere qualora le prime 4 regole non fossero riuscire a prevenire il contagio. Topo Gigio è un pupazzo animato creato in Italia per la televisione nel 1959 da Maria Perego, la sua creatrice in un'intervista attribuì il suo enorme successo al fatto che esso fosse "il ritratto del candore, della fiducia in un mondo flagellato dai pericoli e dalle paure". Altri contribuirono fattivamente alla sua ideazione ed al suo successo, in particolare Federico Caldura, Guido Stagnaro e Peppino Mazzullo, sua voce storica. Le sue prime apparizioni televisive sono del 1959, a Canzonissima, condotta da Delia Scala e Nino Manfredi e l'11 febbraio nella trasmissione per ragazzi Saltamartino.

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Domani 10 Ottobre il "Obesity Day": da consigli sulla dieta al fitness, nel segno della prevenzione...

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Domani 10 ottobre è il giorno dell’Obesity Day: ai apriranno le porte delle Unità Operative di Dietetica e Nutrizione Clinica e delle Unità di Nutrizione ospedaliere e territoriali di tutta Italia per fornire informazioni gratuite in particolar modo sul come migliorare il proprio peso e rimettersi velocemente in forma tramite diete "sostenibili" (cioè non esagerate e che non mettono a rischio la salute delle persone come spesso capita con le rischiose diete "fai-da-te") e tanta attività fisica. In Italia, secondo gli ultimi dati ci sarebbero cinque milioni e mezzo di obesi, di cui mezzo milione di obesi gravi e un aumento del 25% degli obesi dal 1994 a oggi.

L' obesità è un fattore di rischio per la salute, tipica, anche se non esclusiva, delle società dette "del benessere". Si definisce obeso un individuo la cui massa di tessuto adiposo sia eccessiva, con indice di massa corporea maggiore di 30, e sia in grado di essere causa o aggravante di malattie. Tra queste sono le disfunzioni cardiocircolatorie, il diabete, problemi alle articolazioni, ictus e la sindrome da apnea notturna. Dieta ipocalorica e attività fisica possono aiutare nei casi meno gravi, ma per quelli più problematici si interviene anche con terapie farmacologiche o chirurgiche.

Fonte: vari siti
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Bologna, medico cura bambino affetto da fibrosi con medicina ayurvedica: indagato per omicidio volontario

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Un’accusa di omicidio volontario per un medico professionista di 52 anni che avrebbe deciso di cambiare la terapia farmacologica tradizionale a cui era sottoposto un bambino di sei anni affetto da fibrosi cistica per curarlo con la medicina “ayurvedica”: il piccolo dopo alcuni mesi morì. L’incredibile fatto è accaduto a Bologna dove la Procura ha deciso di tramutare l’accusa durante le indagini: non più omicidio colposo ma omicidio volontario, ed è tra i primi casi in cui per la morte di un paziente un medico viene accusato con tale formula perché il suddetto, sospendendo la terapia tradizionale, ha accettato il rischio che si potesse verificare un peggioramento che avrebbe portato inesorabilmente al decesso.

La medicina ayurvedica è composta da una serie di nozioni e principi “popolari” utilizzati in India fin dal IV millennio a.C. e diffusi ancora oggi nel sub-continente più della medicina occidentale. Ayurveda è una parola derivante da “ayu”, traducibile come “scienza della vita”. Viene citata per la prima volta nel Charaka Samhita, un trattato di 500 principi medicinali compilato intorno al 1000 a.C.. I principi medicinali utilizzati sono, in genere, minerali, metalli purificati e combinati con acidi fulvici ed erbe, in forma di polveri, pastiglie, infusi, etc. La maggior parte è di natura fitoterapica e ogni medicinale ha una specifica “modalità di utilizzo”, perché agisca alla sua massima efficacia. È attualmente annoverata dall'Unione Europea e dalla maggior parte degli Stati membri tra le medicine non convenzionali la cui erogazione è consentita da parte di medici qualificati.

La fibrosi cistica è una grave malattia genetica caratterizzata da infezioni polmonari ricorrenti, insufficienza pancreatica, stati di malnutrizione, cirrosi epatica, ostruzione intestinale e infertilità maschile. Una consulenza fatta fare dalla Procura di Teramo, che aveva avviato l'inchiesta dopo una denuncia della zia del bambino, deceduto nel giugno 2006, e che poi ha passato per competenza il fascicolo alla Procura di Bologna, ha indicato in 30 anni la prospettiva di vita di un caso patologico come quello del bambino. I genitori dello stesso, prima indagati ma poi prosciolti, erano venuti a conoscenza della medicina alternativa praticata dal medico bolognese tramite una farmacista. Così decisero per un consulto, che avvenne nel settembre 2005. Il medico prescrisse erbe e polveri minerali, confezionati legittimamente dalla moglie che ha una erboristeria. Il medico avrebbe detto di sospendere la terapia basata sulla medicina tradizionale (a base di cortisone con frequenti ricoveri in ospedale), lasciando solo la somministrazione di enzimi pancreatici. Nel rivalutare il capo di imputazione sono state rilette le testimonianze di altri pazienti con patologie meno gravi e a cui lo stesso medico imputato avrebbe sospeso le terapie tradizionali ottenendo allo stesso tempo soltanto peggioramenti.
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06 ottobre, 2009

Premio Nobel della Medicina 2009 assegnato agli scopritori dell'enzima Telomerasi

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Il premio Nobel della medicina 2009 è stato assegnato a Elizabeth Blackburn, Carol Greider e Jack Szostak, tre scienziati che hanno risolto uno dei principali misteri della biologia cioè come i cromosomi possono essere copiati in modo completo durante la divisione cellulare e come vengono protetti dalla degradazione.

Elizabeth Blackburn e Jack Szostak hanno scoperto che un'unica sequenza di Dna nei telomeri protegge i cromosomi dalla degradazione mentre Carol Greider e ancora Elizabeth Blackburn hanno identificato l’enzima “telomerasi” che agisce ricostruendo i telomeri e proteggendo in tal modo le estremità degli stessi cromosomi i quali si accorciano molto gradualmente nel tempo determinando un invecchiamento della cellula. Se l'attività della telomerasi è elevata i telomeri mantengono la loro lunghezza e la senescenza cellulare viene ritardata. Questo accade soprattutto nelle cellule tumorali laddove l’attivazione dell’enzima telomerasi consente di rendere queste cellule come virtualmente immortali. Le cellule cancerose possono infatti dividersi all'infinito senza che i telomeri si accorcino, grazie all'iperattività della telomerasi. L'assegnazione del Nobel 2009 ai tre scienziati e al loro lavoro riconosce e premia la scoperta di un meccanismo fondamentale nella cellula e che ha favorito lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche. Il cancro potrebbe essere trattato spegnendo la telomerasi: diversi studi sono in corso, inclusi test clinici su vaccini che hanno come bersaglio le cellule con un'elevata attività della telomerasi. Ma l'enzima ha un ruolo chiave anche in alcune malattie congenite. Alcune malattie ereditarie, invece, sono caratterizzate da una scarsa attività dell'enzima, che si traduce in danni cellulari.

Come ogni scoperta in medicina, lo studio dell’enzima telomerasi parte da esperimenti e confronti di risultati appena accennati o solo intuiti ma di grande potenziale. All'inizio della sua carriera di ricercatrice Blackburn ha mappato alcune sequenza di DNA nei cromosomi di un organismo unicellulare ciliato, la “Tetrahymena”, e trovando una sequenza di DNA “CCCAA” dislocata alla fine dei cromosomi e ripetuta numerose voltei. In una conferenza nel 1980 Blackburn presenta i risultati dei suoi studi, che catturano l'interesse di Jack Szostak, il quale aggancia tale sequenza ai minicromosomi cioè ad un progetto su cui stava lavorando in quel periodo. I risultati, pubblicati nel 1982, dimostrano come la sequenza di DNA scoperta da Blackburn ha la capacità di proteggere i minicromosomi di Szostak, che altrimenti si sarebbero degradati una volta introdotti nelle cellule del lievito. Questo processo, in cui il DNA telomerico di un organismo ha protetto i cromosomi di un altro completamente differente, dimostra per la prima volta l'esistenza di un meccanismo fino a quel momento sconosciuto.

Carol Greider, neolaureata e avente proprio Blackburn come supervisore, verificano se la formazione dei telomeri fosse dovuta ad un enzima fin lì sconosciuto. E il giorno di Natale del 1984 Greider scopre i segni di attività enzimatica in un estratto cellulare. Le due scienziate battezzano l'enzima “telomerasi”, lo purificano e mostrano che è costituito da RNA e peptidi, ciascuno con la sua precisa funzione nella costruzione dei telomeri. Così, ogni volta che la cellula si duplica la telomerasi sintetizza sempre nuove sequenze telomeriche, evitando che la cellula muoia.

Carol Greider, docente all'University School of Medicine a Baltimora (Usa), ha commentato a una radio svedese: "E’ stata una ricerca mossa soprattutto dalla nostra curiosità di intuire cosa ci fosse alla base di quel processo”. La ricercatrice ha poi curiosamente commentato “Sono emozionata per il premio, è stata una cosa improvvisa, ho ricevuto la telefonata dal Karolinska Institutet mentre stavo facendo il bucato”. La scienziata Elizabeth Blackburn ha invece confessato alla radio svedese di aver ricevuto la chiamata da Stoccolma alle 3 del mattino, e che stava "ancora sognando" quando ha appreso la notizia. Al momento della scoperta dei telomeri e dell'enzima telomerasi (insieme alla Greider) la Blackburn ha ricordato di aver sentito "che si trattava di un risultato importante", concludendo con un "Ricevere un premio di tale portata è davvero un bel modo di svegliarsi. Anche Szostack, il terzo scienziato premiato, ha dichiarato che al momento della vittoria era a letto a dormire. Al momento Szostack sta lavorando sulla costruzione di cellule artificiali, in un progetto che "punta a indagare l'origine della vita. Un campo che - spiega - vede impegnati pochi laboratori nel mondo, anche perché si tratta di studi di ricerca di base", in cui il neo-Nobel ha dichiarato di sentirsi come a casa sua, ma "che hanno il problema dei finanziamenti a lungo termine, senza che siano chiare le possibili implicazioni". Insomma, si tratta di un campo in cui le potenzialità sono enormi, i costi possono essere pesanti e l'incertezza sui risultati regna sovrana. "Ecco perché è dura per i giovani avvicinarsi a questi studi", conclude il nuovo premio Nobel.

FONTE: Varie testate nazionali
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03 ottobre, 2009

Messina, sale bilancio della tragedia: 18 morti, 76 feriti, oltre 600 sfollati. Qualche considerazione personale su quanto accaduto...

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Ogni tanto torniamo alla ribalta. Non piu' solo per il famoso ponte, o per il primo decesso da H1N1. Ora siamo sulla bocca della nazione per qualche giorno a causa della immane tragedia: 18 morti, 76 feriti, oltre 600 sfollati. Un bilancio e un dolore che però non sono abbastanza per interrompere le risate di qualche trasmissione comica serale. Che non sono abbastanza per portare qui il "presidentissimo" a manifestare il suo eterno ottimismo/menefreghismo. Ma almeno si parla di Messina. Si parla di una terra dimenticata da Dio. E che in Dio si rifugia spesso per riuscire a scappare dalla realtà. Si parla di una terra fatta di paesi, paesini, frazioni e interfrazioni. Si parla di una terra dove ci sono le solite facce politiche da almeno quindici anni. E che aspetta le sue opere fondamentali da almeno trent'anni. Si parla di una terra fatta di continue contraddizioni, di fughe volute e aspirate, di una orizzontalità civica e mentale che è quasi impressionante nella sua semplicità. E di paesi. Tanti paesi. Una speculazione edilizia compiuta per decenni senza alcuna cura per le possibili conseguenze. A cui si associa un'aggressione sistematica compiuta ai danni della vegetazione, con incendi devastanti per la semplicità con cui vengono appiccati vicinissimo alle zone abitate. A cui si associa la cronica incuria per tutto ciò che rappresentano le strutture "naturali", dai torrenti usati come discariche alle spiagge erose dalle maree, dalle strade che si sbriciolano come un grissino ai costoni delle montagne che si sbriciolano e basta, con o senza pioggia, con o senza reti.

Il punto è che Messina è una città strana. Un caldo primaverile o estivo da "spaccare le pietre", con temperature che nelle ore di punta superano abbondantemente i 40 gradi. Ma anche con piogge invernali improvvise e intense e quasi tropicali, a spazzare via tutto per qualche ora. Piogge che allagano sistematicamente le strade principali, rendendo il caotico traffico messinese (media di 1 ora per passare dalla zona nord alla zona sud) ancora più caotico. Piogge che allagano sistematicamente le "Ciumare", il termine messinese che descrive lo stato dei torrenti che privi di ogni adeguato mantenimento e usate come discariche abusive finiscono con l'ingrossarsi alle prime piogge intense. La spiegazione dell'incuria in cui versa questa città da anni è sempre la solita: "non ci sono soldi" o "i tempi sono troppo lunghi". O anche la gettonatissima "ci sono troppi problemi burocratici". Non ci vuole un genio per capire che è una cronica assenza di risorse che ha ridotto questa città allo stremo, economico, sociale e infine "infrastrutturale", con quel che è accaduto a dimostrare chiaramente che un più intenso intervento dell'uomo sul territorio, una pianificazione più razionale, una minore speculazione e un maggior rafforzamento dei costoni, un maggior controllo per impedire i cronici incendi criminali estivi, o magari anche solo la progettazione di un "piano di fuga" come mezzo per mettere in preallarme tutta la zona interessata in caso di disastri del genere, ecco, probabilmente tutte queste precauzioni avrebbero potuto evitare questa tragedia. Si, è stata una tragedia annunciata e si sarebbe potuto evitare. Con un preludio non cruento nel 2007, e tanti preludi in ogni inverno. Preludi che rendono ancora più colpevoli tutti coloro che non sono intervenuti a impedire il disastro.

E ora? E ora nulla. Accadrà quel che accade di solito a messina. Si parlerà della tragedia ancora per qualche giorno, fra la disperazione dei parenti e dei coinvolti dalla tragedia e la "faccia triste" dei tanti politici che si rimpalleranno le responsabilità affinchè le colpe siano di tutti cosicchè non siano più di nessuno. Poi dalla prossima settimana si volterà pagina, pensando e parlando di altro e lasciando tutto com'è. Considerando i tempi delle "opere" messinesi, sarà un miracolo se si ricostruiranno i binari e la statale nei punti in cui è smottato tutto.

Ma "Giampilieri", la piccola frazione salita agli onori delle cronache, non è la sola frazione che può subire un destino simile. E, solo per rimanere nella zona messinese, senza cioè andare in provincia dove gli esempi sarebbero infiniti, in città gli abitanti di San Michele, che hanno un residence dove la montagna smotta praticamente ogni settimana? Gli abitanti dell'Annunziata alta e dei Colli Sarrizzo, dove ci sono palazzi "arroccati" che non si vedono neanche in Valle D'Aosta? Tutti gli abitanti che nel 2009 vivono ancora in zone che possono essere descritte solo con il termine "baraccopoli"? Sapete quante "ciumare" esistono a Messina e vedono costruiti residence, palazzi e paesini tutti attorno e ai dorsi delle montagne? Oltre una decina. Quattordici, per essere precisi. E tutti potenzialmente straripabili.

Non è più una questione di fondi o di speculazione edilizia. E' una città intera che aspetta da anni qualcuno che venga a salvarla da tutti i problemi che l'hanno portata a essere una delle ultime in Italia in termini di qualità della vita. E' una città intera che aspetta da anni di essere "ricordata" e "riconosciuta" da chi promette da anni progetti vacui. Promettono il Ponte con i fondi privati ma non sono stati completati neanche il 20% degli svincoli che servirebbero ad usare il ponte (cercasi "Svincoli Giostra e Annunziata" per avere un'idea della tragicommedia politica che si nasconde dietro questi due nomi). Promettono grandi opere ma non esiste alcuna struttura industriale e le poche imprese stanno chiudendo a raffica. E' una città che non riesce più neppure a vivere di terziario. Dulcis in fundo (si fa per dire), Messina è una delle città a più alto rischio sismico: un terremoto della metà della forza di quello famoso del 1908 ridurrebbe la città in briciole, e di questo i messinesi ne sono perfettamente consapevoli, tanto da aver inciso persino sullo stile di vita, "fatalista" e "egocentrica" fino all'esasperazione.

Il sipario su Messina fra qualche giorno cadrà. Dopo questa giornata luttuosa e queste vite umane tragicamente perdute, le istituzioni affronteranno il futuro di questa città con la maggiore serietà di chi è responsabile, o l'unica cosa di serio a cui il messinese potrà appellarsi sarà la solita madonnina della Vara trascinata stancamente a ferragosto per le vie del centro? Dopo quanto accaduto, le risorse arriveranno e resteranno in cassa fino a essere concretamente usate o non se ne saprà più nulla? Se conosco bene questa città come la conosco da anni e anni in cui ci abito, questi sono interrogativi che non avranno alcuna risposta. Anzi, avranno una sola risposta: la peggiore.

Post Scriptum: onore a tutte le persone non abitanti a messina o provincia e che hanno espresso la loro solidarietà morale e concreta per quanto accaduto, in particolare reggini catanesi palermitani siracusani, con cui i messinesi hanno sempre avuto una forte avversione. Personalmente ho sempre pensato che le rivalità intercittadine portate in ambiti extrasportivi sia quanto di più idiota si possa pensare. E messina, con le sue tragedie e la sua condizione pietosa, obiettivamente non può più permettersi di inneggiare ad alcuna rivalità intercittadina, e non può più permettersi di rimanere una città solitaria e priva di aiuto.
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02 ottobre, 2009

Messina, sale a 14 il bilancio dei morti, link per aggiornamenti in tempo reale

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Ore drammatiche per la zona ionica di Messina, colpita duramente dalla pioggia (300 mm in poche ore) che ha provocato frane e smottamenti con la devastazione di alcuni paesi della fascia, in particolare Giampilieri, Briga Superiore e Altoia. Il bilancio accertato dei decessi è salito a 14 vittime e alcune zone rimangono inaccessibili con mezzi di soccorso. Numerose persone sono state estratte con le sole forze umane dalle macerie e da palazzi invasi dal fango. Alcune signore sono state soccorso tramite l'uso di serrande come barelle. Il sindaco Buzzanca ha diramato una richiesta a tutti i medici, infermieri e paramedici della Regione affinchè chiamino le proprie associazioni di volontariato e intervengano per aiutare i feriti. Immediata stamane la conferenza stampa di Bertolaso, con la Protezione Civile che sta coordinando i soccorsi. Numerose strutture di Tremestieri e Giardini Naxos sono state organizzate come luogo di ricevimento per gli sfollati (circa 600 persone), mentre il Policlinico "Gaetano Martino" è in fibrillazione per ricevere i numerosi feriti, numerosi medici sono stati temporaneamente reindirizzati verso la struttura del Pronto Soccorso. Con un'ordinanza per la giornata di domani il comune ha chiuso le scuole. L'invito è sempre di non mettersi in viaggio verso Catania, in quanto la strada statale e la ferrovia sono chiuse per smottamento in più punti mentre l'autostrada, anch'essa gravemente danneggiata dall'alluvione di ieri sera, è aperta al splo transito dei mezzi di soccorso e con una sola corsia.

Il presidente dell’ordine dei Geologi della Sicilia, Gian Vito Graziano, ha parlato di "tragedia annunciata, anzi che si preannunciava ogni anno. E questa volta purtroppo è accaduto". La situazione idrogeologica del territorio del Messinese Jonico, tra Alì Terme, Scaletta Zanclea, Santo Stefano Briga, Giampilieri, Pezzolo, Santa Margherita e Tremestieri è instabile e critica da anni. La tremenda alluvione lampo del 25 ottobre 2007 aveva colpito, meno di due anni fa, le stesse identiche zone, in modo simile. Non a caso sta montando la rabbia dei messinesi, in molti accusano le istituzioni di non aver fatto alcun intervento utile dal 2007 a ora. con una manifestazione di protesta convocata per le 19 davanti alla Prefettura della città dello stretto.

Attivissimi i numerosi forum e siti web messinesi nel fornire informazioni in tempo reale. Per informazioni e richieste segnalo il link di uno dei siti più frequentati, Biancoscudati.it (per scrivere messaggi è richiesta registrazione). Ulteriori informazioni possono inoltre essere ottenute da siti giornalistici del territorio quali Tempostretto.it, Normanno.com e il sito reggino Strill.it
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La tecnica REIMS e la sua applicazione in campo chirurgico per la rimozione del solo tessuto tumorale

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Il notiziario "Cordis" riporta una importante novità in campo dell'oncologia: sarebbe stata messa a punto una tecnica che permette ai chirurghi di distinguere "in tempo reale" durante l'operazione quale sia la parte esatta di tessuto canceroso da eliminare al fine di ridurre al minimo le lesioni apportate al tessuto ancora sano. Questa tecnica potrebbe risparmiare ulteriori interventi chirurgici postoperatori necessari per rimuovere del tessuto tumorale che non è stato asportato nel corso della prima operazione e inoltre potrebbe aiutare ad accelerare i processi di guarigione, riducendo al minimo le recidive.

L'Unione europea ha sostenuto il lavoro attraverso il progetto "DESI-JEDI-IMAGING" ('Development of mass spectrometric techniques for three-dimensional imaging and in-vivo analysis of biological tissues'), che ha ricevuto una sovvenzione di 1,75 milioni di euro dal Consiglio europeo della ricerca (CER).

Alla base della nuova tecnica c'è la "elettrochirurgia", la quale prevede la sostituzione del bisturi tradizionale con l'elettrobisturi che impiega la corrente elettrica ad alta frequenza per realizzare il taglio e rimuovere il tessuto. Un vantaggio dell'elettrochirurgia è rappresentato dal fatto che durante il taglio si ostruiscono i vasi sanguigni ("Cauterizzazione") arrestandone l'emorragia. Mentre viene eseguito l'intervento il tessuto interessato si surriscalda e viene in parte vaporizzato. Inoltre, la corrente elettrica provoca la produzione di molecole caricate elettricamente. Tessuti diversi presentano profili molecolari diversi e il profilo molecolare del tessuto canceroso ha un aspetto molto diverso da quello del tessuto sano.

In questo studi i ricercatori hanno inserito sull'elettrobisturi tradizionale una pompa speciale che aspira le molecole vaporizzate e le invia ad uno spettrometro di massa, quest'ultimo è uno strumento che analizza il profilo molecolare del tessuto tagliato e fornisce i risultati dell'analisi al chirurgo in tempo reale. I ricercatori hanno battezzato la nuova tecnica "REIMS" ("rapid evaporation ionisation mass spectrometry").

Cosi come dichiarato da Zoltan Takats dell'Università "Justus Liebig" in Germania, "Con la tecnica REIMS l'analisi del tessuto, compresa l'analisi dei dati, richiede meno di un secondo e durante l'intervento il chirurgo riceve in tempo reale tutte le informazioni sulla natura del tessuto che sta tagliando". Il sistema è stato anche capace di informare sul fatto che si trattasse di un tumore allo stadio iniziale o avanzato.

Il sistema non è stato ancora provato sull'uomo ma i ricercatori fanno notare che tutti gli esperimenti sono stati eseguiti rispettando le condizioni richieste per eseguire interventi chirurgici sull'uomo. Sono pertanto fiduciosi che presto la nuova tecnica arriverà e troverà applicazione in pochi anni in tutte le sale operatorie.

FONTE: Cordis
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Messina, pioggia tragica: crolli e frane nel sud della città, sei morti accertati

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E' un bilancio gravissimo di sei morti certi (ma potrebbero essere oltre una decina) e numerosi dispersi quel che paga la zona sud della città di Messina dopo il nubifragio che ha colpito ieri sera. La furia della pioggia associato all'abbandono cronico in cui versa la città ha determinato frane e crolli, una distruzione che non ha colto di sorpresa la popolazione già abituata a pagare dazio dopo ogni evento naturale (dai crolli agli incendi alle piccole scosse) ma che ieri sera ha purtroppo causato vittime a causa della forza della pioggia e dei torrenti straripati e a causa delle frane che hanno interrotto la strada statale, l'autostrada e la ferrovia. La città è completamente isolata sul fronte "sud" e qualsiasi viaggio da e verso Catania al momento è impossibile con qualsiasi mezzo motore. I soccorsi sono scattati prontamente in serata ma sono rallentati dal fango, dalle macchine spazzate via e ridotte a relitti in strada, nonchè dall'inadeguatezza delle vie di accesso ai paesi della fascia ionica: Giampiliari Superiore, Scaletta, paesini al momento completamente bloccati. Sul posto in serata è intervenuto il sindaco, e in mattinata la Protezione Civile ha svolto un sopralluogo. Nelle zone di Santa Margherita, nei pressi di Giampilieri e Scaletta Zanclea sono caduti più di 300mm di pioggia.

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SENTIERI DELLA MEDICINA

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