Il piombo è un minerale, simbolo Pb, numero atomico 82. È un metallo
tenero, denso, duttile e malleabile, ha
una bassa conducibilità, è molto resistente alla corrosione e parzialmente
resistente agli acidi (resiste all'acido solforico, si scioglie con l'acido
nitrico). Di colore bianco azzurrognolo, esposto all'aria si colora di grigio
scuro. Si presume che tutto il piombo esistente sia derivato dal decadimento
dell'uranio(U) 238 che si trasforma in piombo (Pb) con un tempo di dimezzamento
di circa 4.51 miliardi di anni.
Il piombo allo stato nativo esiste, ma è piuttosto
raro. In genere viene trovato associato
allo zinco, all'argento e principalmente al rame, viene quindi estratto
insieme a questi metalli. Può inoltre ritrovarsi associato a zolfo o a
carbonio, il minerale più comune è la galena
(solfuro di piombo, PbS), che
ne contiene l'86,6%. Altri minerali comuni sono la cerussite (carbonato
di piombo, PbCO3) e l'anglesite
(solfato di piombo, PbSO4).
Gran parte del piombo in uso oggigiorno proviene però da fonti riciclate.
Il piombo è un metallo velenoso, può provocare
intossicazioni sia di tipo sociale (extraprofessionale) sia di tipo
professionale.
Modalità
di intossicazione extraprofessionale:
·
Scarichi
industriali (fonderie, industrie ceramiche, ecc.)
o
Via respiratoria
o
Catena alimentare
·
Pericolose
modalità di conservazione e preparazione di cibi e bevande
o
Contenitori smaltati o chiusi con saldature con leghe al Pb contenenti
cibi o bevande acidule
o
Bevande alcoliche preparate con serpentine con saldature al Pb
o
Tubature contenenti
Pb usate per
la distribuzione di
acqua potabile che
oggi non esistono quasi più
·
Picacismo (frammenti
di vernice muraria): è un disturbo del comportamento alimentare
che porta a ingerire frammenti
di vernice in bambini o in adulti. Può essere correlato a disturbo
psichico oppure associato a disturbi pediatrici quali anemia infantile o
celiachia infantile o parassitosi intestinale.
Modalità
di intossicazione professionale:
-
Estrazione mineraria, raffinazione e
manipolazione di piombo, rame, zinco, argento
-
Fabbricazione di derivati del piombo come
arseniato di piombo o ossidi di piombo
-
Industria delle vernici, smalti e mastici
-
Industria e manutenzione degli accumulatori
-
Fabbricazione di tubature
-
Fabbricazione di proiettili e armi da fuoco
-
Industria delle ceramiche e delle stoviglie
-
Industria del cristallo e Vetrificazione
delle terraglie
-
Industria della plastica e della gomma
-
Industria della stampa con uso di piombo
(linotype, monotype, ect) e Cromolitografia
-
Sale per l’addestramento all’uso delle armi
da fuoco
-
Operazioni di tempera dell’acciaio con
bagni di piombo
-
Zincatura delle lamiere o stagnatura delle
lamiere
-
Lavori di demolizione in ambito urbano o
industriale
-
Riciclaggio dei metalli
Il Decreto legislativo 81 del 2008 ha indicato:
-
il
valore limite di esposizione ambientale in un turno
lavorativo di 8 ore pari a 0,15 mg/m3
-
il
valore limite biologico tollerato pari a 60 microgrammi/dl per gli uomini e 40 microgrammi/dl per le donne.
Modalità
di assorbimento del piombo
·
Via
alimentare (maggiormente in ambito extraprofessionale, tramite
alimenti contaminati)
·
Via
respiratoria (maggiormente in ambito professionale
tramite vapori, fumi e polveri, soprattutto se le polveri hanno diametro
inferiore a 10 micron)
·
Via
cutanea (maggiormente Pb organico come Tetraetile,
tetrametile, stearato, naftenato, ecc.)
Un esempio di assorbimento di piombo che si verificava
tramite più modalità (inalato per vapori, per contatto cutaneo e per ingestione
accidentale) è dato dalla vecchia “benzina
piombata”, cioè benzina in cui veniva aggiunto tetraetile di piombo con effetto antidetonante. Attualmente tale
molecola non viene più utilizzata a tale scopo, la benzina è stata arricchita
di amine aromatiche le quali tuttavia sono più cancerogene, soprattutto se il
veicolo non è dotato di marmitta catalitica.
Modalità
di distribuzione in circolo del piombo
Si distribuisce al sangue,
laddove risiede maggiormente all’interno dei globuli rossi e in piccola parte
(10% circa) nel plasma legato a proteine o come frazione libera. Si
distribuisce poi ai tessuti di accumulo, in particolare il tessuto osseo, laddove si deposita nel tessuto trabecolare e nel
tessuto corticale compatto. La emivita del piombo nel tessuto osseo è di 7 anni. E i tessuti di fegato e rene, laddove la emivita è di 2 mesi.
L’escrezione
avviene:
·
Via
fecale (bile, secreto pancreatico, secreto gh. Intestinali,
perdita epitelio intestino)
·
Escrezione
urinaria (filtrazione glomerulare, escrezione tubulare)
·
Latte
·
Sudore
·
Annessi
cutanei (Capelli & Unghie)
Patologia
e clinica
L’avvelenamento da piombo prende il nome di Saturnismo.
L’intossicazione può essere acuta o cronica.
Gli effetti tossici si manifestano principalmente a
carico di:
1)
Midollo
osseo
(interferenza con l’emopoiesi e con l’emoglobinogenesi)
2)
Sistema
nervoso (encefalopatia saturnina, danni ai nervi periferici)
3)
Rene
(nefropatia
da tubulopatia, insufficienza renale acuta o cronica, rene grinzo saturnino)
ð ALTERAZIONI NELLA SINTESI
DELL’EMOGLOBINA
Il piombo provoca un arresto della sintesi dell’eme, e
quindi dell’emoglobina, in quanto interferisce con tre enzimi della catena
biochimica:
1-
Ala
sintetasi (forme severe, croniche, mancata sintesi di acido
delta-amino-levulinico)
2- Ala deidratasi (forme
acute, mancata sintesi del porfobilinogeno dalla ALA)
3- Ferro chelatasi
(forme acute, mancata associazione del ferro alla protoporfirina 9°)
Ciò determina nei soggetti avvelenati la comparsa di anemia, solitamente ipocromica. Nel
sangue e nelle urine di un soggetto con avvelenamento da piombo troveremo:
1)
Aumento
dell’acido delta-Amino-Levulinico (forme acute, nelle forme
croniche diminuzione) nel plasma e nelle urine
2)
Aumento
della copro-porfirina 3° nel plasma e nelle urine
3) Diminuzione intraeritrocitaria
dell’enzima Ala-deidratasi e dell’enzima ferro-chelatasi
4) Aumento del contenuto di
Protoporfirina 9° negli eritrociti
5) Aumento del contenuto di
Zinco-protoporfirina 9° nel plasma
6) Aumento del contenuto di Ferro
circolante e della Transferrina
A livello del midollo osseo troveremo:
1) Deficit di maturazione degli
eritroblasti
2) Aumento del numero di reticolociti
circolanti
3)
I reticolociti avranno una tipica punteggiatura basofila da
precipitato proteico e una minore resistenza alle variazioni osmotiche
Inoltre si avrà una diminuzione della emivita eritrocitaria (< 120 giorni) e un lieve aumento funzionale del volume
splenico per incremento della emocateresi.
ð ALTERAZIONI A LIVELLO RENALE
I reni possono essere l'obbiettivo della tossicità da
piombo sia acutamente che cronicamente; infatti l'effetto tossico diretto sull'epitelio tubulare e lo spasmo delle arteriole renali può
essere responsabile di un'insufficienza
renale acuta con proteinuria e
cilindruria grave.
L'esposizione cronica provoca invece il cosiddetto rene grinzo saturnino, condizione di insufficienza renale cronica dovuta
all'ischemia cronica per spasmo arteriolare.
La conseguente ipertensione
arteriosa è responsabile dell'aumentato rischio cardiovascolare nei
soggetti esposti a piombo.
La gotta
saturnina è invece dovuta alla diminuita
escrezione di acido urico (iperuricemia
per danno tubulare).
ð ALTERAZIONI A LIVELLO DEL SISTEMA
NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO
Il piombo (grave esposizione acuta o subacuta) esplica effetti
tossici diretti a livello del sistema nervoso centrale per spasmo delle arteriole e conseguente edema cerebrale diffuso. Per dosi intossicanti generalmente > 150 microgrammi/dl, si ha
l’instaurarsi di una gravissima forma di intossicazione detta Encefalopatia saturnina acuta,
con convulsioni e coma.
Il sistema nervoso periferico è invece interessato
nelle forme croniche, con polineuropatia
e paralisi periferica (tipica è la paralisi
del nervo radiale, si avrà un rallentamento della velocità di
conduzione del nervo per fenomeno di demielinizzazione (riscontrabile in
diagnosi mediante ElettroMioGrafia, si ha paralisi
dei muscoli del gruppo posteriore di braccio e avambraccio con difficoltà
motorie a gomito e polso e ipoestesia
della pelle dorsale delle dita centrali della mano. Non si ha paralisi
delle dita della mano perché queste sono innervate dal solo nervo mediano).
ð ALTERAZIONI A LIVELLO GASTROENTERICO
A livello dell'apparato gastroenterico il piombo è responsabile
della colica saturnina, dolore addominale “a cintura” (simile a
pancreatite) di tipo spastico dovuto alla diretta azione del piombo sulla
muscolatura liscia intestinale, parzialmente risolvibile con spasmolitici. A
questa si associa stipsi e meteorismo,
manifestazioni tipicamente preceduti da dolenzia
addominale diffusa e sapore
metallico in bocca.
La deposizione del metallo in sede gengivale è
responsabile del colorito bluastro (Orletto di Burton) visibile a livello
del colletto degli incisivi esterni e dei canini. Si origina per reazione del
piombo presente nei capillari con l'idrogeno solforato dei residui alimentari.
Ø ALTERAZIONI
RICONDUCIBILI AD AVVELENAMENTO ACUTO
·
Nausea, vomito, diarrea, scialorrea, sapore
metallico, intensi dolori addominali
·
Anemia emolitica
·
Ittero per epatopatia (anche lieve)
·
Insufficienza renale acuta
·
Encefalopatia saturnina (convulsioni,
ipertensione cerebrale, edema cerebrale)
Ø ALTERAZIONI
RICONDUCIBILI AD AVVELENAMENTO CRONICO
·
anemia
(con
alterazioni eritrocitarie: aumento delle protoporfirine, alterazioni
mitocondriali, eritrociti immaturi in circolo)
·
disturbi
trofici gengivali (orletto di Burton)
·
encefalopatia da piombo, cefalea, amnesia, alterazioni cognitive, astenia, parestesia
ed irritabilità, nervosismo, disturbi psichici, tremori
·
nefrosclerosi
con: ematuria, proteinuria, cilindruria, oliguria e ipertensione
·
colica
saturnina: dolore addominale a cintura (tipo pancreatite)
provocato dalla contrazione della muscolatura liscia della parete intestinale
(attenuabile tramite gluconato di calcio), nausea vomito, stipsi
·
elevata incidenza di mortalità neonatale
·
documentata infertilità nella donna; nell’uomo si evidenzia oligospermia
·
paresi
del radiale;
·
anoressia,
calo ponderale, astenia degli estensori, colorito cinereo
del volto,
·
alterazione del metabolismo purinico, gotta acuta saturninica
·
Nefropatia cronica (rene grinzo saturnino)
con ipertensione arteriosa e IRC
·
Gastrite
cronica e duodenite, coliche persistenti
·
Vasculopatia
e cardiopatia ipertensiva
DIAGNOSI
DI AVVELENAMENTO DA PIOMBO
Oltre a contesto anamnestico ed obiettivo, esistono indicatori di dose (esami che
indicano la dose alla quali si è stati esposti) e indicatori di effetto (indicatori dell'effetto
sull'organismo dell'esposizione al piombo).
Indicatori
di dose
·
Piombemia
corretta per la conta dei globuli rossi (talora gli stati anemici
conseguenti all'esposizione al piombo possono dare falsi negativi), indicatore
di esposizione. Non è un indicatore adatto per stimare le riserve tissutali.
·
Piombemia
dopo somministrazione di 1 g di un chelante del piombo, il Ca-Na2-EDTA.
Se elevata, indica la presenza di riserve tissutali.
·
Piomburia corretta per la conta dei globuli rossi.
Si eleva dopo due settimane; come per la piombemia, non è un indicatore adatto
per stimare le riserve tissutali.
Indicatori
di effetto
·
Acido
delta aminolevulinico deidratasi eritrocitaria:
la sua inibizione è l'indice più affidabile e più precoce di esposizione al
piombo. Deve però essere ricordato che esposizioni croniche o recenti
all'alcool possono inibire l'enzima, inoltre l’esame può essere poco indicativo
se vi è una pre-esistente anemia iper-rigenerativa. Per cessazione
all’esposizione si normalizza rapidamente.
·
Zinco-Protoporfirina
IX eritrocitaria: la valutazione della concentrazione di
questa molecola correla direttamente con l'azione biologica del piombo. Rimane
elevata per alcuni mesi, rendendola efficace per valutare i depositi di piombo
tissutale.
·
Acido
delta aminolevulinico urinario: aumenta in corso di
intossicazioni da piombo e di porfiria acuta intermittente (con problemi di
diagnosi differenziale).
·
Coproporfirine
urinarie: diminuiscono rapidamente dopo esposizione e
rappresentano un buon indice di esposizione acuta.