Niente "premio" ai diplomati più bravi per l'accesso alle facoltà a numero chiuso. Almeno per quest'anno. Il provvedimento, in assoluta sordina, è stato varato in uno dei primi provvedimenti (un decreto legge) approvato dal governo Berlusconi. Così, l'accesso alle facoltà a numero programmato per il prossimo anno accademico avverrà secondo le regole degli ultimi anni: test a risposta multipla in cui i ragazzi si giocano tutto.
Una specie di lotteria che a molti non piace e che, l'estate scorsa, è stata al centro di mille scandali: quesiti errati, fughe di notizie e inchieste aperte dalla magistratura. I ragazzi che quest'anno conseguiranno la maturità col massimo dei voti e hanno alle spalle una carriera scolastica ineccepibile dovranno rassegnarsi a competere con tutti gli altri: nessuna "marcia in più per i meritevoli", insomma.
Lo scorso dicembre, l'allora ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, varò un decreto, controfirmato dal collega dell'Università Fabio Mussi, che non esitò a definire "di svolta". "D'ora in poi - spiegava Fioroni - per l'accesso alle facoltà a numero chiuso pagherà il merito, non le furbizie. E chi studia e sgobba non resterà più fuori gioco". L'idea era quella di premiare nel test di ammissione alle Facoltà di Medicina, Odontoiatria, Architettura, Veterinaria e Professioni sanitarie coloro che si erano distinti alla scuola superiore.
Venticinque dei 105 punti in palio per l'accesso alle facoltà a numero chiuso dovevano essere attribuiti all'atto della conclusione della carriera scolastica in base al voto finale, alla eventuale lode, alla media dei voti degli ultimi tre anni e ai voti conseguiti nelle materie "significative" stabilite per ogni al corso di laurea. Ma, come detto, per quest'anno non se ne farà nulla.
Il decreto interministeriale Mussi-Fioroni per essere applicato aveva bisogno di un decreto applicativo che non ha mai visto la luce. "Le disposizioni di cui agli articoli 4 e 5 del decreto legislativo 14 gennaio 2008, n° 21, si applicano a decorrere dall'anno accademico 2009-2010", si legge nel provvedimento che ha spostato in avanti la questione. Non è detta l'ultima parola, dunque.
Sta di fatto che per i 500 mila studenti alle prese con prossima la maturità le regole per l'accesso alle facoltà a numero programmato resteranno immutate. I ragazzi, che hanno sempre contestato la logica del numero chiuso, mostrano una moderata soddisfazione ma restano alla finestra. "La Rete degli Studenti - dichiara la portavoce nazionale, Giulia Tosoni - accoglie con sollievo momentaneo l'ufficializzazione della proroga del decreto Mussi-Fioroni, che inserisce un punteggio legato alla carriera scolastica pregressa nella valutazione per accedere alle facoltà a numero chiuso". Tuttavia ci troviamo a dover chiedere al Ministro Gelmini un chiarimento rispetto alle sue posizioni nel merito di questo decreto: verrà cancellato o confermato per il prossimo anno?".
I ragazzi chiedono al neoinquilino di viale Trastevere "cosa intende fare sul problema del numero chiuso, che tanti scandali ha destato nell'ultimo anno". "Noi - continua la Tosoni - siamo da sempre contrari al meccanismo dei test di ingresso per la selezione degli studenti e allo stesso modo ci siamo espressi in maniera contraria al decreto Mussi-Fioroni, perché non fa che mantenere un sistema di selezione all'ingresso dei percorsi formativi universitari, meccanismo ingiusto e pregiudiziale".
FONTE: REPUBBLICA.IT -> http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2008-uno/crediti-universita/crediti-universita.html
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