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AFORISMA DEL GIORNO

28 dicembre, 2008

Bug corretto, modifiche, nuovo gruppo su Facebook!

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Nella giornata di oggi è stato riparato un grosso bug che si era verificato nel sito in merito al caricamento con il browser "Internet Explorer". Per motivi non ancora ben comprensibili, nel caricare la pagina il sito rimaneva "tagliato a metà". Ora dovrebbe essere risolto, ma se avete difficoltà nella navigazione vi preghiamo di contattarci o di lasciare un commento nel sito.

Sono state effettuate alcune "rimozioni" dal sito. Innanzitutto sono stati rimossi i banner di alcuni "amici" in cui non risultavamo più riferimenti verso il nostro sito.
E' stato altresì rimosso il banner che puntava a p2pforum, ma per difficoltà nel caricamento dello stesso da parte loro (uno dei motivi per cui si bloccava il caricamento del sito).

Ho provveduto anche a ridurre il numero dei post che vengono presentati in prima pagina. Prossimamente vi sarà un cambio della grafica del sito, al fine di introdurre novità e renderlo maggiormente professionale.

Infine, una notizia: "Sentieri della Medicina" sbarca su Facebook! Per tutti i lettori registrati su facebook, la pagina dove è possibile richiedere di far parte del gruppo di lettori abituali del sito è raggiungibile al seguente indirizzo: http://www.facebook.com/group.php?gid=42709043051&ref=mf

Approfitto per fare gli auguri di buon natale (in ritardo, mea culpa), di ottimo 2009 (in anticipo, hurrà!) e soprattutto auguri di buone vacanze a tutti i nostri lettori!




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26 dicembre, 2008

Influenza: 500 mila a letto entro fine gennaio ma in soccorso arriva un “Numero Verde”

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L’Australiana è arrivata da tempo ma la sfida con i nostri sistemi immunitari si sta intensificando solo in questi giorni. Il virus quest’anno ha già messo a letto per il Natale 100 mila italiani tra adulti e bambini da zero a quattro anni ed il numero è presto destinato a quintuplicarsi, al giro di boa del Capodanno saranno 500 mila, per raggiungere gradualmente i 5-7 milioni del picco previsto tra metà gennaio e fine febbraio.

Il virologo dell'Università di Milano Fabrizio Pregliasco, che con la sua equipe sta lavorando per un controllo dei casi di virus segnalati, commenta: "È il saldo, per ora, dei casi isolati e delle segnalazioni dei medici-sentinella ma ci attendiamo data la diffusione aggressiva del virus favorita dal freddo continuo ed intenso, un'impennata - avverte Pregliasco - subito dopo il Capodanno, diciamo nella prima settimana di gennaio con 500 mila italiani a letto. Ci aspettiamo il picco tra metà gennaio e fine febbraio e prevediamo da 5 a 7 milioni gli italiani che saranno colpiti dall'australiana, ma accanto all'australiana si faranno sentire i virus di stagione, come i rinovirus, con naso chiuso e raffreddore".

Il virus australiano è "aggressivo, cattivo per la sua diffusione ma i suoi effetti saranno - spiega Pregliasco - nella casistica classica: febbre alta, dolori muscolari, un diffuso e fastidioso senso di stanchezza, inappetenza. Raccomandazioni? In primis, trattare la febbre con accortezza e prudenza usando gli antipiretici per abbassarla e non per stroncarla". E poi, "non prendere antibiotici, star al caldo, mangiare leggero, a esempio brodini ricchi di proteine e richiedere l'intervento del medico solo se dopo 4-5 giorni i sintomi non sono passati per evitare ogni eventuale complicanza".

E per coloro che non sono ricorsi subito alla vaccinazione, il virologo avverte come oramai il tempo sia “passato” ma che ciò non vieti di non attuarla ugualmente: “vaccinarsi è un pò tardi ma nessuno vieta di farla, sebbene tale strategia di difesa esplicherà i suoi effetti soltanto dopo una decina di giorni e quindi il rischio di ammalarsi nonostante il vaccino, durante tale periodo, è piuttosto alto".

Intanto, arriva un’arma in più che permetterà di tranquillizzare le famiglie che si ritrovino in difficoltà per l’influenza: da qualche settimana e fino a tutto febbraio è stato istituito un numero verde che vedrà il maggior numero di chiamate proprio durante questo periodo festivo. Basterà digitare l'803.555, il numero unico a disposizione della Protezione civile regionale per avere le informazioni mediche necessarie in modo da curare l'influenza senza muoversi da casa.

L'iniziativa di Regione, Fimmg, Protezione civile ed Ares118 si chiama «Progetto Influenza» e mette in rete per la prima volta i medici di famiglia che lavorano in gruppo nelle Unità di Cure Primarie (Ucp). Si tratta di circa 3.800 (sul totale di 4.800) tra medici e pediatri di tutto il territorio regionale che sono così raggiungibili in modo diretto nei casi di bisogno. Un servizio molto utile - soprattutto per bambini, persone anziane e sole e per malati cronici - che funziona ogni giorno dalle ore 8.00 alle ore 20.00 e permetterà di coadiuvare l’intervento della guardia medica.

Due sono gli obiettivi principali dell'iniziativa: garantire in questo periodo festivo e per tutto il tempo nel quale imperverserà l'«australiana», un punto di accesso unico e celere al sistema sanitario regionale; potenziamento della rete della medicina territoriale al fine di far diminuire gli accessi che intasano i Pronto Soccorso ospedalieri.

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20 dicembre, 2008

Il corteggiamento? Per la Drosophila è anche una questione di... genetica!

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I ricercatori dell'Università di Hokkaido, in Giappone, hanno dimostrato, utilizzando come modello il moscerino della frutta, l'esistenza di un legame diretto fra dimorfismo sessuale cerebrale e differenze di comportamento di genere e per la prima volta hanno anche identificato il minuscolo cluster di cellule che è responsabile del fenomeno. Ken-ichi Kimura che ha diretto lo studio e firma un articolo in merito pubblicato sulla rivista "Neuron" spiega che "Sebbene precedenti ricerche abbiano identificato un numero ridotto di aree cerebrali che hanno un ruolo centrale nell'avvio del comportamento sessuale, non si sapeva nulla sull'identità dei neuroni e delle loro reti nelle regioni cerebrali preposte alla generazione del comportamento di corteggiamento".

Durante il corteggiamento il maschio di Drosofila manifesta una serie di complessi comportamenti stereotipati: si avvicina a essa facendo vibrare le ali in modo da produrre un "canto" che la attira, evitando che questa si allontani, come altrimenti avverrebbe. Kimura e collaboratori sono riusciti a identificare e manipolare i piccoli gruppi di cellule nel cervello del moscerino coinvolte in questo processo, concentrando l'attenzione sui neuroni che esprimono il gene fruitless (fru) che codifica per una proteina espressa solo nel cervello del maschio.
il gene fru agisce in parallelo con un altro gene chiamato doublesex (dsx) come controllore dell'organizzazione cerebrale del comportamento sessuale.
I ricercatori hanno identificato nel maschio un piccolo gruppo di cellule, chiamato P1, che esprimono fru/dsx e sono determinanti per l'avvio del corteggiamento. Nelle femmine le cellule P1 sono assenti poichè per l'azione di una proteina femminilizzante detta DsxF vengono distrutte.

La manipolazione genetica di alcune femmine di moscerino volta alla conservazione delle cellule P1 provoca la manifestazione del comportamento di corteggiamento maschile, anche se nessun'altra parte del cervello ha subito processi di mascolinizzazione. Kimura spiega "P1 è localizzato nella regione dorsale posteriore del cervello ed è composto da soli 20 neuroni che hanno proiezioni che comunicano con il protocerebro. Abbiamo scoperto che la presenza nel cervello della proteina mascolinizzante Fru è necessaria perché le proiezioni dei neuroni P1 si posizionino in modo corretto". I risultati dimostrano che l'azione coordinata dei geni dsx e fru conferisce la capacità di far innescare ai neuroni P1 il tipico comportamento di corteggiamento maschile.

FONTE: Molecularlab.it

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Spagna: scoperto ceppo HIV con attività più aggressiva

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Ricercatori dell'Istituto di ricerche sull'Aids IrsiCaixa, dell'ospedale Trias y Pujol di Badalona, hanno identificato una variante del virus Hiv-1 (il piu' frequente nel mondo occidentale) che causa uno sviluppo fulminante dell'Aids. Nell'1% dei sieropositivi la malattia avanza in pochi mesi, spiegano i ricercatori. Il virus e' stato rilevato in due pazienti infettati nel 2007 -un uomo di 25 anni e un ragazzo di 15- secondo quanto pubblica Clinical Infectious. Inoltre, e' stato localizzato in altri cinque casi, di cui 4 in Catalogna. "Non sappiamo se sia un focolaio particolarmente virulento, certo e' che quanto piu' cerchiamo, piu' lo incontriamo", ha spiegato Javier Martinez-Picazo dell'IrsiCaixa.

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La rivista "Science" premia le staminali riprogrammate come scoperta dell'anno

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Le cosiddette cellule staminali adulte riprogrammate che regrediscono fino allo stadio embrionale dotate della stessa capacita' di trasformarsi in tutti i tessuti del corpo umano come le embrionali. Questa, secondo 'Science', e' la scoperta piu' importante del 2008. In particolare il prestigioso settimanale apprezza le cosiddette staminali etiche per la loro possibile efficacia nella cura di malattie degenerative come l'Alzheimer, il Parkinson, le distrofie (Sla) senza le implicazioni rappresentate dalle embrionali. Nella classifica anche l'osservazione diretta dei pianeti extrasolari e lo sviluppo di nuovi materiali superconduttori.
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Nato a Londra primo bebe' immune dal cancro al seno ereditario

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Nascera' la prossima settimana in Gran Bretagna il primo bebe' del Regno Unito selezionato 'geneticamente' per non avere il cancro al seno di tipo ereditario. I medici hanno selezionato gli embrioni ed eliminato quelli con un gene ereditario che avrebbe assicurato al nascituro oltre il 50 per cento delle possibilita' di sviluppare il cancro. La madre aveva deciso la selezione degli embrioni perche' il marito aveva una storia devastante, risalente a tre generazioni, legata alla malattia: era lui stesso positivo al gene e la sorella di lui, la madre, la nonna e una cugina avevano tutte avuto il cancro al seno. La coppia ha concepito undici embrioni, di cui 5 sono stati trovati privi del gene. Due di questi sono stati impiantati nel grembo della donna ed uno si e' sviluppato. Adesso il gene cosiddetto BRCA-1 e' stato eliminato dall'asse ereditario della coppia. Per i medici si tratta di un passo avanti che segna una pietra miliare nella lotta al cancro: "E' una tecnica che e' stata migliorata e sviluppata nel corso di pochi anni ed ora potra' esser offerta come ottima opzione alle altre coppie che hanno questa anomalia genetica", ha detto Paul Serhal, il ginecologo che ha avuto in cura la donna. La coppia era una delle tre depositarie della stessa anomalia genetica, che si erano dette disponibili all'esperimento: una donna della coppia non ce l'ha fatta a rimanere incinta, un'altra si e' tirata indietro. Si calcola che in Gran Bretagna circa il 5 per cento dei 44.000 casi diagnosticati ogni anno di cancro mammario siano causati dai geni BRCA-1 e BRCA-2, entrambi diagnosticabili gia' negli embrioni. Secondo i medici, migliaia di casi di tumore potrebbero essere evitati attraverso la diagnosi preimpianto (che in Italia, e' proibita alla legge 40). E pare che in Gran Bretagna molte donne che risultano positive al gene si sottopongano alla mastectomia per evitare il tumore. La 27enne madre britannica, di cui non e' stato rivelato il nome, ha detto che dopo aver visto tutte le donne della famiglia del marito soffrire atrocemente, aveva giurato a se stessa di far di tutto per evitare ai propri figli un simile dolore; ma qualunque figlia femmina fosse nata da lei e il marito avrebbe avuto tra il 50 e l'80 di probabilita' di sviluppare il cancro mammario. "Nel corso delle tre ultime generazioni, ogni donna della famiglia di mio marito ha avuto il tumore al seno, tra i 27 e i 29 anni. Abbiamo pensato che, se ci fosse stato il modo per evitarlo ai nostri figli, era una strada che dovevamo percorrere". Nonostante fossero entrambi fertili, i due si sono sottoposti all'inseminazione in vitro per poter fare la diagnostica pre-impianto. I test sono stati realizzati prelevando una singola cellula dagli 11 embrioni, quando avevano appena tre giorni di vita. Sei avevano il gene del cancro al seno; due di quelli che ne erano privi sono stati impiantati, e uno ha attecchito diventando un feto. La coppia ha anche potuto congelare altri due embrioni sani per un eventuale uso futuro. Ovviamente il nascituro potra' sempre sviluppare un altro tipo di cancro.

FONTE: Agi.it/salute
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16 dicembre, 2008

Arriva da Sidney il vino che aiuta a prevenire le complicanze cardiovascolari

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Viene da Sidney, Australia, il "vino piu' sano del mondo, che ripulisce i vasi sanguigni riducendo il rischio di attacchi di cuore". L'annuncio, dato dal dott. Philip Norrie, si basa su di un esperimento che prevede la creazione di "bottiglie di annata" contenenti vino con una quantità di "resveratrolo", un antiossidante che si trova naturalmente nell'uva e rappresentante il fenolo piu' noto dal punto di vista terapeutico, circa cento volte superiore rispetto al normale valore. Il resveratrolo aiuterebbe a mantenere il flusso sanguigno tenendo le arterie libere dai depositi di grasso e riducendo il rischio di complicanze cardiovascolari ed un vino infuso con alti livelli dell'antiossidante, che non ha odore ne' sapore, agisce come "un puliscipipe vascolare".

Ha aggiunto in modo entusiasta il creatore di tale bevanda come "Mentre gli effetti positivi di un consumo moderato di vino sono da tempo documentati, l'inclusione di quantita' cosi forti di questa sostanza benefica e' una buona notizia per i bevitori. Non si percepisce nemmeno, e pulisce le arterie mentre si beve".

Il medico ha cominciato a produrre uno "chardonnay" e uno "shiraz", con un tasso di 100 mg per bottiglia di resveratrolo, quanto ne e' contenuto di 70-100 bottiglie di bianco standard, e 15-20 bottiglie di rosso standard. "Debbo sottolineare che ovviamente i benefici si ottengono al meglio con un consumo moderato", ha aggiunto, per scoraggiare chi intenda lanciarsi in un una cura salutista a base di forti bevute.

FONTE: Aduc.it
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Specializzandi in protesta per il taglio alle retribuzioni

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Un esercito di trentamila persona. A tanto ammontano gli specializzandi di medicina in Italia, i cui rappresentanti hanno oggi manifestato sotto il Ministero del Welfare contro l'obbligo alla contribuzione con aliquota piena (24,7%) ad un Fondo Speciale dell'Inps nonostante il contestuale 'obbligo' di contribuzione al fondo generale dell'Enpam. Questa contribuzione doppia, con effetti retroattivi al 2006, grava totalmente (per il 35-40%) sulle retribuzioni previste dai contratti di formazione (1.700 euro medi mensili lordi, cioè dalle 25 alle 28 mila euro lordi annuali), con evidenti risvolti sulle condizioni socio economiche di professionisti la cui età varia tra i 26 e i 32 anni.

"Hanno perfettamente ragione e appoggiamo in pieno la loro protesta contro la doppia ed iniqua contribuzione" ha detto il Rettore dell'Università di Roma Luigi Frati, attuale reggente nonchè Preside della Facoltà di Medicina della capitale. "Abbiamo avuto un tempestivo e positivo riscontro da parte del Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi che si sta sta già adoperando per risolvere la questione".

La protesta degli specializzandi contro "una misura iniqua e ingiusta, adottata dal Ministero del Welfare - ha detto Massimiliano Trapani, dell'Associazione Segretariato italiano medici e specializzandi - per rimpinguare le casse dell'Inps", e' stata sostenuta anche dall'Ordine dei Medici ed Odontoiatri di Roma e dalla FNOMCeO.

"Gli specializzandi sono sfruttati, mal pagati, sottoposti ad orari di lavoro massacranti e per di piu' beffati oggi da una doppia contribuzione per cui con una mano gli si danno dei soldi e con l'altra gli vengono tolti", ha osservato il Presidente dell'Ordine, Mario Falconi per il quale "la protesta di questi giovani riguarda anche la qualita' del lavoro: se il Paese non e' all'altezza di saper investire adeguatamente sugli specializzandi, per i quali oltre che saper essere conta e molto il saper fare, non va da nessuna parte".

E la FNOMCeO, con il suo Presidente Amedeo Bianco ha lanciato un nuovo appello affinchè "l'Inps torni a prevedere per i medici specializzandi una contribuzione ridotta: siamo stati vicini ai 30 mila medici in formazione specialistica, sostenendo le loro buone ragioni contro una circolare dell'Inps. Sono fiducioso e auspico una nuova circolare dell'Inps che preveda l'applicazione dell'aliquota ridotta". E questo - ha concluso Bianco - "e' un primo importante passo su un cammino ancora lungo e difficile, per offrire agli specializzandi di oggi e a quelli di domani una posizione previdenziale solida ed efficace".

Per completezza, riportiamo le informazioni tratte dal sito SIMS.MS riguardo la mobilitazione che ha visto protagonisti gli specializzandi a Roma in questi duri giorni per la capitale:

"" nel corso di una partecipatissima mobilitazione che ha avuto luogo in data odierna a Roma, una delegazione delle due associazioni di categoria è stata ricevuta dal Direttore Generale del Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, Dott Geroldi, il quale ha dato ampie rassicurazioni relativamente al congelamenti degli effetti della circolare INPS venerdì 19 dicembre. La nota che tradurrebbe tale decisione, come da noi richiesto, sarà mandata per conoscenza al MIUR, di modo che lo stesso possa darne comunicazione agli uffici periferici delle Università. Entro il mese di Gennaio dovrebbe finalmente essere sciolto il nodo dell'interpretazione dell'aliquota da applicare.Nel frattempo, non potendo contare a priori su un parere favorevole agli specializzandi, di concerto con l'ENPAM si cercherà di portare avanti la modifica legislativa per il passaggio nell'unico profilo contributivo ENPAM. Nell'immediato, qualora entro venerdì il congelamento della circolare non avesse riscontro, le associazioni hanno proclamato la ripresa dell'astensione a partire da lunedì 22. Vi daremo maggiori dettagli nelle prossime ore.""

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11 dicembre, 2008

A Cosenza: scandalo falsi infermieri. A Roma: scandalo test di ammissione

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Due filoni di indagine di una inchiesta in corso a Cosenza ha portato all'arresto di 72 persone tra la cittadina calabra e Roma e ad avvisi di garanzia per altre 149 persone tutte accusate a vario titolo di truffa, concussione, corruzione ed esercizio arbitrario della professione. I due filoni sono partite da operazioni di verifica condotte sull'operato di un funzionario della segreteria dell'Università Sacro Cuore di Roma e di un infermiere di Cosenza, entrambi arrestati.

L'indagine ha avuto inizio nel 2007 da una segnalazione attuata da un medico di Cosenza che, stanco dell'incapacità professionale di un infermiere, ha presentato un esposto nel quale si chiedeva di accertare l'autenticità del titolo di studio. I carabinieri del Nas di Cosenza hanno così avviato una serie di accertamenti durante i quali è stato individuato un gruppo di persone che avevano organizzato la vendita di falsi diplomi da infermieri, venduti con prezzi variabili dagli ottomila ai diecimila euro.

In seguito, per dare una parvenza di professionalità e i requisiti base richiesti, si svolgeva un brevissimo corso in un clinica privata, sempre nell'hinterland cosentino.

Oltre che in Calabria i carabinieri hanno compiuto accertamenti anche in altre regioni italiane dove i falsi infermieri avevano trovato lavoro. I carabinieri hanno così accertato l'irregolarità del diploma di altri 34 falsi infermieri, alcuni dei quali svolgevano attività nelle sale operatorie mentre altri erano riusciti persino a fare carriera raggiungendo posti di responsabilità dei reparti.

La truffa è iniziata tra il 1975 e il 1976 ed ora alcuni tra i beneficiari sono già andati in pensione. Oltre agli arresti il gip di Cosenza, Loredana De Franco, ha disposto anche il sequestro dei conti correnti e beni mobili e immobili dei falsi infermieri i quali, secondo gli inquirenti, hanno causato un danno erariale pari a 20 milioni di euro che dovranno risarcire allo Stato.

Indagando sui falsi infermieri gli investigatori si sono anche imbattuti in una probabile compravendita di test di ammissione alla facoltà di Medicina e scienze infermieristiche dell'Università Sacro Cuore di Roma. Un funzionario della segreteria dell'ateneo romano riceveva nel suo studio gli studenti interessati ad acquistare in anticipo di test e concordava il prezzo e le modalità di consegna del materiale. Tuttavia su tale filone vi sono ancora indagini in corso e numerose notizie sono riservate.

Fonte: Iltempo.it

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09 dicembre, 2008

Mtv: una prova mediatica di democrazia

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C'è qualcosa che secondo te non funziona? Ci sono regole che vanno cambiate? MTV ti dà la possibilità di farlo unendoti con tutti gli altri ragazzi per costruire insieme la tua proposta di legge di iniziativa popolare da portare in Parlamento.
Sembra difficile, ma non lo è. In occasione dell'Election Day del 14 aprile ci avevate detto quali erano gli ambiti per voi importanti. Ora è arrivato il momento di costruire tutti insieme qualcosa di tangibile e concreto: una legge. Ed è la Costituzione italiana che ci da gli strumenti per farlo con la proposta di legge di iniziativa popolare. La prima cosa che devi fare è scegliere il tema che ti sta più a cuore tra quelli qui sotto. Saranno poi gli studenti di alcune università a scrivere delle proposte di legge sul tema scelto. Poi potrai proporre delle modifiche alla legge e dirci quella che ti convince di più sempre attraverso il sito. Infine raccoglieremo tutti insieme le 50 mila firme necessarie per portare la proposta in Parlamento. Ma ora è il momento di dirci su cosa vuoi provare a cambiare le cose! Dobbiamo essere in tanti perchè riguarda il futuro di tutti noi e solo tutti insieme possiamo farlo!





Vedo tutto che va in panne
Le cose non vanno e adesso ho voglia di cambiarle
Sento troppe voci e non puoi più insonorizzarle
Alza quel volume e fai vedere che hai le palle

Tocca a me cambiarle
Tutte le parole che mi vogliono distrarre
Posso disturbare?
Qua sembra tutto troppo grande
Ma sono qua fuori e sto salendo già le scale

Alza quella testa e fai vedere che hai carattere (1 per la svolta, 0 per le chiacchiere)
Perché le cose qui non vanno e io continuo ad andare a sbattere (2 per la svolta, 0 per le chiacchiere)
Tempo di cambiare adesso butta giù le maschere (3 per la svolta, 0 per le chiacchiere)
Perché le cose qui non vanno e adesso tocca a te combattere (4 per la svolta, 0 per le chiacchiere)

Tocca a te, tocca a noi, tocca a te, tocca a noi, tocca a te, tocca a noi, tocca a te, tocca a noi...

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08 dicembre, 2008

Catania: scandalo in facoltà di Farmacia , 15 vittime in pochi anni

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L'ultima è stata una ragazza di 24 anni, della provincia di Ragusa. Quando ha letto sul giornale di quante persone avesse inghiottito quel laboratorio di Farmacia, adesso chiuso su disposizione della magistratura, sua madre ha preso il coraggio a due mani e ha chiamato l'avvocato Santi Terranova. "Anche mia figlia ha studiato in quel posto, per due anni - ha detto in lacrime - si è ammalata e adesso è morta. Aveva solo 24 anni". E così, il già lungo elenco di vittime del laboratorio dei veleni dove per anni studenti, ricercatori, professori, tecnici e personale amministrativo hanno respirato fumi e maneggiato sostanze altamente tossiche, "in valori superiori di decine e anche di centinaia di volte ai limiti fissati per i siti industriali", come scrivono i pm, si è ulteriormente allungato: le vittime sono diventate 15, gli ammalati oltre venti.

Un numero ancora difficile da definire visto che, oltre alle persone che via via si fanno coraggio e si aggregano a quella sorta di comitato di familiari di vittime del laboratorio di farmacia dell'Università di Catania, che si è radunato attorno all'avvocato Terranova, sono in tanti quelli che negli ultimi giorni hanno telefonato direttamente alla Procura della Repubblica di Catania. E Carla Santocono e Lucio Setola, i due sostituti incaricati della delicata inchiesta dal procuratore Vincenzo D'Agata, si sono ritrovati a parlare con persone ammalate, in stadi più o meno avanzati, che si sono dette disponibili ad aggiungere altri elementi all'inchiesta e a raccontare le loro storie.

Storie del tutto simili a quella di Emanuele Patanè, il 29enne ricercatore che prima di morire per un tumore al polmone ha affidato al suo diario il drammatico racconto di quei suoi anni di lavoro in un ambiente killer e dell'ultimo stadio della sua malattia vissuta nell'assoluta indifferenza di quanti, vertici dell'Università e responsabili della Facoltà, ben sapevano non solo del mancato rispetto delle più elementari norme a tutela della salute ma anche della già lunga lista di vittime e di ammalati. Come dicono gli stessi magistrati negli atti dell'indagine che ha già portato al sequestro del laboratorio, e all'invio di otto avvisi di garanzia per disastro ambientale nel troncone d'inchiesta che presto verrà unificato con quello per omicidio colposo plurimo.

"La cosa che colpisce moltissimo - osservano in Procura - è la giovane età di gran parte delle vittime: quasi tutti ragazzi tra i venti e i trent'anni". Che in quel laboratorio si specializzavano o affrontavano le loro esperienze di dottorato o di ricerca.

Per il 19 dicembre è già stato fissato l'incidente probatorio per stabilire se le falde acquifere e il terreno circostante il laboratorio di Farmacia siano inquinati dai veleni che, come ha già accertato l'inchiesta, venivano smaltiti dai normali scarichi di lavabi e gabinetti. Poi sarà la volta della penosa quanto delicata sfilata dei testimoni, i familiari delle vittime, ma soprattutto gli ammalati, quelli che ancora lottano contro il male che li ha aggrediti in quelle stanze. E proprio per cristallizzare in questo momento le loro dichiarazioni, certamente decisive per l'accertamento delle responsabilità, l'avvocato Terranova ha chiesto alla Procura un secondo incidente probatorio, che consenta di ascoltare immediatamente le persone ammalate nel timore che non tutte potrebbero essere in grado di affrontare un interrogatorio nei tempi lunghi, previsti dal normale iter delle indagini.

Quello che colpisce, ancora una volta, a Catania è il silenzio assoluto che avvolge la vicenda. Con le lacrime agli occhi, i familiari delle vittime dicono di essersi decisi a denunciare solo ora perché sempre dissuasi dal mettersi contro i "poteri forti", gli studenti in queste settimane sballottati da un plesso all'altro dopo il sequestro dell'edificio, esprimono sgomento. Tacciono ancora i vertici della Facoltà a cominciare dal preside Giuseppe Ronsisvalle. Parla, ieri, per la prima volta il presidente della Regione Raffaele Lombardo che, a Catania per fare il punto sullo stato della sanità siciliana, commenta così la vicenda del laboratorio della morte: "È una vicenda gravissima, che mi ha inquietato ed amareggiato enormemente. Non è che ci vuole la Regione o la polizia che controlli. Ci vuole la coscienza di chi sa e magari chiude un occhio facendo correre un rischio e facendo perdere la vita agli altri, che magari non lo sanno o sono costretti a farlo per ragioni di carriera o addirittura di lavoro e di vita".

FONTE: Repubblica.it (some right reserved to them)

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Staminali: sperimentate nuove tecniche contro l'HIV

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Riportare le cellule della pelle prelevate da un paziente affetto da Hiv a uno stadio simile a quello delle staminali e poi reimpiantarle nello stesso paziente per eliminare il virus. La tecnica e' ancora in di sperimentazione sui topi, ma secondo Gerhard Bauer, che presentera' i primi risultati della sua ricerca oggi al cinquantesimo congresso della Societa' americana di Ematologia a San Francisco, e' possibile. Bauer sta lavorando da piu' di dieci anni a questa tecnica insieme al collega Joseph Anderson: l'obiettivo e' identifciare geni anti-Hiv e inserirli nelle cellule staminali prodotte dalla pelle. Al convegno sara' presente anche il suo team dell'Istituto Uc Davis - cure rigenerative - di Sacramento, con il quale presentera' in dettaglio lo sviluppo della sperimentazione fatta sul topo e che consente una sperimentazione genetica in clinica per domostrare la sicurezza del metodo. Bauer spera di poter aprire cosi' la strada per la sperimentazione clinica sull'uomo entro cinque anni. ''Le cellule trasformate, chiamate staminali pluripotenti, sono in grado di differenziare vari tipi di cellule, come le staminali ematopoietiche che si trovano nel midollo osseo e che producono vari tipi di cellule immunitarie. Il prossimo passo e' un test sull'uomo'', ha affermato Bauer.

FONTE: Aduc.it
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Scoppia dall'Irlanda il caso "carne di maiale alla diossina", Italia a rischio?

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Scoppia dall'Irlanda lo scandalo del maiale alla diossina. Carne di maiale infettata da diossina, composto altamente cancerogeno, con concentrazioni 100 volte superiori ai limiti consentiti, sono state scoperte e denunciate dall'agenzia irlandese per i controlli e la sicurezza alimentare (Fsa) che ha inviato all'Unione Europea l'elenco dei Paesi europei che hanno effettuato importazioni, ricevendo container con carne prodotta in Irlanda e potenzialmente contaminata. Ul capo del servizio veterinario di Dublino, Paddy Rogan, ha reso noto che sono tra 20 i 25 i Paesi che potrebbero aver ricevuto carne contaminata.

La commissione europea ha tuttavia emanato un comunicato secondo cui: "La Commissione sta seguendo con grande attenzione questo caso di contaminazione e i provvedimenti che sono stati presi ritirando dal mercato la carne di maiale potenzialmente contaminata". Per la Fsa a provocare la contaminazione sarebbe stata una partita di mangime utilizzato in alcuni allevamenti di suini e sarebbe partita dal mese di settembre.

Il Ministero della Salute italiano si è immediatamente attivato disponendo tutti i controlli necessari sulla carne di maiale proveniente dall'Irlanda e per riscontrare eventuali contaminazione da diossina. Attivate anche le Regioni e i Carabinieri dei Nas, nuclei anti sofisticazioni che avranno il compito di rintracciare le partite di carne di maiale irlandese ed eventualmente distruggerla. Il rintracciamento delle carni irlandesi non dovrebbe essere difficile ma è difficile pensare che tutte le partite di carne contaminata possano essere effettivamente ritrovate e fermate prima della messa in vendita, specialmente se saranno smerciate in zone più povere del paese dove l'acquisto di alimenti deprezzati è molto rapido.

Il direttore della sicurezza alimentare del ministero del Welfare Borrello ha minimizzato, parlando di "modestissime quantità importate a differenza dei flussi di carni bovine da Olanda o Belgio dai quali ci sono Importazioni maggiori".

FONTE: Italia-news.it
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02 dicembre, 2008

SRC-2 e regolazione genica della glicemia

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Sull'ultimo numero della rivista "Science" è comparso un articolo nel quale si sostiene che un coattivatore dell'espressione genica SRC-2 (steroid receptor-2) rivesta un ruolo cruciale nella regolazione della glicemia. Bert W. O'Malley, docente di biologia cellulare presso il "Baylor College of Medicine" , in collaborazione con il Medical Center della Duke University di Durham nel North Carolina, ha infatti dimostrato su cavie murine che la mancanza del gene causi un crollo della glicemia e la morte in breve tempo in caso di digiuno anche di un solo giorno.

I ricercatori han potuto chiarire che a livello molecolare la mancanza del gene SRC-2 impedisce a un importante enzima di convertire lo zucchero immagazzinato nel fegato in una forma che possa circolare nel torrente sanguigno, e tale condizione potrebbe avere implicazioni soprattutto per la patologia nota come "Morbo di Von Gierke", che determina gravi effetti se non viene riconosciuta e trattata in tempo.

La ricerca di O'Malley e colleghi, ha chiarito che l'SRC-2 agisce insieme con un recettore ROR-Alfa, o NR1F1, per influenzare l'attività delle enzima glucosio-6-fosfatasi, che converte il glicogeno presente nel fegato in glucosio.

Ricerche approfondite in tal senso potrebbero ipoteticamente aprire la strada ad un controllo "esterno" della quantità di glucidi liberata dal fegato con la glicogenolisi e potrebbe dunque fornire dei supporti terapetici per il controllo della glicemia, in particolare per coadiuvare le terapie improntate per pazienti sofferenti di insulinomi o iperinsulinemie fisiologiche.

FONTE: MolecularLab.it
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Omomyc, una nuova proteina potrebbe aiutare a combattere il tumore

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Una piccola proteina, chiamata Omomyc, potrebbe aprire uno spiraglio per una cura del cancro efficace e priva degli effetti collaterali delle attuali terapie. La scoperta è attribuita dalla rivista "Nature" ai ricercatori Sergio Nasi e Laura Soucek, ricercatori presso l'Istituto di Biologia e Patologia Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma.

Sergio Nasi, autore dell'articolo pubblicato su Nature che riporta la scoperta, spiega "La proteina Myc è protagonista nello sviluppo della gran maggioranza dei tumori nell'uomo ma è stata sempre trascurata come bersaglio terapeutico, per due motivi: Myc è una sorta di direttore d'orchestra della crescita dei tessuti anche di quelli sani e si pensava che la sua inibizione avesse effetti devastanti sull'organismo, uccidendo anche le cellule normali. Inoltre non c'erano prove che colpire Myc, cosa tutt'altro che facile, fosse efficace contro il cancro"

"Myc" espleta la sua funzione associandosi ad un'altra proteina chiamata Max; il complesso Myc/Max interagisce con altre molecole sul DNA e regola l'attività di moltissimi geni. Modificando la proteina Myc, sostituendone 4 aminoacidi in punti chiave, i ricercatori del CNR hanno ottenuto l'Omomyc, proteina inibitrice del legame tra Myc e Max. L'attività di Myc viene così reindirizzata divenendo un efficace oncosoppressore.

Nell'articolo pubblicato vengono anche riportati i risultati di uno studio, frutto della collaborazione tra il gruppo del CNR ed il gruppo di Gerard Evan dell'Università di San Francisco, che mostra come l'inibizione di Myc possa rappresentare una terapia efficace e sicura. Utilizzando il modello murino i ricercatori hanno dimostrato che "sebbene l'inibizione di Myc in animali sani rallenti la proliferazione di tessuti in rapida rigenerazione come la pelle ed i villi intestinali, i topi continuano a godere di buona salute. Inoltre, tali effetti collaterali sono ben tollerati e rapidamente reversibili in quanto le anomalie spariscono rapidamente se si spegne Omomyc".

Per quanto riguarda i tumori "In presenza di Omomyc, non solo non si sviluppa più il cancro al polmone ma addirittura, se si accende questa proteina in topi che avevano precedentemente sviluppato il cancro al polmone, anche in stadi molto avanzati, i tumori regrediscono rapidamente fino a scomparire".

I risultati di questo studio pongono le basi per ideare terapie con minori effetti collaterali a danno dell'organismo del paziente. "L'idea è che sia possibile una cura non distruttiva. Un farmaco che bersagli la proteina Myc potrebbe rappresentare una terapia efficace e con minori controindicazioni".

FONTE: Molecularlab.it


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Cina: il bilancio dei bambini intossicati da melamina sale a 294000, con 6 decessi accertati

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Sebbene le cronache nazionali non ne abbiano più parlato, non si arresta il caso di inquinamento del latte alla melamina e relativi effetti tossici attuati sui neonati cinesi. Il ministero della Sanità del paese asiatico ha infatti recentemente rivisto con un forte rialzo il bilancio relativo al numero di pazienti coinvolti. Con una notizia apparsa sul sito internet governativo il 1 dicembre, il governo cinese ha precisato che non sono più 53.000 ma ben 294.000 i bambini malati per aver assunto prodotti al latte contaminato. Di questi, 51.900 sono stati ricoverati e degli 861 ancora in ospedale, 154 sono tuttora gravi, tanto da non poter escludere che il numero dei morti possa salire. Inoltre, è stato confermata la morte sempre legata alla tossicità della melamina, di sei bambini, mentre finora si era parlato soltanto di quattro decessi. Le nuove allarmi cifre danno una dimensione più ampia dello scandalo che ha creato psicosi nel Paese e un'ondata di ritiri di prodotti al latte in tutto il mondo.

FONTE: Aduc.it
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