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AFORISMA DEL GIORNO

11 gennaio, 2010

Caso Eluana: il Gip conferma l'archiviazione "Nessun omicidio"

«La prosecuzione dei trattamenti di sostegno vitale di Eluana Englaro non era legittima in quanto contrastante con la volontà espressa dai legali rappresentanti della paziente, nel ricorrere dei presupposti in cui tale volontà può essere espressa per conto dell'incapace». Con questa frase il Gip di Udine, Paolo Milocco, dispone l'archiviazione del procedimento relativo alle indagini su Beppino Englaro e altri 13 persone per il reato di omicidio volontario per la morte di Eluana Englaro e pone la parola "Fine" ad una terribile storia di cronaca i cui fatti, sul piano bioetico, riecheggieranno per molti anni ancora. Nessuna colpa quindi per il padre della ragazza e per molte dele persone della clinica "La Quiete" di Udine, che hanno accompagnato e aiutato le ragazza fino agli ultimi istanti della propria vita.

Come affermato il Gip di Udine, il decesso di Eluana Englaro non è stato «conseguenza di pratiche diverse da quelle autorizzate e specificate nei provvedimenti giudiziari». Le pratiche «autorizzate e specificate nei provvedimenti giudiziari» sono state «oggetto di preventivi controlli operativi che, in un prudente e scrupoloso intento di massima trasparenza, erano stati predisposti dal tutore dall'equipe assistenzziale volontaria e che sono stati recepiti dalla struttura di ultimo ricovero». Sul punto, ha scritto il Gip, è stata svolta un'accurata consulenza tecnica che ha esaminato attentamente la documentazione sanitaria disponbiile e si è avvalsa dei risultati di specifica autopsia. Conclude il Gip sottolineando come «Sebbene il decorso sia stato più rapido di quanto previsto sulla base di tali dati medico-legali i consulenti hanno potuto escludere cause di morte di natura traumatica o tossica».

«Sono felice soprattutto per il dottor Amato De Monte e per gli altri volontari che si sono impegnati in questa vicenda senza avere alcun vantaggio», ha commentato alla stampa Giuseppe Campeis, difensore di Beppino Englaro. Il legale del padre ha ricordato come sia la magistratura amministrativa, sia quella civile, sia quella penale abbiano concordato sull'assoluta «attinenza al protocollo previsto nel processo che ha portato alla morte di Eluana» e di come «Englaro e tutta l'equipe medica abbiano sempre agito in base alla legge».

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