Una equipe del Chonnam National University della Corea del Sud è riuscita a far tornare l'udito a dei porcellini d'India a cui era stato distrutto con sostanze chimiche, grazie alle staminali mesenchimali prelevate dal midollo osseo umano. Gli altri ricercatori del Suny Upstate Medical University di Syracuse, negli Usa, hanno invece restituito la vista ad alcune rane grazie alle staminali della pelle impiantate negli embrioni.
Entrambi i gruppi di scienziati rilevano come "al momento non sia possibile tradurre sull'uomo i risultati ottenuti sugli animali. Ma gli esperimenti sono serviti a fare luce sui meccanismi biologici che sovrintendono i due sensi di vista e udito, contribuendo a indicare strade nuove alla medicina rigenerativa". E a commentare positivamente le ricerche è anche Anand Swaroop, esperto di staminali di uno dei centri dei National Institutes of Health statunitensi, secondo cui "i risultati sono la prova dell'enorme potenziale offerto dalle cellule staminali per la cura di malattie mortali o fortemente debilitanti".
I ricercatori coreani hanno coltivato le staminali del midollo osseo umano all'interno di cellule nervose in coltura di laboratorio, quindi le hanno trapiantate nell'orecchio dei porcellini d'India. A tre mesi dall'operazione, gli animali hanno mostrato di aver riacquistato l'udito, ha raccontato la coordinatrice dell'esperimento, nel corso del congresso della Società di neuroscienze.
"Le staminali sono riuscite a ricostituire le sottili cellule cigliate che sono essenziali per l'udito nei mammiferi. Ma - ammette Sujeong Jang - ancora non sappiamo come ciò sia potuto accadere". La scoperta è però importante perchè le cellule cigliate, una volta uccise da rumore, sostanze chimiche o attacchi autoimmuni, non si ricreano compromettendo l'udito.
Gli scienziato del centro Usa, invece, hanno usato le staminali della pelle per ridare la vista ad alcune rane. Per ottenere il risultato sperato hanno addizionato le cellule 'totipotentì con sette fattori genetici in grado di forzarle a diventare ciò che serviva, cioè cellule dell'occhio. Quindi è avvenuto il trapianto su embrioni di rane, che sono tornate a vedere.
FONTE: Aduc.it
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