Sentieri della Medicina - LOGO

AFORISMA DEL GIORNO

E in ogni luogo dove andrete, sarà per il sollievo dei malati. E non desistete dal prestar loro attenzione, e ascoltate i loro problemi! - Ippocrate (Medico, padre della Medicina, 460-377 AC)

14 marzo, 2009

Inghilterra: omega3 sopravvalutati nella lotta alla vecchiaia?

Uno studio britannico mette in dubbio la convinzione, sostenuta da molte ricerche, che i pesci 'grassi' e ricchi di Omega 3 come il salmone possano proteggere contro la demenza senile. I dati di un trial condotto su oltre 800 anziani inizialmente ha mostrato che coloro che mangiavano pesci grassi in abbondanza avevano una funzionalita' cognitiva migliore. Ma, analizzando meglio i dati, i ricercatori hanno osservato che la mente piu' acuta si spiegava non con l'alimentazione bensi' con il livello di istruzione e il buon umore. E' dunque necessario chiarire meglio se davvero i pesci grassi proteggono il cervello dalla demenza, conclude il team britannico sul Journal of Nutrition, Health and Ageing. Negli ultimi anni, gli scienziati hanno messo l'accento sull'importanza dell'alimentazione per limitare l'invecchiamento del cervello e hanno sottolineato il valore degli acidi grassi omega 3, che si trovano in pesci come il salmone e lo sgombro. I test in laboratorio in teoria provano che tali acidi sono neuroprotettivi. Il nuovo studio, condotto alla London School of Hygiene and Tropical Medicine, ha in effetti trovato un'associazione tra mangiare un paio di porzioni di pesce a settimana e migliori punteggi ai test delle funzioni cognitive. Ma tenuto conto poi anche del livello di istruzione e della salute psicologica dei soggetti studiati, i ricercatori hanno visto che l'associazione con l'assunzione di pesci grassi spariva. Conclude il team britannico: va bene mangiare un paio di porzioni di pesce a settimana, di cui una almeno deve essere un pesce grasso, perche' i benefici per il cuore sono dimostrati. Ma quanto ai vantaggi anti-demenza, secondo il direttore della ricerca, Alan Dangour, sono stati un po' esagerati. "Le prove scientifiche finora raccolte non sono sufficienti". Niel Hunt, chief executive della Alzheimer Society, ha commentato: "Il modo migliore per ridurre il rischio di demenza in eta' anziana e' di seguire una dieta mediterranea ricca di frutta, verdura, cereali, pesce e pollame. Ma non sappiamo quale alimento in particolare sia piu' protettivo degli altri".

FONTE: Agi.com Salute

Nessun commento:

Posta un commento

Sentitevi liberi di commentare l'articolo. Si richiede gentilmente il rispetto delle norme di netiquette esistenti su internet. I commenti sono moderati e verranno pubblicati dopo approvazione del blogger (limite di 24 ore). Il blogger si riserva il diritto di non pubblicare e/o cancellare i commenti che ritiene non adeguati alle regole di netiquette. Buona scrittura e grazie per il messaggio.

SENTIERI DELLA MEDICINA

In questo blog ci sono 1297 post e 212 commenti

Commenti recenti

Elisa su nick jonas miley cyrus e la loro ha scritto
Ciao, anch'io sono diabetica, da quando avevo 6 anni e mezzo e anch'io ho il microinfusore da un po'.
Anonimo su eurostat in un decennio persi in italia ha scritto
Eurostat ha dichiarato che entro la fine di aprile avremmo avuto l'aggiornamento dei dati al 2015, ma fino ad ora ...(continua)
Anonimo su psoriasi le terapie con ciclosporina ha scritto
Anestesia per i denti causa problemi durante il trattamento? Se prendo ciclosporina posso essere anestetizzato ...(continua)
Anonimo su tiroide qual e la soglia di tsh per cui ha scritto
per caso c'entra il selenio ?
Anonimo su consiglio superiore di sanita si ha scritto
Senza contare fra l'altro che l'obbligo di prescrizione in questi casi comporta unicamente problemi per il ...(continua)

Post più popolari