Con l’arrivo del caldo si moltiplicano le occasioni di consumo di pasti molto freddi. L’estate in Italia equivale alla stagione dei gelati, dei prodotti freschi consumati all’ombra come pausa presa dopo una giornata di sole intenso. Indiscutibile è il valore nutritivo dei gelati artigianali, che consente un apporto energetico adeguato e oramai reso dai produttori sempre più in linea con le richieste di prodotti quanto meno possibile calorici. Spesso però un pasto troppo freddo o troppo caldo può provocare dei problemi dentari: quante volte abbiamo visto persone al bar fare tipiche smorfie poco dopo aver assaggiato troppo velocemente una dolcissima granita?
Anche una abituale igiene orale può portare lo smalto e le gengive a diventare col tempo particolarmente sensibili agli sbalzi di temperatura, provocando dei fastidi molto intensi. Alcune aree dentarie particolarmente sensibili possono portare a dei veri e propri ostacoli psicologici al consumo di prodotti eccessivamente freddi, limitando in tal modo la libertà alimentare del soggetto. La ricerca in campo odontologico ha permesso la creazione di nuovi prodotti che possono attenuare tali fastidi e favorire la risoluzione definitiva. Quindi, dentifrici che siano in grado di restituire la tollerabilità dentaria agli sbalzi termici. Da qualche giorno ho avuto personalmente la fortuna di valutare in anteprima uno dei nuovi e futuri prodotti di punta della famosa società Colgate. La "Colgate-Palmolive" è attualmente una delle più famose multinazionali americane impegnate nella produzione e della distribuzione di prodotti per la cura del corpo e per l'igiene orale (dentifrici, collutori, spazzolini). Origini antichissime (la prima fabbrica artigianale di saponi fu fondata nel 1806 da Henry W. Colgate), rappresenta una delle società più famose e serie in campo di igiene dentale, si suppone quindi che gli ottimi risultati da loro pubblicizzati nella ricerca odontologica siano effettivamente di aiuto alla cura della propria igiene dentale.
Il prodotto inviatomi è il loro nuovo “Colgate sensitive pro-sollievo”, la formula prevede l’utilizzo del Pro-Argin per “tappare” le falle che si aprono sulla superficie dello smalto e che causano l’esposizione di migliaia di microscopici tubuli che conducono alle terminazioni nervose del dente. Quando i denti entrano in contatto con materiale eccessivamente freddo, quale appunto un gelato o una bibita, si generano degli stimoli che raggiungono dei recettori posti sulla polpa dentaria, e questi inviano segnali attraverso le terminazioni nervose del trigemino, uno dei nervi più sensibili del nostro corpo, causando la fastidiosa sensazione di “ghiacciamento” e quindi di dolore. Anche se la mia igiene orale è già di per se ben curata lo sto ugualmente provando da qualche giorno e il dentifricio pare svolgere al meglio il suo dovere: certo, non esistono dentifrici miracolosi per cui non si può sperare che l’uso di questo prodotto equivalga ad uno “scudo termico”, ma le sensazioni descritte dopo aver bevuto un bicchiere d’acqua fredda (non gelata!) sono ottime, il Pro-Argin (praticamente l’8% del prodotto è a base di Arginina, amminoacido fondamentale per la riparazione delle fibre connettivali dello smalto) sembra essere d’aiuto per la riparazione delle piccole microfratture dentarie. L’associazione di questo dentifricio ad un alto prodotto Colgate incentrato sulla prevenzione della formazione del tartaro (per impedire lo sviluppo di carie), cosi come dovrebbe essere di abitudine per una corretta igiene orale nei tipici “tre lavaggi al giorno, dopo i pasti”, può portare all’eliminazione del fastidio degli sbalzi termici. Con buona pace di chi ha voglia di mangiarsi una granita senza smorfie.
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