Il microinfusore è un dispositivo che consente l’infusione continua, 24 ore su 24, di insulina nel tessuto sottocutaneo favorendo il raggiungimento del miglior controllo glicemico possibile. Il microinfusore è in grado di somministrare insulina nel tessuto sottocutaneo in due modalità: 1) Infusione basale continua, cioè quella che serve a mantenere normali i valori della glicemia nel periodo di digiuno. 2) Bolo rapido. È un bolo insulinico regolato e attivato direttamente dalla persona in base alle esigenze del momento (pasto o valori glicemici troppo elevati).
Caratteristica peculiare dei microinfusori moderni è quella di infondere insulina in maniera continua con la possibilità di variare la velocità di infusione durante la giornata secondo le necessità dell’individuo, riproducendo così in modo più preciso la presenza fisiologica dell’ormone nel corpo che varia nell'arco della giornata.
Oggi esistono diversi modelli di microinfusori, ma tutti hanno ormai dimensioni così ridotte da poter essere portati a contatto con il corpo senza che si notino, più o meno come avviene per un qualsiasi telefono cellulare. I microinfusori più recenti sono dei piccoli computer, in grado di emettere segnali acustici in caso di problemi tecnici di funzionamento (per esempio occlusione del set di erogazione oppure batteria scarica). Il funzionamento è garantito da una batteria che consente un’autonomia variabile da due settimane a due mesi. Grazie all’azione di un motore interno e di un set d’infusione, l’insulina contenuta in un’apposita cartuccia viene iniettata nel tessuto sottocutaneo.
Il set di infusione si compone di un piccolo ago di plastica, la cannula, collocato sotto la cute assieme a un tubicino, anch’esso in materiale plastico. Ogni due-tre giorni il set deve essere sostituito per evitare infezioni. L’inserimento del set è facilitato dall’uso di un ago introduttore che viene poi successivamente rimosso.
Alcuni microinfusori, poi, possono essere integrati con sistemi di monitoraggio continuo della glicemia, per un controllo dei valori glicemici ancora più precisi.
Se il percorso addestrativo e l'impostazione dei parametri del micro viene fatta a dovere i suoi vantaggi rispetto la terepia multiiniettiva vengono sfruttati al meglio.
Elenco qui sotto i principali vantaggi e svantaggi
*********** VANTAGGI ****************
1) Meno buchi e maggior discrezione. Il micro è grande come un telefonino contiene una pompa e una fiala di insulina. Poi è collegato con un tubicino che si attacca ad un cerotto applicato sulla pelle che riene ferma una microcannula in teflon inserita sottocute. I comandi si possono dare sia sul micro stesso moppure tramite telecomando. Il cerotto cannula si cambia ogni 3 giorni
2) Diminuzioni ipo gravi: il micro infonde in modo continuo piccole quantità programmate per ora di insulina solo rapida. questa infusione "basale" sostituisce le lente. Ai pasti poi si erogano unità (dette boli) di rapida come con la penna con la differenza che basta premere un bottone. Non vi è quindi accavallamento di insulina lenta e rapida che determina ipo gravi
3) Migliore gestione dello sport potendi ridurre l'infusione basale prima e durante l'attività
4) Migliore gestione di stati di malattia , potendo aumentare l'infusione basale .
5) Migliore gestione di alimenti come la pizza complicati da gestire per la concomitanza di carboidrati e grassi. Con questi alimenti nei quali l'innalzamento glicemico è rallentato e prolungato normalmente con le penne servono 2 o più iniezioni di rapida differiti. Con il micro si può decidere di erogare parte del bolo subito e la restante diluita in un tot ore
6) Minore fabbisogno insulinico dia, il tipo di infusione si sola rapida e continua determina un numero di unità complessive dia generalmente già -20% rispetto la multiiniettiva
************* SVANTAGGI *****************
1) Accettazione di un'appendice permanentemente attaccata al corpo, con la dovuta attenzione necessaria per la gestione del tubicino (problema in futuro risolvibile con la commercializzazione dell'Ipod)
2) Scarsa praticità in talune situazioni del sistema pompa-tubo-cerotto/cannula (doccia, mare, sport acquatici)
3) Minor numero di sede di immissione di insulina (addome e, talvolta, gluteo)
4) Possibilità di sviluppo di segni cutanei antiestetici (macchie, microcicatrici, lipodistrofia) nell'area di utilizzo (soprattutto se non si effettua il cambio della cannula con un accurato procedimento di disinfettazione e nei tempi corretti)
5) Necessità di raggiungere una piena conoscenza per il controllo del proprio micro, con l'abituale uso del bloccatasti per impedire eventuali digitazioni involontarie
6) Necessità di porre grande attenzione alla manutenzione e alla protezione del proprio microinfusore, in quanto ha un costo molto elevato (n.b. solitamente coperto dalla propria ASL regionale, per cui la dotazione per il diabetico è gratuita)
*********** NOVITA' IN ARRIVO ****************************
Alcuni dei svantaggi di cui sopra potrebbero essere ridimensionati notevolmente dall'arrivo dei micro cerotti dove il tubo di collegamento tra cerotto/cannula e pompa non esiste.
Vi è un cerotto con cannula e sopra un guscio contenente fiala e pompa. Il tutto è controllato da un telecomando
******************** ATTENZIONE ************************
L'avviamento alla terpia insulinica in infusione continua sottocutanea deve avvenire con un processo graduale che prevede insegnamento di concetti basilari come:
- conta cho
- rapporti insulina/carboidrati ai pasti
- fattore di correzione
- durata e azione dell'insulina rapida utilizzata
- gestione dell'infusione basale
- gestione dei vari tipi di bolo
- utilizzo e comprensione del suggeritore bolo
Tale processo deve prevedere momenti di verifica del grado di apprendimento ed autonomia del paziente prima di lasciarlo a tu per tu con lo strumento.
Da parte dei medici inoltre particolare attenzione va dedicata all'impostazione della basale "su misura" ora per ora in base al fabbisogno insulinico del paziente
Se tutto ciò non avviane si assiste molto frequentemente a peggioramento del compensio e della glicata con l'aggravio di una minore praticità che dunque elevano il rischio di un ritorno alla multiiniettiva (drop-out).
Molto di frequente ahimè i micro vengono applicati senza insegnare concetti come la conta cho e/o con basali "piatte" (uguali per le 24h) o tarate non in base al reale misurato fabbisogno bensì sulla base dei fenomeni di "alba" e "tramonto" citati nelle letterature.
DIFFIDATE dunque di centri nei quali il micro viene consegnato frettolosamente al paziente per motivi diciamo "commerciali".
FONTE DELLA PARTE INTRODUTTIVA DI PRESENTAZIONE DEL MICROINFUSORE: Wikipedia
AUTORE DELLA PARTE DEL POST RELATIVA A VANTAGGI E SVANTAGGI: Biagio Barletta
FONTE ARTICOLO RELATIVO A VANTAGGI E SVANTAGGI: Nota su Profilo Facebook dell'autore
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