AFORISMA DEL GIORNO
27 giugno, 2011
Uso nel Ramipril per ostacolare l'insorgenza dell'insufficienza renale cronica: -86% di rischio nei soggetti obesi
Importante notizia nel campo della Nefrologia. Uno studio condotto dall'Istituto di biomedicina e immunologia molecolare del CNR in collaborazione con l'Istituto Mario Negri di Bergamo ha analizzato il ruolo di un inibitore enzimatico che regola la sintesi dell'angiotensina II, il Ramipril, nel ridurre la percentuale di casi di insorgenza di insufficienza renale cronica (IRC) nei pazienti obesi a rischio.
Il responsabile dell'Ibim-CNR, Dr. Zoccali, ha spiegato: "Grazie all'impiego in terapia del Ramipril, si è riusciti ad abbassare la progressione della malattia in tutte le tre categorie ponderali, fino ad arrivare a una riduzione del rischio pari all'86% nei soggetti obesi rispetto al 47% normopeso. Nel gruppo trattato con il placebo, gli obesi erano la categoria più a rischio di far progredire l'insufficienza renale al suo ultimo stadio, per questo i risultati ottenuti sono molto importanti. Gli Ace inibitori sono in grado di ridurre la pressione arteriosa e di tenere sotto controllo l'aumento della pressione di filtrazione a livello glomerulare, causata da alti livelli di angiotensina II. Ora non resta che dimostrare che gli Ace inibitori, come il Ramipril, siano in grado di dare gli stessi risultati anche nei pazienti con proteinuria bassa o assente" ha concluso Zoccali. La ricerca ha analizzato i dati raccolti durante un precedente studio che aveva analizzato gli effetti del principio attivo Ramipril su 337 pazienti di sesso sia maschile che femminile affetti da malattie renali proteinuriche. I dati raccolti sono stati pubblicati sul Journal of American Society of Nephrology.
FONTE: www.molecularlab.it
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