La trentaquattrenne nuotatrice diabetica pugliese, che il 21 luglio del 2007 attraversò a nuoto lo stretto di Messina, torna a far parlare di se lanciando una nuova sfida al suo più fedele compagno di vita (appunto il diabete) tentando di attraversare a nuoto il tratto di mare che separa Capri e da Sorrento. Monica Priore nasce a Mesagne (BR) il 04/02/1976 ed all'età di 5 anni le viene diagnosticato il diabete mellito di tipo I. Prima bimba ad approdare al centro anti diabetico di Brindisi, Monica viene proiettata in una realtà che, fino a quel momento, apparteneva quasi esclusivamente a gente adulta o addirittura anziana. Con il passare degli anni vede crescere con se anche l’incidenza percentuale del diabete sulla popolazione e matura, pian piano, la ferma convinzione di non dover assistere passivamente ai progressi medico scientifici che ruotano attorno alla sua patologia ed alle “restrizioni” sociali imposte dal vivere la condizione di diabetico. Sceglie lo sport come strumento di comunicazione e, nuotando, inizia a dimostrare che anche scendendo in vasca assieme al proprio diabete si può gareggiare e vincere contro chi in acqua si tuffa senza il timore che il valore glicemico possa compromettere la prestazione. Una serie di medaglie vinte sono state un gran bel messaggio di forza e di speranza per tanta altra gente diabetica ma, purtroppo, gli echi di queste vittorie non potevano raggiungere tutti coloro che avrebbero dovuto ascoltarli. Così Monica decide di alzare il tiro per gridare ancora più forte a tutti “ sono diabetica e questo non è un limite”. Per ampliare il bacino degli auditori del proprio messaggio di speranza nel 2007 Monica diventa la prima atleta diabetica ad aver attraversato a nuoto lo stretto di Messina, riscuotendo consensi e apprezzamento da parte di tanti ragazzi diabetici che hanno riconosciuto in lei un esempio da seguire. Il 4 Settembre di quest’anno, Monica tenterà di fare arrivare un messaggio ancora più forte e significativo a tutti i suo “colleghi diabetici” (come li chiama lei), tentando di portare a spasso il suo diabete per le acque del tirreno da Capri a Sorrento (circa 20km). Tra gli obiettivi che si prefigge nel tentare quest’impresa ci sono quello di dare coraggio e speranza a tutti quelli che vivono male la propria condizione di diabetici e quello di unire in un’unica grande festa diabetici, diabetologi, case farmaceutiche, infermieri, associazioni e chiunque altro militi, per un motivo o per un altro, nel settore diabetologico perché, come dice lei, l’unione fa la forza e tutti insieme contro il diabete qualche risultato lo portiamo a casa.
FONTE: Comunicato stampa
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