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AFORISMA DEL GIORNO

20 dicembre, 2008

Il corteggiamento? Per la Drosophila è anche una questione di... genetica!

I ricercatori dell'Università di Hokkaido, in Giappone, hanno dimostrato, utilizzando come modello il moscerino della frutta, l'esistenza di un legame diretto fra dimorfismo sessuale cerebrale e differenze di comportamento di genere e per la prima volta hanno anche identificato il minuscolo cluster di cellule che è responsabile del fenomeno. Ken-ichi Kimura che ha diretto lo studio e firma un articolo in merito pubblicato sulla rivista "Neuron" spiega che "Sebbene precedenti ricerche abbiano identificato un numero ridotto di aree cerebrali che hanno un ruolo centrale nell'avvio del comportamento sessuale, non si sapeva nulla sull'identità dei neuroni e delle loro reti nelle regioni cerebrali preposte alla generazione del comportamento di corteggiamento".

Durante il corteggiamento il maschio di Drosofila manifesta una serie di complessi comportamenti stereotipati: si avvicina a essa facendo vibrare le ali in modo da produrre un "canto" che la attira, evitando che questa si allontani, come altrimenti avverrebbe. Kimura e collaboratori sono riusciti a identificare e manipolare i piccoli gruppi di cellule nel cervello del moscerino coinvolte in questo processo, concentrando l'attenzione sui neuroni che esprimono il gene fruitless (fru) che codifica per una proteina espressa solo nel cervello del maschio.
il gene fru agisce in parallelo con un altro gene chiamato doublesex (dsx) come controllore dell'organizzazione cerebrale del comportamento sessuale.
I ricercatori hanno identificato nel maschio un piccolo gruppo di cellule, chiamato P1, che esprimono fru/dsx e sono determinanti per l'avvio del corteggiamento. Nelle femmine le cellule P1 sono assenti poichè per l'azione di una proteina femminilizzante detta DsxF vengono distrutte.

La manipolazione genetica di alcune femmine di moscerino volta alla conservazione delle cellule P1 provoca la manifestazione del comportamento di corteggiamento maschile, anche se nessun'altra parte del cervello ha subito processi di mascolinizzazione. Kimura spiega "P1 è localizzato nella regione dorsale posteriore del cervello ed è composto da soli 20 neuroni che hanno proiezioni che comunicano con il protocerebro. Abbiamo scoperto che la presenza nel cervello della proteina mascolinizzante Fru è necessaria perché le proiezioni dei neuroni P1 si posizionino in modo corretto". I risultati dimostrano che l'azione coordinata dei geni dsx e fru conferisce la capacità di far innescare ai neuroni P1 il tipico comportamento di corteggiamento maschile.

FONTE: Molecularlab.it

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