Scienziati olandesi hanno scoperto che le giovani donne che presentano positività al lupus anticoagulant (LA) sono esposte a un rischio significativamente maggiore di essere colpite da ictus e infarto rispetto ai soggetti che non possiedono questo anticorpo. Il rischio è addirittura ancora più alto nei soggetti che fumano e che assumono contraccettivi orali. I risultati dello studio sono stati pubblicati nella rivista Lancet Neurology.
Il lupus anticoagulant è un sottotipo di anticorpo associato alla sindrome da anticorpi antifosfolipidi (APS), una patologia autoimmune che colpisce principalmente le giovani donne e che causa emorragie e complicazioni in gravidanza. Secondo gli scienziati, la sindrome è un fattore di rischio acquisito per la trombosi arteriosa, che rappresenta oggi una delle più frequenti cause di mortalità nei paesi industrializzati. "Sebbene l'incidenza della trombosi arteriosa negli individui con meno di 50 anni sia bassa, la malattia colpisce un numero elevato di giovani", scrivono gli autori.
Nelle giovani donne, la diagnosi della sindrome viene solitamente formulata con l'effettuazione dell'analisi degli anticorpi antifosfolipidi in seguito a un episodio trombotico, come un infarto o un ictus. Con questo studio gli scienziati intendevano individuare la portata del rischio di infarto o ictus nelle donne affette dalla sindrome.
Il team, composto da scienziati del Centro di medicina dell'Università di Utrecht e da scienziati del Centro di medicina dell'Università di Leida (Paesi Bassi) hanno utilizzato i dati di un imponente studio di controllo sulla popolazione chiamato RATIO (Risk of Arterial Thrombosis in relation to Oral Contraceptives). Lo studio ha coinvolto più di 1.000 donne di età inferiore ai 50 anni, tra cui soggetti di controllo sani (628) e donne colpite da infarto o ictus (378) tra il 1990 e il 2001. Tutte le donne coinvolte sono state chiamate a rispondere a un questionario volto a valutare i fattori di rischio cardiovascolari (tra cui il fumo e l'assunzione di contraccettivi orali) e a mettere a disposizione dei campioni di sangue per l'analisi degli anticorpi antifosfolipidi.
Sulla base dei risultati ottenuti gli scienziati hanno stimato che l'incidenza di lupus anticoagulant nella popolazione è di 7 casi su 1000 (gli studi svolti in precedenza avevano indicato un'incidenza più alta). Il lupus anticoagulant è stato individuato in 30 pazienti già colpite da ictus, in 6 pazienti colpite da infarto e in 4 donne del gruppo di controllo. Il team ha concluso, confrontando i risultati con quelli del gruppo di controllo, che il rischio di ictus è di 43 volte superiore nei soggetti positivi al lupus anticoagulant e che negli stessi soggetti il rischio di essere colpiti da infarto è di 5 volte superiore. Le donne che presentavano positività al lupus anticoagulant che assumevano contraccettivi orali, come anche le donne fumatrici nella stessa condizione, avevano un rischio di essere colpite da ictus o infarto ancora maggiore, raggiungendo in alcuni casi un rischio fino a 200 volte superiore.
Scrivono gli scienziati: "I nostri risultati suggeriscono che il lupus anticoagulant costituisce un fattore di rischio di grande rilevanza per gli episodi di trombosi arteriosa nelle giovani donne e che la presenza di altri fattori di rischio cardiovascolari incrementa ulteriormente questo rischio". Secondo gli scienziati sarebbe necessario garantire il test per il lupus anticoagulant a tutte le giovani donne colpite da infarto ischemico.
FONTE: Molecularlab.it
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