Lo studio è stato svolto dai ricercatori della University of Pennsylvania School of Medicine. Si tratta dello stesso gruppo che due anni fa identificò la proteina TDP-43, accumulata nelle aree motorie del cervello dei pazienti affetti da SLA. Oggi sono riusciti a dimostrare che TDP-43 si accumula ovunque a livello del cervello, questo significa che la sclerosi laterale amiotrofica ha degli effetti neurologici più ampi di quelli immaginati. Questo suggerisce la necessità di mettere in atto trattamenti più estesi rispetto alle sole aree motorie neuronali.
John Q. Trojanowski, uno degli autori dello studio, ha spiegato:"L'implicazione primaria per i pazienti con SLA è che abbiamo identificato un target molecolare per nuove terapie".
FONTE: Molecularlab.it => http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6115
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