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AFORISMA DEL GIORNO

24 aprile, 2009

Allarme per il propagarsi della "Influenza dei maiali" in Messico: 61 morti e un migliaio di casi sospetti

Un migliaio di casi sospetti in Messico e sette negli Stati Uniti. E' allarme influenza suina per l'Organizzazione Mondiale della Sanità. "Stiamo osservando una attività insolita dell'influenza in cinque località" (Texas, California e tre posti del Messico) ha detto il portavoce dell'Oms Gregory Hartl, sottolineando che i circa mille casi sospetti in Messico riguardano persone giovani e in buona salute. In timore di una possibile emergenza sanitaria è stata convocata dall'Oms una riunione che si terrà nei prossimi giorni.

In Messico i casi sospetti si sono manifestati da fine marzo con un acme nel periodo di aprile. Negli Usa (cinque casi in California e 2 nel Texas) non ci sono decessi ma in Messico i morti sono almeno 61. L'Oms ha attivato l'apposito Strategic Health Operations Centre (Shoc) per seguire la situazione e lo stesso presidente Barack Obama viene tenuto informato su ogni evoluzione.

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, il virus che ha ucciso 12 persone in Messico ha la stessa struttura genetica di quello riscontrato nel Sud degli Stati Uniti: un mix inedito di virus di solito presenti tra maiali, uccelli e umani.

Le sette persone che sono risultate contagiate negli Usa, non risultano adesso avere più sintomi e sono guarite: una solo di loro è stata portata in ospedale. Tuttavia è decisamente più grave invece la situazione in Messico dove fonti ufficiali hanno dichiarato come l'epidemia di influenza suina è causata da "un virus mutante altamente contagioso", mentre le autorità di Città del Messico hanno annunciato una vasta campagna di vaccinazione contro la malattia. E il governo ha suggerito alla popolazione di usare la massima cautela nei rapporti interpersonali, trattando la patologia alla stregua della normale capacità di contagio dell'influenza.

Il virus, noto biologicamente come H1N1, ha sottolineato il ministro, "ha subito una mutazione dai maiali agli esseri umani" ed è comparso per la prima volta circa due mesi fa nel sud degli Stati Uniti, sebbene sia è diverso "da quello dell'influenza aviaria, che è molto più aggressivo" non è detto che i vaccini disponibili finora risultino efficaci. Le scuole e le lezioni all'università sono state sospese nel Paese per prevenire eventuali contagi su larga scala.

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