Il tessuto muscolare scheletrico dell'uomo si può rigenerare in risposta a degli infortuni, difetti genetici e disfunzioni neurologiche. Questo processo rigenerativo prende avvio con l'attivazione di cellule staminali muscolari, chiamate cellule satelliti. Quando attivate, tali cellule si moltiplicano e si differenziano in fibre muscolari specifiche che, alla fine, si fondono per formare il tessuto muscolare.
Ora gli esperti americani hanno scoperto che cdk9-55, variante del gene cdk9, viene indotto quando le cellule satelliti iniziano a differenziarsi ed è necessario per la riprogrammazione genetica richiesta per completare il processo di rigenerazione muscolare.
Cristina Giacinti, ricercatrice dello Sbarro Institute e del Dipartimento di Istologia ed Embriologia Medica dell'Università di Roma "La Sapienza" spiega: "Somministrando la proteina cdk9-55, o il gene che la codifica, si può indurre la rigenerazione del tessuto muscolare danneggiato".
Inoltre cdk9-55 può anche far aumentare i tessuti muscolari sani. Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute, presidente dello Sbarro Health Research Organization e Professore del Dipartimento di Biologia della Temple University di Philadelphia, sottolinea: "Tale scoperta ha importanti implicazioni per la rigenerazione muscolare in seguito ai danni prodotti da malattie, infortuni, malattie genetiche, cancro e malattie dell'invecchiamento". Lo studio, dal titolo "Cdk9-55: un nuovo fattore nella rigenerazione muscolare", è stato pubblicato sul "Journal of Cellular Physiology".
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