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AFORISMA DEL GIORNO

29 aprile, 2009

Influenza suina: 2500 casi sospetti in Messico, 159 morti. Nuovi casi sospetti in Germania e Italia

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Il virus dell'influenza suina ha raggiunto l'Europa e sembra spandersi a macchia d'olio, con diversi casi segnalati in varie regioni della UE. Dato che diversi casi sono stati segnalati in tutto il mondo il sito Google ha messo a disposizione un sistema che permette di ottenere una mappa (con il famoso programma Google Maps) con tutti i casi segnalati o presunti di contagio. Questa mattina si registrano nuovi casi sospetti in Germania: sarebbe stato registrato un caso a Regensburg, in Baviera, e altri sono sotto analisi, ma la situazione sarebbe mantenuta sotto controllo. Ieri nuovi casi registrati in Spagna. Anche in Italia l'attenzione è particolarmente alta. L'istituto di malattie infettive San Matteo di Pavia sta studiando i casi di quattro pazienti rientrati con l'influenza dopo una vacanza in California. Le condizioni dei colpiti non sono per fortuna preoccupanti, infatti due di loro si troverebbero già a casa e godrebbero di buone condizioni. Secondo altre fonti, si registrerebbe anche un presunto caso a Salerno.

Intanto il bilancio delle morti sospette in Messico per la nuova influenza è salito ad almeno 159 persone e sono 2.500 i casi sospetti in analisi. I morti accertati da analisi sono, secondo quanto dichiarato dalle autorità messicane stamane, 7.
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28 aprile, 2009

Geni "Gata4" e "Tbx5" potrebbero guidare alla riprogrammazione delle cellule per riparare il cuore

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Jan Takeuchi e Benoit Bruneau hanno identificato tre proteine che insieme hanno portato alla mutazione di cellule del mesoderma di un topo in cellule cardiache. Si tratta di due "fattori di trascrizione" (Gata4 e Tbx5) e della proteina cardiaca Baf60c. In pratica, le proteine prodotte da questi geni sono in grado di innescare il processo di conversione delle cellule embrionali in miociti. Queste sarebbero in grado di rigenerare i settori necrotizzati di un cuore colpito da infarto. La scoperta è stata riportata dalla rivista "Nature" e rappresenta un primo passo verso lo sviluppo di una nuova tecnica terapeutica attraverso la riprogrammazione cellulare.
Il cuore ha scarsa capacità rigenerativa dopo l'avaria e che la conoscenza dei fattori necessari per la produzione di nuove cellule di cuore è di grande interesse per la comunità scientifica.

Il cuore ha scarsa capacità rigenerativa dopo l'avaria e la conoscenza dei fattori necessari per la produzione di nuove cellule di cuore è di grande interesse per la comunità scientifica. Sebbene gli autori abbiano utilizzato come punto di partenza le cellule del mesoderma, lo strato di tessuto embrionale che dà origine a muscoli, ossa e del tessuto connettivo, lo studio prevede una possibile ricetta che potrebbe essere utilizzata per riprogrammare vari tipi di cellule ed "educarle" ad essere cellule muscolari del cuore, raggiungendo cosi un importante obiettivo della terapia cellulare.
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Diabete di tipo 2: stili di vita errati possono favorirlo

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Alimentazione, attività fisica e altri fattori legati allo stile di vita: ecco che cosa influisce sul rischio di sviluppare il diabete, anche dopo i 65 anni, secondo uno studio americano. "Con l'età il diabete è comune e quasi interamente prevenibile", sostiene il Dr. Dariush Mozaffarian della Harvard School of Public Health, Boston, che ha diretto lo studio. L'equipe di Mozaffarian ha seguito 4.883 uomini e donne, dai 65 anni in su, per un periodo di 10 anni. All'inizio dello studio, nessuno aveva il diabete.

Gli studiosi hanno raccolto i dati tramite un questionario annuale e degli esami fisici e hanno classificato i partecipanti in due gruppi, uno a basso rischio, l'altro ad alto rischio, a seconda del livello di attivita' fisica, dell'alimentazione seguita, se erano o no fumatori e bevitori, del peso corporeo e della circonferenza vita. Nel corso del follow-up, 337 persone hanno sviluppato il diabete. In base ai dati raccolti, il rischio di una persona di ammalarsi si riduceva del 35% per ogni fattore legato a uno stile di vita a basso rischio, come scrivono i ricercatori sulla rivista Archives of Internal Medicine. Le persone che facevano parte del gruppo a basso rischio (buon livello di attivita' fisica, dieta sana, niente fumo, alcol con moderazione) avevano un rischio dell'82% inferiore di ammalarsi di diabete. Se a questi fattori a basso rischio si univano un buon peso forma (Bmi sotto 25) e un giro vita sotto controllo, il rischio era dell'89% piu' basso. Per questo Mozaffarian conclude che 9 casi su 10 di diabete emersi nel corso dello studio sono stati causati da stili di vita errati e potevano essere evitati.

FONTE: www.agi.it

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Influenza dei maiali: smentito caso in Veneto, attivato numero verde 1500, Barack Obama scherza sul rischio pandemia

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Il presunto caso di "Influenza dei suini" che aveva visto protagonista una turista di origini italiane ritornata da San Diego e ricoverata alla Riuniti di Venezia è stato smentito dai primi esami diagnostici che hanno permesso di negare la presenza del temuto virus H1N1. In Italia non si registrano per fortuna ancora casi, tuttavia numerosi virologhi intervistati in questi giorni dai vari organi di stampa stanno preannunciando un possibile arrivo, che tuttavia dovrebbe essere molto meno traumatico rispetto a quanto è accaduto nei giorni scorsi in Messico, dove a complicare la situazione vi è stato anche un forte terremoto. Il virus dovrebbe passare infatti come una influenza comune e i casi particolarmente gravi verranno subito trattati con antivirali (es. Tamiflu), inoltre non sono attualmente previsti piani di vaccinazioni di massa.

Al fine di smentire numerose "illazioni" che si stanno diffondendo recentemente (es: la trasmissione dell'influenza tramite il cibo, tanto che alcuni paesi orientali hanno inspiegabilmente bloccato le importazioni di carne suina dal nord america) è stato attivato un numero verde gratuito, ( 1500 ) , attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20 e a cui risponderanno medici ed esperti del ministero. Intanto, quasi tutti i viaggi previsti per il Messico sono stati annullati: quasi tutte le agenzie di viaggio stanno dirottando le previste vacanze di numerosi utenti verso mete vicine, e in particolar modo verso Cuba, isola che attualmente non ha ancora registrato casi.

L'OMS ha elevato da "fase 3" a "fase 4" la classe di allerta pandemica per l'influenza da suini. Il nuovo livello comporta il riconoscimento di un rischio significativo di pandemia ma non la certezza che questo sviluppo stia effettivamente per verificarsi.

Infine, una curiosità: con un comunicato ufficiale la Casa Bianca ha smentito l'eventuale contrazione del virus dal presidente Barack Obama che ha recentemente compiuto un viaggio in Messico poche ore prima dell'inizio della pandemia. Lo stesso presidente pare aver scherzato con alcuni giornalisti poco dopo aver starnutito, con una sottile battuta: "Sorry, there isn't weapon of mass distruction in my snot! (tradotto: mi spiace, non c'è nessuna arma di distruzione di massa nel mio muco!)"


FONTE: Vari siti internet nazionali
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27 aprile, 2009

L'Influenza dei suini sbarca in Europa: casi sospetti in Spagna e Italia

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Una donna di 31 anni è stata ricoverata a Venezia per sospetta influenza suina. Le sue condizioni sono giudicate buone e non pare attualmente essere in pericolo di vita. L'allarme è scattato nella serata di domenica quando la signora, con febbre molto alta, ha chiamato il 118, e confermando il suo recente ritorno da un viaggio a San Diego, in California, è scattato il protocollo di misure precauzionali. Un campione di sangue e' stato inviato all'Universita' di Padova per essere sottoposto a un test per confermare l'eventuale ceppo del virus dell'influenza suina A-H1N1.

Intanto si registra già una prima segnalazione in Spagna: la Ue ha convocato per questo giovedì a Bruxelles un vertice straordinario dei ministri della Sanità per valutare eventuali misure.

In Messico sono 1.614 le persone ricoverate in ospedale e attualmente sono stati dichiarati 103 decessi. Il ministro della Salute, Jose' Angel Cordova, ha tuttavia assicurato che la situazione è pienamente sotto controllo grazie all'uso di antivirali efficaci.

Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha ribadito che per l'Italia i rischi "sono davvero insignificanti", ma ha sottolineato che "tutto quello che serve a coordinarci a livello europeo e' assolutamente ben accetto".

FONTE: principali testate nazionali

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26 aprile, 2009

Virus dei Maiali: 81 vittime in Messico, altri 4 casi in Canada, Obama dichiara lo stato d'emergenza

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Gli Stati Uniti hanno proclamato lo stato d'emergenza per l'influenza da suini, che attualmente vede ben 20 casi accertati. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e' ''molto preoccupato per i recenti casi di influenza'' causata da un virus dei suini. Uno dei consiglieri per la Sicurezza Nazionale, John Brennan, ha confermato che sono stati accertati una ventina di nuovi casi negli Stati Uniti. Intanto le autorita' sanitarie canadesi hanno reso noto che altri 4 casi di influenza da suini sono stati accertati nella zona della Nova Scotia. Attualmente le vittime in Messico da influenza da suini sono 81, e 1.324 i casi sospetti. Il vicedirettore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Keiji Fukuda ha rassicurato oggi a Ginevra dichiarando come “Il mondo non è mai stato così pronto ad affrontare una potenziale pandemia, grazie agli enormi sforzi compiuti negli ultimi cinque anni”.

Gli esperti stanno valutando i rischi di una nuova pandemia di influenza, la quarta dopo la Spagnola del 1918, l'Asiatica del 1957 e la Hong Kong del 1968. I sintomi dell'influenza da suino avvertiti dall'uomo risultano essere simili a quelli di una influenza "stagionale": febbre alta, tosse, stanchezza e mancanza di appetito. Alcune persone colpite dal virus hanno anche riferito di mal di gola, nausea, vomito e diarrea. Non è possibile ammalarsi di influenza da suini mangiando carne di maiale o prodotti derivanti da carne suina. Per evitare qualsiasi rischio è preferibile, comunque, cucinare la carne ad almeno 70 gradi.

Delle sei fase di allerta previste nella scala di riferimento internazionale, quella indicata finora è la tre, che corrisponde a casi di trasmissione del virus da uomo a uomo nulli o molto limitati. Le fasi uno e due corrispondono, rispettivamente, alla fase interpandemica (basso o leggero rischio di casi nell'uomo). Con la terza fase scatta l'allerta pandemia. La fase successiva, la quarta, si riferisce a un aumento evidente di trasmissione del virus da uomo a uomo, con la comparsa di un virus mutato capace di infettare l'uomo. La quinta fase corrisponde ad un aumento significativo di infezioni da uomo a uomo e la fase sei è la pandemia vera e propria, con una sostenuta trasmissione del virus da uomo a uomo.

Secondo l'Oms non tutti i farmaci antivirali oggi disponibili sono efficaci contro il nuovo virus. Questo dovrebbe essere sensibile all'oseltamivirus mentre è quasi sicuramente resistente all'amatadina e alla rimantidina.

FONTE: Agenzie di stampa nazionali

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Influenza dei suini: OMS dichiara lo stato di emergenza internazionale

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L'Organizzazione mondiale della sanità, riunitosi d'urgenza per valutare la situazione relativa ai focolai di influenza dei maiali che stanno determinando un allarme nei paesi dell'area nord americana, ha recentemente dichiarato in una nota emessa agli organi di stampa di Ginevra come i focolai di influenza da suini in Messico e negli Usa "costituiscono un'emergenza sanitaria pubblica di rilievo internazionale e vanno affrontati con la massima attenzione". Secondo le recenti autorità sanitarie americane la febbre suina si sta diffondendo rapidamente e non puo' essere contenuta. Il ministro della Sanità italiana, Sacconi, ha dichiarato come l'Italia segua "con estrema attenzione ma senza allarmismi e senza sottovalutazione" la vicenda. La "Confederazione italiana agricoltori" e la "Coldiretti" confermano che l'Italia non importa maiali dai paesi coinvolti, cioè Messico e Usa, e sottolineano quindi come in questo caso non ci sia nessun pericolo, almeno per quanto riguarda una possibile "propagazione alimentare".
E' opportuno anche sottolineare come attualmente non c'è stato alcun contagio dichiarato nei paesi membri della UE: il fenomeno si sta verificando soltanto nella zona nord americana e in particolar modo nel messico, dove tuttavia si sono poste in essere misure per contrastare la propagazione (es. mascherine).
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Influenza dei maiali: segnalati 8 casi a New York. E le scorte di vaccino in Italia? Forse insufficienti

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Desta ancora grande preoccupazione la recente notizia della diffusione di un virus influenzale che rappresenta una mutazione "combinata" dei virus di influenza umana, aviario e dei suini. Il commissario alla Sanità della città di New York ha affermato che 8 test sui 9 realizzati su studenti della grande mela che avevano sintomi influenzali sono risultati positivi alla febbre suina. I ragazzi, che frequentano la scuola superiore St. Francis Preparatory School, si erano ammalati tra giovedì e venerdì. I test sono stati effettuati in tutto su 75 alunni, e hanno confermato su alcuni di essi una infezione di influenza di tipo A ma i risultati precisi saranno inviati al Centro biologico specializzato per il controllo e la prevenzione delle malattie per verificare se gli scolari hanno effettivamente contratto lo stesso virus H1N1 che in Messico ha ucciso 68 persone. "I sintomi dell'influenza- ha voluto aggiungere e precisare Thomas Frieden- sono lievi. I ragazzi stanno già meglio rispetto all'esordio della patologia".

Intanto, Walter Pasini, direttore del Centro Oms per la medicina del turismo esprime all'agenzia Agi (FONTE DELL'ARTICOLO - WWW.AGI.IT) tutte le sue preoccupazioni per il virus dell'influenza suina che in Messico è stata trasmessa da uomo e uomo e che ha causato decine di morti. "Le scorte antivirali in Italia sono assolutamente insufficienti. Dal punto di vista governativo occorre rifornirsi in quantità e soprattutto incapsulare il principio attivo. Ogni epidemia è a soltanto poche ore di distanza da noi" sottolinea Pasini che sconsiglia di recarsi nei Paesi dove il virus si è già manifestato. L'Italia deve quindi premunirsi e deve farlo subito: "Abbiamo pochissime scorte antivirali, solo per il 6,6% della popolazione. In Francia invece le scorte possono coprire il 55% della popolazione. Peraltro il farmaco a nostra disposizione è ancora sotto forma di polvere e necessita di essere incapsulato per la somministrazione". Per il direttore del Centro Oms per la medicina del turismo inoltre la diffusione del virus "non e' necessariamente vincolata alla stagionalità". Unica nota positiva per Pasini e' che i casi riscontrati negli Usa (San Diego, Bassa California e Texas) sono risultati "benigni" ma, conclude, "occorre essere prudenti e non sottostimare la possibile diffusione".

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24 aprile, 2009

Epatite B: 700 mila i malati in Italia

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Si calcola che vi siano circa 700 mila portatori di Epatite B cronica in Italia, dove ogni giorno 57 persone muoiono per cirrosi o tumore del fegato. Ma solo venticinquemila persone, poco piu' del 3%, sono in terapia, sebbene molte di piu' potrebbero trarre beneficio da trattamenti efficaci per arrestare l'evoluzione della malattia. Sono i dati presentati a Copenhagen, dove e' in corso il 44° Congresso dell'Associazione europea per lo studio del fegato (European Association for the Study of the Liver - EASL), il piu' importante appuntamento continentale sulle malattie epatiche e che vede la partecipazione di circa 7.400 esperti.

Se non trattata l'epatite B cronica evolve in cirrosi nel 10-20% dei casi ed in quasi la meta' di questi si verifica il decesso per insufficienza epatica o epatocarcinoma. Tuttavia, oggi affrontare l'epatite B cronica e controllarla senza sviluppare resistenze al virus e' possibile. Il 99% dei pazienti in cura con entecavir, molecola di nuova generazione e antivirale orale per il trattamento di questa malattia, non ha infatti sviluppato resistenza nei confronti del farmaco nel corso di sei anni di terapia. Secondo uno studio presentato al congresso di Copenaghen, il tasso di probabilita' cumulativa di resistenza e' infatti attorno all'1% a sei anni, risultato mai raggiunto nella storia farmacologica di questa malattia cronica, nei pazienti che non hanno seguito in precedenza alcun trattamento con antivirali orali. I dati confermano l'alta barriera genetica di entecavir e il bassissimo rischio di sviluppare resistenza.

La molecola ha anche dimostrato, dopo sei anni di somministrazione, di essere in grado di ridurre i danni a carico del fegato nel 96% dei pazienti. "Questi nuovi dati - afferma il prof. Pietro Lampertico dell'Universita' degli Studi di Milano - confermano che un trattamento a lungo termine con un antiretrovirale potente e che non causa insorgenza di resistenze e' potenzialmente in grado di arrestare il danno epatico e puo' perfino migliorare la fibrosi epatica".

Nell'ambito di questo studio sono stati valutati i risultati istologici a lungo termine in 57 persone non trattate in precedenza con un antivirale orale provenienti da due studi di fase III. Nel 96% dei pazienti (55 su 57) sono stati evidenziati miglioramenti nell'istologia epatica. Inoltre, nell'88% dei pazienti (50 su 57) si e' manifestata la riduzione della fibrosi epatica. Nel mondo vi sono circa 350 milioni di portatori cronici del virus, che e' responsabile dell'80% dei casi di tumore al fegato e di piu' di un milione di morti ogni anno. In Europa le persone colpite sono piu' di 10 milioni.

FONTE: Agi.it Salute
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Allarme per il propagarsi della "Influenza dei maiali" in Messico: 61 morti e un migliaio di casi sospetti

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Un migliaio di casi sospetti in Messico e sette negli Stati Uniti. E' allarme influenza suina per l'Organizzazione Mondiale della Sanità. "Stiamo osservando una attività insolita dell'influenza in cinque località" (Texas, California e tre posti del Messico) ha detto il portavoce dell'Oms Gregory Hartl, sottolineando che i circa mille casi sospetti in Messico riguardano persone giovani e in buona salute. In timore di una possibile emergenza sanitaria è stata convocata dall'Oms una riunione che si terrà nei prossimi giorni.

In Messico i casi sospetti si sono manifestati da fine marzo con un acme nel periodo di aprile. Negli Usa (cinque casi in California e 2 nel Texas) non ci sono decessi ma in Messico i morti sono almeno 61. L'Oms ha attivato l'apposito Strategic Health Operations Centre (Shoc) per seguire la situazione e lo stesso presidente Barack Obama viene tenuto informato su ogni evoluzione.

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, il virus che ha ucciso 12 persone in Messico ha la stessa struttura genetica di quello riscontrato nel Sud degli Stati Uniti: un mix inedito di virus di solito presenti tra maiali, uccelli e umani.

Le sette persone che sono risultate contagiate negli Usa, non risultano adesso avere più sintomi e sono guarite: una solo di loro è stata portata in ospedale. Tuttavia è decisamente più grave invece la situazione in Messico dove fonti ufficiali hanno dichiarato come l'epidemia di influenza suina è causata da "un virus mutante altamente contagioso", mentre le autorità di Città del Messico hanno annunciato una vasta campagna di vaccinazione contro la malattia. E il governo ha suggerito alla popolazione di usare la massima cautela nei rapporti interpersonali, trattando la patologia alla stregua della normale capacità di contagio dell'influenza.

Il virus, noto biologicamente come H1N1, ha sottolineato il ministro, "ha subito una mutazione dai maiali agli esseri umani" ed è comparso per la prima volta circa due mesi fa nel sud degli Stati Uniti, sebbene sia è diverso "da quello dell'influenza aviaria, che è molto più aggressivo" non è detto che i vaccini disponibili finora risultino efficaci. Le scuole e le lezioni all'università sono state sospese nel Paese per prevenire eventuali contagi su larga scala.
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20 aprile, 2009

Get ready for the summer with an elliptical machine

“Mens sana in corpore sano”. Nowadays this wise motto is definitely important to keep away some problems and complications that could spoil our body, so it is very significant to make good exercise. Unfortunately lifestyle gets free time shorter than ever and everyday’s trouble seems to reduce chances to spend hours for fit own body. Luckily technology comes in our help, and smooth fitness is the better solution to handle this.

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Basically an elliptical trainer is designed to provide a cardiovascular workout rather than build muscles. It is a fixed in place exercise machine used to simulate walking or running without causing excessive pressure to the joints and, by that way, decreasing risks of impact injuries. Elliptical trainers offer a non-impact cardiovascular work that can vary from light to high intensity, on user’s upper and/or lower body. There are three types of elliptical trainers. The oldest elliptical design is the "rear drive" type. The "front-drive" elliptical was the second generation design. The latest design technology is the "center-drive", most recent improve of machine combinations. A recent study by the University of Idaho shows that varying the stride length on the elliptical trainer can recruit a larger variety of muscle groups. The study also showed that as the stride is lengthened, more calories are burned without any higher rate of perceived exertion by the user. This study lends credibility to the claims made about the adjustable stride length feature on some newer ellipticals.

Smooth Fitness sells other products and accessories for both gym or homemade activities, hence if you love your body and want to get ready for the summer, just give this site a try.

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Che cos'è la fotodepilazione

Nella storia della cura della propria pelle sono state usate differenti metodi per la rimozione degli antiestetici peli della pelle ma finora tali procedure non hanno garantito una durata estensiva. Grazie ai progressi tecnologici nella medicina estetica, “Corporacion Dermoestetica” ha sviluppato un sistema di rimozione dei peli a lunga comodo, veloce e indolore. Tale sistema di dermodepilazione è una delle tecniche di fotodepilazione più applicate in questa specialità.

Il Dermodepilación è indicato per coloro che cercano il conforto del poter dimenticare la necessità di compiere abituali depilazioni ma è anche efficace per il trattamento di pazienti affetti da malattie di anormale crescita di follicoli piliferi, come ad esempio l’irsutismo.

Questo trattamento, basato sull'uso di una intensa sorgente di luce, produce un danno irreversibile nelle strutture dei peli, evitando l'insorgere di una nuova crescita attraverso un danno compiuto al bulbo. Questo risultato è ottenuto attraverso un intenso fascio di luce che penetra nel follicolo distruzione, ma senza intaccare il tessuto circostante, producendo un effetto chiamato “fototermolisi selettiva”.

Si tratta di un trattamento personalizzato e il medico deve regolare i parametri come la lunghezza d'onda, l'intensità e il tempo, sulla base delle caratteristiche individuali di ciascun paziente e in base al proprio individuale fototipo e colore della pelle, dei capelli di densità e l'ubicazione.


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What is acne, second part

Conglobate Acne is a combined chronic and severe form characterized by the presence of nodularity and cystic lesions with a tendency to the formation of a pseudo-abscess. It may be helpful as a soothing, in episodes of acute-pustular acne papules, make wraps with cotton wool dipped in a decoction previously cooled (to the limits of freezing) obtained by boiling water and chamomile flowers. Acne youth is reported by the presence of: comedone, age of onset, the typical locations. From the epidemiological point of view acne is a unease form, typically male patient and aged between puberty and the fourth decade of life. The genesis is unknown, probably the most important role is played by a particular and personal immune reactivity. The regions most affected are the spine and chest, while face is usually less affected. In women the lesions are distributed mainly in the axillary cave, breast skin and groin. If it locates on the scalp, the resulting picture may differ from the folliculitis and is characterized by the formation of abscesses with results in cicatricial alopecia with a chronic course.

Since it is a disease with many causes, acne treatment can act on multiple fronts, with proportional to the clinical severity.

If you prefer an antiseptic-antibiotic, there are many anti acne solution based on substances like tetracycline, clindamycin, erythromycin, benzyl-peroxide. To standardize the process of keratinization with a topical therapy, there are many acne product containing retinoic acid or other retinoids (isotretinoin and adapalene ) performing a similar action, Azelaic acid 20%.

Some researchers believe that exposure to sunlight may lead to improvement, probably because of the antiseptic power of UV as well as the immunosuppressive action of sunlight, which then reduces the flogistic component, for increasing the thickness of the stratum corneum. However, what you get is only a temporary masking dell'acne, not a real improvement. After exposure to UV acne reappears, often in even worse shape (the so-called rebound effect), mainly because thickening of the stratum corneum that facilitates the closure and the infection of the follicles. This also explains the deterioration that many teens suffer from acne are experiencing in the months of September and October. Then a good rule, after the bathing season is to a mild chemical peeling (exfoliation of the skin) can renew and normalize the skin. At the end you can use creams based on glycolic acid 15% salicylic acid. The yeast has curative properties against dell'acne.
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19 aprile, 2009

What is acne?

With the term acne we relate to a skin disease which is characterized by a inflammatory process of piliferous follicle and sebaceous glands connected to this, and this could be expressed in many ways: from pustule to nodule. Acne is recognizable by black-tipped pimple, which is elemental lesion of skin characterized by dilatation of follicle hole with brownish substance inside, made by fats, keratin and germs.

Juvenile acne is a cronical and skin inflammation which derived from various causes, it’s showed in many ways and should be localized to visus skin, shoulder, ect. Usually it appears in puberty because of ormonal raising and it’s soften, with regression, at twelve years although resurgence should resist until forty years old. Every young should show acne appearance during his life.

Since it is a disease with many causes, dermatologist can act on multiple fronts, with proportional to the clinical severity. As a general rule it is recommended adequate cleaning of the skin, avoiding aggressive detergents and warm water. Aggressive and repeatitive washes bring the opposite effect, stimulating the sebaceous production and alteration of normal flora associated.

Regarding acne treatments , there are many products that could be used to help skin. Murad brings a cure called “Acne complex”, from their site they says it is “luxuriously gentle enough to use as everyday skincare, yet powerful enough to fight even the most persistent breakouts.”. It seems to act in three steps: cleanse, treat and hydrate. Also, as they state in their site, Murad products do not contain Benzoyl Peroxide and are formulated with hydrating agents, anti-inflammatories, antioxidants and specific acne-fighters which provide the best principles for achieving an optimal skin health. The cost of their treatment seems to be about 29.95 dollars. It seems to be at the same level of other acne products but costs seem to be lower.

Also, Murad product Acne Body Wash is featured to hydrate and strengthen skin, reducing redness and irritation. It contains Triclosan to eliminate bacteria, exfoliating date seed powder to polish away pore-clogging impurities and salicylic acid to control blemishes and prevent future breakouts. Obviously, please keep in mind that there's no "magic potion" and you all always ought to care about any possible allergies before any idea of product purchase.
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18 aprile, 2009

Approfonditi i meccanismi del fenomeno del "jet lag"

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I ricercatori della New University of Washington (Usa) hanno scoperto che l'alterazione che si verifica nel fenomeno del “Jet Lag” coinvolge due gruppi distinti ma collegati di neuroni, collocati in una struttura chiamata nucleo suprachiasmatico, sotto l'ipotalamo. Normalmente i due gruppi sono sincronizzati, ma le alterazioni provocate dal fatto di volare attraverso vari fusi orari o dai cambi di turno sul lavoro possono mandare in tilt questi ritmi. Risultato? Il sonno profondo, che è più legato ai cicli luce-buio, in genere si adatta in un paio di giorni, ma il sonno Rem (quello dei sogni) può risultare alterato per una settimana e oltre. La ricerca, condotta dal team Horacio de la Iglecia sui ratti e pubblicata su “Current Biology”, spiega che per colpa del fuso orario la fase Rem inizia troppo presto, andando a scontrarsi con quella del sonno profondo.

"Abbiamo scoperto che, dopo aver esposto i ratti a un cambiamento del ritmo luce-buio che simula quello di un viaggio Parigi-New York, la fase Rem ha richiesto da 6 a 8 giorni per sincronizzarsi con il sonno profondo, quello che si sperimenta nella prima fase della notte", sottolinea de la Iglecia.

Non solo, le due fasi del sonno vanno in tilt immediatamente dopo la simulazione del jet lag. "Questo - ipotizza il ricercatore - potrebbe spiegare anche perché la sindrome è associata anche a più basse performance nell'apprendimento. Riteniamo che l'alterazione della normale sequenza di sonno circadiana sia, infatti, molto dannosa per l'apprendimento".

"Uno dei problemi è che ti ritrovi a fare delle cose in momenti in cui il tuo corpo non è pronto a farle. Un gruppo di neuroni dice al corpo di seguire l'ora di Parigi, l'altro che è l'ora di New York. Sei desincronizzato internamente", conclude il ricercatore, il cui lavoro è stata finanziato dai National Institutes of Health (Nih) americani. Lo scienziato punta ora a studi per verificare l'efficacia dei trattamenti disponibili, indagando sulle reazioni dei due centri neuronali, per 'raffinare' queste terapia e renderle ancora più utili a viaggiatori e turnisti affaticati dal jet lag.

FONTE: Adnkronos.it
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Varie: quasi 5 milioni i malati di osteoporosi, troppa burocrazia per farmaci antitumorali, cromosoma 4 responsabile dei parti gemellari...

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Ecco per voi un pò di notizie brevi di questa settimana:

[1] Circa 3,5 milioni di donne oltre i 40 anni e un milione di uomini oltre i 60 soffrono di osteoporosi. Sono i dati presentati oggi.Un convegno a Marsala ha riunito le associazioni internazionali di endocrinologia. L'osteoporosi è un processo degenerativo naturale - ha detto Gianluigi Savoia, responsabile dell'Associazione Medici Endocrinologi Sicilia - e l'unica forma di prevenzione è un corretto stile di vita fin da bambini: pochi grassi animali, molto calcio ed attività fisica.

[2] In Italia c'è alta qualità per realizzare le sperimentazioni cliniche di nuovi farmaci contro i tumori, ma non per gli studi preliminari.Si tratta degli studi di Fase 1 sulle molecole più promettenti. ''Purtroppo il nostro Paese - spiega l'oncologo Francesco Cognetti - per le ricerche di Fase I gioca un ruolo marginale soprattutto a causa delle difficoltà burocratichè'. Non più rinviabile una riforma del sistema - aggiunge - che renda il nostro Paese ''attrattivò' per gli investimenti.

[3] È la modificazione del cromosoma 4 a determinare la geneticità delle gravidanze gemellari. Lo ha scoperto un professore di Singapore.Bruno Reversade, dell'Università di Singapore, ha illustro la scoperta nel corso del primo congresso mondiale sulle gravidanze gemellari, a Venezia. L'alterazione del cromosoma, ha detto lo studioso, determina la familiarità delle gravidanze gemellari monozigoti, che insorgono dalla fecondazione di un unico ovulo.

[4] Il Movimento per la vita (Mpv) ha difeso la legge 40 sulla fecondazione assistita pubblicando recentemente dei dati statistici che indicano come nel triennio 2005-2007 siano stati salvati 120 mila embrioni, numero ottenuto calcolando la possibile formazione in sovrannumero di ovociti fecondati rispetto ai limiti della legge, e la "possibile distruzione diretta o per congelamento".


FONTI: Adnkronos e Ansa
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Storia della Medicina (1° Puntata) - Rita Levi Montalcini

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Prima di introdurre la biografia di questa grande personalità italiana, è doveroso riportare una notizia recente che suona come un breve riassunto: è stata Rita Levi Montalcini a scoprire le cellule staminali, le avrebbe infatti incontrate per la prima volta fra gli anni '40 e '50, studiando il fattore di crescita delle cellule nervose (Ngf) per il quale ha avuto il Nobel. "Abbiamo scoperto le cellule staminali molto prima che diventassero primedonne", ha detto nei giorni scorsi a Roma il Nobel parlando anche a nome dei suoi collaboratori nell'incontro organizzato in suo onore dall'Accademia dei Lincei. "Le chiamavamo taniciti e avevamo notato che avevano la capacità di captare l'Ngf ed erano molto ricettive nei confronti di questo fattore".
A introdurre il discorso era stato, ai Lincei, l'endocrinologo Luciano Martini: "se si parla tanto di staminali lo si deve a Rita Levi Montalcini e alla sua scoperta dell'Ngf" che però è stata attuata "insieme a Cohen", ha precisato la scienziata riferendosi al collega Stanley Cohen, con il quale ha diviso il Nobel nel 1986.

Ma chi è Rita Levi Montalcini, una dei massimi esponenti della scienza italiana, senatrice e onorata in tutto il mondo, e che proprio in questi giorni ha raggiunto il secolo di vita?

Rita Levi-Montalcini (Torino, 22 aprile 1909) è una scienziata e senatrice italiana. È stata insignita del premio Nobel per la medicina nel 1986 e nominata senatrice a vita nel 2001 dal presidente Carlo Azeglio Ciampi. È socia nazionale dell'Accademia dei Lincei per la classe delle scienze fisiche.

Nasce a Torino il 22 aprile 1909 insieme alla sorella gemella Paola Levi Montalcini (1909-2000). Dopo aver studiato medicina all'università di Torino, dove all'età di vent'anni entrò nella scuola medica dell'istologo Giuseppe Levi, iniziò gli studi sul sistema nervoso che avrebbe proseguito per tutta la sua vita, salvo alcune brevi interruzioni nel periodo della seconda guerra mondiale. Si è laureata nel 1936.

Nel 1938, in quanto ebrea sefardita, fu costretta dalle leggi razziali del regime fascista ad emigrare in Belgio con Levi, dove continuò le sue ricerche in un laboratorio casalingo. Sino all’invasione tedesca del Belgio è ospite dell’istituto di neurologia dell’Università di Bruxelles. Nella primavera del 1940 la Levi Montalcini torna a Torino ed allestisce un laboratorio di fortuna a casa in una collina vicino ad Asti, dove con il suo maestro Giuseppe Levi inizia a fare ricerca sullo sviluppo del sistema nervoso negli embrioni di pollo. I suoi primi studi (degli anni 1938-1944) sono dedicati ai meccanismi di formazione del sistema nervoso dei vertebrati.

Nel 1947 accettò l'invito a proseguire le sue ricerche al Dipartimento di Zoologia della Washington University (nello stato statunitense del Missouri), dove rimase fino al 1977. Nel 1951-1952 scoprì il fattore di crescita nervoso noto come NGF (Nerve Growth Factor), che gioca un ruolo essenziale nella crescita e differenziazione delle cellule nervose sensoriali e simpatiche.

Il Nerve growth factor (NGF), Fattore di crescita dei nervi, è una proteina segnale coinvolta nello sviluppo del sistema nervoso nei vertebrati. Indirizza e regola la crescita degli assoni, tramite meccanismi di segnalazione cellulare. L'NGF fu scoperto negli anni 50 da Rita Levi Montalcini, che per circa trent'anni proseguì le ricerche su questa molecola proteica e sul suo meccanismo d'azione, per le quali nel 1986 è stata insignita del Premio Nobel per la medicina insieme allo statunitense Stanley Cohen. Nella motivazione del Premio si legge: «La scoperta del NGF all'inizio degli anni cinquanta è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In precedenza i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell'organismo».

Dal 1961 al 1969 ha diretto il Centro di Ricerche di Neurobiologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Roma) in collaborazione con l'Istituto di Biologia della Washington University, e dal 1969 al 1979 il Laboratorio di Biologia cellulare. Dopo essersi ritirata da questo incarico "per raggiunti limiti d'età" continua le sue ricerche come ricercatore e guest professor dal 1979 al 1989, e dal 1989 al 1995 lavora presso l'Istituto di Neurobiologia del CNR con la qualifica di superesperto.

Le sue indagini si concentrano sullo spettro di azione del NGF, utilizzando tecniche sempre più sofisticate. Studi recenti hanno infatti dimostrato che esso ha un'attività ben più ampia di quanto si pensasse: non si limita ai neuroni sensori e simpatici, ma si estende anche alle cellule del sistema nervoso centrale, del sistema immunitario ematopoietico e alle cellule coinvolte nelle funzioni neuroendocrine.

Dal 1993 al 1998 ha presieduto l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. È membro delle più prestigiose accademie scientifiche internazionali, quali l'Accademia Nazionale dei Lincei, l'Accademia Pontificia, l'accademia nazionale delle scienze detta dei XL, la National Academy of Sciences statunitense e la Royal Society.

È stata nominata senatore a vita dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 1º agosto del 2001. Ha ricevuto numerosi altri riconoscimenti: fra l'altro quattro lauree honoris causa delle Università di Uppsala (Svezia), Weizmann-Rehovot (Israele), St. Mary (Usa) e Bocconi (Milano). Ha vinto inoltre il Premio internazionale Saint-Vincent, il Feltrinelli, e il premio "Albert Lasker" per la ricerca medica.
In campo non scientifico, nel 2006 è stata autrice del testo di una canzone dei Jalisse che ha partecipato alle selezioni per il Festival di Sanremo 2007, pur non riuscendosi a qualificare.
È da sempre molto attiva in campagne di interesse sociale, per esempio contro le mine anti-uomo o per la responsabilità degli scienziati nei confronti della società. Nel 1992 ha istituito, assieme alla sorella gemella Paola, la Fondazione Levi Montalcini, in memoria del padre, rivolta alla formazione e all'educazione dei giovani, nonché al conferimento di borse di studio a giovani studentesse africane a livello universitario, con l'obiettivo di creare una classe di giovani donne che svolgano un ruolo di leadership nella vita scientifica e sociale del loro paese.

Particolarmente sensibile ai temi della difesa dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile, nel 1998 ha fondato la sezione italiana di Green Cross International, ong riconosciuta dalle Nazioni Unite e presieduta da Mikhail Gorbaciov, di cui è consigliere. Significativo l'impegno sulla prevenzione e sulle conseguenze ambientali e sociali delle guerre e dei conflitti legati allo sfruttamento delle risorse naturali, con particolare riferimento alla protezione e all'accesso alle risorse idriche.

Con la vittoria dell'Unione di Romano Prodi alle elezioni politiche del 2006, la Levi-Montalcini, in qualità di senatrice a vita, ha accordato la fiducia al governo Prodi II. Ha rifiutato la presidenza del Senato in periodo di elezione del presidente stesso, che le spettava per anzianità, a causa di una ridotta capacità visiva. Ha dichiarato di aver votato Franco Marini in tutti gli scrutini. Il momento della sua votazione è stato accolto dagli applausi dei senatori dell'Unione. La Montalcini ha continuato a sostenere tenacemente il governo Prodi fino alla sua caduta, pur senza partecipare ai lavori delle commissioni parlamentari.

Nell'ottobre del 2007 l'ex ministro Francesco Storace ha contestato la legittimità dell'apporto della Levi-Montalcini alla stabilità del secondo Governo Prodi, ironizzando sull'età della senatrice e suggerendo di fornirla di un paio di stampelle. Nonostante il determinante appoggio fornito al Governo in Aula con la presenza assidua a sedute di molte ore, la nonuagenaria senatrice a vita non fu difesa da nessun esponente della maggioranza e dovette essere la stampa (La Repubblica) a notare l'estrema anomalia della vicenda. Il giorno dopo il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, schierandosi con la Levi Montalcini, censurò l'intervento di Storace, aprendo una "querelle" politica che è sfociata in una denuncia per offesa all'onore o al prestigio del Presidente della Repubblica (articolo 278 del Codice Penale) a carico di Storace.

Negli stessi giorni la Lega Nord ha proposto un emendamento alla legge finanziaria per eliminare gli stanziamenti ad hoc per la fondazione EBRI (European Brain Research Institute) fondata dalla senatrice a vita Rita Levi Montalcini: si tratta dell'ultima delle sue numerose iniziative scientifiche, un nuovo centro di ricerca sul cervello a Roma in collaborazione con la Fondazione S. Lucia e il CNR. La senatrice è allora intervenuta in Aula, per motivare la sua non partecipazione alla votazione dell'emendamento della Lega per "conflitto d'interesse", con le seguenti parole: "Signor Presidente, io non voterò, ma ringrazio molto quanti si rendono conto dell'attività svolta dall'istituto EBRI per la scienza italiana. Sono veramente molto grata a tutti coloro che si rendono conto di quanto stiamo facendo per la scienza, che mai è stata così utilmente portata avanti. Grazie infinite". L'emendamento della Lega Nord è stato in seguito respinto a larghissima maggioranza con 173 voti contrari, 57 astenuti e 75 voti a favore.

Fra le varie onorificenze avute, nel 1987 è conferita del titolo di “Cavaliere di Gran Croce all’Ordine al merito della Repubblica Italiana”. Nel 1986 è, come detto, Premio Nobel per la medicina. Il 31 maggio 1990, l'Università di Urbino le conferisce la laurea honoris causa in scienze biologiche. Il 18 settembre 2001, l'Università di Bologna le conferisce la laurea honoris causa in medicina veterinaria. Il 17 dicembre 2002, l'Università di Ferrara le conferisce la laurea honoris causa in farmacia. Il 19 giugno 2004, l'Università del Sannio le conferisce la laurea honoris causa in economia e commercio. Il 4 ottobre 2006, l'Università di Perugia le conferisce la laurea honoris causa in comunicazione multimediale. Il 27 ottobre 2006, il Politecnico di Torino le conferisce la laurea honoris causa in ingegneria biomedica. Il 22 gennaio 2008, l'Università degli Studi di Milano-Bicocca le conferisce la laurea specialistica honoris causa in biotecnologie industriali.
Il 23 febbraio 2008, nell'aula magna dell'Università di Padova, ha ricevuto il Premio Luigi Coppola – Città di Gallipoli (premio per la ricerca) ed il sigillo della città di Padova. Il 23 ottobre 2008, l'Università Complutense di Madrid le conferisce la laurea honoris causa. Il 5 dicembre 2008, a Roma, presso Villa Medici, le è stata assegnata la prima medaglia d'onore dell'Accademia di Francia dal direttore dell'Accademia di Francia a Roma, Frederic Mitterand. Il comune di Roma le ha conferito la cittadinanza onoraria.

Fra i testi pubblicati, spiccano: “Senz'olio contro vento” del 1996, “Elogio dell'imperfezione” del 1999, “Cantico di una vita” del 2000, “La galassia mente” del 2001, “Tempo di mutamenti” del 2002, “Abbi il coraggio di conoscere” del 2004, “Eva era africana” del 2005, “I nuovi magellani nell'er@ digitale” del 2006,
“Rita Levi-Montalcini racconta la scuola ai ragazzi” del 2007, “L'asso nella manica a brandelli” del 2008.

FONTI: Aduc, Wikipedia
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Stati Uniti: via libera ai fondi federali per la ricerca sulle cellule staminali embrionali

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Via libera ai fondi federali per la ricerca sulle cellule staminali embrionali, ma solo se gli embrioni utilizzati vengono donati dalle cliniche per la fertilità, che altrimenti li dovrebbero distruggere. Vietata dunque la creazione di embrioni ad hoc per gli esperimenti, come anche le tecniche di clonazione a fini di studio scientifico. È quanto prevede la bozza delle nuove linee guida sul tema elaborate dall'amministrazione Obama e che saranno emanate dai National Institutes of Health (Nih), riporta il 'Washington Post'. Secondo il quotidiano statunitense questa decisione, dai profili più conservatori rispetto a quanto ci si aspettasse, è stata presa per motivi politici piuttosto che scientifici. Le nuove regole, che saranno finalizzate a luglio, riflettono comunque la decisione di Obama di porre fine all'era proibizionista di George W. Bush. Con la nuova politica, denaro pubblico sarà investito nella ricerca su centinaia di linee cellulari embrionali, off-limit negli ultimi otto anni.

Raynard Kington, direttore esecutivo dei Nih sottolinea che "ci sarà una grande espansione delle opportunità di studio, con risultati positivi per la salute umana". Le linee guida, che saranno ora disponibili per un periodo di 30 giorni al commento pubblico, prevedono anche che gli scienziati avranno il compito di assicurarsi il consenso scritto dei donatori di embrioni, che non dovranno subire pressioni nè ricevere ricompense in denaro. In ogni caso, secondo Kington, ci sarà tempo e modo in futuro per ampliare questa politica: l'aspetto importante è il distacco dalle scelte restrittive del passato.

FONTE: Aduc
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Italia fanalino di coda in Europa negli studi di fase I

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Italia fanalino di coda in Europa negli studi di fase I, ovvero quei test realizzati su volontari sani o pazienti per testare la sicurezza dei farmaci, il primo passo per arrivare a un nuovo medicinale. I numeri parlano chiaro: nel nostro Paese si effettua solo il 2,3% del totale delle sperimentazioni di fase I, a fronte del 30,3% della Germania, del 22% della Francia, del 21,2% dell'Olanda e del 15% della Spagna.
All'Italia va dunque la maglia nera, nonostante "un importante riconoscimento alla nostra oncologia che si è distinta nel panorama scientifico internazionale per il livello delle pubblicazioni e la qualità delle sperimentazioni cliniche. Ma non è così, purtroppo, per gli studi di fase I, in cui il Paese gioca un ruolo marginale soprattutto a causa delle difficoltà burocratiche", spiega Francesco Cognetti, direttore dell'oncologia medica A dell'Istituto Regina Elena di Roma e presidente del convegno in corso oggi e domani nella Capitale sul tumore del seno, che vede riuniti 300 fra i massimi esperti mondiali.
I numeri sulle sperimentazioni di fase I diffusi stamani, durante l'apertura dei lavori dell'International Meeting on New Drugs in Breast Cancer al Regina Elena, non riguardano solo farmaci oncologici ma tutte le molecole più in generale. "Anche se i farmaci per combattere il cancro - precisa Cognetti - fanno sicuramente la parte del leone". Proprio in questi giorni è in discussione una proposta per la costituzione di una piattaforma interistituzionale con ministero del Welfare e Aifa per potenziare le sperimentazioni di fase I e allineare l'Italia agli altri Paesi europei. "È necessaria e non più rinviabile - sottolinea Cognetti - una riforma del sistema che renda in nostro Paese 'attrattivò per gli investimenti, da parte delle aziende farmaceutiche e degli enti di ricerca pubblici e privati. A tutto vantaggio soprattutto dei pazienti che potranno avere accesso con maggiore facilità alle molecole più innovative".

FONTE: Aduc
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La UE blocca la pubblicità delle staminali vegetali "Labo"

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Stop alla pubblicità delle staminali vegetali attive Labo, che promettono la ricrescita dei capelli e la scomparsa delle rughe. Il Giurì dell'Istituto per l'autodisciplina pubblicitaria (Iap) ha infatti ordinato la "cessazione" della reclame - che ha invaso le pagine dei più importanti quotidiani nazionali - perchè "in contrasto con l'articolo 2 del Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale". Secondo le conclusioni del Giurì (pronuncia numero 13/09), le espressioni utilizzate nel messaggio, come segnalato dal Comitato di controllo (Cdc) dello Iap, "non sono iperboliche, ma ingannevoli". Questo "in quanto caratterizzate da un linguaggio tecnico-scientifico volto a convincere che i prodotti della Labo, a differenza degli altri prodotti cosmetici dello stesso tipo, sono in grado di ottenere effetti miracolosi contro calvizie e invecchiamento cutaneo. Circostanza, questa, che non trova alcun riscontro nella documentazione prodotta da Labo Europa". La pubblicità aveva in effetti suscitato perplessità e incredulità anche tra gli esperti.

L'intervento del Giurì fa seguito all'istanza del Comitato di controllo del marzo scorso, in relazione ai messaggi pubblicitari "'Sempre nuove frontiere per i ricercatori Labò, 'Cellule staminali vegetali attive Labò e 'Pochi capelli? I risultati delle ricerche Labò, rilevati sul Corriere della sera dei giorni 7, 10 e 27 gennaio 2009 e 'Rughe e capelli: ecco le applicazioni delle staminali vegetali di Labò, rilevati su la Repubblica del 10 febbraio 2009, da ritenersi in contrasto con gli articoli 2 e 23 del Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale", come segnalato dal Cdc.

Dopo la segnalazione del Comitato, compito del Giurì era quello di valutare "se nelle pubblicità in questione si rinvengano espressioni tali da poter indurre nel potenziale consumatore dei prodotti della stessa Labo l'impressione che le sostanze attive contenute nelle cellule staminali vegetali possano produrre sulla pelle e sul follicolo pilifero delle persone umane effetti che, invece, esse sono insuscettibili di produrre", come lamenta il Cdc.

Secondo il Giurì, "tutto il contesto dell'informazione è volto a rendere noto al lettore che i ricercatori svizzeri della Labo, titolari di una domanda di brevetto, hanno compiuto importanti scoperte che permettono di intervenire con effetti di grande utilità sull'epidermide e sul bulbo dei capelli. Anzi, proprio il fatto che l'informazione in questione presenti un tono generale, uno stile scientifico e, inoltre, un'ampiezza tematica che trascende i singoli prodotti immessi sul mercato, impone - ad avviso del Giurì - particolare accuratezza nella scelta delle espressioni da usare".

Il Giurì ritiene "che alla luce delle conoscenze disponibili, l'uso delle cellule vegetali, sebbene totipotenti, sia incompatibile con quello delle cellule staminali umane: cosa che, se fosse vera, permetterebbe di intervenire nel campo medicale con interventi di grande rilievo (per esempio sui tumori) e, ovviamente, sarebbe ben nota alla comunità scientifica internazionale".

"Benchè si possa ammettere" che l'uso di prodotti derivati da cellule staminali vegetali "possa avere qualche effetto secondario aspecifico di carattere esclusivamente cosmetico, è ben chiaro - si legge nella pronuncia - che espressioni enfatiche come quelle succitate, nel contesto di un discorso che vuole apparire scientifico e, come la stessa Labo dice, "istituzionale", sono tali da indurre nel lettore, soprattutto se ignaro della sostanza scientifica del tema (come la grande maggioranza anche dei lettori colti), l'impressione che le cellule staminali vegetali, in quanto appunto staminali e totipotenti, possano trasferire le loro proprietà e contribuire a produrre rilevanti effetti anche nell'organismo umano".

Invece, secondo il Giurì, l'espressione "Deposito di brevetto dei ricercatori svizzeri" - contestata dal Comitato di controllo - "non si presta a censure dato che l'azienda ha fornito prova documentale di avere appunto provveduto a tale deposito".

FONTE: Aduc
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Identificata la proteina della longevità nei nematodi

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Identificata la proteina della longevità che consente alle cellule di rimanere in vita in carenza di ossigeno e, oltre a svolgere un importante ruolo nel determinare la longevità, contribuisce alla resistenza alle malattie nella terza età. Almeno questo è quanto emerso da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Washington e pubblicato sulla rivista Science. La reazione protettiva delle cellule in condizioni di scarsità di ossigeno, denominata "risposta ipossica", è stata studiata approfonditamente in un verme nematode. È stato così possibile scoprire che la cavia è in grado di vivere più a lungo se il suo corredo genetico permette alle cellule di avviare la 'risposta ipossicà anche in condizioni di ossigenazione normali. Inoltre, non solo il verme vive più a lungo, ma è anche relativamente meno esposto all'accumulo di proteine tossiche che potrebbe verificarsi quando invecchia. L'aggregazione di proteine tossiche viene riscontrata anche negli esseri umani, nel cervello di persone affette dalla malattia di Alzheimer o dalla Corea di Huntington e in numerose altre patologie degenerative che colpiscono in particolare nella vecchiaia. Per questo motivo, la definizione dei meccanismi cellulari in grado di prevenire l'accumulo di tali proteine in un organismo semplice può consentire di individuare, anche nel caso dell'essere umano, nuovi bersagli terapeutici per patologie devastanti. La scoperta è stata possibile grazie all'analisi dei meccanismi con i quali la restrizione dietetica è in grado di rallentare l'invecchiamento dei vermi nematodi, come già dimostrato in molte altre specie quali le mosche o i topi. Lo stesso gruppo di ricerca aveva dimostrato in passato una correlazione inversa tra la restrizione calorica e l'aggregazione di proteine tossiche proprio nel nematode. Tuttavia, gli esperimenti di genetica hanno mostrato che la "risposta ipossica" è correlata alla longevità secondo meccanismi fisiologici different! i sia ri spetto alla restrizione dietetica sia rispetto alla risposta insulinica. "Resta in piedi l'ipotesi - hanno commentato i ricercatori - che i meccanismi che ora vediamo come distinti possano rivelarsi il frutto di un unico processo fisiologico più profondo, ma per questo dobbiamo attendere i risultati degli studi futuri". Il fattore chiave che controlla la risposta ipossica è denominato "HIF", a sua volta regolato da una proteina nota come "VHL-1", che etichetta le "HIF" che devono essere distrutte dai meccanismi cellulari. Questo sistema mantiene spento il processo della risposta ipossica in condizioni normali. Ibridando questi vermi con quelli incapaci di produrre la "VHL-1", i ricercatori sono riusciti a indurre la persistenza dell' "HIF" anche in presenza di sufficienti livelli di ossigeno, constatando come questa condizione determinasse una sopravvivenza maggiore del 30 per cento rispetto al normale. Gli autori sperano ora di poter estendere le loro conclusioni dai nematodi all'uomo con lo scopo di poter in futuro rallentare l'invecchiamento anche nell'essere umano.

FONTE: Agi.it Salute
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Un milione e cinquecentomila i giovani a rischio alcol in Italia

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Sono 1 milione e 500mila i giovani, tra gli 11 e i 24 anni, a rischio alcol in Italia e sono le ragazze ad essere più esposte. Lo rivelano i dati dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, presentati nella 5a Conferenza Nazionale sulle Politiche antidroga che si è svolta a Trieste. Tra gli 11 ed i 18 anni sono a rischio il 22,4% dei ragazzi e il 13% delle ragazze ha uno stile di consumo dannoso e rischioso di alcol, soprattutto in Piemonte, Trentino Alto Adige (i maschi) e Veneto e Trentino (femmine). Tra i 19 ed i 24 anni è a rischio il 25,3% dei maschi e il 10,4% delle femmine, soprattutto in Valle d’Aosta ed Emilia Romagna (i ragazzi), in Liguria e Trentino Alto Adige (le ragazze).

Il valore della media nazionale delle consumatrici a rischio è pari al 7,8%. Il fenomeno risulta quindi particolarmente in crescita tra le ragazze.

"A livello comunitario - dice Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Alcol CNESPS dell’ISS - molti sono stati i piani d’azione proposti dagli stati membri a tutela di questa fascia di popolazione che insieme alle donne, è considerata quella più a rischio per problematiche alcol correlate. E’ evidente che oltre che cercare di migliorare le nostre conoscenze riguardo ad un abitudine giovanile relativamente nuova per il nostro Paese, distante dalle abitudini mediterranee che traevano ispirazione dalla moderazione e dal consumo ai pasti, è importante analizzare le cause legate al rischio alcolcorrelato tra i giovani per poter con maggiore efficacia realizzare interventi di prevenzione e di promozione della salute prima che l’alcol possa determinare un danno o pregiudicare la salute dei ragazzi e delle ragazze in Italia".

A conferma dei dati, basti pensare che nel 2005 i minori di 20 anni alcol dipendenti rappresentano lo 0,7% dell’utenza dei servizi (contro lo 0,5% del 2003) e i giovani fra i 20 e i 29 anni ne rappresentano l’ 11 %, contro il 9,1% del 2003.

Si è, inoltre, calcolato che in dieci anni (dal 1996 al 2006) il numero degli alcol dipendenti in carico ai Servizi è aumentato del 187%, più 19% in media per anno. Attualmente sono circa 61.000 gli alcoldipendenti in cura presso i servizi del Servizio Sanitario Nazionale destinati alla cura, alla riabilitazione e al reinserimento sociale di persone di tutti i ceti sociali, di tutte le età, di ogni livello di istruzione con una recente, preoccupante impennate tra i giovani; l’1 % circa degli alcoldipendenti ha infatti un ‘età inferiore ai 19 anni, il 10 % un’età compresa tra 19 e 29 anni.

"La punta di un iceberg che anno dopo anno s’innalza - aggiunge Scafato - e che cela dentro di sé centinaia di migliaia di individui che alla fine di un lungo percorso ed una lunga carriera di abuso di alcol, mai intercettata dalle competenze sanitarie e sociali, si ritrovano nella trappola della più temibile dipendenza da sostanze: la dipendenza alcolica".

In Europa, inoltre, l’alcol alla guida è la prima causa (evitabile) di morte tra i giovani Le statistiche rilevano come i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni siano quelli per i quali è più elevato il rischio di determinare o subire un incidente.

L’alcol alla guida rappresenta la prima causa di decesso tra i giovani anche in Italia (circa 2800/anno).

FONTE: http://www.siciliatoday.net/quotidiano/salute/
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L'Alcol? Fa ingrassare come i dolci ma 4 persone su 10 non lo sanno

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L'alcol fa ingrassare e un bicchiere di vino ha le stesse calorie di una fetta di torta ma 4 giovani inglesi su 10 non lo sanno. È il risultato di un sondaggio condotto dal Ministero della Salute inglese su 2.000 adulti in tutta la Gran Bretagna. In pochi sanno che gli alcolici sono letali per il girovita: una pinta di birra chiara equivale come numero di calorie a una salsiccia. Ma l'elenco è lungo: una pinta di sidro fa ingrassare come un piatto di fagioli sul pane tostato e bersi un bicchiere di crema di liquore fa ingrassare come un pollo arrosto. E un bicchierino di vodka o gin? È come bersi una tazza intera di panna o di crema.

Il Ministero della Salute inglese lancia l'allarme a una popolazione, come noto, molto amante dell'alcol: chi beve cinque pinte di birra a settimana (in Gran Bretagna un numero quasi da astemi) è come se si sbafasse in un anno qualcosa come 221 ciambelle alla crema. E un medio bevitore di vino è come se consumasse in un anno altre 28 cene a base di carne. Il ministro britannico Phil Hope è molto chiaro: "Bere regolarmente oltre i nostri limiti può avere un effetto sulla nostra salute, compresa una espansione notevole del punto vita. Quando si beve non solo si assumono più calorie, ma si è anche indotti a mangiare cibi più grassi". È ancora più chiara Heather Caswell, della British Nutrition Foundation: "Chiunque sarebbe esitante a bersi un intero bicchiere di panna montata: ci pensi quando al pub beve le sue due birrette quotidiane".

FONTE: Agi.it Salute
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Sempre più italiani compiono i "viaggi della speranza" verso i paesi UE

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Stando a una ricerca condotta da "Cittadinanzattiva" nel corso del 2008, che è stata presentata oggi in occasione della giornata europea dei diritti del malato, circa l' 80% dei cittadini italiani che si recano all'estero per sottoporsi a interventi chirurgici cure o terapie sceglie di andare in un paese dell'Unione europea, e tra i motivi che spingono gli italiani ai "viaggi della speranza" c'è, in primis, proprio la necessità di un intervento chirurgico di alta specializzazione o meno invasivo di quello che si dovrebbe affrontare in Italia (41% dei casi). Al secondo posto c'è chi lascia il nostro Paese alla ricerca di cure utili a contrastare malattie rare (19%). A seguire, un 13% si sposta verso centri specializzati, e altrettanti per sottoporsi a terapie innovative, il 6% per un trapianto, il 2% per visite specialistiche o particolari esami diagnostici. La giornata europea dedicata ai diritti del malato - promossa e realizzata dai cittadini per sottolineare la necessità di costruire un sistema sanitario basato su 14 principi comuni, sanciti nella Carta Europea dei diritti del malato - viene celebrata in 22 Paesi europei e in più di 50 località italiane. In Italia l'evento nazionale si è svolto a Riva del Garda alla presenza di assessori regionali alla sanità, euro-parlamentari, associazioni di tutela dei diritti dei malati. Per Antonio Gaudioso, vice segretario generale di Cittadinanzattiva, la giornata ha un duplice obiettivo: "Deve fare sì che i diritti dei cittadini europei siano uguali indipendentemente dallo Stato in cui vivono e deve eliminare gli ostacoli per chi è costretto a muoversi fuori dal proprio Paese per ottenere delle cure". Esistono ancora, infatti, difficoltà soprattutto economiche: il 14% dei cittadini lamenta difficoltà per avere rimborsi di prestazioni già pagate; il 10% segnala costi insostenibili: 22.000 euro per un intervento oncologico in Francia dopo che il Centro di riferimento regionale non aveva autorizzato l'operazione all'estero; 6.000 per un trattamento di fecondazione assistita; oltre 13.000 per prima diagnosi e progetto terapeutico legato a problemi cognitivi e motori di un minore; costi per viaggi e soggiorni che, seppur rimborsati per l'80%, risultano ingenti per chi è costretto a frequenti spostamenti. L'8% dei cittadini chiede aiuto allo Stato per la copertura di spese mediche sostenute in un paese extra Ue: 367.000 dollari per un intervento di angioplastica e 100.000 per intervento al cuore.

FONTE: Agi.it Salute
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15 aprile, 2009

Problemi tecnici riguardanti Blogger, mail list su Facebook, quasi 10000 visite

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Per motivi che devo ancora capire da stasera risultano esserci dei problemi tecnici riguardanti il blog e il server su cui è ospitato cioè Blogger (il server segnalerebbe il sito come "Spam" a chiunque entra nel sito). Ho chiesto una immediata analisi per vedere se ci sono dei post che eventualmente possono aver contraddetto i termini di servizio e che quindi devono essere eliminati. Spero ovviamente che il problema si risolva il prima possibile. E' segnalato anche che nella giornata di domani e nei prossimi giorni potrebbero esserci dei "Blackout", per cui se ci fossero problemi di caricamento o se segnala il sito come inesistente, non preoccupatevi, è una cosa passeggera (o almeno spero lo sia!) ...

Su Facebook è stato inviata oggi la solita mail list relativa al sito, sperando di fare cosa gradita (ho deciso di inviare gli aggiornamenti a chiunque sia iscritto al gruppo su facebook dedicato al blog attorno al 15 di ogni mese, quindi una mail al mese non dovrebbe essere di disturbo).C'è stato un piccolo disguido relativo all'indirizzo del vecchio gruppo e ho dovuto infatti mandare due messaggi e non uno soltanto, cosa che spero non accadrà più in futuro. Come solito, vi invitiamo a aggiungervi anche il vostro contatto Facebook al gruppo dedicato al sito, che è raggiungibile all'indirizzo: http://www.facebook.com/group.php?gid=58753811238

Statistiche: sono quasi 10000 le visite che sono state compiute a questo sito dal giorno della sua nascita. Per un piccolo sito come questo è un grandissimo risultato. La pagina profilo di Sentieri della Medicina ha oltre 200 "amici", mentre il gruppo circa 125, ma entrambi le cifre stanno rapidamente crescendo.
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Crisi: in arrivo altri tagli alle Regioni sul sistema sanitario italiano

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Il sole24ore ha recentemente pubblicato un articolo nella quale si annuncia come probabile il taglio di 27 mila posti letto in un arco progressivo di 5 anni con un comportamento ottenuto dal governo piuttosto aggressivo nei confronti delle piccole strutture del sud italia, considerate spesso inutili e pericolose. Per impedire tale taglio i governatori delle Regioni avrebbero chiesto al governo un finanziamento fin dal 2010 di 8 miliardi di euro in più ma il ministro del Welfare Sacconi ha frenato, dichiarando come "Il prossimo Patto non potrà prescindere da robusti sforzi di razionalizzazione della spesa". Il taglio dei posti letto sarebbe stato indicato nelle linee generali dall'anticipo della Finanziaria 2009 (decreto legge 112 del 2008, poi legge 133). I posti letto per pazienti "in arrivo" dovranno passare entro il 2014-2015 da 3,5 a 3 ogni mille abitanti, con un passaggio intermedio dal 2011 di 3,3 posti letto per mille abitanti. E allo stesso tempo il «tasso di ospedalizzazione» dovrà essere abbattuto dagli attuali 160 ricoveri ogni mille abitanti a 130 (a 145 nel 2011). Valori che attualmente pochissime Regioni rispettano, nei fatti soltanto Toscana e Veneto. Il taglio del tasso di ospedalizzazione, se fatto con l'accetta, varrebbe 3,7 milioni di ricoveri in meno rispetto al 2007.

In questi anni la scure delle razionalizzazioni è stata ripetuta e pesante. Dal 1997 al 2006 sono stati cancellati ben 288 ospedali. Un taglio secco del 30,6% delle strutture pubbliche. Punte di diamante la Lombardia che ha perso il 59% delle strutture, Veneto e Puglia che ne hanno eliminate il 50%, l'Emilia il 47 per cento. Altre come Toscana e Umbria avevano già operato di lesina negli anni precedenti. Il panorama al Sud è stato invece del tutto insufficiente, come dimostrano i piani di rientro che ora devono essere applicati, dalla Calabria alla Sicilia alla Campania. E al Lazio, che infatti è alle prese con un progetto ad hoc. Anche i posti letto ospedalieri pubblici negli ultimi dieci anni sono crollati: quasi 83mila in meno (il 28%) dal 1997 al 2006.

"Meno ospedale, più territorio" è lo "slogan" del rilancio del Sistema Sanitario Nazionale voluto in questi anni per risparmiare e assistere meglio. L'appropriatezza delle cure in ospedale passa anche per la de-ospedalizzazione per i ricoveri che possono essere evitati. Alle 43 prestazioni sanitarie in ospedale «a rischio di inefficienza», identificate dai livelli essenziali di assistenza (Lea) del 2001, se ne aggiungeranno non a caso altre 64 con i nuovi Lea. Ricoveri da evitare e da svolgere in day hospital e day surgery. Con l'aggiunta di un'altra ventina di tipologie di ricovero da assistere solo in ambulatorio, con tanto di ticket. Risparmio stimato: 1 miliardo circa.

Intanto, in questi anni di governo, dal 1992 al 2007 i disavanzi accumulati dal Ssn rispetto alle assegnazioni iniziali di spesa col Fondo sanitario nazionale hanno raggiunto quota 57,3 miliardi, al lordo delle manovre regionali. Altri 4,7 miliardi di rosso si stimano ancora per il 2008. Solo negli ultimi cinque anni (dal 2003 al 2007) il deficit è stato pari a 21,6 miliardi. A non farcela, guarda caso, è sempre il Sud e dove l'efficienza è un sogno: Lazio (-7,5 miliardi), Campania (5 miliardi) e Sicilia (3 miliardi) hanno accumulato da sole il 70% del deficit totale. Inefficienza, spreco e disavanzi marciano insieme. Intanto il Ssn rimborsa i suoi fornitori con 288 giorni di ritardo. Ancora una volta non è un caso che in testa ai rimborsi negati siano sempre le stesse Regioni: la Calabria paga dopo 634 giorni, il Molise dopo 633, la Campania dopo 615 e il Lazio fa aspettare i creditori per 451 giorni.

FONTE: Ilsole24

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Aduc chiede: con i soldi del Ponte finanziateci ospedali antisismici...

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Utilizzare i soldi per il ponte sullo stretto di Messina per mettere a norma antisismica gli ospedali italiani. E' la richiesta lanciata al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dal segretario dell'associazione consumatori Aduc, Primo Mastrantoni. "Il ponte sullo Stretto dovrebbe costare 6,1 miliardi di euro - ricorda Mastrantoni - con una partecipazione dello Stato, cioè di tutti noi, di 1,3 miliardi. Vista la scarsità di risorse pubbliche, occorre scegliere tra un'opera che può essere rimandata o attribuita al solo settore privato e la salvaguardia di vite umane in caso di terremoto con la messa a norma antisismica degli ospedali pubblici, in particolare quelli che si collocano in aree a rischio geologico". "I momenti tragici e drammatici del recente terremoto in Abruzzo - aggiunge il segretario Aduc - dovrebbero far riflettere i nostri governanti e indirizzare le poche risorse disponibili a strutture che sono state, sono e saranno coinvolte in prima istanza nella salvaguardia di vite umane. Nel nostro Paese ci sono 500 ospedali nelle aree a rischio da mettere a norma. Occorre intervenire prima che il prossimo terremoto, che sappiamo si verificherà, semini morte e distruzione. Un capo di Governo che abbia a cuore la vita dei suoi governati dovrebbe saper scegliere", conclude Mastrantoni.

FONTE: Adnkronos e Aduc
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Cina: allo studio staminali per ritardare la menopausa

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Ritardare la menopausa un giorno potrebbe essere possibile. Uno studio su modello animale ha infatti dimostrato come si possa prolungare l'attività delle ovaie trapiantando cellule staminali femminili della linea germinale, che si trasformano in ovociti maturi. I risultati della ricerca, condotta da un team di scienziati della Shanghai Jiao Tong University (Cina) e pubblicata su 'Nature Cell Biology', aprono la strada anche a possibili trattamenti contro l'infertilità 'rosa'. Gli scienziati cinesi hanno dimostrato che è possibile isolare cellule staminali da ovaie di topi, conservarle in laboratorio e trapiantarle in esemplari sterili, donandogli la possibilità di procreare: i roditori trattati sono infatti riusciti a dare alla luce figli sani. Le cellule della linea germinale hanno inoltre il potenziale di dividersi in maniera infinita: potranno dunque essere coltivate in larga quantità, conservate e trapiantate anche molto tempo dopo che sono state ottenute.

FONTE: ADNKRONOS Benessere
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Arriva "Le Whif", consentirà di inalare il cioccolato offrendone il gusto ma senza calorie...

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Si avvera il sogno di tutti i cioccolato-dipendenti: negli Usa è stato inventato un inalatore che consente di "sniffare" l'aroma del cibo preferito senza correre alcun pericolo di mettere su chili di troppo. A firmare la nuova trovata è David Edwards, docente della prestigiosa università di Harvard, che ha ribattezzato la sua invenzione "Le Whif" e ha pensato di renderlo disponibile in quattro diversi sapori: mirtillo, menta, mango e semplice. L'esperto ha lavorato insieme ai suoi studenti per sviluppare il prodotto, che promette di non danneggiare i polmoni grazie a particelle di polvere aromatizzata che sono troppo grandi per penetrare nel sistema respiratorio. Edwards lo ha inventato pensando sia alle future abitudini alimentari che mescoleranno i vari sensi per un appagamento totale, sia per chi è a dieta ma non vuole rinunciare al piacere del cioccolato, o almeno del suo sapore. "Le Whif" sarà in commercio negli Usa a partire dal 29 aprile, al costo di un dollaro e mezzo. Potrà essere usato varie volte e presto sarà disponibile anche in altri sapori.

FONTE: Adnkronos Benessere
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Scoperti due geni che aumentano il rischio di sviluppo di tumore

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Un gruppo internazionale di ricercatori, guidato da studiosi di GlaxoSmithKline e della Duke University di Durham, North Carolina ha individuato due nuove varianti geniche che aumentano di gran lunga la possibilità di ammalarsi nei fumatori. Lo studio, che è stato pubblicato sull'edizione on line della rivista PLOS Genetics, si basa su una metodologia innovativa, denominata “Genome Wide” che permette una scansione completa del genoma ed è grazie a questa tecnologia che i ricercatori sono riusciti a trovare questi geni e a scoprire il loro ruolo nella BPCO. La scoperta offre l'opportunità di riconoscere precocemente i soggetti a maggior rischio grazie a test genetici mirati e aprirà la strada a terapie innovative per queste gravi patologie. Una strada che GlaxoSmithKline sta percorrendo da anni in diverse aree terapeutiche, come per esempio nell'Hiv-Aids, dove un farmaco impiegato per questa malattia viene somministrato solo dopo un test genetico in grado di predire quali pazienti svilupperanno una reazione di ipersensibilità. "Le varianti genetiche individuate sono estremamente comuni nella popolazione generale ed una di queste (chiamata in termini tecnici CHRNA 3/5), appare correlata ad un aumentato rischio di distruzione del tessuto alveolare tipica dell'enfisema polmonare - spiega Sreekumar Pillai, Principale autore dello studio e genetista di GlaxoSmithKline. Anche l'altra variante genetica che abbiamo riconosciuto (HHIP), contribuisce fortemente al danno alle vie aeree. Lo studio prova che le alterazioni genetiche individuate sono alla base di due potenziali meccanismi di insorgenza della BPCO, fino ad ora solo ipotizzati ma mai provati". (AGI) - Verona, 15 apr. - Prima di questa osservazione l'unico fattore di rischio genetico per le BPCO era il deficit severo di alfa-1-antitripsina, presente nell'1-2 per cento dei pazienti. "Il rischio di sviluppare BPCO nelle persone con queste varianti geniche è estremamente elevato nei fumatori attivi in confronto agli ex-fumatori - commenta David Glodstein, direttore dell'Institute for Genome Sciences Center for Population Genomics and Pharmacogenetics alla Duke University. Per questo il messaggio di sanità pubblica da lanciare è semplice: smettete prima che sia troppo tardi". Il gene CHRNA 3/5 (gene dei recettori nicotinici dell'acetilcolina) non limiterebbe poi le sue azioni solo all'apparato respiratorio: la sua presenza incrementerebbe drammaticamente il rischio, nei fumatori, di ammalarsi di tumore al polmone, di soffrire di arteriopatie periferiche, aumentando al contempo la dipendenza dal fumo, creando quindi un circolo vizioso. Per le persone con queste varianti, non fumare o smettere di fumare sarebbe quindi imperativo. Anche se negli ultimi 50 anni si è assistito ad una costante diminuzione dei fumatori, secondo un'indagine Doxa commissionata dall'Istituto Superiore di Sanità, lo scorso anno in Italia erano ancora 11,2 milioni le persone fumatrici, il 22% della popolazione generale: 6,5 milioni di uomini e 4,7 milioni di donne. Non meno preoccupanti sono i dati epidemiologici della BPCO. In Italia è il 12% della popolazione a presentare sintomi di bronchite cronica e secondo i dati raccolti dalla “Federazione Italiana contro le Malattie Polmonari Sociali e la Tubercolosi” (FIMPST), sarebbero 2 milioni e 600 mila i pazienti colpiti da BPCO clinicamente rilevante, 65 mila i soggetti sottoposti invece ad ossigenoterapia permanente e 25 mila quelli in terapia ventilatoria domiciliare.

FONTE: Agi.it Salute
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14 aprile, 2009

USA: uomo diventa padre da campione congelato 22 anni prima

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Un uomo della North Carolina che da adolescente è stato malato di leucemia è diventato papà di una bambina 22 anni dopo aver consegnato il suo sperma a una banca della fertilità perchè fosse congelato. Stella Biblis, la neonata, è stata concepita in provetta grazie al seme che il padre aveva fatto conservare su richiesta della madre, disperata alla prospettiva di non poter diventare nonna. «È un vero miracolo», ha detto Chris Biblis, il protagonista della vicenda, alla ABC tenendo in braccio la bambina, al suo fianco la moglie Melodie, una infermiera. Biblis ha oggi 39 anni: ne aveva 13 quando si ammalò di leucemia, una malattia lo costrinse a sottoporsi a lunghe cure tra cui una radioterapia che lo rese sterile. Secondo i medici della clinica di Charlotte che ha effettuato la fecondazione in provetta, la Reproductive Endocrinology Associates, il caso è da Guinness per l'arco di tempo in cui lo sperma è rimasto congelato prima dell'uso. La donazione del campione di sperma risale al 1986: pareva un gesto futile all'epoca, quasi disperato, e non solo per le condizioni di salute del teen-ager. Tre anni dopo Chris venne dichiarato guarito. «Ero un ragazzo, pensavo solo che volevo una vita come tutti gli altri. La prospettiva di essere sposato, di avere un figlio era l'ultima cosa che mi passava per la testa», ha detto il neo-papà alla tv americana. Sua figlia Stella è nata in marzo, in eccellente salute, ma solo oggi i suoi genitori l'hanno presentata ai media. Il caso di Biblis è stato reso pubblico per mostrare i passi da gigante fatti dalle terapie contro l'infertilità negli ultimi due decenni. La procedura sofisticata usata per far nascere Stella non esisteva quando, a metà anni Ottanta, lo sperma di suo padre fu messo nel congelatore. Il metodo dell'iniezione di sperma intracitoplasmica permette di selezionare una cellula di sperma sana e inserirla in un ovulo in laboratorio: venne testato per la prima volta con successo solo nel 1992.

FONTE: Ansa.it e Leggo.it


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Allarme epidemia di "dengue" in Argentina

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Allarme epidemia in Argentina. Almeno 52 casi di dengue sono emersi negli ultimi giorni a Buenos Aires. I casi rilevati sono stati dichiarati dalle analisi compiute sui soggetti affetti dai laboratori privati, tuttaviae non esistono ancora dati ufficiali sul contagio della febbre emorragica da parte delle autorità sanitarie. Il capo del settore di epidemiologia del governo della capitale, Raul Forlenza, si è limitato a confermare i "risultati positivi" in 52 analisi su pazienti a Buenos Aires.

La dengue è la più importante arbovirosi umana, in termini di morbilità e mortalità. È una malattia febbrile acuta causata dall'infezione da parte d'un virus ad RNA monoelica appartenente alla famiglia delle Flaviviridae ed al genere dei Flavivirus: il virus Dengue. Il nome "dengue" si pensa origini da una parola dell'arabo arcaico, che significa "debolezza". È detta anche febbre "spacca-ossa".Il virus dengue viene trasmesso all'uomo attraverso la puntura della zanzara Aedes aegypti (occasionalmente Aedes albopictus). La malattia è trasmissibile anche ai primati attraverso zanzare forestali. Si ipotizza che i primi serbatoi dei virus furono le scimmie e da esse, successivamente, l'infezione si distribuì, attraverso i vettori, agli uomini.

La zanzara Aedes aegypti si riproduce in pozze d'acqua sia all'interno degli edifici sia all'esterno e si nutre prevalentemente di giorno. Una volta che l'insetto viene infettato da uno dei virus della dengue, lo rimane per tutta la vita ed è in grado di trasmetterlo dopo 8-10 giorni d' incubazione. Si suppone pure che l'infezione tra le zanzare avvenga anche per via verticale ma al momento la rilevanza di questo processo non è nota. La dengue si trova in quasi tutti i paesi tropicali e le epidemie di questa patologia avvengono in genere durante la stagione delle piogge in aree ad altitudini inferiori ai 700 metri, soprattutto nelle aree urbane e sub-urbane. Sembra che la prima grande epidemia nota di dengue avvenne nel 1780 e colpì paesi dell'Asia, Africa e Nord America.

Si ritiene che ogni anno nel mondo vi siano 50 milioni di casi di dengue. Nelle Americhe nel 2001 vi sono stati più di 609.000 casi di dengue; nel solo Brasile ve ne sono stati almeno 390.000. L'OMS stima che durante un'epidemia di dengue il tasso d'attacco sia del 40-50% con possibilità di picchi sino all' 80-90%; ogni anno vi sarebbero 500.000 casi di dengue febbrile emorragica di cui almeno il 2,5% con esito letale. Si stima che la mortalità per dengue febbrile emorragica sia del 20% in persone non trattate, valore che può scendere fino all' 1% nel caso di utilizzo di una terapia intensiva di supporto. Negli ultimi anni si stima un numero di decessi intorno ai 24.000 all'anno a causa della febbre dengue. Esistono due manifestazioni cliniche da infezione da parte del virus dengue, la dengue febbrile "classica" e la "emorragica".
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Inghilterra: ricostruire il seno con le cellule staminali del grasso

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In un articolo pubblicato sul Sunday Times si apprende che in Gran Bretagna è stata sperimentata, su alcune donne che hanno subito una mastectomia a causa di un tumore, una nuova tecnica che permette di ingrandire il seno utilizzando cellule staminali ricavate dai tessuti adiposi in eccesso rimossi dalla pancia o dalle gambe. Una volta inserite le staminali il processo di crescita del seno dura alcuni mesi, permettendo un aumento del volume del seno. A Maggio il chirurgo del Princess Gate Hospital di Londra, Kefah Mokbel, applicherà la nuova procedura a 10 pazienti e nel giro di qualche mese, quando la tecnica sarà perfezionata, spera di poterla utilizzare anche su donne che richiedono l'intervento solo per motivi estetici. Secondo lo specialista il tessuto che si ricava da questo tipo di staminali è l'ideale per questo genere di intervento poiché "Ha la stessa consistenza di quello del seno e permette di evitare l'inserimento di corpi estranei che per la donna rappresentano sempre un rischio". Al momento il metodo permette un aumento di volume modesto ma le ricerche in corso potrebbero portare anche ad altre possibilità.

FONTE: Molecularlab.it
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Monza: una "stem cell factory" da usare come arma terapica

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La stem cell factory Stefano Verri dell'ospedale San Gerardo di Monza ha intenzione di sviluppare un laboratorio hi-tech dove verranno prodotte cellule ingegnerizzate con lo scopo di agire da farmaci per malattie oncologiche del midollo osseo e del sangue. Lo scopo ultimo è giungere ad una ampia produzione che consenta la vendita di queste cellule-farmaco anche ad altri centri italiani, privi degli strumenti necessari per provvedere da sè, a "costi abbordabili".L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha concesso l'autorizzazione per la produzione di farmaci sperimentali sotto forma di prodotti di terapia cellulare, quindi il laboratorio può produrre cellule staminali da inserire in protocolli per la ricerca sperimentale contro diverse patologie.
Il direttore del Programma trapianto di cellule staminali ematopoietiche (Cse), Cornelio Uderzo, ipotizza che le prime pubblicazioni arriveranno entro un anno, grazie ai numerosi casi trattati.In attesa che l'officina del San Gerardo possa presentarsi in qualità di produttore di terapie cellulari su ordinazione nel presente dell'ospedale c'è un programma trapianto che ha permesso alla rete composta dai due centri attivi nella clinica pediatrica e in quella di ematologia per adulti, al centro Aferesi e ai centri di ricerca Matilde Tettamanti e Stefano Verri, di ottenere l'accreditamento europeo Jacie (Joint accreditation committee-ISCT and EBMT), un certificato di qualità che certifica gli standard di eccellenza e colloca l'ospedale fra i primi in Europa sul fronte dei trapianti.

Quella del San Gerardo e' infatti fra le prime tre certificazioni ottenute in Italia su 50 centri che ne hanno fatto richiesta e fra le prime dieci in Europa per complessità di Programma trapianto. Attivi da circa vent'anni, i centri trapianti dell'ospedale lombardo, hanno eseguito oltre 1.100 trapianti, sia da donatori sia autologhi. Uderzo spiega "Per i pazienti trapiantati la percentuale di quelli guariti è nel complesso pari al 50-60%". Ora il laboratorio Verri e il centro di ricerca Tettamanti stanno concentrando i loro sforzi su quei pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali. Ad esempio quel 25% dei 400 bambini che ogni anno in Italia vengono colpiti da una leucemia acuta. A Monza le cellule ingegnerizate vengono utilizzate per contrastare le ricadute patologiche dopo i trapianti, per combattere il fenomeno di rigetto e come terapia contro virus farmacoresistenti, come il citomegalovirus o l'adenovirus.

FONTE: Molecularlab.it
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Psoriasi: le terapie con ciclosporina sembrano funzionare bene

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Una buona notizia per tutti ma non per i malati di psoriasi, la malattia della pelle piu' diagnosticata dai dermatologi. Una terapia sistemica basata sulla ciclosporina sembra offrire una notevole efficacia al trattamento permettendo un controllo dell'andamento della manifestazione della malattia specialmente durante il periodo estivo, che rappresenta emotivamente il periodo più delicato per i malati. E' questo, in sintesi, il risultato del dibattito scaturito in un convegno che si è tenuto a Roma all'Università "La Sapienza" e dal titolo "La terapia delle malattie autoimmuni gravi" organizzato dall'Associazione malattie autoimmuni. "E' proprio con l'arrivo della bella stagione, che per i malati rappresenta dal punto di vista psicologico un vero dramma, che si deve parlare della psoriasi ma soprattutto della possibilita' di tenere sotto controllo la malattia grazie a terapie efficaci. E' un aiuto fondamentale per i pazienti che, nella grande maggioranza dei casi si sentono soli, rifiutati, emarginati", afferma il professore Antonio Garcovich, associato di Dermatologia presso la Clinica Dermatologica dell'Universita' Cattolica di Roma.

FONTE: Agi.it Salute
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Nuova biopsia permette per valutare l’andamento di una cura contro i tumori del sangue

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Un gruppo di ricercatori della “School of Medicine” della università di Stanford ha messo a punto una nuova biopsia in grado di predire l’efficacia di una terapia anti-cancro in atto, cioè permette di valutare in modo migliore se la terapia funziona o meno. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista “Nature Medicine”. La nuova biopsia consiste in un’analisi di una goccia di sangue o un piccolo campione di tessuto e che permette di individuare la presenza di singole proteine associate a tumori del sangue, anche se i ricercatori non escludono che gli stessi risultati possano essere registrati nei tumori solidi.

"Attualmente non sappiamo che cosa succede effettivamente alle cellule tumorali di un paziente sottoposto a terapia", ha spiegato Alice Fan che ha partecipato alla ricerca. "Il metodo standard per verificare se un trattamento sta funzionando - ha continuato - e' di aspettare diverse settimane per vedere se la massa tumorale si e' ridotta; evidentemente sarebbe di notevole vantaggio poter dare un'occhiata a livello cellulare, ed e' proprio ciò che riusciamo a fare con questa nuova tecnologia, che permette di analizzare proteine associate al cancro su una scala molto piccola: non solo abbiamo una sensibilità di misurazione che arriva al picogrammo, cioè un millesimo di miliardesimo di grammo, ma possiamo vedere anche le variazioni delle stesse proteine". Tali variazioni, note come "fosforilazioni", possono influenzare il ruolo delle stesse proteine nella progressione del tumore. Le cellule cancerose, infatti, spesso sfuggono alle comuni terapie regolando i livelli di espressione genica e il grado di fosforilazione delle proteine. Analizzando ripetutamente piccoli campioni di un tumore sottoposto al trattamento, si e' in grado di identificare le cellule che stanno per andare incontro a una proliferazione incontrollata e individuare quei pazienti in cui i trattamenti terapeutici standard hanno maggiore probabilità di fallire. I ricercatori hanno sviluppato il nuovo dispositivo in collaborazione con la Cell Biosciences, che produce apparecchi medicali ed e' in grado di separare le proteine associate al tumore in sottili capillari sulla base della loro carica elettrica, che varia secondo le modificazioni superficiali degli atomi che le compongono. Due versioni della stessa proteina, quella fosforilata e quella no, possono così essere facilmente distinte sulla base del tragitto che esse riescono a compiere lungo tale capillare. Gli studiosi hanno così scoperto che la tecnica e' in grado di identificare, in cellule cancerose in coltura, l'attivazione degli oncogeni, cioè dei geni legati allo sviluppo tumorale. In particolare, si e' riusciti a rivelare la variazione dei livelli di espressione genica di due comuni oncogeni legati al linfoma umano e anche di distinguere alcune forme di tale neoplasia da altre. Infine, si e' riusciti a rivelare sottili differenze nella fosforilazione in differenti proteine associate al cancro.

FONTE: Agi.it Salute
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Take care of own skin care with "Resurgence" products

Here is it another article about recent products dedicated to skin care and advertised on web. Today we will gonna talk about Resurgence, a treatment that may help for confort of human body. What means “Resurgence”? The meaning of this word could be understood as “Renaissance”. This word also means a new skincare product with advanced age-fighting ingredients that are specifically designed to decrease the effects of aging.

Resurgence Products help skin to relive and gain a new brightness. They are clinically proven to increase skin firmness by up to 42% in about 10 minutes. So these products maybe helping restore wetness, exfoliate dead skin cells, increase firmness and stretchiness. This treatment should be considered for women of all ages and skin types who wish a younger-looking complexion they deserve. This system is based on 3 products: Renewing Cleansing Cream, Age Diffusing Serum and Age Balancing Night Cream. Also there is a “product cadeau” that should be send as a gift for people which make order directly from their website.

There are many Resurgence reviews on internet because this product seems to be well known in north America countries, but we suggest to read and match different opinions before purchase. Resurgence seems to be advertised not only by own website but also on many private tv , there were video promo by well known Usa star too. By ordering, product site offers “membership program”, which means a promotional rate of $39.95 a month for just 3 monthly payments. I hope you will not consider this review as "easy promotion", so we suggest you to check every information you need to judge this and comparate different products before any action.

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11 aprile, 2009

Buona Pasqua 2009

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Gli aggiornamenti riprenderanno come di consueto la prossima settimana
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09 aprile, 2009

Sisma Abruzzo: sale a 279 il numero di morti

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Il tragico bilancio delle vittime della scossa di terremoto che domenica notte ha devastato l'interno dell'Abruzzo è salito a 279. Si riduce il numero di dispersi, circa una ventina, mentre sono ancora un migliaio i feriti. Domani mattina nella scuola per sovrintendenti della Guardia di Finanza del capoluogo abruzzese saranno celebrati i funerali di Stato delle vittime.

Prosegue intanto lo sciame sismico che tiene ancora in ansia i soccorritori: stanotte alle 3 è stata registrata una scossa di magnitudo 5,1. Un'altra scossa di magnitudo 3.1 e' stata registrata alle 5,41 di questa mattina, un'altra di magnitudo 4 alle ore 6,32 e un'ennesima alle 6,43 di magnitudo 3.7. Da lunedi sono state registrate altre 1000 scosse di cui una, mercoledi sera, di intensità quasi pari a quella che ha provocato la devastazione della regione (tuttavia di molto più profonda, per cui gli effetti sono stati limitati). I geologi parlano di una vera "rottura" che si starebbe consumando nelle zolle del terreno della regione appenninica coinvolta. Si susseguono senza sosta le iniziative per portare un aiuto alla popolazione della zona colpita. Il governo ha intanto dichiarato che l'emergenza relativa ai soccorsi e alle risorse sembra essere superata: attualmente le uniche richieste riguardano strumenti materiali, come elettrodomestici, e ovviamente i soldi necessari per avviare una ricostruzione delle zone colpite.
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07 aprile, 2009

Sisma Abruzzo: attivato numero solidare, sale a oltre 200 il numero di vittime

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Gli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, hanno attivato la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo gravemente colpita dal terremoto. Ogni Sms inviato contribuira' con 1 euro, che sara' interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l'assistenza.

Intanto è salito a oltre 200 il numero di deceduti a causa del terremoto. Stamane ulteriori scosse di assestamento, di cui una molto violenta alle 11 e 35 che ha gettato nel panico le persone rifugiate nelle sedi di accoglienza e mandato in frantumi parte dei vetri degli edifici pericolanti rimasti in piedi. I lavori di soccorso procedono a ritmi serrati. Sono 150 le persone estratte vive dalle macerie e ci cercheranno sopravvissuti per altre 48 ore. Fortunatamente adeguate le scorte di sangue e di risorse per soccorrere la zona colpita. Il governo, per voce del ministro degli interni, ha rassicurato "non c'è al momento nessuna emergenza sanitaria".
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06 aprile, 2009

Sisma in Abruzzo: come aiutare (fonte: Croce Rossa Italiana)

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Per offrire disponibilità di alloggio: l’UDU sta cercando posti letto telefonare allo 06.43411763 o scrivere a organizzaizone@udu.it
Per volontari da tutta Italia: telefonare alla protezione civile nazionale 06.68201
Per volontari da Pescara: telefonare al Centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara 085.2057627
Per donare il sangue in Abruzzo: rivolgersi presso gli ospedali, per Pescara: Dipartimento di Medicina Trasfusionale PO “Spirito Santo” via Fonte Romana 8 – tel. 085.4252687
Per donare il sangue dal tutta Italia: rivolgersi presso le strutture dell’Avis più vicine: http://www.avis.it/usr_view.php/ID=1545
Per fare donazioni: Raccolta fondi Croce Rossa Italiana:
Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso BNL - roma, intestato a CRI, codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020, causale: pro terremoto Abruzzo;
Conto corrente postale n. 300004 intestato a CRI causale: pro terremoto Abruzzo;
Versamenti on line sul sito: www.cri.it/donazioni.html
Per enti locali e associazioni di volontariato, comitati, gruppi organizzati: è possibile attivarsi da subito con i corpi locali di protezione civile, con la associazioni prendendo contatti con i coordinamenti regionali, c’è bisogno di medici, tende, coperte, cibo e supporto logistico. Per informarsi: Dipartimento della Protezione Civile 06.68201
Informazioni di contatto
Sito Web:

FONTE: CROCE ROSSA ITALIANA - http://www.cri.it/donazioni/


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Sisma in Abruzzo

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Ho appreso stamane sul tardi della immane tragedia che ha colpito una delle regioni più tranquille d'Italia. Dopo un periodo di leggere scosse consecutive, un capoluogo come L'Aquila e interi paesi sono stati rasi al suolo da uno dei terremoti più violenti registrati in Italia. Ai soccorritori sono apparsi scenari da bombardamento aereo, con il freddo dell'alba di contorno.

Per fortuna la macchina dei soccorsi pare sia intervenuta tempestivamente e abbia retto l'urto, aiutando il più possibile la popolazione e soprattutto i numerosi feriti, limitando in tal modo il numero di morti. Le ultime cifre, secondo fonti ospedaliere, parlano di circa 120 morti accertati, bilancio sicuramente destinato a salire, e oltre 1500 feriti. Bisogna considerare come numerosi edifici sono crollati e un intero paese di 400 anime come Onna sono stati distrutti.

Sono state tuttavia numerose le polemiche. Innanzitutto, la violenza dell'urto ha causato il crollo di numerosi edifici che dovrebbero essere considerati sempre come "sicuri", quali la prefettura, un'ala di un dormitorio per studenti, e soprattutto il più importante ospedale cittadino, reso inutilizzabile dal crollo di numerose aree. Ulteriore polemica è nata dalle contestazioni attuate da alcuni geologi e ricercatori che avevano già preannunciato la possibilità di un evento sismico notevole in base agli elevati livelli di Radon che si erano sprigionati dal suolo. Il radon è un gas radioattivo che potrebbe predire l'eventuale avvento di un terremoto, tuttavia tali avvisi erano stati trascurati dalla impossibilità dell'accertare con sicurezza il dove, come e quando si sarebbe verificato tale evento (inizialmente i ricercatori avevano previsto un evento a Sulmona, che invece è stata scarsamente coinvolta).

Ora arriva il momento più difficile. La notte, l'oscurità, il freddo e la mancanza di risorse disponibili flagellano i sopravvissuti e rendono i soccorsi più difficili. La cosa più squallida di tutto questo: l'aver sorpreso dei criminali intenti, nella tragedia, a compiere atti di sciacallaggio, con la certezza di pene molto più lievi di quanto meriterebbero. Purtroppo l'Italia è anche questo.

Di seguito un articolo, tratto dal sito Repubblica.it, che riassume in breve quanto accaduto in questa drammatica giornata:


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La maledizione del terremoto è arrivata in piena notte, alle 3.32, come un "castigo" improvviso e spietato. Un'autentica punizione, nascosta a 5 chilometri di profondità e a circa poco più di un chilometro dal centro dell'Aquila, che ha sprigionato la sua violenza inaudita contro centinaia di migliaia di persone che ancora dormivano e radendo al suolo decine di migliaia di case, infrastrutture, monumenti, edifici storici, ospedali, università. Il bilancio è di 150 morti finora accertati, oltre 1.500 i feriti, settantamila le persone che hanno dovuto abbandonare le case inagibili che sono circa il 50 per cento. Poi, nel tardo pomeriggio, a complicare le cose una violenta grandinata e un acquazzone si sono abbattuti sulla zona colpita dal sisma. Il governo ha proclamato lo stato di emergenza nazionale e ha stanziato 30milioni come primo intervento. Altri fondi strutturali saranno stanziati quando sarà più chiara l'entità dei danni. Tra questi, annuncia lo stesso premier, alcune centinaia di milioni di euro che arriveranno dal fondo catastrofi dell'Unione Europea.

"La più grave sciagura del millennio", l'ha definita Guido Bertolaso, che ha distrutto ventisei paesi abruzzesi e messo fuori uso scuole, strade, linee telefoniche, condotte d'acqua. Servizi che, per fortuna, sono stati quasi subito riattivati - almeno in parte - grazie anche all'intervento efficace della Protezione civile. Un'efficienza che però non sembra abbia riguardato il meccanismo dell'informazione, che ha penalizzato molti cittadini colpiti dal sisma i quali - a quanto pare - non sono stati messi in condizione di sapere dove e a chi rivolgersi per le prime necessità.

I paesi colpiti. Sono - oltre a l'Aquila - Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant'Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio ne Vestini e i centri dell'Altopiano delle Rocche. La situazione più drammatica è nel capoluogo e in alcune delle sue frazioni come Onna, rasa quasi completamente al suolo, e Paganica, dove le persone rimaste sotto le macerie si contano a decine. Ma è il centro storico dell'Aquila ad aver subìto i danni di maggiore rilievo, con numerosi crolli, moltissimi edifici lesionati e alcuni palazzi crollati completamente. Crolli che hanno coinvolto anche la Casa dello Studente e alcuni edifici dell'università.

Le avvisaglie. Erano le 22.20 quando due scosse sono state avvertite nella provincia di Firenze, la prima in tutto il territorio, nel Mugello in particolare e poi nel Valdarno e nel capoluogo. L'epicentro - avevano detto le strutture della Provincia preposte al controllo del territorio - era stato di magnitudo 4,6 e sarebbe stato localizzato nell'Appennino Forlivese, tra Forlì, Imola e Marradi, tra gli 80 e i 120 chilometri di profondità. Alle 22.48 è stata registrata una seconda scossa di magnitudo 2.3, stesso epicentro. Ma la Sala operativa della Protezione Civile della Provincia di Firenze aveva subito detto che non c'erano danni a cose o persone. Un'altra scossa, di entità leggermente inferiore, è stata avvertita dalla popolazione dell'Aquila a mezzanotte e quaranta, dopo quella delle 22.45. Non sono stati segnalati danni a persone o a cose, ma molti cittadini erano già in strada strada. D'altra parte, negli ultimi mesi, l'aquilano era già stato toccato da un centinaio di scosse, una ventina delle quali tra i 2 e i 3.9 gradi della scala Mercalli.

La scossa. La "botta" mortale - fra l'8° e il 9° grado della scala Mercalli - è arrivata alle 3.32. L'intero Centro Italia ha traballato, scosso dall'immane forza del sisma che ha devastato soprattutto l'Abruzzo ma che si è avvertito a Roma - le Terme di Caracalla hanno subito lesioni - e fino a Napoli ma anche, distintamente, nelle Marche, in provincia di Ascoli Piceno, dove molte persone si sono riversate in strada. Moltissime le telefonate ad Ancona, Jesi e nel Fabrianese, dove la gente si è svegliata di soprassalto, con addosso il terrore del terremoto devastante del 1997, che ebbe due picchi devastanti, il secondo dei quali ci fu quando erano già in corso i soccorsi e provocò la morte di quattro persone, fra tecnici e frati nella basilica di Assisi.

La cupola della chiesa
delle Anime Sante all'Aquila

Il terremoto è arrivato anche lungo la costa abruzzese. Da Pescara a Vasto (Chieti) sono state centinaia le chiamate ai centralini di Vigili del Fuoco, polizia e dei carabinieri. Nelle case, anche ai piani bassi, i lampadari hanno oscillato a lungo. In molte località del Chietino sono decine i cittadini che stazionano fuori casa e non intendono rientrare per paura di nuove scosse. Paura anche in ospedali, case di riposo e nelle carceri, dove tuttavia la situazione al momento sembra sotto controllo.

Gli assestamenti. "Ci saranno probabilmente scosse di assestamento, è pericoloso stare vicino agli edifici lesionati"'. Questo l'avvertimento del dirigente della Protezione civile Agostino Miozzo, presente nella sede del dipartimento dove è riunito il comitato operativo. Il terremoto, ha riferito Miozzo, "ha avuto un epicentro superficiale, a soli 5 chilometri sotto la crosta terrestre, ed è questa la ragione per cui ha avuto un impatto così ampio". La Protezione civile "sta allertando alberghi e strutture anche sulla costa adriatica per ospitare gli sfollati.

Da cittadini a profughi. In Abruzzo oltre 20.000 utenze Enel sono state interrotte, e poi riattivate nel corso della giornata. Nel frattempo, i circa 80 mila abitanti dell'Aquila sono passati nel giro di pochi secondi dallo stato di cittadini a quello di profughi. Verso le 5.30 sono cominciati ad affluire a nel capoluogo abruzzese i primi mezzi di soccorso della Protezione civile.

I salvataggi. Innumerevoli i casi di solidarietà e in certe circostanze persino di eroismo da parte di persone dedite al salvagaggio di anziani bloccati nelle abitazioni, o alla cura di bambini spaventati o gente in difficoltà. Molti anziani debbono la loro vita a tanti atti di abnegazione di persone che si sono gettate fra le macerie, con il rischio di rimanere travolte da altri crolli, per estrarre persone rimaste incastrate. Alcuni giocatori dell'Aquila Rugby hanno salvato tre anziane sotto le macerie della loro abitazione. Uno di questi giocatori si è caricato sulle spalle una donna senza toglierle la bombola di ossigeno alla quale era attaccata.

Bastava ascoltare la radio, stamattina, per accorgersi che tutte le trasmissioni, anche quelle di maggiore intrattenimento, come ad esempio Il ruggito del coniglio, con Antonello Dose e Marco Presta, hanno dedicato il loro programma, ancorché ridotto, alle informazioni di servizio e alle offerte di solidarietà da ogni parte d'Italia. Testimonianze dirette parlano degli sguardi di persone stravolte, inebetite dal dolore, con pochi indumenti addosso, avvolti nelle coperte e con piccoli sacchetti di plastica con i pochi abiti riusciti ad arraffare prima di uscire precipitosamente di casa.

I danni all'Aquila. La città è stata seriamente danneggiata nel centro storico, devastato da smottamenti di terreno e crolli. Campanili di chiese venuti giù di colpo, edifici sventrati, palazzi pubblici danneggiati e inagibili con la gente ammassata in piazza Duomo, piazza Palazzo, piazza Castello. I più bei monumenti medievali dell'Aquila sono tutti danneggiati. In modo particolare la basilica di San Bernardino dove è crollato il campanile e l'abside è completamente danneggiata. La chiesa delle Anime Sante in piazza Duomo non ha più la cupola. Apparentemente, l'unica chiesa che non mostra danni evidenti è proprio il duomo dell'Aquila, mentre sulla piazza antistante la pavimentazione in porfido è completamente divelta. Danni si registrano anche alla basilica di Santa Maria in Collemaggio.

Gli ospedali. Il sisma ha provocato all'Aquila seri danni anche all'ospedale regionale San Salvatore. L'andirivieni delle ambulanze è continuo. Si sta ora valutando quali sono i reparti rimasti più sicuri e nei quali trasferire i pazienti che si trovano nelle aree dell'edificio più danneggiate. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha detto che l'emergenza degli ospedali non è prioritaria, perché ci sono diverse strutture nell'area dell'Aquila capaci di far fronte della situazione.

Il salvataggio. Tra le tante cattive notizie che arrivano da L'Aquila una almeno incoraggia i soccorritori e la Protezione civile: sei ragazzi sono stati estratti vivi dalle macerie della Casa dello studente.

Chiuse la A24 e la A25. Le autostrade sono state riaperte solo in serata. L'Aquila ovest è tornata raggiungibile da Roma a partire dalle 19 per i soli veicoli leggeri percorrendo l'autostrada A24; resta chiuso invece il tratto compreso tra L'Aquila ovest e Assergi in entrambe le direzioni. La chiusura si è resa necessaria per consentire le verifiche tecniche ed agevolare i soccorsi. L'autostrada A25 Roma-Pescara è completamente percorribile ai soli veicoli leggeri per l'intero tratto; tra Sulmona e Bussi Popoli si transita attraverso uno scambio di carreggiata. Il transito dei i mezzi pesanti superiori alle 7,5 tonnellate è vietato sull'intera A24 e A25.

La prevedibilità. Giampaolo Gioacchino Giuliani, che lavora nei Laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di astrofisica, dice che da 10 anni esiste un modo da lui sperimentato per prevedere i terremoti. Intervistato qualche giorno fa da una tv locale, si era rivolto alle autorità di alcuni centri abruzzesi chiedendo di provvedere all'evacuazione. Ed era stato denunciato per "procurato allarme". Ora chiede che gli venga riconosciuto di aver previsto il terremoto e che gli si chieda scusa.

"Prevenire, non prevedere". C'è però uno schieramento di geologi, sismologi e autorità dell'Istituto Nazionale di Geofisica, che disconosce la validità scientifica del metodo. Mario Tozzi - noto geologo "televisivo" - dice ad esempio che il problema non è tanto quello di prevedere, quanto quello di prevenire, investendo risorse pubbliche per rendere antisismiche le abitazioni che non lo sono, soprattutto nelle zone indicate come pericolose. Stessa posizione espressa da Ignazio Guerra, sismologo dell'università di Calabria: "Le emissioni Radon ci sono ma non sono seguite da terremoti; altre volte non ci sono e i terremoti ci sono lo stesso. Dunque, non è possibile ricavare certezze scientifiche da certi esperimenti".

Nuova scossa. E alle 18,38, proprio mentre era in corso la conferenza stampa della commissione Grandi rischi, una nuova, forte scossa di terremoto, di magnitudo 4.1, ha fatto tremare per tre lunghi secondi la terra all'Aquila.

L'AQUILA - Il campo di calcio è un campo profughi e la piazza d'armi, lo stadio dell'atletica all'Aquila, un gigantesco ricovero all'aperto. In migliaia si sono riversati nei luoghi aperti di questa città ferita dal terremoto, lontani da muri che si spezzano e cornicioni che cadono.

Sono migliaia e migliaia gli sfollati che passeranno la notte lontano dalle proprie case lesionate. All'Aquila come a Paganica, a Onna come a Pizzoli. Sono donne, uomini, bambini, anziani; li vedi aggirarsi con lo sguardo perso nei punti predisposti per l'accoglienza, una coperta sulle spalle o un pigiama indosso, la stessa storia da raccontare: "Un botto enorme, poi il silenzio e le urla dei feriti". Di tendopoli ce ne saranno cinque all'Aquila e una ventina in altrettanti comuni della provincia che sono stati colpiti.

"Lasciate le vostre case lesionate, non rientrate", ha detto il premier Berlusconi. Gli aquilani, comunque, non ci sarebbero tornati: troppa la paura. Questa prima notte sarà difficile; lo sanno i cittadini e lo sanno gli uomini della Protezione civile che stanno allestendo le tendopoli più in fretta possibile. Ma stanotte tutti i 20.000 posti annunciati da Berlusconi non saranno pronti e dunque in molti dormiranno nelle auto. O, più semplicemente, non dormiranno. "La notte sarà difficile" ripetono all'unisono i soccorritori: ci sono ancora decine di persone sotto le macerie, è piovuto e piove ancora, la temperatura non supererà i sei gradi e salirà la rabbia. Di aver perso la casa, nella migliore delle ipotesi; di aver perso un familiare, un amico, tutta la famiglia, nella peggiore.

Negli alberghi sulla costa sono stati messi a disposizione altri 10.000 posti, gratuiti. Per tutto il giorno il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha ripetuto l'invito a raggiungerli con gli autobus messi a disposizione, ma anche con mezzi propri. In molti però non se la sono sentita di spostarsi. "Sembrava un film dell'orrore, le case sono diventate delle trappole - racconta la presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane -, ma nonostante ciò bisognerà convincere le persone a lasciare le proprie case e le proprie cose". Almeno per oggi, quindi, è probabile che in pochi andranno negli alberghi e solo nei prossimi giorni ci sarà l'esodo verso la costa: un esodo già visto sette anni fa quando da San Giuliano di Puglia, mentre si cercavano i corpi dei bambini sotto le macerie della scuola crollata per un altro terremoto, i molisani sopravvissuti si spostarono negli alberghi di Termoli.

Nelle tendopoli che stanno nascendo c'è però solidarietà: le cucine da campo sono in funzione, i più forti aiutano i più deboli, i soccorritori si muovono all'unisono, la gente parla a bassa voce. Almeno per ora. E ascolta, le paure e i problemi degli altri cercando di dare un pò di conforto a chi ne ha bisogno. Una piccola luce in una notte che si annuncia lunga, difficile e buia.


ARTICOLO TRATTO DAL SITO WWW.REPUBBLICA.IT
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