Arriva dal governo un DDL che impone uno stop alla programmazione degli interventi estetici di chirurgia plastica al seno per le ragazze al di sotto dei 18 anni di età. Il Consiglio dei ministri ha avviato l'esame del DDL che prevede l'istituzione del "Registro delle protesi mammarie" ed il divieto d'impianto alle minori di 18 anni per fini estetici.
Secondo una recente indagine Swg su 500 donne tra i 16 e 45 anni, il 36% delle minorenni non si piace, e di queste il 17% non sopporta il proprio seno. Il 14% tra i 16 e 17 anni se lo farebbe rifare. La propensione a ritoccarsi è più accentuata tra le donne con un livello di autostima più elevato e cresce con l'avanzare dell'età. Si va, nel caso del seno, dal 14% delle ragazze di 16-17 anni a quasi il 40% delle over 35. C'é tuttavia molta disinformazione sugli interventi di chirurgia estetica. Solo una donna su quattro che si sottoporrebbe ad intervento di questo tipo, infatti, ne conosce tutti gli aspetti, ed il 60% ammette di non avere sufficienti conoscenze sugli impianti di protesi mammaria.
Il provvedimento, ha spiegato la sottosegretaria Martini, è mirato a tutelare la salute delle più giovani per le quali il "rifarsi il seno" è spesso un semplice fattore di moda. Ma la misura servirà anche a richiamare all'ordine medici "poco scrupolosi" che, in barba alla deontologia professionale, effettuano oggi interventi di protesi al seno anche su ragazzine ancora troppo giovani per affrontare un simile trattamento.
L'istituzione del Registro interverrà fornendo un protocollo che coinvolge la piena tracciabilità dell'intervento, delle protesi utilizzate e del follow-up della paziente. Permetterà, inoltre, di proseguire nelle attività di screening per la diagnosi precoce del tumore al seno con consapevolezza rispetto al numero delle donne impiantate in Italia, nel rispetto della loro privacy.
"Sottolineo - ha commentato la sottosegretaria Martini - l'importanza del divieto di impianto a fini estetici per le minori di 18 anni previsto dal provvedimento. Questa norma rappresenterà uno "stop" a tutela delle adolescenti al dilagare di una inconsapevolezza diffusa che rasenta l'incoscienza rispetto all'accesso ad interventi di protesi mammarie che comportano rischio clinico e che non possono diventare fattore di moda o di costume".
E i chirurghi? Al sottosegretario ribatte il segretario generale della Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica (Sicpre), Francesco D'Andrea: "Siamo favorevoli all'istituzione del Registro e abbiamo partecipato al tavolo tecnico col sottosegretario Martini. E' oggi fondamentale poter monitorare le protesi impiantate, soprattutto a livello estetico in termini di efficacia ed eventuali complicanze, cosa possibile solo con l'esistenza di un Registro". "Importante", secondo la Sicpre, anche il divieto all'intervento per le under-18: "Riteniamo tale divieto importante perché, purtroppo, la mancanza di serietà professionale spinge alcuni colleghi a fare interventi su soggetti troppi giovani, con rischi maggiori".
"Il rischio di infezione - come spiega al sito Ansa Roy De Vita, primario di Chirurgia Plastica presso l'Istituto tumori Regina Elena di Roma - è dovuto in gran parte a una cattiva manipolazione e ad un ambiente non asettico, come avviene negli interventi eseguiti in studio, assolutamente da evitare poiché ambienti non attrezzati quanto una sala operatoria. Il consiglio è quindi non sottovalutare la delicatezza di interventi di chirurgia plastica al seno".
FONTE: Ansa.it
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