"Spotted: Unime" è un profilo dedicato allo scambio di messaggi, spesso in modo anonimo, riguardanti il mondo di Unime. Messaggi spesso scherzosi, foto divertenti, ma anche apprezzamenti o segnalazioni su cosa cambiare nelle varie facoltà. C'è chi approfitta di questo spazio per rendere pubblici i propri colpi di fulmine, chi le usa per esprimere
l'astio verso il vicino fastidioso e chi solo per segnalare la presenza
di qualcosa di divertente. L'anonimato viene garantito dai gestori della pagina che fanno da "filtro", riscrivendo il messaggio senza l'ovvio mittente comunicato da facebook. Creato da pochi giorni (il 15 Marzo), sta riscuotendo un grande successo fra gli universitari messinesi.
Non si tratta ovviamente di una novità in assoluto, visto che la moda delle pagine "Spotted" ha origine dal mondo inglese e si sta solo recentemente diffondendo nel nostro paese. Le pagine di facebook "Spotted" (tradotto in inglese “avvistato”) sono pagine dedicate a luoghi frequentati regolarmente da giovani. Narra la storia che la prima pagina Spotted sia stata creata nel 2010 da alcuni studenti di un'università di Londra al fine di poter "rintracciare" una ragazza che li aveva particolarmente colpiti. Il sito si chiamava FitFinder e il suo fondatore lo descrisse come una piattaforma di "microblogging anonimo localizzato". Nonostante l'iniziativa nasca per spirito goliardico tra un gruppo di amici, il sito ha un effetto virale tra gli altri studenti del campus, e in meno di due mesi riesce a coinvolgere 52 diverse università britanniche e oltre 250mila utenti, per un totale di 5 milioni di pagine visualizzate.
Tuttavia, il sito fu presto censurato tra le polemiche, in quanto numerosi utenti reclamano contro la natura intrusiva dei commenti pubblicati sul sito. Ben presto, le amministrazioni delle università coinvolte hanno diffidato gli studenti dall'utilizzare FitFinder, determinandone la chiusura il 28 maggio 2010, a poco più di due mesi dalla creazione. L'idea alla base di FitFinder, tuttavia, era destinata a sopravvivere su un altro social network nato e sviluppatosi nel mondo universitario: quello di Mark Zuckerberg. E così, da due anni a questa parte, su Facebook proliferano le pagine dedicate ai vari campus universitari – soprattutto britannici – dove gli studenti possono ricreare quel cameratismo virtuale protetti dalle larghe spalle del re dei social network.
Ma non finisce qui. Da qualche mese in Italia si sta diffondendo la moda degli "Spotted" dedicati al mondo dei trasporti. Un esempio è dato da "Spotted Trenitalia", mentre all'orizzonte si profilano pagine dedicate alle piccole cittadine o addirittura quartieri. Con buona pace di Zuckerberg, il cui micromondo troverà nuova linfa vitale.
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