AFORISMA DEL GIORNO
30 giugno, 2008
Gran Bretagna, arriva la sigaretta elettronica
Sessualità: in Italia una coppia su cinque e' infertile
"La Legge 40, che avrebbe dovuto portare ordine nella situazione confusa della cura dell'infertilita' in Italia, su questo punto ha fatto chiarezza solo in parte -affermano gli esperti in una nota- Se attraverso le Linee guida ministeriali, infatti, si assegnano all'andrologo funzioni rilevanti, la stesura delle Linee guida regionali per la definizione dei requisiti minimi strutturali, organizzativi e professionali dei Centri specializzati non ha sempre previsto l'inserimento vincolante di questa figura professionale".
Da qui la necessita' di un riconoscimento nazionale del ruolo dell'andrologo nella diagnosi e nella terapia dell'infertilita' di coppia, scrive la Sia. "Nella pratica clinica, per motivi di ordine culturale, spesso la coppia infertile si rivolge prevalentemente all'ostetrico-ginecologo, figura competente a diagnosticare e trattare l'infertilita' femminile -osserva Giancarlo Morrone, coordinatore della Commissione e responsabile Unita' di andrologia e fisiopatologia della riproduzione dell'Azienda ospedaliera di Cosenza- In cio', tuttavia, si annida il rischio di una sottovalutazione delle problematiche maschili che invece, se correttamente diagnosticate e trattate, consentono spesso di risolvere il problema nel modo piu' naturale possibile".
Non sempre e' necessario ricorrere alle tecniche di procreazione assistita: piu' della meta' dei casi di infertilita', assicurano gli esperti Sia, puo' essere risolto con un approccio graduale, ricorrendo a terapie mediche o chirurgiche con una significativa riduzione del ricorso a trattamenti complessi e costosi. "L'entrata in vigore della legge 40 ha avuto un notevole impatto sull'attivita' della procreazione medicalmente assistita in Italia, soprattutto nei casi di infertilita' maschile grave -continua Morrone- Infatti, se da una parte la legge e' servita a regolamentare il settore, dall'altra i dati ufficiali Iss evidenziano nel 2005 una significativa diminuzione delle gravidanze rispetto al 2003, pari al 3,6%, nonostante siano almeno 60 mila le coppie italiane che si rivolgono ogni anno alle strutture sanitarie per diagnosi e cura dell'infertilita'".
"Stime recenti valutano che il 33% circa delle coppie italiane si trasferisce all'estero alla ricerca di una soluzione -spiega Rocco Rago, coordinatore della Commissione- La Commissione fertilita' si pone quale obiettivo principale quello di garantire a tutte le coppie l'equita' di accesso alle tecniche di procreazione assistita in tutta Italia, riducendo cosi' il turismo procreativo nazionale ed internazionale", sottolinea Rago.
Pur riconoscendo alle attuali Linee guida importanti innovazioni, la Commissione fertilita' e procreazione medicalmente assistita per i rapporti istituzionali della Sia lavorera' per "rafforzare la campagna di informazione sul ruolo centrale dell'andrologo nella diagnosi e terapia del maschio infertile; valorizzare il ruolo di questo specialista nei centri di Pma; uniformare la figura dell'andrologo nei differenti regolamenti regionali sulla base delle Linee guida nazionali. Ma anche ovviare al divieto di crioconservazione degli embrioni, migliorando le tecniche di crioconservazione e scongelamento degli ovociti; e, infine, garantire alle coppie equita' di accesso ai trattamenti in termini di competenze professionali e sicurezza, colmando il divario attualmente esistente tra le diverse regioni".
La Commissione fertilita' e procreazione medicalmente assistita e' costituita da Coordinatori: Giancarlo Morrone, responsabile Uos di andrologia e fisiopatologia della riproduzione Azienda ospedaliera di Cosenza; Rocco Rago, responsabile Uos di andrologia e fisiopatologia della riproduzione ospedale Santa Maria Goretti di Latina.
Membri: Giorgio Franco, associato del Dipartimento di urologia del Policlinico Umberto I di Roma; Ermanno Greco, direttore Centro di medicina e biologia della riproduzione presso l'European Hospital di Roma; Giulietta Micara, biologa del Policlinico Umberto I, Servizio di Pma, Roma; Chiara Simonelli, associato presso la Facolta' di psicologia 1 dell'Universita' La Sapienza di Roma; Maria Nicotra, Policlinico Umberto I Universita' di Roma La Sapienza, Servizio speciale Sterilita' coniugale.
FONTE: Aduc Salute => http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=224991
Fecondazione assistita. Ricerca Artes: coppie italiane scappano all'estero per sfuggire a legge 40
La Legge 40 blocca di fatto lo sviluppo della medicina ed impedisce alle coppie che trovano difficolta' nel concepimento di sognare, di sperare ancora. Allora emigrano all'estero, spendendo molti soldi e rischiando di finire in centri poco professionali".
Meta preferita e' la Spagna dove e' attivo un fiorente mercato di gameti, peraltro a pagamento. Le coppie che vi si recano sono passate da 60 (prima della Legge 40) a 1.365. La Svizzera viene preferita dal 32% del totale delle coppie per la sua vicinanza e per la lingua in comune con la nostra. In questo paese non si esegue l'ovodonazione in quanto vietata, e' in esame una legge diagnosi reimpianto e i donatori di sperma sempre meno disponibili per l'obbligo di rintracciabilita', ma resta il fascino del mito delle cliniche svizzere. Altri paesi prescelti sono la Francia, a Nizza, il numero delle coppie italiane (proveniente quasi esclusivamente dalla zona ligure) e' stazionario attorno al 5% e il Belgio, dove dopo la Legge 40 le coppie che si sono recate a Bruxelles sono passate da 204 a 775. Minore il numero delle coppie che si dirigono in Gran Bretagna, anche a causa del cambio sfavorevole con la sterlina. Altro riferimento di eccellenza, gli USA, dove in media tre coppie al mese di italiani si recano alla Cornell University ed era cosi' anche prima della Legge 40. Ad Harvard invece il numero e' raddoppiato. I paesi dell'Europa dell'Est stanno diventando meta per chi vuole spendere meno come accade in Repubblica Ceca dove l'affluenza degli italiani e' aumentata: da 22 a 500 coppie. Il 10% delle coppie si dirige in Slovenia soprattutto per la vicina area di Trieste. In Grecia in un noto centro di Salonicco le coppie italiane, assenti prima della Legge 40, ora sono il 12% del totale. Si e' registrato un aumento del 20% di italiani anche in Austria. A Salisburgo funziona un nuovo centro che partecipa a un network formato da vari paesi europei. Per la diagnosi preimpianto la rete si appoggia a una struttura a Chicago. Si fa la fecondazione eterologa, ossia con donazione di gameti: ovociti e seme. Infine in Turchia in un ospedale pubblico di Istanbul le coppie italiane sfiorano il 20% del totale e il paese permette la diagnosi preimpianto. Numerose richieste si registrano anche a Cipro dove stanno giungendo i primi pazienti dal nostro paese. Ma quali sono i trattamenti piu' richiesti e i relativi costi? Secondo l'Osservatorio sul Turismo Procreativo, al primo posto le ovodonazioni per 7.000 euro, seguite dalla fecondazione in vitro ed embryo transfer (Fivet). I costi si aggirano dai 5.000 euro per una Fivet semplice in Europa ai 30.000 per una Fivet con donazione negli USA. Un'altra tecnica molto usata e' la diagnosi genetica preimpianto, metodologia che serve a identificare l'eventuale presenza di malattie genetiche nell'embrione generato in vitro da coppie ad alto rischio riproduttivo, prima dell'impianto in utero. I costi per questa diagnosi vanno dai 1.500 euro in Europa alle 7.500 Sterline in gran Bretagna.
"Allarmismo sulla legge 40 e dati originali sul turismo procreativo. L'unica cosa che emerge da tali parziali elaborazioni e' che i centri italiani non sono allo stesso livello di quelli esteri". Lo dice l'ultracattolico Luca Volonte' dell'Unione di Centro in una nota. "Si aggiunga che di tutta la prevenzione alla sterilita' nulla si e' fatto dal 2005 ad oggi. Come dimostravano gli stessi dati del Ministero un anno fa,proprio la prevenzione verso la sterilita' e' la sfida fondamentale. La legge 40 funziona e bene, sono le linee guida ideologiche di Livia Turco che devono essere ritirate,dopo le tante promesse elettorali".
FONTE: Aduc Salute => http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=225116
Stati Uniti, funziona il pacemaker contro l'obesità
"Potrebbe essere un'alternativa agli interventi chirurgici, come il bendaggio o il bypass gastrico", spiega il gastroenterologo Michael Camilleri, uno dei ricercatori della Mayo Clinic che ha contribuito a mettere a punto il pacemaker anti-obesita'. Gli 'oversize' coinvolti nello studio non sono stati messi a dieta, ne' sono state date loro indicazioni particolari su quanto e cosa mangiare. A fare la differenza e' stato, appunto, l'apparecchio impiantato nell'addome e in parte sullo stomaco: "Bloccando elettricamente il nervo vago - sottolinea lo specialista - i pazienti obesi riuscivano a sentirsi sazi dopo un pasto normale".
Ad alimentare i chili in eccesso, spesso, e' proprio la difficolta' a raggiungere il senso di sazieta', finendo per abbuffarsi. E' gia' partito un nuovo studio, che coinvolge fino a 300 pazienti in diversi centri medici, compreso un piccolo numero alla Mayo Clinic, non coinvolta in questa prima ricerca per evitare 'conflitti di interessi' visto che i suoi ricercatori hanno partecipato alla messa a punto del dispositivo.
FONTE: Aduc Salute => http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=225123
Impiantato embrione privo del gene del cancro al seno tramite la fecondazione artificiale
Per la prima volta al mondo, in Inghilterra è stato impiantato un embrione privo del gene responsabile del tumore al seno.
Secondo le stime, circa il 5% dei dei 44mila casi di cancro al seno diagnosticati ogni anno in Gran Bretagna sarebbe causato dai geni Brca-1 e Brca-2, entrambi rilevabili negli embrioni.
Una giovane coppia si è sottoposta agli screening poiché il marito proviene da una famiglia in cui tutte le donne si sono ammalate di cancro al seno e lui stesso si è rivelato positivo ai test genetici effettuati. Così, nonostante la coppia non avesse problemi di fertilità, si è sottoposta alle fecondazione in vitro per poter esaminare gli embrioni prima dell'impianto. I medici hanno condotto dei test rimuovendo una sola cellula dagli embrioni di soli tre giorni e, degli undici esaminati, sei sono risultati positivi ai test sul gene del cancro al seno. Due embrioni tra quelli privi dell'oncogene sono poi stati impiantanti nell'utero della giovane donna ed hanno dato vita ad una gravidanza sana.
Gli altri embrioni sani sono stati congelati per un eventuale futura gravidanza. Ora la donna è alla quattordicesima settimana di gravidanza. La donna ha dichiarato: "Il trattamento al quale sono stata sottoposta non è stato niente paragonato alle sofferenze alle quali ho dovuto assistere nei membri della famiglia di mio marito"
Il dottor Paul Serhal, medico della coppia e direttore sanitario dell'Unità di Fecondazione assistita della University College dell'Ospedale di Londra, ha commentato: "Le donne hanno ora la facoltà di sottoporsi a trattamenti che evitino il passaggio del gene maligno al feto e questo potrebbe diventare per la medicina un modo di sradicare definitivamente il problema nelle famiglie".
FONTE: MolecularLab.it => http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6121
29 giugno, 2008
Ischia, manca ferro operatorio: 20enne rischia la vita
Secondo l'ultimo bollettino medico il giovane presenta un'instabilità emodinamica ed una contusione cardiaca. Ciò che però preoccupa i sanitari è la frattura alla gamba da cui è scaturita una continua perdita di sangue che ha prodotto una caduta del valore di dieci punti di emoglobina nell'arco di 24 ore: per fermarla Calise dovrebbe essere operato al più presto ma al Rizzoli manca la strumentazione per l'osteosintesi della frattura. Il ragazzo non è trasportabile a Napoli: l'ospedale fa sapere che la strumentazione occorrente per stabilizzare la gamba: sarà ordinato e martedì giungerà sull'isola. Intanto, i sanitari della rianimazione stanno profondendo tutti i mezzi e gli sforzi necessari per salvare il ragazzo.
Staminali del cordone ombelicale, la senatrice Donatella Poretti chiede le motivazioni della proroga dell'ordinanza sulla conservazione
Il cordone ombelicale e' ricco di cellule staminali preziose per la cura di malattie del sangue. La loro raccolta e' una prassi di acclarata utilita', di riconosciuto valore scientifico e un diritto personale di ogni donna, di ogni madre.
Questo diritto in Italia e' negato: i punti nascita attrezzati per la donazione sono meno del 10% del totale e spesso non e' possibile farla di notte e nei festivi. Nel contempo, dal 2001 le ordinanze continuano a vietare la conservazione a proprie spese in strutture private, a meno che queste non abbiano sede all'estero.
Questi i numeri di una anomalia rispetto al resto d'Europa: nel 2007 a fronte di oltre 570 mila parti, 2.
A febbraio il Parlamento ha deciso all'unanimita' di invertire la rotta: a proprie spese in biobanche pubbliche o private e' consentita la conservazione autologa-solidale, cioe' quelle staminali sono a disposizione anche per trapianti su pazienti terzi compatibili.
Il decreto attuativo doveva essere emanato entro il 30 giugno, il testo era pronto, mancava giusto la sua firma signor ministro, firma che invece non e' mancata sulla proroga dell'attuale ordinanza.
Perche' un Governo che si appella alla liberta' nel nome della coalizione che lo sostiene, non applica una legge e un diritto da essa sancito? Cosa l'ha spinta a modificare il parere della sua stessa maggioranza? Come potranno le donne evitare di continuare ad andare all'estero o che i cordoni continuino ad essere buttati via?
Il ministro ha motivato la proroga per mancanza di tempo tecnico ad esaminare la questione.
Questa la mia controreplica:
La scelta di prolungare questa follia non e' tecnica, signor ministro, lo sa bene: e' tutta politica. Mi chiedo quale miope politica sia vietare la possibilita' di conservare il cordone ombelicale che potrebbe essere una cura anche per altri bambini.
La cultura della donazione la si promuove rendendola praticabile e non negando un diritto, tra l'altro gia' sancito dalla legge. Il colpo mortale alla donazione, suggeritole dal quotidiano dei vescovi invitandola a non applicare la legge, e' cio' che Lei ha inferto prorogando questa ordinanza anomala rispetto all'Europa.
FONTE: Molecularlab.it => http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6117
Scoperta proteina cdk9-55 che induce la rigenerazione dei tessuti muscolari
Il tessuto muscolare scheletrico dell'uomo si può rigenerare in risposta a degli infortuni, difetti genetici e disfunzioni neurologiche. Questo processo rigenerativo prende avvio con l'attivazione di cellule staminali muscolari, chiamate cellule satelliti. Quando attivate, tali cellule si moltiplicano e si differenziano in fibre muscolari specifiche che, alla fine, si fondono per formare il tessuto muscolare.
Ora gli esperti americani hanno scoperto che cdk9-55, variante del gene cdk9, viene indotto quando le cellule satelliti iniziano a differenziarsi ed è necessario per la riprogrammazione genetica richiesta per completare il processo di rigenerazione muscolare.
Cristina Giacinti, ricercatrice dello Sbarro Institute e del Dipartimento di Istologia ed Embriologia Medica dell'Università di Roma "La Sapienza" spiega: "Somministrando la proteina cdk9-55, o il gene che la codifica, si può indurre la rigenerazione del tessuto muscolare danneggiato".
Inoltre cdk9-55 può anche far aumentare i tessuti muscolari sani. Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute, presidente dello Sbarro Health Research Organization e Professore del Dipartimento di Biologia della Temple University di Philadelphia, sottolinea: "Tale scoperta ha importanti implicazioni per la rigenerazione muscolare in seguito ai danni prodotti da malattie, infortuni, malattie genetiche, cancro e malattie dell'invecchiamento". Lo studio, dal titolo "Cdk9-55: un nuovo fattore nella rigenerazione muscolare", è stato pubblicato sul "Journal of Cellular Physiology".
Scoperto fattore di crescita chiave nello sviluppo dell'embrione
La scoperta è stata fatta grazie ad nuova tecnica di imaging che ha consentito agli scienziati di seguire in diretta lo sviluppo embrionale del pesce. I due ricercatori autori dello studio sono D.W. Raible dell'University of Washington, School of Medicine in Seattle e A. Nechiporuk , dell'Oregon Health Sciences University School of Medicine di Portland. Studiando zebrafish hanno scoperto che il Fattore di Crescita dei Fibroblasti (FGF) controlla l'organizzazione dei tessuti che si sviluppano in unità ripetute serialmente nel pesce. Osservando come si sviluppa il pesce dalla testa alla coda, hanno notato che durante il processo di crescita venivano rilasciate piccole quantità di cellule capellute o pelose.
FONTE: MolecularLab.it => http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6116
Su studi della TDP-43 nuove prospettive di terapia per la sclerosi laterale amiotrofica
Lo studio è stato svolto dai ricercatori della University of Pennsylvania School of Medicine. Si tratta dello stesso gruppo che due anni fa identificò la proteina TDP-43, accumulata nelle aree motorie del cervello dei pazienti affetti da SLA. Oggi sono riusciti a dimostrare che TDP-43 si accumula ovunque a livello del cervello, questo significa che la sclerosi laterale amiotrofica ha degli effetti neurologici più ampi di quelli immaginati. Questo suggerisce la necessità di mettere in atto trattamenti più estesi rispetto alle sole aree motorie neuronali.
John Q. Trojanowski, uno degli autori dello studio, ha spiegato:"L'implicazione primaria per i pazienti con SLA è che abbiamo identificato un target molecolare per nuove terapie".
FONTE: Molecularlab.it => http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6115
Ricerca tedesca mette in luce relazione fra stress infantile e le allergie
I ricercatori hanno esaminato campioni di sangue prelevati da 234 bambini di sei anni. Ciò che hanno scoperto è che i bambini che avevano attraversato una situazione di stress (come un trasloco o la separazione dei genitori) mostravano concentrazioni superiori nel sangue del peptide intestinale vasoattivo (VIP), un neuropeptide collegato allo stress.
Secondo i ricercatori, questo suggerirebbe che il neuropeptide potrebbe influenzare la regolazione delle risposte immunitarie. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Pediatric Allergy and Immunology.
Continua ad aumentare il sospetto che gli eventi stressanti che accadono durante l'infanzia giochino un ruolo fondamentale nel successivo sviluppo di malattie come l'asma o le allergie cutanee.
Per i bambini, le situazioni di stress possono includere una grave malattia di un membro della famiglia, ma anche situazioni apparentemente innocue come un trasloco.
Si sa da tempo che lo stress può influenzare lo sviluppo di allergie. Ciò che ancora non si conosce è il meccanismo che sta dietro a questo processo. Ecco perchè questo studio è stato così importante. Per la prima volta, sono stati esaminati gli eventi stressanti durante la prima infanzia nell'ambito di un ampio studio, usando marcatori immunitari e dello stress.
Oltre 3000 neonati nelle città di Monaco, Lipsia, Wesel e Bad Honnef sono stati coinvolti nello studio tra la fine del 1997 e l'inizio del 1999. Ai genitori venivano poste con regolarità domande su vari fattori relativi allo stile di vita e sugli esiti delle malattie. Venivano anche effettuati esami del sangue in diversi momenti. A Lipsia sono stati esaminati un totale di 565 bambini fino all'età di sei anni, e per 234 partecipanti sono state eseguite analisi del sangue per vedere i parametri di immunità e di stress.
Precedenti indagini in LISA hanno indicato che, tra i bambini di sei anni, c'è una relazione tra un incremento della concentrazione del neuropeptide VIP e le allergie. Anche se i risultati devono essere interpretati con cautela, a causa del numero relativamente esiguo di bambini colpiti, essi forniscono comunque delle indicazioni preziose su ciò che accade esattamente all'organismo sottoposto a stress.
FONTE: Molecularlab.it => http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6113
La ricerca italiana individua il terzo gene responsabile della sindrome di Rett
Lo ricerca è stata svolta a Siena al policlinico Santa Maria alle Scotte, da un team di Genetica Medica diretto da Alessandra Renieri, in collaborazione con l'equipe di Neuropsichiatria Infantile, diretta da Youssef Hayek.
Nel 1999 a Houston è stato scoperto il primo gene responsabile della malattia, il gene MECP2. Nel 2005 è stato individuato un secondo gene, CDKL5, responsabile della variante che causa convulsioni ad esordio precoce. Ora la ricerca senese ha permesso di individuare il terzo, FOXG1. Spiega Alessandra Renieri: "Abbiamo individuato il terzo gene responsabile della malattia, chiamato FOXG1.
"Da venticinque anni la Neuropsichiatria Infantile di Siena - aggiunge Youssef Hayek - rappresenta un centro di riferimento nazionale e internazionale per le piccole pazienti. Ora la nostra ricerca permette di fare un grosso passo avanti nello studio di questa malattia".
Lo studio sarà pubblicato, a luglio, sulla prestigiosa rivista specialistica Am J Hum Genet.
Scoperto gene pcsk5a che svolge ruolo cruciale in tre malformazioni congenite( Regressione Caudale, di Currarino e di VACTERL).
In alcuni casi, questa sindrome è causata da mutazioni del gene omeobox HLXB9. La sindrome di VACTERL è caratterizzata da anomalie vertebrali, atresia anale, fistola tracheoesofagea, malformazione cardiaca, anomalie renali e anomalie degli arti. Tale complesso malformativo è stato stimato avere una frequenza di 1.6 casi ogni 10mila neonati.
Dapprima, i ricercatori hanno creato un topo mutante con mutazioni del gene Pcsk5a che presentava numerose malformazioni che riassumono le tre sindromi oggetto dello studio. In seguito è stato analizzato il DNA di 49 bambini affetti da tali patologie.
Valeria Capra, ha spiegato: "Nel DNA di tre bambini afferenti presso il nostro Centro sono state identificate alcune mutazioni che spiegano in parte le complesse malformazioni che si manifestano in questi bambini”.
Il gene Pcsk5a durante l’embriogenesi svolge un ruolo cruciale nella creazione antero-posteriore dell’embrione e nell’organogenesi. Il malfunzionamento di questo gene causa malformazioni poiché probabilmente causa il malfunzionamento di numerosi geni Hox, i cosiddetti geni architetti. La ricerca è stata pubblicata sul numero di giugno di Genes & Development.
FONTE: Molecularlab.it => http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6110
Accordo Italia-Austria per realizzazione centro di adroterapia per la cura dei tumori solidi non trattabili con la radioterapia tradizionale
E' stato firmato a Milano un accordo tra la società austriaca EBG MedAustron GmbH e la fondazione CNAO insieme all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare che porterà alla realizzazione di un centro di adroterapia per la cura dei tumori solidi a a WienerNeustadt, in Austria.
Questo accordo rappresenta un nuovo successo della ricerca e tecnologia italiana. L'adroterapia è una nuova tecnica basata sull'utilizzo di acceleratori di particelle, messa a punto dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dal CNAO e dal CERN, che consentirà a migliaia di pazienti oncologici di curarsi in modo sicuro ed efficace. A Pavia, sta nascendo il centro italiano di adroterapia costato circa 100 milioni di euro, che consentirà di trattare ogni anno circa 3000 pazienti affetti da tumori non trattabili con la radioterapia tradizionale. Attualmente è alla fase finale di realizzazione, cioè all'installazione delle macchine acceleratrici e delle linee di terapia che condurranno il fascio di particelle verso il corpo dei pazienti.
Già alla fine di quest'anno inizieranno i primi test. Nel centro pavese saranno curati: tumori della testa e del collo, tumori primitivi e secondari del fegato, tumori del sistema nervoso centrale e paraspinali, tumori pediatrici, sarcomi dei tessuti molli ed ossei e melanomi dell'occhio e delle mucose. L'adroterapia tratta i tumori con l'utilizzo di accelerati utilizzati nella fisica delle particelle che consente di minimizzare il danno prodotto ai tessuti sani circostanti. Sfruttando i fasci di adroni emessi dall'acceleratore di particelle, la neoplasia viene irraggiata in modo molto più selettivo rispetto ai sistemi di radioterapia attuali. Gli adroni emessi dal fascio dell'acceleratore rilasciano maggiore densità di energia direttamente sul bersaglio, cioè sul tumore, e risparmiano i tessuti sani. Nella radioterapia tradizionale, infatti, le cellule cancerose sono bombardate con un fascio di raggi x che uccide le cellule malate ma anche quelle limitrofe sane.
In Europa esiste solo un altro centro di questo tipo e si trova a Heidelberg, in Germania.
FONTE: Molecularlab.it => http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6109
Zanzare geneticamente modificate per combattere la malaria
FONTE: Ansa.it => http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-28_128229865.html
27 giugno, 2008
Pfizer revoca la cancellazione: in salvo il bambino sardo affetto da grave malattia
Dottoressa La Monica, come mai avete deciso di interrompere la produzione di questo farmaco?
«I costi di produzione erano superiori alle vendite e rappresentavano una fonte di perdita per l’azienda. Inoltre, si tratta di un prodotto datato e poco utilizzato. Allora abbiamo dato uno sguardo al mercato. Saputo che un’altra azienda produce un prodotto analogo al nostro, da poter assumere sia per via orale sia iniettabile, abbiamo fatto le opportune verifiche rivolgendoci a dei clinici. Così ci siamo rincuorati, pensando che per i pazienti non ci fosse alcun problema nel cambiamento. E a marzo c’è stato lo stop».
Invece che cosa è accaduto?
«Il padre del bambino, quando ha iniziato ad avere difficoltà a reperire il prodotto, si è allarmato e ci ha contattato. Ha spiegato che il dosaggio di principio attivo dell’altro farmaco è inferiore al nostro e il figlio avrebbe dovuto fare ben cinque iniezioni in un giorno, tra l’altro dolorose».
A questo punto la situazione è cambiata...
«Certo. Ci siamo subito messi in contatto con il medico curante del bambino al quale abbiamo spedito 140 confezioni di OHB12. Una quantità che permette ai genitori di poter stare tranquilli: la terapia infatti potrà essere proseguita fino a settembre».
E poi?
«Abbiamo preso un impegno con il padre del piccolo. Gli abbiamo assicurato il nostro interessamento anche per il futuro».
Quindi, vista la vostra disponibilità, riprenderete la produzione?
«Dobbiamo verificare qual è il modo migliore per mantenere fede alle garanzie date alla famiglia. La decisione sarà presa la prossima settimana».
Che cosa contiene il farmaco indispensabile al bimbo sardo?
«OHB12 è a base di vitamina B12 semplice, cioè idrossocobalamina».
Quante confezioni vende Pfizer in Italia di OHB12?
«Ottomila l’anno. Una piccolissima quota, se pensiamo che le specialità medicinali con lo stesso principio attivo vendute sul mercato arrivano a un milione e 200mila confezioni».
FONTE E AUTORI DELL'INTERVISTA RIPORTATA: IL QUOTIDIANO.NET => http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/06/27/100190-lasciamo_soli_terapia_potra_continuare.shtml
Bambino condannato da una malattia rara, fuori produzione il suo farmaco salvavita
Il piccolo è affetto da una malattia rarissima, Aciduria metilmalonica con omocistinuria, (sono segnalati solo 200 casi al mondo) e le scorte del farmaco che gli consente di continuare a vivere sono garantite fino a agosto.
Sono stati i medici dell'ospedale Microcitemico di Cagliari a scoprire che a provocare i sintomi descritti dai genitori (mangiava poco e dormiva tantissimo, in uno stato quasi permanente di torpore) era la mancanza di un enzima capace di indirizzare correttamente le proteine, che nel suo caso, invece, provocano danni soprattutto a livello cerebrale.
La cura individuata consiste in una dieta senza proteine, con alcune iniezioni giornaliere di vitamine prodotte dalla multinazionale Pfizer. Senza questo prodotto al bambino dovrebbe essere somministrato un prodotto equivalente ma con dosi molto superiori che non potrebbe sopportare. I genitori si sono rivolti a tutte le autorità e anche alla multinazionale: "Abbiamo trovato grande disponibilità dai dirigenti della Pfizer, che hanno procurato altre fiale che dovrebbero bastare sino ad agosto e stanno ora verificando se sia possibile riprendere la produzione di questa vitamina in uno dei loro stabilimenti sparsi in tutto il mondo".
FONTE: Il giornale UNIONE SARDA => http://unionesarda.ilsole24ore.com/in_sardegna/?contentId=30137
Nel 2007 gli Italiani hanno usato almeno 525 dosi di farmaci a testa
FONTE: ANSA.IT => http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-27_127235436.html
La Mars vuole modificare il genoma del cioccolato per abbassare i prezzi
FONTE: ANSA.IT => http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-26_126232336.html
Celiachia, promettente ricerca su un fattore di protezione
FONTE: ANSA.IT
Rimborsabile il sorafenib, un farmaco usato per il tumore al fegato
FONTE: ANSA.IT => http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-26_126232618.html
HIV, va avanti il vaccino italiano. Seconda fase del test al via in 9 centri su 11
FONTE: ANSA.IT => http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-26_126232450.html
Farmaci: bassa spesa per oppioidi
FONTE: ANSA.IT => http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-26_126232809.html
Bill Gates finanzia la genetica italiana: 3 milioni di dollari a Trieste
FONTE: ANSA.IT => http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-27_127235318.html
Alcuni tipi di cioccolata rallentano del 50% la crescita del cancro all'intestino
FONTE: ANSA.IT => http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-27_127236377.html
Cura della cefalea: dagli Usa in arrivo la stimolazione magnetica transcranica (TMS)
A differenza del comune mal di testa, l'emicrania, che si ritiene causata da ipereccitabilità neurale, si caratterizza per attacchi di dolore intenso e pulsante e colpisce solitamente una parte della testa, per poi diffondersi alla fronte, agli occhi, al viso e alla mascella. Il dolore si accompagna a nausea, vomito, fotofobia, intolleranza al rumore, difficoltà nel linguaggio. La durata degli attacchi varia da due ore fino a tre giorni. In Italia ne sono colpiti sei milioni di persone. Ciò nondimeno sono ancora pochi gli emicranici consapevoli di avere una vera e propria malattia, mentre sono parecchi coloro che, piuttosto che rivolgersi a un centro specializzato per le cefalee, si affidano a cure 'fai-da-te' che possono ingenerare dipendenza e peggiorare il problema. Inoltre va detto che alcuni pazienti emicranici non rispondono bene ai farmaci oggi disponibili per prevenire il disturbo e che queste medicine possono avere effetti collaterali. E' chiaro quindi che avere a disposizione un congegno che previene gli attacchi, in più senza effetti collaterali, può essere risolutivo in molti casi. Gli esperti avevano inizialmente visto che contro l'emicrania é efficace la TMS, una procedura indolore e non invasiva da anni usata per studiare e modificare l'attività del cervello, che trova già impiego in numerose patologie come la depressione. In pratica la TMS manda al cervello campi elettromagnetici che ne modificano l'attività spegnendo o attivando determinate aree neurali.
Tuttavia lo strumento per la TMS presente negli ospedali è enorme e per i pazienti sarebbe quindi inservibile per prevenire attacchi che possono manifestarsi in ogni momento. Serve un congegno da poter usare all'occorrenza anche a casa non appena il paziente avverte che un attacco è in dirittura d'arrivo. Così la ditta californiana NeuraLieve ha realizzato il dispositivo portatile e il neurologo Yousef Mohammad dell'ateneo Usa l'ha sperimentato con successo su 164 pazienti confrontando l'efficacia della stimolazione con una finta stimolazione (placebo). L'idea è quindi che un giorno il paziente, riconoscendo i 'sintomi premonitori' dell'emicrania, si 'autosomministri' la stimolazione con lo strumento portatile e in questo modo sia in grado di prevenire l'attacco il tutto senza alcun bisogno di assumere medicine.
FONTE: ANSA.IT => http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_103932205.html
26 giugno, 2008
Tumori: autorizzato da oggi in Italia l'uso di Bevacizumab come arma antitumorale
FONTE: ANSA.IT => http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-25_125212096.html
Clamoroso dall'America: il genoma potrebbe cambiare durante la vita dell’invididuo
FONTE: ANSA.IT => http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-25_125211977.html
Nel sangue scritto quanto vivremo in base al numero di linfociti
FONTE: ANSA.IT => http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-25_125211108.html
Confermato: il cervello ha sempre bisogno di novità
FONTE: ANSA.IT => http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-25_125209372.html
Diabete: il 27 e il 28 giugno due giorni di prevenzione con test gratuiti della glicemia
FONTE: ANSA.IT => http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-25_125210482.html
Aiutaci a combattere il Diabete di tipo 1: fai una offerta di 2 euro chiamando il 48545
Il San Raffaele Diabetes Research Institute (DRI), sarà un centro di eccellenza a livello internazionale per la prevenzione e la cura del diabete di tipo 1. Si tratta di un progetto ambizioso che solo per essere avviato richiede un budget di circa 8 milioni di euro.
Il centro potrà contare su uno staff complessivo di 50 tra medici, ricercatori e personale di supporto e avrà una superficie di laboratori di ricerca di circa 500 mq. L’Istituto inoltre farà parte della DRI Federation , una federazione internazionale che raccoglie diversi DRI nel mondo.
Durante i prossimi anni il San Raffaele DRI lavorerà su 2 aree specifiche: la prevenzione del diabete di tipo 1 e il trapianto di isole pancreatiche.
La prevenzione del diabete di tipo I
Il diabete di tipo 1 è una malattia che può comparire in maniera improvvisa: dopo un'incubazione anche di anni, infatti, si manifesta con sintomi tipici come sete, frequente necessità di urinare, dimagrimento e stanchezza. Una volta che il diabete è stato diagnosticato occorre praticare almeno quattro iniezioni di insulina al giorno per tenere sotto controllo la concentrazione del glucosio nel sangue e impedire l'insorgenza delle complicanze croniche della malattia , tutte potenzialmente invalidanti (retinopatia, nefropatia, neuropatia e cardiopatia).
Identificare i soggetti a rischio, anche mettendo a punto nuovi test per individuare nel sangue i marcatori specifici della predisposizione alla malattia, è presupposto alla prevenzione in modo da impedire che si arrivi allo stadio di dipendenza dall'insulina. Oltre allo studio dei meccanismi della malattia e delle cause, oggi ancora sconosciute, nel San Raffaele DRI partirà a breve un protocollo di sperimentazione basato sulla somministrazione orale di insulina che nell'intestino, attraverso un meccanismo immunologico, agirebbe come un vaccino.
Il trapianto di isole pancreatiche
Anche se oggi è ancora una procedura sperimentale, il trapianto delle isole pancreatiche rappresenta al momento l'unica terapia in grado di ' guarire ' il diabete di tipo 1, cioè di ripristinare un normale equilibrio del metabolismo degli zuccheri. Nonostante i progressi degli ultimi anni, il trapianto presenta alcuni problemi che ne impediscono il successo a lungo termine. In particolare, vi è la reazione di rigetto dell'organismo ricevente verso le cellule trapiantate; inoltre esiste anche il rischio che riprenda il processo di distruzione delle cellule che producono l'insulina e quindi che si ripresenti il diabete .
Le speranze di guarire
I principali progetti di ricerca del DRI cercheranno il modo per stimolare l'organismo del ricevente a tollerare le cellule trapiantate ed eliminare così la necessità della t erapia immunosoppressiva anti-rigetto o quanto meno renderla meno pesante. In particolare si punterà a potenziare l'azione di alcune cellule del sistema immunitario, i linfociti T regolatori. Questi ultimi sarebbero in grado di controllare la reazione dell'organismo nei confronti delle isole da poco trapiantate. Inoltre, per migliorarne l'attecchimento e il funzionamento, si cercheranno nuove sedi di infusione delle cellule, innovativi farmaci e si utilizzeranno avanzate strumentazioni diagnostiche per verificare la funzionalità delle isole.
Per approfondire guarda le linee di ricerca del progetto San Raffaele Diabetes Reseach Institute (pdf ).
Come aiutareSostieni la ricerca sul diabete con una donazione
- Dal 25 giugno all’8 luglio per i clienti Tim, Vodafone e Wind è possibile donare 2 euro inviando un sms al 48545 o telefonando da rete fissa Telecom Italia allo stesso numero.
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FONTE E PER SAPERNE DI PIU':
http://www.liberidaldiabete.it
http://www.progettodiabete.org
25 giugno, 2008
Allarme droga: domani giornata mondiale antidipendenze ma cresce l'uso cocaina del +200%
FONTE: ANSA.IT -> http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-24_124211761.html
Staminali, in Australia il sito stemcellchannel.com porta il problema bioetico all'attenzione dei ragazzi
Il Centro riceve decine di telefonate e email da studenti che chiedono informazioni riguardo alla ricerca sulle staminali, che in Australia e' legale ma strettamente regolamentata, e sugli aspetti etici e legali. Un argomento che rientra in una materia facoltativa di scuola superiore, spiega il direttore esecutivo dell'Ascc, Stephen Livesey. Le informazioni disponibili in massima parte sono altamente scientifiche e aride, quindi di difficile comprensione per i piu' giovani, aggiunge. 'Non esiste una risorsa come questa al mondo', afferma Livesey. 'Noi crediamo che sia vitale che il pubblico comprenda il vasto potenziale della ricerca sulle cellule staminali, e gli equilibri fra aspetti etici e scientifici, in modo che vi dia sostengo e che consenta i progressi in questo campo'. Il sito web www.stemcellchannel.com.au, finanziato dal governo del Victoria e lanciato oggi dal premier statale John Brumby, contiene una serie di domande e di risposte in forma di video clip.
FONTE: Molecularlab.it -> http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6104
Nuovi nanomateriali possono portare a una migliore cura del cancro
Secondo gli esperti questi nuovi nanomateriali potrebbero diventare un ottimo strumento di somministrazione di farmaci anti-cancro. Michael Sailor ha spiegato: "Molte nanoparticelle vengono riconosciute dai sistemi di difesa dell'organismo, che le catturano e le rimuovono dal circolo ematico in pochissimi minuti. I nuovi nanomateriali, invece, funzionano meglio poiché, grazie alla loro forma e al polimero di cui sono rivestiti, riescono a sfuggire a questi processi di eliminazione naturale. Lo studio è riportato sull'ultimo numero di Advanced Materials.
FONTE: Molecularlab.it -> http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6106
Scoperte cellule staminali che si trasformano in miociti
Un gruppo di ricercatori statunitensi ha scoperto per errore una nuova fonte di staminali in grado originare cardiomiciti (le cellule del muscolo cardiaco) e in futuro di "riparare" un cuore danneggiato da un infarto. Queste staminali (le cellule primordiali in grado di trasformarsi in qualsiasi tessuto del copro umano) sono state individuate ed isolate nell'epicardio, la membrana che riveste interamente la superficie esterna del cuore, dall'equipe del prof. William Pu, del 'Children's Hospital' di Boston. I risultati della ricerca sono stati pubblicati ieri su Nature.
Nel 2006 erano state scoperte altri due tipi di staminali cardiache. La novita' della ricerca di Pu e' che quelle prelevate dall'epicardio non solo possono mutarsi in cardiomiciti, ma anche il cellule della muscolatura liscia, endoteliali, allineate all'interno dei vasi sanguigni, e fibroblasti, presenti nel tessuto connettivo "Se si procedera rigenerare un tessuto si deve rigenerare completamente, non solo i cardiomiciti", ha spiegato Pul La scoperta, ha ammesso il capo del team, e' avvenuta per errore.
Sequenziato il primo DNA femminile
Per la prima volta al mondo, alcuni genetisti del Centro medico universitario di Leiden (LUMC) hanno determinato la sequenza del DNA di una donna. Questo importante risultato dovrebbe essere in grado di approfondire considerevolmente la comprensione della diversità genetica umana.
24 giugno, 2008
Biomarker rivelano utilizzo dell'ormone della crescita come doping negli atleti
I ricercatori hanno iniettato in sei topi di laboratorio una dose di Gh al giorno per una settimana, e ad altri sei (di controllo) hanno somministrato una soluzione salina. L'ottavo giorno hanno eseguito un prelievo di sangue a tutti gli animali e hanno analizzato eventuali modificazioni a livello proteico. In questo modo, hanno osservato che alcune proteine avevano livelli aumentati o ridotti nei topi trattati con l'ormone, rispetto a quelli di controllo. Se i risultati saranno confermati nell'uomo, queste proteine potrebbero smascherare l'utilizzo di questo tipo di doping da parte degli atleti.
Fonte: Molecularlab.it -> http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6099
Scoperto micro-RNA MiR-146a che inibisce la formazione di metastasi e l'infezione dell'HIV
La scoperta è stata fatta in Italia, dai ricercatori del dipartimento di Ematologia, Oncologia e Medicina Molecolare dell'Istituto Superiore di Sanitá (Iss) di Roma, coordinato dal Prof. Cesare Peschle. "I risultati ottenuti nell'ambito di questa ricerca – spiega Peschle – potranno avere ricadute terapeutiche importanti non solo per lo stimolo della produzione di piastrine, ma soprattutto per l'inibizione della diffusione delle metastasi tumorali e per bloccare l'ingresso del virus HIV nei linfociti T".
Peschle ha anche spiegato che è stato osservato che nel processo di produzione delle piastrine (megacariocitopoiesi), una diminuzione del miR-146a determina un aumento del recettore CXCR4 che stimola la megacariocitopoiesi. Quindi, somministrando uno specifico inibitore del miR-146a, l'antagomir, è possibile stimolare la produzione di piastrine. Secondo il ricercatore, inoltre, modulando questo interruttore molecolare si potrebbe abbassare ad un livello minimo il CXCR4, in modo da ostacolare le metastasi e bloccare la diffusione del virus dell'AIDS. "Questa nuova prospettiva – sottolinea Peschle - ci potrebbe condurre ad avere dei microRNA "maneggevoli" che, modificati chimicamente per renderli non degradabili e legati a molecole di colesterolo, entrino facilmente nelle cellule. E con effetti tossici del tutto trascurabili". Le ricerche ora devono proseguire, e Peschle ha anticipato che l'obbiettivo è quello di utilizzare il miR-146a per sopprimere il recettore CXCR4 per inibire la formazione di metastasi dei tumori e l'infezione dei linfociti T da parte dell'HIV. Dovranno seguire dimostrazioni in vitro e in vivo per accertare il potenziale terapeutico di questo micro-RNA e la sua sicurezza.
Enrico Garaci, presidente dell'Iss, ha spiegato: "Gli studi sui microRna, che esercitano la funzione di interruttori molecolari nei circuiti alla base delle funzioni cellulari normali e patologiche, potranno davvero rivoluzionare il modo di sviluppare le future terapie per i tumori". E ha aggiunto: "Il nostro Istituto ha avuto il grande merito di aver iniziato questo tipo di studi quando la comunità scientifica era ancora incerta sulle reali possibilità di una terapia molecolare mirata, mediante microRNA. Lavori di questo tipo dimostrano che si tratta invece di una frontiera estremamente interessante da esplorare ancora, soprattutto per la scarsa tossicità delle terapie che ne potranno derivare".
La ricerca è stata pubblicata su "Nature Cell Biology".
FONTE: Molecularlab.it -> http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6102
Corsi di preparazione a Medicina e Chirurgia: una raccolta utile di link
UNIVERSITA’ DI ANCONA: http://www.studentoffice.org/
UNIVERSITA’ DI BARI: http://www.medicina.uniba.it/studenti/orientamento/PRAE.pdf
UNIVERSITA’ DI BOLOGNA: http://www.studentoffice.it/link/servizi/news.asp?azione=dettaglio&IDNews=624
UNIVERSITA’ DI BRESCIA: http://www.medicinastudenti.it/prepostbrescia/
UNIVERSITA’ DI CAGLIARI: http://www.dictatumdiscere.it/
UNIVERSITA’ CAMPUS BIO-MEDICO: http://www.unicampus.it/news/newbreve.asp?id=76
UNIVERSITA’ DI CATANIA: http://www.unict.it/fmed/
UNIVERSITA’ CATTOLICA: http://www.testmed.org/
UNIVERSITA’ DI CHIETI: http://www.unich.it/risultati05/precmed.htm
UNIVERSITA’ delle ALPI DOLOMITICHE: http://www.upad.it/?page=attivita&id=att888561027428b15b3bcd07&sito=m
UNIVERSITA’ DI FIRENZE: http://www.med.unifi.it/segreteria/studenti/precorsi.htm http://www.polobiomedico.unifi.it/perlapp/precorsi.htm
UNIVERSITA’ La SAPIENZA: http://www.orientamentoinrete.it/biomedico.php
UNIVERSITA’ DI MODENA: http://www.studentoffice.unimo.it/
UNIVERSITA’ DI MILANO: http://www.medicinastudenti.it/prepost/cosa_sono.htm
UNIVERSITA’ del MOLISE: http://serviziweb.unimol.it/pls/unimol/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3817
UNIVERSITA’ DI PARMA: http://www.med.unipr.it:8200/didattica/ammissioni/
UNIVERSITA’ DI PERUGIA: http://hippocrates.med.unipg.it/
UNIVERSITA’ DI TRIESTE: http://www.getintouch.it/
UNIVERSITA’ DI UDINE: http://www.uniud.it/didattica/notizie_urp/Pre-corsi%20area%20sanitaria
UNIVERSITA’ DI VERONA: http://www.ilm.it/it/corsi-universita.shtml
ISTITUTO LINGUISTICO MEDITERRANEO DI PISA: http://www.ilm.it/it/corsi-universita.shtml
UNIVERSITA’ DI FOGGIA: http://www.asu.altervista.org/
Date ufficiali test di ammissione 2008/09 a Medicina e Chirurgia
- medicina e chirurgia: 3 settembre 2008
- odontoiatria e protesi dentaria: 4 settembre 2008
- medicina veterinaria: 5 settembre 2008
- professioni sanitarie: 9 settembre 2008
Modalità Prova di ammissione ai corsi di laurea specialistica/magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria, in medicina veterinaria e ai corsi di laurea triennali delle professioni sanitarie:
La prova di ammissione verte su ottanta (80) quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, di
cui il candidato ne deve individuare una soltanto, scartando le conclusioni errate, arbitrarie o meno probabili, su argomenti di:
- cultura generale e ragionamento logico
- biologia
- chimica
- fisica e matematica
Gli ottanta (80) quesiti, per ciascun corso di laurea, vertono sugli argomenti così distinti:
trentatre (33) di cultura generale e ragionamento logico
ventuno (21) di biologia
tredici (13) di chimica
tredici (13) di fisica e matematica
FONTE => http://www.miur.it/0006Menu_C/0012Docume/0015Atti_M/7154Decret_cf2.htm
Punteggi test ingresso nei corsi di laurea in medicina e chirurgia
Ancona: 130esimo: 44,25 punti
Bari: 324esimo: 45,50 punti
Bologna: 300esimo: 48,00 punti
Brescia: 180esimo: 44,00 punti
Cagliari: 165esimo: 40,25 punti
Catania: 257esimo: 43,75 punti
Catanzaro: N.D.
Chieti: 144esimo: 45,00 punti
Ferrara: 145esimo: 45,75 punti
Firenze: 220esimo: 45,25 punti
Foggia: 71esimo: 45,00 punti
Genova: 200esimo: 45,25 punti
L'Aquila: 111esimo: 42,25 punti
Messina: 200esimo: 46,75 punti
Milano Statale: 300esimo: 48,00 punti
Milano Bicocca: 100esimo: 48,50 punti
Modena e Reggio Emilia: 136esimo: 45,75 punti
Molise: 50esimo: 44,25 punti
Napoli “Federico II”: 255esimo: 44,00 punti
Napoli II Università: 262esimo: 41,50 punti
Padova: 239esimo: 48,25 punti
Palermo: 250esimo: 47,75 punti
Parma: 200esimo: 44,75 punti
Pavia: 200esimo: 46,25 punti
Perugia: 200esimo: 42,75 punti
Pisa: 249esimo: 45,25 punti
Roma “La Sapienza”: 624esimo: 44,25 punti (forse da rifare)
Roma Tor Vergata: 165esimo: 45,00 punti
Salerno: 100esimo: 43,25 punti
Sassari: 100esimo: 37,00 punti
Siena: 137esimo: 43,00 punti
Torino: 365esimo: 45,00 punti
Trieste: 110mo: 45,25 punti
Udine: 80esimo: 48,50 punti
Varese: 130esimo: 45,25 punti
Vercelli: 75esimo: 41,75 punti
Verona: 145esimo: 47,25 punti
Uomini e Donne? Geneticamente pensano in modo differente
FONTE: Ansa.it -> http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-20_120238017.html
Vita sedentaria determina crescita di malattie
Crescono le malattie legate allo stile di vita, come il diabete e le patologie legate alla vita troppo sedentaria. E' l'allarme lanciato dal terzo congresso della Fimeg, la Federazione Italiana Medicina Geriatrica. 'Nei prossimi anni aumenteranno i casi di diabete - ha detto il presidente della Fimeg, Vicenzo Marigliano - perche' si mangia troppo e troppo bene. Invece invecchiare bene non solo sarebbe auspicabile ma anche possibile, a patto che si faccia prevenzione'.
FONTE: ANSA.IT -> http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-24_124206574.html
Scoperta nuova tecnica per la produzione di anticorpi monoclonali
Quando l'organismo è colpito da un agente infettivo, il sistema immunitario inizia a produrre anticorpi ma solo una piccola parte di questi si lega all'agente patogeno e lo neutralizza. Ed è questo problema che limitava la produzione di anticorpi monoclonali con le tecniche tradizionali.
La nuova tecnica è stata messa a punto da un team di ricercatori della Oklahoma Medical Research Foundation (OMRF) e della Emory University, diretti da Patrick Wilson, J. Donald Capra e Jens Wrammert. Wilson ha spiegato: "Il vecchio approccio era simile alla ricerca di un ago nel pagliaio.
Il problema è che non si può identificare e scegliere in modo semplice le cellule che producono gli anticorpi contro i patogeni che si vuole combattere". Esiste un altro metodo più rapido, che consiste nel creare anticorpi ibridi con cellule B, ma esiste il rischio di incompatibilità fra le proteine di questi anticorpi ibridi e l'organismo.
La nuova tecnica invece consiste nell'isolamento di plasmacellule dal sangue di persone vaccinate contro l'influenza, delle quali vengono poi clonati i geni per gli anticorpi. Le plasmacellule sono l'elemento centrale della reazione iniziale ad un'infezione o ad una vaccinazione, ma hanno una vita breve, di pochi giorni. I ricercatori hanno trovato un modo per catturare le plasmacellule circolanti poco tempo dopo la vaccinazione, intercettando quelle che producevano anticorpi anti-influenza specifici, cioè circa l'80% delle plasmacellule isolate.
Stephen Prescott, direttore dell'OMRF, ha spiegato: "I vaccini possono attivare il sistema immunitario, ma richiedono tempo per agire, talvolta non sono protettivi al 100% e c'è il rischio che si sviluppino degli effetti collaterali". La risposta di questi anticorpi è invece molto rapida e mirata e potrebbero essere prodotti anche a partire dalla risposta immunitaria di persone che hanno un'infezione, anche cronica, in corso.
L'articolo è stato pubblicato sull'ultimo numero di Nature.
FONTE: Molecularlab.it -> http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6094
Contro ansie e fobie una nuova arma: l'ossitocina
FONTE: ANSA.IT -> http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-23_123226217.html
23 giugno, 2008
Fumo: in Scozia cittadini pagati per smettere
FONTE: Ansa.it -> http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-22_122215521.html
Il DNA del cane puo' far prevedere la sua aggressivita'
Cosa rende un Chihuahua iperattivo e un Collie tranquillo? O un Rottweiler aggressivo e un Carlino timido? La risposta e' nel Dna. Per la prima volta una ricerca ha studiato le differenze genetiche alla base del carattere canino.La ricerca,pubblicata dalla rivista Genetics e ripresa dal sito di New Scientist, e' stata coordinata dall'universita' dello Utah: i genetisti hanno studiato 148 diverse razze di cani. Il risultato e' stata una prima mappa che lega alcuni geni al comportamento.
FONTE: Ansa.it -> http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-21_121225090.html
Ricercatori italiani ISS scoprono un "interruttore" per tumori e HIV
FONTE: ANSA.IT -> http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-22_122217218.html
21 giugno, 2008
Cervello: alcuni geni determinano la "propensione politica" dell'individuo
FONTE: Ansa.it -> http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-20_120242177.html
Tumori: lunedì attivo numero verde Ail per un filo diretto fra malati e specialisti
FONTE: Ansa.it -> http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-20_120242217.html
Montalcini, sveleremo mistero mente
FONTE: Ansa.it -> http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-20_120236225.html
Osservati processi cellulari dello sviluppo embrionale in vivo
Per la prima volta sono stati osservati i processi cellulari dello sviluppo embrionale, grazie ad una nuova tecnica di imaging a vivo, non invasiva, che ha permesso di identificare schemi di sviluppo che non vengono altrimenti rivelati da tecniche di imaging convenzionali.
In questo modo sono state osservate le variazioni del metabolismo cellulare negli embrioni del pesce Danio rerio (Zebrafish), uno dei maggiori modelli animali utilizzati nella ricerca biologica. Il risultato è stato ottenuto da un team, guidato da Scott T. Laughlin, composto da ricercatori dell'Università della California a Berkeley, dell’Howard Hughes Medical Institute e del Lawrence Berkeley National Laboratory di Berkeley.
I ricercatori hanno usato una serie di reazioni chimiche per etichettare, con molecole fluorescenti facilmente osservabili, i glicani nelle cellule di embrioni di D. Rerio. I glicani sono dei carboidrati sono ottimi indicatori delle attività biochimiche che avvengono nelle cellule e quindi sono buoni indicatori di crescita e sviluppo, poiché sono il riflesso di funzioni cellulari basilari come processi metabolici, espressione genica, secrezioni, e progressione delle patologie.
FONTE: Molecularlab.it -> http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6090
Lipodomica: per gli scienziati europei necessario accelerare gli studi sui lipidi
Influenti scienziati europei hanno sollecitato un potenziamento dello studio dei lipidi. In un rapporto pubblicato dalla Fondazione europea della scienza (FES), sottolineano il ruolo fondamentale che queste molecole dette "grasse" hanno nel funzionamento sano del corpo umano e nello sviluppo delle malattie.
Comunque, secondo quanto affermato nel rapporto, "la cosa più importante è che molte delle malattie a larga diffusione che affliggono il genere umano coinvolgono i lipidi". "Esempi principali sono le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2 legato all'obesità e l'ictus" Ma anche malattie gravi come il cancro e il morbo di Alzheimer vedono il coinvolgimento dei lipidi." Inoltre, difetti ereditari della sintesi e dell'accumulo dei lipidi possono causare una serie di altre malattie.
- investire in programmi di ricerca dedicati alla formazione di scienziati biomedici nei settori riguardanti i lipidi;
- investire nell'ulteriore sviluppo di tecnologie per studiare i lipidi, stabilendo e mantenendo allo stesso tempo forti legami tra coloro che sviluppano la tecnologia e i ricercatori;
- sviluppare uno sforzo della ricerca forte, coordinato e interdisciplinare in tutta Europa per capire la funzione dei lipidi e i ruoli dei lipidi nella salute e nelle malattie;
- integrare i database europei dei lipidi e facilitarne la comunicazione con altri database di tutto il mondo.
20 giugno, 2008
Comprare farmaci sul web? Spesso un serio rischio per la salute
FONTE: Ansa.it -> http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-19_119240580.html
Il melanoma può essere curato con cellule immunitarie
FONTE: Ansa.it -> http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-19_119243076.html
A Firenze il primo laboratorio di cellule staminali per pazienti pediatrici
FONTE: Ansa.it -> http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-19_119243560.html
Tumori seno, dormire fa bene: la melatonina protegge nelle donne in post menopausa
FONTE: Ansa.it -> http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-19_119243280.html
Scoperta proteina utile nella lotta alla malaria
E' stata identificata una proteina che permette alle zanzare del genere Anopheles di metabolizzare il DDT. La scoperta, fatta da un gruppo di ricercatori dell'Università dell'Illinois, segna un altro importante passo avanti nella lotta alla malaria. La specie Anopheles gambiae comprende molti ceppi di zanzara responsabili della trasmissione del plasmodio della malaria all'uomo ed animali. Il suo genoma è stato isolato, da un ceppo sensibile all'insetticida, e sequenziato nel 2002. Il DDT è un insetticida sintetico usato fin dalla seconda guerra mondiale per controllare la diffusione della malaria, tuttavia la sua azione, in alcuni ceppi di zanzara, è inibita da questa proteina detossificante. Questa proteina, CYP6Z1, appartiene alla classe delle monossigenasi del citocromo P450, note per essere importanti agenti detossificanti in molte specie, e se prodotta a elevati livelli consente all'insetto di metabolizzare l'insetticida. Molti studi diversi hanno mostrato che le monossigenasi P450 svolgono un ruolo cruciale nei meccanismi di difesa degli insetti contro le tossine prodotte dalle piante. Gli esperti, utilizzando moderne tecniche di modellizzazione sulla struttura 3D di una proteina simile trovata nell'uomo, sono riusciti a visualizzare la probabile orientazione della molecola che permette alla proteina CYP6Z1 di legarsi alla molecola di DDT, inattivandolo. I risultati sono stati descritti sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences”.
FONTE: Molecularlab.it -> http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6082
Scoperta casualmente la molecola in grado di far differenziare staminali embrionali in neuroni
Su Nature Chemical Biology è stata presentata la scoperta di una molecola capace di far sviluppare, in vitro, delle cellule neurali. Si tratta della molecola Isx-9, scoperta casualmente da un team di ricercatori americani nel corso di uno studio che aveva lo scopo di trovare un metodo per stimolare le cellule staminali ad originare cellule cardiache. Durante gli esperimenti, però, hanno scoperto che 5 delle 147 mila molecole testate, inducevano le staminali embrionali a differenziarsi in neuroni. Gli autori della scoperta, i ricercatori del Southwestern Medical Center dell'Università del Texas (a Dallas), hanno quindi selezionato quella che agiva a concentrazioni più basse e quella più solubile in acqua. La molecola, opportunamente modificata, ha dato vita al composto Isx-9 successivamente testato su staminali neuronali provenienti dal cervello (in particolare dall'ippocampo) di animali da laboratorio. Gli esperti hanno osservato che le staminali, in provetta, sottoposte all'azione di Isx-9, riuscivano a formare degli ammassi e a sviluppare neuriti, il primo passo verso la formazione di neuroni. Ora sarà necessario studiare i geni che interagiscono con Isx-9, in modo da ricostruire il meccanismo che conduce alla differenziazione dei neuroni. Jenny Hsieh, docente di biologia molecolare all'Università del Texas, ha dichiarato: “Questa scoperta rappresenta un punto di partenza per la medicina neuro-rigenerativa e per la chemioterapia per i tumori cerebrali”.
FONTE: Molecularlab.it -> http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6085
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