E' passato alla storia per essere uno dei padri della pillola blu, il Viagra, ma in realtà aveva ottenuto il massimo riconoscimento per uno scienziato grazie a scoperte in campo cardiovascolare che hanno avuto conseguenze importanti nel trattamento di malattie cardiache, del cancro e di gravi patologie polmonari nei neonati. Robert Furchgott è morto a 92 anni a Seattle, negli Stati Uniti. Laureato in chimica nel 1937 nell'università del North Carolina a Chapel Hill, Furchgott anche dopo essere andato in pensione, ha continuato a fare ricerca alla State University, che ha sede a Brooklyn, ma di recente si era trasferito a Seattle per vivere con la figlia e altri familiari. E' stato premiato nel 1998 dall'Accademia svedese insieme ad altri due scienziati per le scoperte sugli effetti dell'ossido d'azoto in campo cardiovascolare.
I suoi studi sulla capacità dell'ossido di azoto di allargare i vasi sanguigni sono stati decisivi nella successiva messa a punto del sildenafil citrato, la molecola alla base della celebre pillola blu prodotta dalla Pfizer per la disfuzione erettile. Il colosso farmaceutico americano ha definito la scoperta di Furchgott, secondo il New York Times, "un piccolo pezzo d'informazione" nel cammino verso la messa a punto del Viagra.
Ma senza dubbio le conoscenze sugli effetti dell'ossido d'azoto hanno spianato la strada verso un nuovo approccio nel trattamento dei problemi erettili. Furchgott aveva cominciato nei primi anni Ottanta a individuare l'esistenza di una qualche molecola che nei vasi sanguigni aveva la capacità di ordinare alle cellule muscolari di rilassarsi, permettendo così una dilatazione. Nel 1986, lo scienziato americano annunciò in una conferenza alla Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota, di aver individuato quale fosse il fattore rilassanto, indicandolo nell'ossido d'azoto.
La rivista Science, nel 1992, battezzò il composto come “molecola dell'anno”, per le molteplici funzioni che erano emerse sul suo operato. La scoperta aprì una serie di nuove possibilità in campo cardiovascolare, perché indicava per la prima volta l'esistenza di un ruolo da parte di un gas che poteva agire sui vasi sanguigni. Le ricerche di Furchgott e dei due scienziati che hanno condiviso con lui il Nobel, Louis Ignarro e Ferid Murad, hanno permesso di ricostruire il meccanismo con cui l'ossido di azoto, prodotto da una cellula, attraversa le membrane cellulari e regola le funzioni di altre cellule.
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