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AFORISMA DEL GIORNO

28 ottobre, 2008

HIV: anche i linfociti B verrebbero colpiti dal virus

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Come riportato dalla rivista “Journal of Experimental Medicine“, un gruppo di ricercatori del “National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID)” degli Stati Uniti ha scoperto che il virus HIV determina una variazioni in alcuni sottotipi di cellule B che circolano nel sangue. Il sottotipo di cellule B note come “tissue-like memory B cell” (cellule B della memoria tessuto-simili) si trova in abbondanti quantità in individui con HIV che non fanno uso di antiretrovirali. In questi pazienti le cellule B mostrano segni di esaurimento prematuro e di una ridotta capacità di produrre gli anticorpi di alta qualità necessari per combattere l'HIV. I nuovi risultati relativi alle cellule B consentono di chiarire il complesso danno a carico del sistema immunitario causato dall'HIV, costituendo la premessa per l'ardua sfida di ricostruirlo.

FONTE: Molecularlab.it
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Proteina DDX3: una nuova arma per combattere l'HIV

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Nuove speranze per combattere il virus HIV arrivano da una scoperta dei ricercatori del laboratorio di “Virologia Molecolare” di Pavia e del laboratorio di “Chimica Farmaceutica” di Siena. Alla base della ricerca vi sarebbe la creazione di una molecola in grado di bloccare la replicazione del virus, e dunque l’avanzare della infezione, ostacolando l’attività di una molecola cellulare prodotta nel citoplasma dei linfociti, la proteina DDX3. Si tratterebbe quindi di un approccio differente basato su di un “attacco” diretto verso un composto cellulare, utilizzato dal virus, e non più verso un enzima virale. I primi risultati della ricerca dimostrano che, per la prima volta, esiste un farmaco diretto contro un enzima cellulare è potenzialmente in grado di bloccare l'infezione da HIV. La terapia attuale anti AIDS si basa su farmaci diretti contro enzimi virali, i quali hanno la tendenza a mutare, cioè modificarsi, durante la terapia rendendo in tal modo il virus progressivamente resistente ai farmaci utilizzati. Gli enzimi cellulari, invece, hanno una capacità molto inferiore di mutare e dunque un farmaco diretto contro un enzima della cellula avrebbe più probabilità di conservare la sua efficacia anche per tempi lunghi di terapia.

Spiega Giovanni Maga, uno dei collaboratori al progetto, “Il virus HIV e' un parassita delle cellule umane non essendo in grado di riprodursi al di fuori dell'organismo infetto. Il virus si introduce nella cellula linfocitaria e la priva delle sue risorse per duplicare il proprio genoma e costruire nuovi virioni. Al termine di questo processo i nuovi virus escono dalla cellula, la quale, esaurite le sue energie, muore. All'interno della cellula infetta il virus HIV prende il controllo di numerosi enzimi cellulari. Uno di questi enzimi è la proteina cellulare DDX3", spiega ancora il dr. Maga, "che normalmente interviene nella produzione delle proteine cellulari, facilitando il flusso di informazione genetica tra il nucleo e il citoplasma. Il virus HIV si inserisce in questo circuito e determina una riprogrammazione della proteina DDX3, in modo che questa trasporti solo l'informazione genetica virale. Quindi il DDX3 è un cofattore essenziale per la riproduzione del virus all'interno delle cellule umane". I ricercatori hanno quindi creato una molecola in grado di interferire con l'azione di DDX3 determinando il suo blocco.

I risultati, pubblicati sulla rivista “Journal of Medicinal Chemistry” dimostrano come il blocco dell'azione di DDX3 causi l'interruzione della replicazione virale nelle cellule infette dal virus HIV senza danneggiare le cellule non infette che, al contrario del virus, possiedono meccanismi alternativi al meccanismo bloccato.
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25 ottobre, 2008

"Nature" condanna l'Italia e i tagli alla ricerca fatti in favore del mondo finanziario

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Dalla prestigiosa rivista scientifica statunitense "Nature" arriva una sonora bocciatura al progetto dei tagli sulla Ricerca promossi dal governo Berlusconi. La traduzione dell'articolo, che merita di essere riportato per intero vista la sua semplicità nello spiegare quanto sta accadendo attualmente, è tratta da questo sito => http://italiadallestero.info/archives/1379

Nel tentativo di accelerare la sua arrancante economia, il governo italiano si concentra su obiettivi facili, ma sconsiderati. È un periodo buio e arrabbiato per i ricercatori in Italia, esposti ad un governo che mette in atto la sua strana filosofia per il taglio dei costi. La settimana scorsa, decine di migliaia di ricercatori sono scesi in strada per manifestare la loro opposizione ad una proposta di legge volta a frenare la spesa pubblica. Se passa, come previsto, la legge provocherebbe il licenziamento di quasi 2000 ricercatori precari, che costituiscono l’ossatura degli istituti di ricerca italiani perennemente a corto di personale - e metà di essi sono già stati selezionati per posizioni a tempo indeterminato.

Proprio durante la manifestazione dei ricercatori, il governo di centro-destra di Silvio Berlusconi, che è tornato al governo lo scorso maggio, ha deciso che i fondi di università e ricerca potrebbero essere usati per aiutare le banche e gli istituti di credito italiani. Questa non è la prima volta che Berlusconi ha bersagliato le università. Ad agosto ha firmato un decreto che tagliava i fondi universitari del 10% e ha permesso di coprire solo una posiziona accademica vuota su cinque. Ha anche permesso alle università di trasformarsi in fondazioni private per ottenere introiti aggiuntivi. Dato il clima attuale, i rettori universitari ritengono che l’ultimo passo sarà usato per giustificare ulteriori tagli ai fondi e che alla fine li costringerà a cancellare i corsi che non hanno grande valore commerciale, come gli studi classici o addirittura le scienze di base. La notizia è arrivata all’inizio delle vacanze estive, ma le conseguenze sono state comprese pienamente solo ora - troppo tardi, visto che il decreto sta per essere trasformato in legge.

Nel frattempo, il Ministro per l’educazione, l’università e la ricerca, Mariastella Gelmini, non si è espressa in merito a tutte le questioni relative al suo ministero tranne quella sulle scuole secondarie e ha permesso che decisioni governative consistenti e distruttive fossero eseguite senza fare alcuna obiezione. Ha rifiutato di incontrare i ricercatori e gli accademici per ascoltare le loro preoccupazioni o per spiegare loro le direttive che sembrano richiedere il loro sacrificio. Inoltre non ha neppure delegato un sottosegretario che si occupi di tali questioni al suo posto.

Le organizzazioni scientifiche colpite dalla legge sono tuttavia state ricevute dall’ideatore della legge, Renato Brunetta, Ministro della pubblica amministrazione e innovazione. Brunetta ritiene che si possa fare ben poco per fermare o modificare la legge, anche se è ancora in discussione nei vari comitati e deve ancora essere votata in entrambe le camere. In un’intervista ad un quotidiano, Brunetta ha paragonato i ricercatori ai “capitani di ventura” [sic N.d.T.], mercenari avventurieri del rinascimento, dicendo che dar loro un lavoro permanente equivarrebbe quasi ad ucciderli. Ciò mistifica un problema che i ricercatori gli avevano spiegato: che la ricerca di base di un paese richiede un adeguato rapporto tra il personale permanente e quello precario, con i ricercatori precari (per lo più post-dottorati) che si spostano tra laboratori di ricerca permanenti, stabili e ben equipaggiati. In Italia, come hanno tentato di spiegare a Brunetta, questo rapporto è tutt’altro che adeguato.

Il governo Berlusconi può anche ritenere che siano necessarie delle misure finanziare severe, ma i suoi attacchi alla ricerca di base italiana sono avventati e poco lungimiranti. Il governo ha trattato la ricerca semplicemente come un’altra spesa da tagliare, quando invece dovrebbe essere considerata un investimento per costruire l’economia del sapere del ventunesimo secolo. In effetti l’Italia ha già sposato questo concetto aderendo alla Strategia di Lisbona 2000 dell’Unione Europea, in cui gli stati membri hanno promesso di aumentare i fondi di ricerca e sviluppo (R&D) fino al 3% del loro prodotto interno lordo. L’Italia, un paese del G8, ha una delle spese in R&D più basse del gruppo, essendo appena dell’1.1%, meno della metà di quanto spendono nazioni comparabili come la Francia e la Germania.

Il governo non deve considerare solo i guadagni a breve termine attuati attraverso un sistema di decreti facilitato da ministri compiacenti. Se vuole preparare un futuro realistico per l’italia, come dovrebbe, il governo non dovrebbe riferirsi pigramente al passato, ma capire come funziona la ricerca in Europa oggi.


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Trapianti: migliora la disponibilita' di organi

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Il ministero della salute ha comunicato dei dati che inducono all'ottimismo tutti i pazienti in attesa di trapianto. Fino al 30 settembre 2008 si è constatato una diminuizione del numero di operazione di trapianto effettuate (2.944 contro i 3.043 del 2007), al fronte di una notevole stabilità del numero di donatori di organi effettivi (21%). Il primato dei donatori spetta alla regione Toscana con il 41,7%, dato in aumento rispetto allo scorso anno, mentre la regione con il minore numero di donatori è la provincia autonoma di Bolzano, con appena il 2,2%, in netto calo rispetto allo scorso anno dove il tasso di donazioni era stato ben l'8,7%. Tuttavia è da specificare che da tempo la provincia di bolzano sta provando a svolgere una campagna di sensibilizzazione sul problema, senza tuttavia riuscire ad avere gli effetti sperati.
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22 ottobre, 2008

Donne in gravidanza e iodio: a messina la conferma della importanza della iodioprofilassi

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Utilizzare il sale iodato previene, nelle donne in gravidanza, i problemi funzionali della tiroide, spesso causa di danni neurologici al nascituro. È questo il risultato, pubblicato nei giorni scorsi dall’Agenzia Reuters di New York, di una ricerca del gruppo di studio del prof. Francesco Vermiglio, straordinario di Endocrinologia dell’Università di Messina. Lo studio è stato anche edito dalla prestigiosa rivista americana The Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism. Il lavoro, oggetto di un editoriale della dott. Elisabeth Pearce del Medical Center dell’Università di Boston sullo stesso numero della rivista, è stato condotto dalla dott. Mariacarla Moleti, assegnista di ricerca presso la Sezione di Endocrinologia del Dipartimento Clinico-Sperimentale di Medicina e Farmacologia, diretta dal prof. Francesco Trimarchi. La ricerca del gruppo messinese ha avuto come oggetto l’efficacia della iodoprofilassi, mediante
l’impiego sistematico del sale iodato, nel prevenire l’insufficienza funzionale tiroidea nelle gestanti. Le gravide oggetto dello studio provenivano da un’area lievemente iodocarente e presentavano, al momento del reclutamento, una normale funzione tiroidea. Sessantadue di loro utilizzavano regolarmente il sale iodato da almeno due anni prima della gravidanza, mentre le rimanenti 38 solo una volta che la gravidanza veniva accertata. I ricercatori messinesi hanno rilevato che il rischio di sviluppare una condizione di insufficienza funzionale della tiroide materna era di circa 6 volte superiore nelle gravide che cominciavano a consumare il sale iodato solo a gravidanza iniziata rispetto a quelle che lo consumavano regolarmente da almeno 24 mesi. L’interesse suscitato dal lavoro, deriva dal fatto che l’insufficienza tiroidea delle gestanti è stata fortemente associata, nell’area studiata, a danni neurologici irreversibili del feto che si esprimono, spesso tardivamente, sottoforma di disordini neurologici, intellettivi e comportamentali del bambino. Nell’editoriale pubblicato a commento del lavoro della dott. Moleti, la dott. Elizabeth Pearce dell’Università di Boston suggerisce che, a integrazione dei programmi di profilassi iodica, l’uso di preparati multivitaminici contenenti iodio andrebbe fortemente incoraggiato in tutte le donne di aree anche lievemente iodocarenti già gravide o in procinto di pianificare una gravidanza.
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21 ottobre, 2008

Gli atenei manifestano contro la legge 133

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Una indagine sugli sbocchi occupazionali coordinata dal consorzio interuniversitario Cilea, al quale l'Ateneo palermitano ha di recente aderito, ha coinvolto le Università di Bergamo, Brescia, dell'Insubria, di Milano, di Milano Bicocca, di Pavia, di Pisa statale e di Pisa Sant'Anna, di Napoli (Federico II), la Cattolica, la Bocconi, lo Iulm ed il Politecnico di Milano. L'indagine mostra uno squilibrio territoriale oramai arrivati a livelli drammatici, con una migrazione dei laureati triennali del Sud verso il Nord nella speranza che il settentrione riesca ad assorbire una quota di laureati più elevata.

La scarsa efficacia delle lauree triennali al Sud è dovuta sia alla scarsa capacità dei laureati di adeguarsi ai nuovi meccanismi del mercato del lavoro (precarietà e redditi minimi) sia le minori opportunità offerte dal mercato del lavoro locale e la diversa efficacia dei canali di ricerca, come i centri per l'impiego o gli uffici di placement delle Università. Al Nord i laureati in tutti gli ordinamenti cercano lavoro in modo più attivo e possono disporre di una più ampia disponibilità.

Secondo l'indagine i laureati maschi confermano una maggiore propensione a proseguire gli studi (47,1% contro il 39% delle femmine) ma sono i giovani con meno di 23 anni e i laureati con voti fra 106 e 110 e lode a ritardare l'ingresso nel mondo del lavoro per continuare gli studi. Il gruppo di laurea geo-biologico è quello che crea più difficoltà a trovare lavoro su tutto il territorio nazionale, con picchi di sofferenza al Sud. Al Centro soffrono anche i laureati in Ingegneria, mentre al Nord, dove la situazione è migliore in tutti i settori, fanno molta fatica a trovare lavoro i laureati nel gruppo letterario. Il tempo medio per trovare un'occupazione è di 5 mesi (6 mesi al Sud); stranamente, i laureati nel gruppo medico sono i più veloci (3,7 mesi), mentre i laureati del gruppo psicologico solo dopo 6,8 mesi. Gli occupati hanno un lavoro dipendente nel settore privato e guadagnano fra mille e 1.500 euro, con un salario più altro per i maschi.
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Mutazione geni R683 e JAK2 correlata all’insorgenza della leucemia negli individui affetti da sindrome di Down

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La rivista “Lancet” ha pubblicato un articolo in cui si afferma come un team di ricercatori ha scoperto una mutazione genetica in persone affette dalla sindrome di Down che soffrono anche di leucemia linfoblastica acuta (ALL), un tumore del sangue o del midollo osseo. Questa scoperta rivistapotrebbe portare allo sviluppo di nuovi farmaci per curare questo grave tipo di leucemia. Lo studio è stato guidato da scienziati in Israele ed è stato condotto da una squadra di ricercatori provenienti da istituzioni in Israele, Italia, Germania, Austria, Repubblica Ceca, Irlanda, Francia e Svizzera. Esso è stato supportato in parte dalla Commissione europea mediante il progetto integrato del Sesto programma quadro (6°PQ) EUROHEAR ("Advances in hearing science: from functional genomics to therapies").

Le persone con la sindrome di Down, un disturbo causato da una copia in più del cromosoma 21, presentano un rischio maggiore (da 10 a 30 volte) di sviluppare la leucemia, in particolare la ALL. Questa associazione è conosciuta da quasi 70 anni, ma la sua causa e i meccanismi che ne sono alla base non sono mai stati ben compresi.

Le persone con la sindrome di Down hanno, tra le altre anomalie fisiche, una predisposizione maggiore rispetto al normale alle infezioni, i pazienti malati di ALL con la sindrome di Down in passato ricevevano delle cure meno aggressive, poiché mostravano una scarsa tolleranza ai regimi classici.

Nel corso degli anni sono state avanzate diverse teorie per spiegare l'associazione tra sindrome di Down e ALL. Il prof. Shai Izraeli del Sheba Medical Centre in Israele e i suoi colleghi hanno testato l'ipotesi che la mutazione nella JAK2 possa essere comune nella ALL associata alla sindrome di Down.

Questa particolare mutazione era un ottimo candidato da studiare, poiché le mutazioni della JAK2 sono già state implicate in altri cancri che attaccano i globuli bianchi.

I ricercatori hanno analizzato campioni di midollo osseo provenienti da pazienti affetti da ALL associata alla sindrome di Down e hanno scoperto che il 18% di questi pazienti presentavano mutazioni della JAK2 che non erano state ereditate dai genitori e che ai bambini che presentavano la mutazione della JAK2 veniva diagnosticata la ALL prima (4,5 anni) rispetto ai bambini senza la mutazione (8,6 anni). La mutazione della JAK2 è composta da alterazioni in cinque alleli, ciascuna delle quali colpisce un singolo residuo aminoacidico codificato dal gene della JAK2, conosciuto come R683.

Gli autori hanno concluso che,"le mutazioni R683 JAK2 acquisite per via somatica delimitano un sottogruppo ALL distinto che è associato soltanto alla sindrome di Down. Gli inibitori della JAK2 potrebbero essere utili per la cura di questa leucemia."

Nel suo commento di accompagnamento sullo studio della JAK2, il dott. Charles Mulligan del St. Jude's Research Hospital nel Tennessee, Stati Uniti, ha spiegato che "la ALL è caratterizzata da anomalie cromosomiche, come acquisizioni o perdite di interi cromosomi. L'identificazione di queste anomalie è importante per la gestione clinica, e ha fornito dei chiarimenti fondamentali sulla emopoiesi normale e leucemica". Egli ha continuato dicendo che le scoperte del presente studio "suggeriscono che l'inibizione della JAK2 potrebbe essere un utile approccio terapeutico nella ALL con mutazione della JAK2 associata alla sindrome di Down".

La scoperta di questa mutazione nella ALL associata alla sindrome di Down rientra in uno sforzo più grande di analizzare l'intero genoma della ALL. Il dott. Mulligan ha avvisato che i risultati "rappresentano un importante progresso nella caratterizzazione genetica della ALL associata alla sindrome di Down, ma ci si deve ricordare che la nostra comprensione delle aberrazioni genomiche necessarie a indurre la leucemia è lontana dall'essere completa." La possibilità di risequenziare interi genomi per la cura della leucemia e di altri tumori è il soggetto di intensi studi; si spera che con il tempo l'intero genoma della ALL venga scoperto e che questo porti allo sviluppo di nuovi interventi terapeutici per questa malattia.

FONTE: Molecularlab.it & Cordis.it
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Omalizumab, un nuovo farmaco per combattere l’asma allergico

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L’omalizumab, primo anticorpo monoclonale per il trattamento dell'asma allergico non controllato, ha ricevuto a Milano il Premio Galeno 2008, il prestigioso riconoscimento considerato il "Nobel" italiano dei farmaci. La giuria, presieduta da Rodolfo Paoletti, dirigente del dipartimento di Scienze farmacologiche dell'Università degli Studi di Milano, ha indicato l’omalizumab come "farmaco biotecnologico innovativo dell'anno" per i benefici apportati nella terapia dei pazienti affetti da asma allergico non controllato: "Omalizumab ha realmente costituito una innovazione terapeutica importante, fornendo un trattamento aggiuntivo efficace per tutti quei pazienti che fino ad ora erano obbligati a terapie con cortisonici per via generale e per tempi lunghi. In questi ultimi anni, grazie all'esperienza clinica diretta e all'ulteriore sviluppo delle conoscenze, si sono aperte anche interessanti nuove prospettive di impiego in patologie diverse dall'asma". Ha spiegato il presidente della giuria come "la nostra scelta si è incentrata su omalizumab perchè l'innovazione portata da questo farmaco alla cura dell'asma grave è significativa. Ad influire sulla scelta è stata infine la buona tollerabilità dimostrata nelle prove preliminari del farmaco. Si tratta del primo anticorpo monoclonale in grado di bloccare selettivamente il meccanismo che scatena gli attacchi d'asma. ". L'impatto economico dell’asma, e' elevato: nella sola Europa il costo annuale è stimato in circa 18 miliardi di Euro ogni anno.
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17 ottobre, 2008

Tagli agli specializzandi: aggiornamento dalla Federspecializzandi

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In data odierna dal Ministero dell'Università sono pervenuti rassicuranti aggiornamenti in merito alla paventata ed ingiusta maggiorazione dell'aliquota previdenziale per i medici specializzandi. Il MIUR si è dichiarato infatti contrario a tale modifica ed ha chiesto chiarimenti in merito al Ministero del Lavoro.L'Enpam, nella veste del presidente Parodi, ha già espresso ufficialmente la propria opinione con un comunicato stampa nel quale viene sottolineata l'illegittimità del provvedimento adottato e ribadito l'impegno nell'adoperarsi per impedirne l'attuazione anche mettendo a disposizione il proprio ufficio legale. A tal proposito, è previsto per la prossima settimana un incontro tra Federspecializzandi e la Presidenza dell'Enpam per ulteriori chiarificazioni.

Su sollecita richiesta di Federspecializzandi, fra pochi giorni verrà presentata un'interrogazione parlamentare su questo tema. Sono inoltre già state vagliate le ipotesi di azioni legali, tramite pareri richiesti a diversi avvocati.

Federspecializzandi considera questa situazione inaccettabile e pertanto, qualora l'ipotesi dell'aumento dell'aliquota previdenziale minacciasse di diventare realtà, si ritiene pronta ad adottare qualsiasi mezzo, dall'azione legale all'astensione, per impedire l'applicazione di questo ingiusto provvedimento.

FONTE: FEDERSPECIALIZZANDI
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14 ottobre, 2008

A little bit of Golf

Golf is a sport in which a player must bring a ball in a hole dug in the ground using different types of clubs starting from a predetermined point and using as few strokes as possible. Golf is one of the few sports with a ball that does not have a playing standard: every 'golf course' has its own unique design and is generally composed of 9 or 18 holes of various lengths. Long walks in contact with nature, silence, breathe air and have moments of concentration, all things that can help the health of every person.

It is believed that golf commonly originates in Scotland but some fans and historians mention the existence of written documents to state the practice of a game called "golf" in the Netherlands since 1297. The origin of the word should be sought, following an approach in the etymological idioms medieval Scottish and Dutch, the word "kolve" which meant club. This sport was part of the Olympic program in 1900 and 1904.

Golf is a sport governed by numerous rules hours, apparently complicated: having to provide various game situations. The importance of knowing the rules for a player of golf is greatest: this is probably the only sport in which everyone is a judge himself, so honesty and respect must be part of the baggage of every golfer. In addition, there are procedures to follow to avoid penalties or simply to exploit its advantage in certain situations.

During a navigation session on the internet I found MyrtleBeachGolf.net. It’s the official site of the famous Myrtle Beach golf vacations and it is the first choice for all golf lovers. They book packages and vacations. Golfers can get online quotes and look at all the Grand Strand area golf courses. They have a team of golf specialists that can create custom golf vacation packages for all the passionate golf player. In that site they also explain what are the better periods to play golf (and, of course, to prenote a holiday at their hotel). Golf Myrtle Beach offers some attractions and guarantee enjoyment with bar, ristorants and nightlife.

If you want to discover all the challenging courses they could offer and all the resort service you can suspire for your holiday plan, take a look at their site expecially for what they offer about Myrtle Beach Golf Packages.
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13 ottobre, 2008

Dalla UE un "Allarme Mp3 e Ipod": il loro abuso danneggia l'udito

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Mentre nel mondo impazza il dibattito sulla legalità della musica compressa in file audio e ascoltata in rete, la diffusione di lettori Mp3 portatili sottoforma di dispositivi di varia natura (Ipod, cellulari, micropc, ect) rischia di danneggiare seriamente la salute dell’udito di milioni di persone in tutto il mondo. Colpa dell’abuso di tali strumenti che porta l’utente ad ascoltare musica con livelli di volume molto più alti del necessario e per lunghi periodi di tempo. Il danno si aggrava dal momento che lo stesso appassionato, dopo aver ascoltato musica per almeno un’ora, sente diminuire il volume percepito dallo strumento per un processo naturale di difesa (a causa di un irrigidimento del timpano per incremento dello stato di contrazione del muscolo tensore del timpano e del muscolo stapedio) e a sua volta spesso tende ad aumentare ancora il volume di qualche punto per compensare tale meccanismo. L’ascolto ripetuto e prolungato, ad esempio per un’ora al giorno tutti i giorni, porta nel giro di qualche anno ad una graduale diminuizione irreversibile della capacità acustica del soggetto. E’ questo il sunto dello studio statistico consegnato stamane dal comitato scientifico per i rischi sanitari emergenti alla commissione UE. L’esito dell’indagine rappresenta un serio allarme: "il 5-10% di coloro che, per un periodo di almeno 5 anni, ascoltano musica con apparecchi portatili per più di un'ora al giorno, tenendo l'apparecchio ad alto volume, rischia una perdita permanente della capacità uditiva". Gli scienziati hanno oggi confermato che "vi è motivo di preoccupazione soprattutto per le fasce d’età più basse, quali bambini e adolescenti".
I risvolti di tale allarme potrebbero essere clamorosi e riguardare sia il lato medico (ad esempio l’obbligo di controlli acustici periodici per i soggetti più giovani) sia il lato tecnologico (ad esempio un “blocco” del volume degli apparecchi venduti o l’obbligo di porre nei nuovi strumenti venduti dei sistemi obbligatori di segnalazione per mettere in allerta il soggetto giovane sull’abuso dei tempi e dei modi di ascoltare musica).
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11 ottobre, 2008

SCLEROSI MULTIPLA: 3000 PIAZZE PER COMBATTERLA

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Per combattere la sclerosi multipla, oggi e domani torna in 3.000 piazze italiane "Una mela per la vita", manifestazione di raccolta fondi che andranno a sostenere la ricerca scientifica e i servizi dedicati a chi è affetto da tale malattia.

La sclerosi multipla, chiamata anche sclerosi a placche, è una malattia infiammatoria cronica demielinizzante che colpisce il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) a patogenesi autoimmune. La grande variabilità dei sintomi che la caratterizzano è conseguenza di un processo di degenerazione della mielina, da qui il termine “demielinizzante”. La mielina costituisce la guaina che riveste parte del corpo dei neuroni permettendo la trasmissione rapida e integra degli impulsi nervosi. Se in uno stato di normalità le informazioni nelle fibre nervose sono trasmesse a 100 m/s, in un individuo affetto dalla sclerosi multipla la velocità scende gradualmente a 5 m/s. Nel corso della malattia la distruzione delle guaine mieliniche causa il blocco o rallentamento degli impulsi che vanno dal sistema nervoso centrale verso le diverse parti del corpo e viceversa. La sua distruzione è un processo irreversibile: una volta danneggiata la mielina non può più essere riparata. Le aree in cui la mielina è stata danneggiata vengono anche dette placche. Da ciò deriva l'appellativo sclerosi a placche. La sclerosi multipla è una grave malattia del cronica, invalidante ed imprevedibile, che colpisce principalmente i giovani tra i 20 e i 30 anni. In Italia ogni 4 ore vengono diagnosticati casi di sclerosi multipla.


La manifestazione di solidarietà è promossa dall'Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla sua Fondazione FISM, con la preziosa collaborazione di UNAPROA (la principale unione di produttori ortofrutticoli d'Europa) che ha fornito oltre 4 milioni di frutti per tale iniziativa creata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Testimonial AISM sarà Gianluca Zambrotta, il forte terzino calciatore dell'AC Milan e da sempre sostenitore della associazione, il cui messaggio è “colpire la sclerosi multipla oggi è possibile”.

Sarà possibile contribuire facendo una offerta minima di acquisto di 7 euro per uno dei 320 mila sacchetti di mele presenti nei punti di ritrovo. Per conoscere la piazza più vicina è attivo 24 ore su 24 il numero 840.50.20.50 (al costo di un solo scatto da tutta Italia). L’elenco sarà, inoltre, disponibile sul sito www.aism.it e su www.unaproa.com. Per avere invece maggiori informazioni sull’iniziativa e sulle forme di collaborazione o sulla patologia stessa, l’AISM svolge un importante ruolo comunicativo attraverso il sito www.aism.it, il numero verde 800 803028, le pubblicazioni, i seminari on line, gli Infopoint presso i Centri clinici e la disponibilità all’incontro presso le Sezioni AISM sul territorio.
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09 ottobre, 2008

Siti offrenti "cure miracolose": cosa sono, come difendersi...

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Tutti noi sappiamo come internet rappresenti un fondamentale mezzo per la diffusione di informazioni preziose riguardo la nostra salute. Purtroppo, storicamente internet rappresenta anche un potenziale mezzo di diffusione di attività illecite che "sfruttano" i nostri problemi di salute a loro esclusivo vantaggio economico. Su internet sono tanti i "cyber-criminali", gente (o organizzazioni) senza scrupoli che puntano ad approfittare delle situazioni di grave disagio delle persone per poter ottenere imponenti guadagni illeciti. Recentemente abbiamo assistito ad un aumento impressionante del numero di siti creati "ad hoc" per attirare l'attenzione dei naviganti inesperti. Tali siti sono largamente indicizzati su google (perchè il loro indirizzo viene "spammato" su tante pagine e diffuso più volte in modo che compaiano ai primi posti dei motori di ricerca e abbiano più "attenzione" da parte dei naviganti) e utilizzati in modo fraudolento per estorcere loro denaro, codici di conti correnti e dati personali. L'avvento di sistemi di pagamento elettronico, come Paypal, ha incrementato in modo preoccupante sia il numero che l'aggressività dei testi riportati in tali siti, perchè mediante tali sistemi il pagamento di denaro diviene più facile e poco remunerato.

A titolo di esempio come siti "truffa", desideriamo segnalare il sito (link al sito oscurato per impedire ripercussioni legali). Come potete vedere voi stessi, questi è un sito esemplare: grafica fatta in modo spartano ed eclatante, un testo fortemente ingrandito e appariscente (con scritte fatte con programmi spartani e utilizzati da gente alle prime armi, tipo Microsoft Word), riferimenti a un fantomatico dottore (che non esiste) con tanto di foto (di un ragazzino, probabilmente rubata da qualche sito su internet) e di cui si fa larga pubblicità con riferimenti a "libri di grande successo" (ovviamente falsi) e articoli di giornale "celebrativi" (ovviamente fasulli), autori e riferimenti email verso persone palesemente ignote (di nazionalità probabilmente russa o balcanica) ma riferimenti bancari e per paypal ben evidenti.

Abbiamo scoperto l'esistenza di questo sito mediante messaggi "pubblicitari" che sono stati lasciati come commento su questo blog. Potete facilmente vedere la tecnica utilizzata:

1) dapprima catturano l'attenzione inducendo il dubbio che le medicine attuali non funzionerebbero o che i dottori e le case farmaceutiche sarebbero vostri "nemici" che non vi curano o non vi vogliono curare

2) in seguito mettono in dubbio l'effettiva validità delle cure stesse, adducendo motivi assurdi, come "cure fatte apposta per non farvi guarire", il che porta addirittura a inviti a sospendere le cure, il che è una cosa GRAVISSIMA...

3) poi propongono le "Loro" cure assurde ma "realmente funzionanti", citando fantomatici "farmaci omeopatici o naturali" o addirittura provenienti da oscure civiltà indiane, e promettono di spedire cure relative a "farmaci tossici utilizzati a dosi non letali",

4) infine completano l'opera di "cattura" mediante frasi di forte pressione psicologica, ad esempio sottolineando le gravi complicanze che derivano dalla patologia e adducendole come motivi per prendere la loro cura.

Molto spesso questi siti si limitano a vendere dei costosissimi "libri virtuali" (e-book in formato pdf o msword) nella quale ci sarebbero scritte delle spiegazioni per permettere la cura definitiva del problema. In realtà questi sono esclusivamente "carta straccia", file generici su tesi o argomenti di medicina, mandati via e-mail in cambio di denaro oppure in cambio di offerte irrisorie accompagnate al furto dei codici della carta di credito.

Dopo questa lunga spiegazione, concludiamo avvertendovi di DIFFIDARE SEMPRE di siti che vi propongono fantomatiche cure alternative in cambio di offerte di denaro, questa cosa vale per il diabete come per qualunque altra patologia di cui si parla di "sedicenti cure nascoste". Cure miracolose e nascoste NON ESISTONO, i dubbi che questi criminali tentano di porvi nella mente sono esclusivamente un mezzo per estorcervi denaro e i loro mezzi psicologici di pressione sono vigliaccate di cui, si spera, un giorno dovranno rendere conto alla legge, terrestre o divina.
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07 ottobre, 2008

Influenza: in arrivo il vaccino 2008 contro l’Australiana

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Leggermente in anticipo rispetto ai tempi, il vaccino antinfluenzale per questo inverno 2008 è già arrivato nelle farmacie italiane. E’ un farmaco in grado di proteggere dall'influenza relativa ai ceppi virali A/Brisbane (H1N1), A/Brisbane (H3N2) e B/Florida, che come lo scorso anno dovrebbero avere il loro picco di diffusione nel periodo natalizio. Sono ovviamente ceppi totalmente differenti rispetto a quelli dello scorso anno, per cui è consigliata la vaccinazione per la protezione dalle manifestazioni che le stesse possono comportare: tosse, naso chiuso, febbre alta, dolori muscolari e altri fastidi che caratterizzano l’influenza stagionale. Il vaccino è sconsigliato per i bambini da 6 a 36 mesi.

La “campagna di vaccinazione anti-Australiana” normalmente si estende da metà ottobre a fine dicembre, il vaccino è gratuito per i soggetti esenti per particolari patologie (a carico dell'apparato respiratorio, malattie dell'apparato cardiocircolatorio, diabete, malattie renali, tumori, malattie degli organi emopoietici, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunodepresione da farmaci o Hiv, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali) oltre che per bambini di età superiore a 6 mesi e per anziani di età superiore ai 65 anni. E’ indicato poi per molte altre condizioni, quali ad esempio donne al secondo trimestre di gravidanza in poi, medici e personale sanitario, familiari e contatti di soggetti ad alto rischio, ect.
La vaccinazione invece non è ovviamente consigliata a soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico ad una precedente vaccinazione o ad uno dei suoi componenti.

Attualmente è presente un esercito di virus denominati “Parainfluenzali” che precedono il virus influenzale e che possono comportare l’insorgenza di sintomi caratteristici quali naso chiuso, febbricola o febbre moderata e discontinua, tosse e fastidi vari, tuttavia con una intensità e una durata che sono solitamente inferiori rispetto a quella influenzale.

In qualsiasi caso, la cura migliore per l'influenza è il riposo e il mangiar sano: è indubbio che il vaccino sia una delle poche armi a disposizione e che l'insorgenza della malattia possa essere contrastata solo attraverso farmaci che ne riducono i sintomi ma ancora nessun farmaco è di efficacia provata contro i virus stagionali.
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06 ottobre, 2008

Il governo taglia gli stipendi agli specializzandi

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Vergognoso atto da parte del Governo attualmente in carica: con decreto legislativo il Ministero del Lavoro ha disposto un taglio RETROATTIVO degli stipendi degli specializzandi in medicina, che erano stati recentemente aumentati con la stipula di un nuovo contratto. Tramite il gioco dell' "Aliquota Intera - Aliquota Ridotta" il ministero non solo ha chiesto all'INPS di aumentere l'aliquota versata allo stato dal 18 al 24 percento, causando una riduzione da una media di 1700 a circa 1300, ma i soldi versati agli specializzandi dal 2006 fino ad adesso dovranno essere restituiti dagli istituti eroganti, cioè le Università, soldi che ovviamente verranno ad essere restituiti dagli occupati stessi, non si sa ancora come.

Tale decisioni vanifica tutto ciò che era stato ottenuto tempo addietro col nuovo contratto (atteso dagli specializzandi da anni) e rappresenta un danno economico abbastanza grave per tutti i giovani che, utilizzando i soldi ottenuti con la loro attività di specializzazione, avevano iniziato a costruirsi un futuro.

La fase più precaria della vita di persone che hanno scelto un lavoro difficilissimo: precari e incerti del posto di lavoro, spesso sfruttati o eccessivamente responsabilizzati, spesso posti a compiti che non gli competono. Il governo ha risposto a tutto questo con un taglio economico, compiendo il classico "gioco delle tre carte" sul futuro dei giovani del paese. E' un governo che non alza le tasse: purtroppo taglia direttamente gli stipendi.


Di seguito un estratto della circolare emanata dall'INPS il 1 Ottobre 2008.


OGGETTO: ||Gestione separata di cui all’art. 2, comma 26, della legge n. 335/95.
Chiarimenti a seguito di parere ministeriale.|||

SOMMARIO:
1) Medici in formazione specialistica, di cui all’art. 37 del decreto legislativo n. 368/1999 e successive modifiche: aliquota contributiva.
2) Soggetti che hanno usufruito dell’incentivo al posticipo del pensionamento, di cui alla legge n. 243/2004: aliquota contributiva.
3) Borse di studio integrative, di cui alla legge n. 170/2003 e successive modifiche, per il sostegno alla mobilità internazionale degli studenti:limite contributivo.
4) Collaboratori non residenti in Italia già sottoposti in un Paese straniero ad un regime di previdenza obbligatoria: aliquota contributiva.

1) Medici in formazione specialistica, di cui all’art. 37 del decreto legislativo n. 368/1999 e successive modifiche.
Come già comunicato con circolare n. 37 dell’8 febbraio 2007, i medici in formazione specialistica sono obbligatoriamente iscritti alla Gestione separata.
Difatti l’articolo 1, comma 300, lett. c) della legge 23 dicembre 2005, n. 266, sostituendo integralmente il comma 2 dell’articolo 41 del decreto legislativo 368/1999, stabilisce che “a decorrere dall’anno accademico 2006-2007, ai contratti di formazione specialistica si applicano le disposizioni di cui all’articolo 2, comma 26, primo periodo, della legge 8 agosto 1995, n. 335, nonché le disposizioni di cui all’articolo 45 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326”.
Con riferimento al conseguente obbligo contributivo e per espresso richiamo all’articolo 45 della legge n. 326/2003, con la citata circolare n. 37/2007 è stato disposto che l’aliquota contributiva da applicare agli importi percepiti mensilmente dai medici in formazione specialistica è quella propria degli iscritti alla Gestione separata che non risultino assicurati presso altre forme di previdenza obbligatoria, cioè l’aliquota intera.
Sull’applicazione dell’aliquota intera è intervenuto l’Ente di previdenza dei medici (ENPAM), argomentando che tali soggetti sono già iscritti all’Ente al quale pagano la “quota A” e rivendicando l’utilizzo dell’aliquota contributiva ridotta riferita ai soggetti già iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria.
La problematica è stata rappresentata, con nota del 22/5/2007 e successive, al Ministero del lavoro e della previdenza sociale con richiesta di esprimere il proprio parere, e in attesa della relativa risposta l’Istituto, con messaggio n. 29642 del 7/12/2007, facendo riferimento alla normativa generale della Gestione separata, ha disposto, per i medici in formazione specialistica già iscritti all’ENPAM, l’utilizzo in via provvisoria dell’aliquota ridotta.
Il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, con nota del 10/9/2008, ha chiarito che la disposizione del citato comma 300 si configura come norma speciale rispetto alla disciplina generale recata dall’articolo 45 della legge n. 326 del 2003.
Da ciò discende, a giudizio del Ministero, che per i medici in formazione specialistica deve essere utilizzata sempre l’aliquota piena, indipendentemente dalla loro iscrizione all’ENPAM e dall’eventuale svolgimento di contemporanee attività di tipo professionale.In relazione a quanto sopra le aliquote da prendere in considerazione per i versamenti di cui si tratta sono le seguenti:
- per l’anno 2006 il 18,20%, entro il limite di reddito di cui all’art. 3 della legge 14 novembre 1992, n. 438 fissato in € 39.297,00, o il 19,20%, per la quota eccedente tale limite;
- per l’anno 2007 il 23,50% ed il 23,72% per i soli mesi di novembre e dicembre (v. messaggio n. 27090 del 9/11/2007);
- per l’anno 2008 il 24,72%.
Pertanto, le università interessate dovranno effettuare i relativi versamenti integrativi qualora avessero utilizzato, per il calcolo dei contributi versati, l’aliquota ridotta.
Tali versamenti integrativi si riterranno compiuti in tempo utile ove siano effettuati entro tre mesi dall’emanazione della presente circolare, senza l’applicazione delle sanzioni civili previste dall’articolo 116 della legge n. 388/2000.

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03 ottobre, 2008

Sorpresa: la legge di Overton forse non è valida...

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Intorno al 1890 lo scienziato svizzero E. Overton ha sviluppato un'equazione che prevede la velocità con la quale una data molecola entra in una cellula. La legge che ne deriva, che prende il nome dal suo inventore, indica in pratica questo principio: più semplice è per una sostanza chimica dissolversi nei lipidi (grassi), più velocemente questi verrà trasportata nella cellula. Uno dei parametri più importanti della legge di Overton è K, che definisce la lipofilicità (natura oleosa) delle sostanze chimiche sotto studio. In altre parole, più la sostanza chimica preferisce i lipidi, più velocemente entra nella cellula. Nuove scoperte effettuate dai chimici della Università di Warwick nel Regno Unito contraddicono la "legge di Overton": i risultati sono stati pubblicati online nel Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).

Nella ricerca, gli scienziati hanno usato le ultime tecnologie per studiare in dettaglio ciò che accade esattamente quando una molecola entra in una cellula. Per lo studio hanno usato acidi deboli: secondo la legge di Overton, queste molecole lipofiliche dovrebbero passare attraverso la membrana cellulare in modo relativamente veloce. Contraddicendo la legge, i ricercatori hanno verificato che le molecole più lipofiliche hanno impiegato più tempo per attraversare la membrana rispetto agli acidi meno lipofilici. La nuova regola suggerisce che la regola di Overton si deve cambiare completamente: secondo questi risultati più facile è per le sostanze chimiche dissolversi in un lipide, più lentamente vengono trasportate attraverso la membrana cellulare.

"Si tratta di una scoperta sorprendente ed emozionante. Pare che le nostre osservazioni dirette minino completamente una regola chiave che ha resistito al test del tempo per oltre un secolo," ha affermato il ricercatore capo, il professor Patrick Unwin, che prosegue “Ora effettueremo osservazioni con una serie di altre sostanze chimiche e con altre tecniche per spiegare ulteriormente la base molecolare per le nostre osservazioni. I libri di testo si dovranno riscrivere per rivedere una regola sulla quale è stato fatto affidamento per oltre un secolo. Le tecniche avanzate, come quella che abbiamo sviluppato, dovrebbero spiegare molto più chiaramente l'azione di una vasta serie di molecole di farmaci, che saranno di interesse particolare per gli sviluppatori di farmaci."

FONTE: Molecularlab.it e Cordis.it

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“Nastro rosa 2008” campagna di prevenzione contro il tumore al seno

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Il tumore al seno è fra i primi posti fra le neoplasie che colpiscono le donne europee. Negli ultimi anni, grazie a visite di controllo e diagnosi sempre più precoci, c’è stata una diminuzione della mortalità e un notevole incremento delle remissioni complete. In aiuto delle donne, per tutto il mese di Ottobre sarà in atto la campagna di prevenzione “Nastro Rosa 2008” che comprende tante iniziative in tutta Italia per la prevenzione dei tumori al seno. Per le donne italiane sarà cosi possibile prenotare e sottoporsi, in oltre 350 ambulatori LILT (la Lega italiana per la lotto contro i tumori), visite senologiche di controllo gratuite.

Per informazioni su giorni e orari d’apertura è a disposizione il numero verde 800 99 88 77, aperto dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 20.

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Dnatube.com, come ti visualizzo la scienza...

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Dnatube.com è un progetto particolarmente interessante in cui è possibile vedere filmati relativi a fenomeni scientifici molto significativi che possono essere uploadati, cioè caricati sul sito, direttamente dagli utenti interessati. Molto più di una semplice lezione online, il sito sfrutta il principio di selezione di filmati flash utilizzato da altri siti su internet, quali ad esempio il celebre youtube.com, per introdurre ad un numero quanto più possibile elevato di persone una piattaforma con filmati scientifici. Si va dalla visualizzazione della "mitosi" di una cellula fino alla visione della "contrazione" di una fibra muscolare. Questo sito può essere un'arma particolarmente efficace per permettere a tutti gli studenti, alle prime armi con la scienza, di apprendere al meglio certi fenomeni, avendo un'idea visualizzata e concreta di ciò che normalmente si apprende in modo astratto e asettico.


All'apertura del sito è possibile selezionare uno degli innumerevoli filmati presenti. Peccato la mancata localizzazione in lingue differenti dall'inglese, cosi come il fatto che la maggior parte delle lezioni sia appunto in lingua anglofona, tuttavia è pur sempre possibile osservare le splendide rappresentazioni (molte costruire al computer grazie a programmi di grafica virtuale) accompagnate da accurate descrizioni online.
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SENTIERI DELLA MEDICINA

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