Le ipotesi circolate sulla riforma dei ticket sui ricoveri "sono destituite da ogni fondamento operativo". Lo precisa in una nota il ministro della Salute, Renato Balduzzi. "Sono idee che gli uffici tecnici del Ministero - ha affermato - avevano formulato prima del giuramento dell'attuale governo e che il ministro ha rifiutato di prendere in considerazione fin dall'inizio del suo mandato". Il ministro ha inoltre esortato a "evitare speculazioni politiche".
Si chiude cosi una polemica nata in questi giorni in merito alla possibilità di introduzione di un ticket per i ricoveri ospedalieri e privati. Erano state esposte due ipotesi: una di franchigia in base al reddito,
con percentuale tra il 7 e il 9 per mille; l'altra di introdurre sei
scaglioni di reddito con ticket modulati per tutti. La prima proposta era quella in sostanza avanzata dall'Agenas, anche se la
prima simulazione dell'Agenzia guardava a una percentuale in base al
reddito del 3 per mille. La seconda ipotesi, poteva prevedere sei
scaglioni di reddito (6.000-12.000-18.000-30.000-40.000 e over 40.000)
dei quali solo il primo potrebbe essere del tutto esente, ma già dal
secondo si poteva iniziare a pagare, ad esempio, uno o due euro sui
farmaci.
Tuttavia non parrebbe un discorso del tutto chiuso. Se ne potrebbe riparlare più avanti, soprattutto se gli obiettivi economici dell'ultima Finanziaria possano essere, e con tutta probabilità sarà cosi, non raggiunti. Una partecipazione ''con un importo modesto e correlato al reddito familiare'' è ancora all'ipotesi. E' lo stesso ministro della Salute a precisarlo confermando il lavoro sui ticket per disegnare ''un percorso alternativo, in relazione alla insostenibilità dell'impatto sociale e assistenziale che avrebbe una mera applicazione di quanto ad oggi già fissato in materia di ticket, così come concordemente evidenziato dagli interlocutori tecnici e politici che il Ministro Balduzzi ha inteso informalmente consultare''.
''Questo è il senso dell'incontro di questa mattina al Ministero, dove si sono illustrate le diverse ipotesi in campo a partire dalla produzione degli effetti di quelle del precedente Governo. Gli importi e le cifre riportate dagli organi di stampa - fa ancora sapere il ministro con una nota - si riferiscono quindi non alle nuove ipotesi che questo Ministero sta costruendo ma a quelle che deriverebbero da una meccanica e rigida applicazione dell'impostazione data dal precedente Governo. L'alternativa a cui si sta pensando è quella di modalita' di partecipazione alla spesa sanitaria e assistenziale da parte dei cittadini socialmente piu' equa, e definita in modo tale da non creare problemi ai pazienti affetti da patologie croniche, e che tenga anche conto della numerosita' del nucleo familiare. In questo modo il contributo che ciascun assistito può essere chiamato a dare sara' di importo modesto e comunque correlato al reddito familiare''. Su questa problematica il Ministro Balduzzi auspica che ''si possa aprire una seria e pacata discussione''.
FONTE: Tgcom.it
AFORISMA DEL GIORNO
19 giugno, 2012
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Lavoro in ospedale e vedo che una buona meta' dei pazienti ricoverati in Medicina Interna cercano sempre di scroccare qualche giorno di ricovero in piu'. I loro parenti, soprattutto se si tratta di anziani, ricorrono ai pretesti piu' assurdi pur di ritardarne la dimissione. Soluzione ? 50 euro al giorno per tutti, dal neonato al centenario e senza esenzione alcuna, per i primi 7 gg. di ricovero,100 euro dall'ottavo in poi. Vedrete che fuggi fuggi! Risolto in un battibaleno il problema dei posti letto e dei fondi da reivestire nella sanita'.
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