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AFORISMA DEL GIORNO

22 settembre, 2008

Staminali e cancro: una relazione pericolosa?

Alterazioni dello sviluppo di alcune cellule staminali potrebbero comportare la comparsa di varie forme di cancro. Questa idea sta prendendo sempre piu' piede nella comunita' scientifica e si basa su un'intuizione risalente ad alcuni anni fa ma solo di recente presa in maggior considerazione. La cellula staminale darebbe vita a due diverse cellule di cui una resta staminale mentre l'altra si moltiplica nel tipo di cellule necessarie a dar forma all'organo e il cancro sarebbe scritto in queste ultime fin dall'inizio. Le terapie al momento mirano all'eliminazione di tutte le cellule cancerose nel loro insieme ma in un prossimo futuro potrebbe essere possibile mirare direttamente all'eliminazione delle cellule staminali in cui vi sarebbero possibili alterazioni.

La prima prova a favore di questa tesi fu trovata nel 1997 da uno studioso dell'Universita' di Toronoto, John Dick, che riusci' ad isolare quella che sembrava essere una staminale da una forma di cancro del sangue, la Aml (acute myeloid leukaemia). Lo stesso tipo di ricerca e' stato svolto negli anni successivi nel campo del cancro al seno, alla prostata, al colon, al polmone, alla testa, ma anche al melanoma, al sarcoma e al mieloma.

William Matsui, della Johns Hopkins University, ha successivamente confermato che su un campione di 300 pazienti affetti da tumore al pancreas il periodo di sopravvivenza era nettamente piu' breve per quanti presentavano cellule staminali nel tumore. Ma ancora piu' interessanti sono le risultanze di una ricerca condotta in Texas presso il Baylor College of Medicine, dove si cura il cancro al seno. Qui e' stato appurato che la chemioterapia tende ad eliminare, agendo su tutte le cellule indiscriminatamente, tende a lasciare in vita le staminali da cui poi il male torna a presentarsi.

Le cure messe a punto usando questo principio stanno dando il loro risultato, soprattutto nel campo del tumore al seno. Manca comunque la certezza e la comunita' scientifica internazionale usa i toni cauti. Come sempre in questi casi, l'efficacia della terapia potra' essere misurata solo nel medio-lungo periodo. Ma se l'intuizione dovesse rivelarsi corretta, l'aver capito la vera origine del cancro portera' prima o poi alla sua sconfitta definitiva.

FONTE: Molecularlab.it & ADUC.it

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