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AFORISMA DEL GIORNO

L unico dolore sopportabile è quello degli altri - John Bonica (Medico, pioniere nel campo delle ricerche sul dolore, 1917-1994)

28 maggio, 2009

Nuove prospettive terapeutiche per la cura del melanoma

Uno studio condotto dall'Ibim-Cnr ha attribuito ad alcuni derivati della porfirina, candidati per la progettazione di agenti contro questo tumore cutaneo, il piu' letale per la popolazione di pelle chiara, un ruolo chiave per la scoperta di una possibile terapia che permetta la regressione di questo particolare tipo di tumore. Il Cnr in una nota comunica come sia stata identificata una nuova classe di derivati della porfirina (sintetizzati dal gruppo di Lorenzo Pellerito del Dipartimento di Chimica Generale e Inorganica dell'Universita' di Palermo) la cui efficacia come potenziale farmaco antitumorale è basata sulla proprietà della porfirina di accumularsi in grande quantità e per lunghi periodi di tempo solo nelle lesioni tumorali. Lo studio e' stato condotto da Giovanna Barbieri e Maria Assunta Costa dell'Istituto di Biomedicina e Immunologia Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Palermo.

Come dichiarato dai due ricercatori Barbieri e Costa: "Questi derivati della porfirina possono essere considerati degli ottimi candidati per la progettazione di agenti terapeutici ed approcci terapeutici migliori. Avevamo precedentemente dimostrato che due derivati della porfirina determinano il cento per cento di morte delle cellule di melanoma inducendo l'apoptosi, un processo altamente regolato che determina la morte cellulare mediante una sorta di 'suicido'". L'obiettivo della nuova ricerca è stato lo studio dei segnali intracellulari attivati da questi complessi. "La morte per apoptosi delle cellule di melanoma trattate con questi derivati della porfirina dipende dall'attivazione di alcune protein-chinasi (MAPK o mitogen activated protein kinase)", spiegano le ricercatrici dell'Ibim-Cnr.

"Utilizzando la naturale fluorescenza della porfirina - proseguono - abbiamo inoltre osservato la localizzazione di questi complessi nei nuclei e nei nucleoli delle cellule di melanoma trattate. I risultati ottenuti suggeriscono che i target di questi derivati della porfirina sono probabilmente localizzati nel nucleo".

Lo studio, infine, dimostra come questi derivati della porfirina, usati in soluzioni maggiormente diluite, "siano meno tossici per le cellule di melanoma ma sufficienti a inibire la crescita e la motilita' cellulare, suggerendo dunque un loro ruolo fondamentale nella regressione dello stato invasivo-metastatico delle cellule di melanoma".

FONTE: AGI.IT Salute

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