Sentieri della Medicina - LOGO

AFORISMA DEL GIORNO

03 giugno, 2009

Vigevano: vuole figlio da marito in coma, il tribunale si oppone “Non verificata la volontà dell’uomo”

Il Tribunale di Vigevano ha respinto una richiesta a procedere con la procreazione assistita avanzata dai familiari di un uomo in coma irreversibile dovuto a un grave tumore al cervello. Una coppia di Vigevano, lei originaria dell'Europa dell'Est, lui un operaio ricoverato in gravissime condizioni alla clinica Maugeri di Pavia e attualmente in coma a causa di un tumore al cervello, era salita recentemente alla cronaca per la ferma volontà della moglie di esaudire il loro desiderio di avere un bambino. Tuttavia qualche mese fa il padre dell'uomo aveva chiesto di ricostruire la volontà del figlio per ottenere, in qualità di tutore, il permesso di esprimerla e, quindi, il consenso per l'accesso alla procreazione medicalmente assistita.

Il tribunale si è quindi opposto alla richiesta sulla base del fatto che, in seguito alle testimonianze di familiari e medici dell'uomo non è stato possibile ricostruire delle prove di certezza sulla sua volontà di accedere alla procreazione medicalmente assistita. Non ci sarebbero quindi per stabilire che lui, nel pieno delle facoltà, avesse manifestato la decisione, qualora si fosse trovato nelle condizioni attuali, di avere un figlio ricorrendo alla fecondazione assistita. Secondo il collegio inoltre mancherebbe uno dei requisiti previsto dalle legge 40, cioè quello relativo all'infertilità della coppia.

Si è concluso così il primo round di quella che si preannuncia una battaglia giudiziaria con il legale della moglie che ha già dichiarato di voler impugnare il provvedimento del Tribunale. Anche se, parallelamente, la famiglia potrebbe rivolgersi a qualche centro all'estero per andare avanti lungo la strada scelta.

Uno dei dottori che si era interessato qualche mese fa al caso, il dr. Severino Antinori (già alla ribalta delle cronache mediche in passato per casi simili), ha dichiarato all’Ansa “Quella di oggi è una sentenza talebana e religiosa, in un paese più teocratico e clericale e meno laico di quanto dovrebbe essere. Faremo (n.d. lui e la coppia seguita) ovviamente ricorso alla Cassazione, in cui ripongo grande fiducia ma è chiaro che ora la donna prenderà gli spermatozoi del marito e se ne andrà all'estero. Probabilmente lo farà e credo che la inciterò io stesso in questo senso”

Nessun commento:

Posta un commento

Sentitevi liberi di commentare l'articolo. Si richiede gentilmente il rispetto delle norme di netiquette esistenti su internet. I commenti sono moderati e verranno pubblicati dopo approvazione del blogger (limite di 24 ore). Il blogger si riserva il diritto di non pubblicare e/o cancellare i commenti che ritiene non adeguati alle regole di netiquette. Buona scrittura e grazie per il messaggio.

SENTIERI DELLA MEDICINA

In questo blog ci sono post e commenti

Commenti recenti

Post più popolari