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AFORISMA DEL GIORNO

26 giugno, 2013

Diabete giovanile, Science: “Funziona vaccino che spegne risposta immunitaria”

Importante conferma per il mondo della scienza che studia nuovi armi di terapia e prevenzione contro le varie forme di diabete: secondo quanto pubblicato dalla rivista "Science Translational Medicine", sarebbe attualmente possibile impiegare con successo un vaccino avente una azione "preventiva". Si tratta di un tipo di vaccino agente con un meccanismo "inverso" rispetto a quanto accade per i comuni vaccini, cioè attua uno "spegnimento" delle linee linfocitarie responsabili del processo autoimmune che porta all'inderogabile distruzione delle cellule Beta del pancreas (le cellule producenti insulina). Il vaccino, messo a punto dalla Stanford University School of Medicine, è stato testato su 80 pazienti dal gruppo di Lawrence Steinman che, in un’intervista all’Ansa, ha detto: “Al momento stiamo organizzando un trial clinico più grande su un maggior numero di pazienti dopo aver visto gli ottimi risultati sui primi 80”. “L’abbiamo testato su pazienti cui era stata fatta la diagnosi di diabete 1-3 anni prima – precisa – e visto che i soggetti vaccinati producono più insulina. Inoltre nel sangue dei pazienti sono ridotte le cellule immunitarie "nocive", che provocano lo sviluppo del danno”.

Analizzando i dati di una recente indagine epidemiologica si evidenzia che sono poco più di 290 mila i siciliani che hanno ricevuto una diagnosi di diabete. Di questi, intorno al 10% è affetto da diabete di tipo 1, il cosiddetto diabete giovanile o insulino-dipendente. E i casi attesi sono quasi 4 mila nella fascia di età 0-17 anni, in buona percentuale con diabete di tipo 1. Ben 190 mila diabetici sono in età 18-69 anni, il resto sono over 70. Ed è noto che la prevalenza del diabete aumenta con l’età, fino a raggiungere il 20,3 per cento nelle persone con età uguale o superiore ai 75 anni. E si stima che per ogni due-tre persone con diabete ce ne sia una che ancora non lo sa. Nell’Isola, ci sarebbe dal 30 al 50% di diabetici non diagnosticati, percentuale che porterebbe i siciliani portatori della malattia ad oltre 400 mila.

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