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AFORISMA DEL GIORNO

01 maggio, 2013

Governo taglia del 10% i nuovi contratti di formazione specialistica in Medicina

Al termine di un iter quanto mai travagliato, venerdi 26 Aprile sul sito del ministero dell’Università è stato pubblicato il bando di concorso per l’accesso alle scuole di specializzazione (anno accademico 2012/2013). Come ampiamente preannunciato nelle scorse settimane, il numero di nuovi contratti di formazione specialistica è passato dalle 5.000 unità, cifra stabile negli ultimi 6 anni, a 4.500 unità, con un taglio del 10%.

Qualche giorno fa, sono stati inoltre pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale il numero di accessi al corso specifico in medicina generale che per questo anno accademico ammontano a 924 (- 5,8% rispetto al 2012). Complessivamente, i posti di formazione post-laurea disponibili per il corrente anno accademico ammontano a 5.424 unità, a fronte di un numero di laureati in medicina e chirurgia che, nello scorso anno, sfiora quota 6.500.

Per completare il quadro (surreale), a distanza di qualche minuto dalla pubblicazione del bando di accesso alle scuole di specializzazione, sulla pagina del ministero, è stato ufficializzato il numero degli studenti che accederanno al corso di laurea specialistica in medicina e chirurgia nel prossimo anno accademico. Tale numero ammonta a 10.756 unità, di cui 10.021 per studenti comunitari e non comunitari residenti in Italia e 555 per studenti non comunitari e non soggiornanti nel nostro Paese. Anche in questo caso abbiamo assistito, rispetto allo scorso anno accademico, a un taglio, seppur solo dell’1,4%.

Dalla semplice lettura di queste cifre, balza immediatamente all’occhio come i conti non tornino più. In realtà, nell’indifferenza generale delle istituzioni, i conti hanno smesso di tornare ormai da qualche tempo. Infatti, dall’anno accademico 2007/2008 al 2012/2013, il numero di studenti ammessi al corso di laurea in medicina e chirurgia è passato da 7.858 a 10.730 unità (aumento medio del 6,5% ogni anno). Di conseguenza, nei prossimi anni il numero dei laureati arriverà progressivamente a sfiorare, e forse a superare, le 9.000 unità. A fronte di questo aumento, i giovani medici che nei prossimi mesi accederanno alla formazione post-laurea, prerequisito essenziale per poter accedere alle posizioni lavorative del servizio sanitario nazionale, diminuiranno rispetto agli anni precedenti.

Nell’ottimistica ipotesi che tali numeri non si riducano ulteriormente nei prossimi anni, andando ad aggravare una già disastrosa crisi generazionale, a partire da quest’anno un numero crescente di giovani medici di fatto non avrà né sbocchi formativi né prospettive lavorative nel nostro Paese. Nell’arco di pochi anni, questa situazione è destinata, in assenza di provvedimenti urgenti, a interessare molte migliaia di medici.

Le due neo-nominate Ministre, Maria Chiara Carrozza (Università) e Beatrice Lorenzin (Salute, e non laureata), dovranno fornire risposte politiche urgenti a questa crisi.

FONTE: Healthdesk.it
AUTORE: Cristiano Alicino

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