Il virus H7N9 non rischia, almeno per il momento, di scatenare una pandemia di influenza aviaria. Le rassicurazioni arrivano da uno studio pubblicato dagli esperti dei Centri cinesi per il controllo delle malattie e delle Università di Shantou (Cina), Hong Kong e Toronto sulla rivista Science, secondo cui il microbo non solo non riesce a trasmettersi attraverso le particelle di saliva sospese nell'aria, ma probabilmente non è nemmeno in grado di passare da un uomo ad un altro.
Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato la trasmissione del virus H7N9 in modelli animali da tempo utilizzati per lo studio dell'influenza umana, come furetti e maiali. I dati raccolti hanno svelato che nei furetti il microbo si trasmette bene attraverso il contatto diretto fra gli animali, mentre è più difficile che avvenga il contagio per via aerea. Il fatto, invece, che non riesca a trasmettersi da un maiale all'altro rende poco probabile che riesca a farlo da uomo a uomo. Per tutte queste ragioni attualmente la popolazione mondiale non corre il rischio di avere a che fare con una pandemia. Nonostante ciò, secondo gli esperti è necessario continuare a monitorare la diffusione del virus, che, avendo tempi di incubazione piuttosto lunghi, impiega diverso tempo prima di scatenare i sintomi dell'infezione e che quindi, qualora acquisisse la capacità di trasmettersi da una persona ad un'altra, potrebbe contagiare molti individui prima che ci si renda conto della sua presenza.
Le rassicurazioni sono giunte in risposta alle recenti notizie relative allo sviluppo di una forma di H7N9 resistente ai più comuni farmaci antivirali.
AUTRICE: Silvia Soligon
FONTE: Il Sole 24 Ore
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