La commissione Affari sociali della Camera ha approvato oggi un emendamento al decreto sanità che rinvia l'applicazione della riforma ai lavoratori del servizio sanitario fino al 2014. Una scelta che ha incontrato l'opposizione netta del governo e del ministro Fornero, che dicono all'esenzione "per intere categorie".
Se le norme diventassero legge quindi, i dipendenti del Ssn potrebbero essere "salvaguardati" rispetto all'inasprimento delle regole sull'accesso che vale per gli altri lavoratori sottoposti alla riforma, andando in pensione con le vecchie regole. L'idea è liberare risorse pensionando tutti quei lavoratori ("cuochi, addetti alle pulizie, uscieri, guardie", spiega uno dei relatori del provvedimento, Lucio Barani del Pdl) a carico delle strutture sanitarie le cui mansioni sono state però affidate a società esterne, "permettendo di assumere medici e infermieri" che sono solo una minoranza dei pensionati.
Ancora Barani: "Si tratta di alleggerire economicamente il Sistema sanitario nazionale, pensionando quanti sono impossibilitati a svolgere il proprio lavoro, causa l'affidamento a terzi delle loro mansioni, a beneficio del bene primario della salute".
Ma il governo è contrario alla modifica. Il ministro Fornero ha fatto sapere che "non ci sono fratelli maggiori e fratelli minori. Questa riforma pensionistica vale per tutti - ha aggiunto - il Governo è impegnato eventualmente a cercare nell'ambito delle situazioni di persone che possono rischiare di trovarsi nel 2013-2014 senza reddito e senza lavoro, altre cause giuste meritevoli di salvaguardia, direi che quella è l'unica cosa. Non credo che si possa pensare ad esenzioni di intere categorie. Questo trova il governo in netta opposizione".
FONTE: Repubblica.it
AFORISMA DEL GIORNO
13 ottobre, 2012
2 commenti:
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Io credo che la proposta abbia un fondamento logico in quanto potrebbe dare possibilità di stabilizzare preziosi precari che potrebbero perdere il posto di lavoro.Inoltre il lavoro in sanità prevede turni notturni e di urgenza massacranti e non piu sostenibili da persone di 60 anni che possono commettere gravi errori derivanti dalla eccessiva pressione dell'attività.Gli eventuali errori potrebbero essere fatali per i pazienti e questo i "professori "del governo non lo sanno o fingono di non saperlo?
RispondiElimina57 anni e 40 anni di contributi,sono un infermiere,ègiusto che vada in pensione?lavorassero 40 anni anche i deputati e i senatori sarebbe un sistema pensionistico piu equo.la legge deve essere uguale per tutti.
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