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AFORISMA DEL GIORNO

20 gennaio, 2012

I 90 anni dell'insulina iniettabile


Avevano poco piu' di 11 anni quando, nel 1919, cominciarono a soffrire di quella 'strana' malattia la cui diagnosi equivaleva, allora, ad una condanna a morte nel giro di poche settimane: il diabete. Ma a Leonard ed Elizabeth la scienza avrebbe riservato una 'sorpresa' in grado di sconfiggere un destino che pareva ineluttabile. E' la scoperta dell'insulina iniettabile, nel 1921, ed i due bambini furono i primi, nel 1922, a ricevere quel trattamento che avrebbe salvato, dopo le loro, milioni di vite in tutto il mondo.

L'insulina e' un ormone prodotto dal pancreas, la cui funzione fondamentale e' quella di regolare il livello di glucosio nel sangue. Se la sua quantita' o funzione nell'organismo e' alterata, oppure se l'ormone e' totalmente mancante, la conseguenza e' il diabete, malattia cronica caratterizzata appunto dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel circolo sanguigno (iperglicemia). Una malattia incurabile, fino al fatidico anno 1921, quando due medici canadesi - Fredrick Banting e Charles Best - riuscirono per la prima volta a isolare e produrre insulina estraendola dal pancreas del maiale o altri animali. L'anno successivo, l'11 gennaio 1922, l'insulina viene usata per la prima volta per curare il diabete in un essere umano. Il primo paziente fu proprio Leonard Thompson, e pochi mesi dopo, in agosto, anche Elizabeth inizio' il trattamento. Entrambi sono sopravvissuti anni grazie alla cura 'rivoluzionaria', per la quale nel 1923 Banting ricevette il Premio Nobel per la Medicina. Nel tempo gli studi proseguirono, fino ad arrivare alla messa a punto di insulina di derivazione sintetica. Oggi, a 90 anni dal primo trattamento con insulina sull'uomo, si sono fatti passi enormi nella cura di quella che si potrebbe definire una 'ex malattia incurabile'. E nuove formulazioni di 'insulina di nuova generazione' sono disponibili sul mercato, garantendo una maggiore efficacia e minori effetti collaterali.

Il diabete, pero', complice anche un peggioramento degli stili di vita, continua a diffondersi vertiginosamente. Gli esperti mettono in guardia: Sono 366 mln i malati nel mondo nel 2011 ma, secondo le previsioni, raggiungeranno il picco di 552 mln nel 2030. Si parla dunque di una 'epidemia globale' che sta interessando sempre di piu' anche i paesi dell'Asia e dell'Africa e che pone un grave problema di sostenibilita' economica: nell'arco di 10 anni, i vari sistemi sanitari nazionali non saranno infatti piu' in grado di 'reggere' i costi della 'emergenza diabete'. Anche il numero dei decessi resta alto - circa 3 mln ogni anno - perche', nonostante le migliori cure disponibili, pesano aggravanti come l'obesita' (sempre piu' diffusa nel mondo) e complicanze cardiovascolari. Oggi dunque la sfida contro il diabete sta, soprattutto, nella prevenzione, a partire dai corretti stili alimentari per ridurre i tassi di obesita', fattore strettamente collegato al diabete.

Ma di certo, la messa a punto della terapia insulinica ha segnato una svolta storica alla lotta contro questa malattia, aprendo la strada a nuove, possibili armi terapeutiche - dalle cellule staminali, ai trapianti di isole pancreatiche ai vaccini - che potrebbero portare, in futuro, ad una cura definitiva.


FONTE: Ansa.it

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