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24 ottobre, 2012

Vaccini antiinfluenzali a rischio, bloccate 8 milioni di dosi: "Servono accertamenti"

Il ministero della Salute e l'Aifa hanno disposto il divieto immediato a scopo cautelativo e in attesa di ulteriori indagini dell'utilizzo dei seguenti vaccini antinfluenzali:
1) Agrippal
2) Influpozzi sub unità
3) Influpozzi adiuvato
4) Fluad

Ai cittadini è richiesto di non acquistare nè utilizzare tali vaccini fino a nuova comunicazione in proposito. I vaccini sottoposti a divieto sono prodotti dall'azienda Novartis. L'Aifa, sulla base della documentazione presentata dall'azienda, ha stabilito la necessità di ulteriori verifiche circa la qualità e la sicurezza degli stessi, dal momento che questi potrebbero presentare una aumentata reattogenicità, cioè la capacità di indurre effetti collaterali e reazioni indesiderate. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, sta seguendo da vicino la situazione.

Si stima siano di 6 milioni le dosi di vaccino della Novartis sul mercato italiano mentre nel complesso si utilizzano 12-14 milioni di dosi per campagna antinfluenzale. Ma, secondo quanto si è appreso, il provvedimento di divieto di acquisto e utilizzo per il momento avrebbe riguardato solo le circa 500 mila dosi attualmente distribuite. Con lo stop alla distribuzione delle 2,3 milioni di dosi dell'azienda olandese Crucell al momento quindi potrebbero mancare per l'avvio della campagna, se i provvedimenti venissero confermati, oltre 8 milioni di dosi.

«La produzione di vaccini contro l'influenza - commenta Walter Ricciardi, direttore dell'Istituto di igiene della Facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università Cattolica di Roma - non è qualcosa che si improvvisa ed è molto complicata. A questo punto credo non si possa che dire che questo è un brutto colpo per la campagna vaccinale italiana. Non si è ben capito cosa sia successo e quale sia il problema. Credo che questi vaccini siano già stati distribuiti, ma che non ci sia comunque il rischio che qualcuno sia già stato utilizzato. La "macchina" della campagna vaccinale è infatti in ritardo, non è ancora partita e per la maggior parte avrà inizio la prossima settimana». Sul tema interviene anche il virologo dell'Università di Milano Fabrizio Pregliasco, che lancia l'allarme: «Stimiamo che il vaccino dimezzi la mortalità annua, quindi se non ci si vaccina potenzialmente potremmo avere il doppio dei morti per influenza o per i suoi effetti collaterali» «Allo stato - ammette Pregliasco - la situazione comincia a farsi preoccupante: mancano ben oltre la metà delle dosi necessarie (ogni anno vengono impiegate circa 12 milioni di dosi, ndr), quindi oggi la disponibilità del vaccino è compromessa. Naturalmente credo che il ministero prenderà provvedimenti per raggiungere comunque il fabbisogno, anche se Novartis è una grande multinazionale, se ci sono problemi con i vaccini italiani potrebbero esserci anche all'estero».

Ma i medici di famiglia, nel frattempo, invitano a non cadere in facili allarmismi. Malgrado la partenza come minimo a singhiozzo della campagna vaccinale, considerate le dosi che mancano all'appello all'avvio, secondo il segretario della Federazione dei medici di famiglia, Giacomo Milillo, «la campagna dovrebbe partire senza troppi problemi: il ministero ci ha appena assicurato di aver autorizzato la distribuzione di 7,5 milioni di dosi».

Fonte: Corriere.it

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