AFORISMA DEL GIORNO
24 dicembre, 2010
23 dicembre, 2010
E' arrivato il calendario Molecularlab 2011
I ricercatori della community MolecularLab.it hanno realizzato un calendario con le più belle immagini scientifiche dei loro lavori: per un 2011 dedicato alla Scienza.
Sul sito MolecularLab.it sono stati raccolti numerosi contributi ed immagini provenienti dai ricercatori italiani sulla propria attività di laboratorio ed i suoi esperimenti. Degli oltre 35 lavori pubblicati ne sono stati selezionati 12 utilizzati per la realizzazione del Calendario che ha lo scopo di far conoscere la bellezza della Scienza e far condividere la passione per l'attività di Ricerca. Per il quinto anno il sito di divulgazione scientifica MolecularLab.it ha chiesto alla propria community di ricercatori ed aziende del settore biotech di inviare immagini che spaziano dalla vita di laboratorio alla microbiologia, dalla ricostruzione di modelli 3D di proteine alla biologia molecolare.
"Gli utenti hanno partecipato in modo entusiasta: per un mese di tempo sono stati raccolti oltre 35 lavori", ha commentato Riccardo Fallini, il fondatore della community. I contributi sono poi stati selezionati attraverso un sondaggio pubblico in cui ricercatori ed appassionati hanno potuto scegliere la composizione del calendario.
Sono state selezionate foto al microscopio di tessuti e cellule, esperimenti di microscopia a fluorescenza, immagini di ingegneria genetica e biologia molecolare: 12 foto che descrivono il mondo della ricerca e la passione per la scienza.
Il calendario ha avuto gli anni scorsi risalto anche sui media nazionali come il sito del Corriere della Sera o il Tg Leonardo, una rubrica del Tg3. Sul sito MolecularLab.it è possibile scaricare due formati del calendario: una versione mensile, per poter avere lo spazio per segnare delle note, gli appuntamenti ed i meetings del laboratorio; ed una annuale, per visualizzare a colpo d'occhio tutto il 2011. ed un formato A3 per chi vuole apprezzare in un colpo solo tutte le immagini raccolte. Per la stampa sono a disposizione anche immagini ed estratti utilizzabili. Per saperne di più => http://www.molecularlab.it/calendario2011/
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Sul sito MolecularLab.it sono stati raccolti numerosi contributi ed immagini provenienti dai ricercatori italiani sulla propria attività di laboratorio ed i suoi esperimenti. Degli oltre 35 lavori pubblicati ne sono stati selezionati 12 utilizzati per la realizzazione del Calendario che ha lo scopo di far conoscere la bellezza della Scienza e far condividere la passione per l'attività di Ricerca. Per il quinto anno il sito di divulgazione scientifica MolecularLab.it ha chiesto alla propria community di ricercatori ed aziende del settore biotech di inviare immagini che spaziano dalla vita di laboratorio alla microbiologia, dalla ricostruzione di modelli 3D di proteine alla biologia molecolare.
"Gli utenti hanno partecipato in modo entusiasta: per un mese di tempo sono stati raccolti oltre 35 lavori", ha commentato Riccardo Fallini, il fondatore della community. I contributi sono poi stati selezionati attraverso un sondaggio pubblico in cui ricercatori ed appassionati hanno potuto scegliere la composizione del calendario.
Sono state selezionate foto al microscopio di tessuti e cellule, esperimenti di microscopia a fluorescenza, immagini di ingegneria genetica e biologia molecolare: 12 foto che descrivono il mondo della ricerca e la passione per la scienza.
Il calendario ha avuto gli anni scorsi risalto anche sui media nazionali come il sito del Corriere della Sera o il Tg Leonardo, una rubrica del Tg3. Sul sito MolecularLab.it è possibile scaricare due formati del calendario: una versione mensile, per poter avere lo spazio per segnare delle note, gli appuntamenti ed i meetings del laboratorio; ed una annuale, per visualizzare a colpo d'occhio tutto il 2011. ed un formato A3 per chi vuole apprezzare in un colpo solo tutte le immagini raccolte. Per la stampa sono a disposizione anche immagini ed estratti utilizzabili. Per saperne di più => http://www.molecularlab.it/calendario2011/
22 dicembre, 2010
SLA: il governo stanzia 100 milioni di euro destinati a ricerca e assistenza domiciliare dei malati
Arrivano 400 milioni per il cinque per mille, di cui 100 destinati a interventi in tema di sclerosi laterale amiotrofica (Sla) per ricerca e assistenza domiciliare dei malati. E' una delle misure contenute nel cosiddetto decreto "Milleproroghe" approvato oggi dal consiglio dei ministri. Nel testo si legge che "le risorse complessive destinate alla liquidazione della quota del 5 per mille nell'anno 2011 sono quantificate nell'importo di euro 400.000.000; a valere su tale importo, una quota pari a 100 milioni di euro è destinata a interventi in tema di sclerosi amiotrofica per ricerca e assistenza domiciliare dei malati". In tal modo il governo risponde alle sollecitazioni delle associazioni rappresentanti i malati che richiedevano, a causa anche del preoccupante aumento dell'incidenza dei casi negli ultimi anni, risorse per l'assistenza dei soggetti colpiti. La SLA è una patologia rara (incidenza: 1-3 casi ogni 100.000 individui all'anno) e, nella quasi totalità dei casi, sporadica (le forme familiari sono circa il 10% del totale dei pazienti). Verosimilmente si tratta di una malattia ad origine multifattoriale; attualmente le ipotesi più accreditate per spiegare la degenerazione neuronale sono due: un danno di tipo citotossico, dovuto ad un eccesso di Glutammato, e un danno di tipo ossidativo, dovuto ad uno squilibrio tra sostanze ossidanti e sostanze riducenti nel microambiente che circonda i motoneuroni colpiti.l paziente affetto da SLA soffre di una degenerazione progressiva del motoneurone centrale e periferico, con un decorso del tutto imprevedibile e differente da soggetto a soggetto, con esiti disastrosi per la qualità di vita oltre che sulla sua sopravvivenza. Le conseguenze di questa malattia sono la perdita progressiva e irreversibile della normale capacità di deglutizione (disfagia), dell'articolazione della parola (disartria) e del controllo dei muscoli scheletrici, con una paralisi che può avere un'estensione variabile, fino ad arrivare alla compromissione dei muscoli respiratori, quindi alla necessità di ventilazione assistita e in seguito alla morte. La SLA in generale non altera le funzioni cognitive, sensoriali, sessuali e sfinteriali del malato.
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19 dicembre, 2010
Alla scoperta del corpo umano con "Google Body Browser"
Dopo il web, le lingue e il mondo, Google apre una nuova frontiera dell'esplorazione 3D andando alla scoperta del corpo umano. Il colosso di Mountain View ha lanciato «Body Browser», un’applicazione che permette di navigare in 3D all’interno del corpo umano, zoomando con pochi click sui vari tessuti e organi che compongono l'orgainsmo, dal sistema nervoso agli organi più importanti. L'applicazione che il web sostiene già essere "rivoluzionaria" è accessibile, per il momento, attraverso il sito di Google Labs, dove vengono inseriti e testati i nuovi prodotti del motore di ricerca, ma i vertici di Stanford promettono che nell'arco di qualche mese sarà reso disponibile pubblicamente nella home page del sito, e che presto ripeterà il successo di altre applicazioni di google, quali ad esempio "Google Maps". Al momento unico limite consiste nel dover utilizzare preferenzialmente il browser creato e supportato da Google, Chrome, anche per avere il supporto delle WebGL, che possono essere scaricate anche per altri tipi di browser (ad esempio, Firefox, ma in quest'ultimo caso soltanto nella versione 4.0b che è ancora in fase di beta testing) cliccando qui.
Per accedere al servizio "Body Browser" di Google è sufficiente rivolgersi a questo indirizzo http://bodybrowser.googlelabs.com/ . Una volta aperto il browser e cliccando sul sito, utilizzando una semplice barra laterale è possibile ottenere una variazione della visualizzazione del corpo umano. Le opzioni di visualizzazione sono le seguenti: 1) Tegumentario (praticamente il corpo cosi com'è visto dall'esterno) 2) Muscoli 3) Ossa 4) Apparato Gastroenterico 5) Cuore 6) Cervello. Tramite il mouse è possibile quindi farsi una passeggiata fra i tessuti del corpo umano. Questa applicazione presenta però alcuni difetti: 1) permette una visuale anatomica e non istologica o anatomopatologica dei tessuti 2) la fisiologia è solo intuita, la visualizzazione è statica e non dinamica 3) la risoluzione non è molto elevata, ad esempio le scissure del telencefalo o le valvole del cuore non sono ben definite dal resto 4) data la complessità degli organi, si sarebbe dovuto porre delle opzioni per escludere la visualizzazione di certe parti quali per esempio il decorso dei vasi o dei nervi, al fine di sottolineare le caratteristiche degli organi principali. Sarebbe stato inoltre molto carina un'opzione per denominare e descrivere caso per caso le strutture su cui si poneva il mouse.
Sebbene in realtà tale applicazione nasce su di un'idea informatica non "nuova", dato che esistono già altri programmi che consentono di svolgere un'esplorazione più o meno accurata delle parti corporee, il fatto che sia sostenuta da un colosso informatico del web publishing può essere fondamentale per creare un sito a larghissima diffusione, soprattutto perchè rispetto a determinati programmi di esplorazione 1) l'utilizzo avviene online come un sito qualunque 2) l'applicazione è gratuita mentre altri programmi 3D sono molto costosi 3) l'accesso è aperto a tutti e non solo ai specializzati del settore. Essendo ancora in fase di "Testing", ci si aspetta molti miglioramenti nel corso dei mesi, creando uno strumento importantissimo per l'apprendimento delle nozioni mediche di base, soprattutto rivolto ai ragazzi e ai naviganti che si divertiranno apprendendo.
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Per accedere al servizio "Body Browser" di Google è sufficiente rivolgersi a questo indirizzo http://bodybrowser.googlelabs.com/ . Una volta aperto il browser e cliccando sul sito, utilizzando una semplice barra laterale è possibile ottenere una variazione della visualizzazione del corpo umano. Le opzioni di visualizzazione sono le seguenti: 1) Tegumentario (praticamente il corpo cosi com'è visto dall'esterno) 2) Muscoli 3) Ossa 4) Apparato Gastroenterico 5) Cuore 6) Cervello. Tramite il mouse è possibile quindi farsi una passeggiata fra i tessuti del corpo umano. Questa applicazione presenta però alcuni difetti: 1) permette una visuale anatomica e non istologica o anatomopatologica dei tessuti 2) la fisiologia è solo intuita, la visualizzazione è statica e non dinamica 3) la risoluzione non è molto elevata, ad esempio le scissure del telencefalo o le valvole del cuore non sono ben definite dal resto 4) data la complessità degli organi, si sarebbe dovuto porre delle opzioni per escludere la visualizzazione di certe parti quali per esempio il decorso dei vasi o dei nervi, al fine di sottolineare le caratteristiche degli organi principali. Sarebbe stato inoltre molto carina un'opzione per denominare e descrivere caso per caso le strutture su cui si poneva il mouse.
Sebbene in realtà tale applicazione nasce su di un'idea informatica non "nuova", dato che esistono già altri programmi che consentono di svolgere un'esplorazione più o meno accurata delle parti corporee, il fatto che sia sostenuta da un colosso informatico del web publishing può essere fondamentale per creare un sito a larghissima diffusione, soprattutto perchè rispetto a determinati programmi di esplorazione 1) l'utilizzo avviene online come un sito qualunque 2) l'applicazione è gratuita mentre altri programmi 3D sono molto costosi 3) l'accesso è aperto a tutti e non solo ai specializzati del settore. Essendo ancora in fase di "Testing", ci si aspetta molti miglioramenti nel corso dei mesi, creando uno strumento importantissimo per l'apprendimento delle nozioni mediche di base, soprattutto rivolto ai ragazzi e ai naviganti che si divertiranno apprendendo.
06 dicembre, 2010
Sanità: fino al 2015 ben 45 mila medici del SSN in pensione, ci sarà lavoro (ma non i soldi per sostituirli) ...
L'esodo è iniziato e sarà molto difficile fermarlo. I medici vanno via dagli ospedali italiani e in buona parte non vengono sostituiti. Dal 2010 in avanti, ogni anno ne verranno pensionati in media oltre il doppio di quelli che saranno assunti. Perché il numero di chi entra torni ad essere identico a quello di chi esce bisogna aspettare tantissimo, addirittura fino al 2028. A lanciare l'allarme è il sindacato "Anaao" che, in una ricerca presentata di recente, riporta dati inequivocabili: già quest'anno potrebbero smettere di lavorare 14mila dottori dei 120mila dipendenti del servizio sanitario. E dal 2011 al 2015 se ne andranno altri 30mila. In sei anni più di un terzo della forza lavoro sparirà. Il tutto mentre dalle facoltà di Medicina vengono sfornati solo 5mila specialisti all'anno, di cui appena 3.500 scelgono di lavorare negli ospedali pubblici. Anche il Ministero ha fatto una previsione a tinte fosche: nel 2018 al nostro sistema sanitario mancheranno 22mila camici bianchi.
Come se ne esce? Secondo il segretario nazionale dell'Anaao, Costantino Troise, bisogna assumere i medici laureati prima che concludano la specializzazione nei reparti universitari (lunga 5-6 anni): "Dobbiamo inserire questi colleghi nel sistema sanitario e qui fargli concludere la formazione. In questo modo gli organici saranno rinforzati. L'Università non farebbe i salti di gioia, perché gli specializzandi sono forza lavoro a basso costo che svolge un gran volume di prestazioni, ma èl'unico modo per contrastare l'esodo. E poi le facoltà devono far entrare più persone". Solo un candidato su 7, oggi, passa il test per iscriversi a Medicina.
A provocare l'aumento esponenziale dei pensionamenti sono più fattori. Nuove norme permettono ai dottori ospedalieri di andare in pensione con 40 anni di contributi anche se hanno meno di 65 anni. Un tempo il riscatto degli anni di laurea era molto vantaggioso e in tanti raggiungono il massimo dei contributi a 60 anni. Inoltre, segnalano i membri del sindacato che hanno fatto la ricerca, Carlo Palermo e Enrico Reginato, le condizioni previdenziali stanno peggiorando. Molti decideranno di smettere di lavorare, del resto dal 2005 in poi la media dell'età di chi è andato in pensione è stata di 61-62 anni. Ma si trattava di circa 2.500 dottori all'anno, non di 7mila.
Proprio nel 2010 la curva pensionistica, basata sull'anno di nascita dei dottori e sulla loro anzianità, inizia a salire in modo esponenziale, la maggior parte dei medici in servizio sono nati infatti tra il 1950 e il 1959. "È evidente - suggeriscono Palermo e Reginato - che un medico costretto dalle attuali condizioni lavorative a fare turni di guardia ed una mole elevata di straordinario, in condizioni di alto rischio professionale, all'età di 61-62 anni decida di ritirarsi in pensione".
A fronte delle uscite, ci sono i problemi economici della sanità italiana, con certe Regioni che hanno bloccato il turnover per i piani di rientro e le altre che comunque non vivono condizioni di bilancio floride. In molti affrontano le difficoltà di organico cambiando l'organizzazione. Toscana ed Emilia, ad esempio, hanno varato progetti per aumentare la responsabilità degli infermieri del 118 e di quelli degli ospedali, che si occupano dei cosiddetti codici bianchi, cioè meno gravi, proprio per lasciare ai dottori il tempo di dedicarsi ai casi più importanti. Un'idea contrastata da alcuni Ordini dei medici (Bologna, Milano) con tanto di esposti in procura.
FONTE: Repubblica.it
AUTORE: Michele Bocci
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Come se ne esce? Secondo il segretario nazionale dell'Anaao, Costantino Troise, bisogna assumere i medici laureati prima che concludano la specializzazione nei reparti universitari (lunga 5-6 anni): "Dobbiamo inserire questi colleghi nel sistema sanitario e qui fargli concludere la formazione. In questo modo gli organici saranno rinforzati. L'Università non farebbe i salti di gioia, perché gli specializzandi sono forza lavoro a basso costo che svolge un gran volume di prestazioni, ma èl'unico modo per contrastare l'esodo. E poi le facoltà devono far entrare più persone". Solo un candidato su 7, oggi, passa il test per iscriversi a Medicina.
A provocare l'aumento esponenziale dei pensionamenti sono più fattori. Nuove norme permettono ai dottori ospedalieri di andare in pensione con 40 anni di contributi anche se hanno meno di 65 anni. Un tempo il riscatto degli anni di laurea era molto vantaggioso e in tanti raggiungono il massimo dei contributi a 60 anni. Inoltre, segnalano i membri del sindacato che hanno fatto la ricerca, Carlo Palermo e Enrico Reginato, le condizioni previdenziali stanno peggiorando. Molti decideranno di smettere di lavorare, del resto dal 2005 in poi la media dell'età di chi è andato in pensione è stata di 61-62 anni. Ma si trattava di circa 2.500 dottori all'anno, non di 7mila.
Proprio nel 2010 la curva pensionistica, basata sull'anno di nascita dei dottori e sulla loro anzianità, inizia a salire in modo esponenziale, la maggior parte dei medici in servizio sono nati infatti tra il 1950 e il 1959. "È evidente - suggeriscono Palermo e Reginato - che un medico costretto dalle attuali condizioni lavorative a fare turni di guardia ed una mole elevata di straordinario, in condizioni di alto rischio professionale, all'età di 61-62 anni decida di ritirarsi in pensione".
A fronte delle uscite, ci sono i problemi economici della sanità italiana, con certe Regioni che hanno bloccato il turnover per i piani di rientro e le altre che comunque non vivono condizioni di bilancio floride. In molti affrontano le difficoltà di organico cambiando l'organizzazione. Toscana ed Emilia, ad esempio, hanno varato progetti per aumentare la responsabilità degli infermieri del 118 e di quelli degli ospedali, che si occupano dei cosiddetti codici bianchi, cioè meno gravi, proprio per lasciare ai dottori il tempo di dedicarsi ai casi più importanti. Un'idea contrastata da alcuni Ordini dei medici (Bologna, Milano) con tanto di esposti in procura.
FONTE: Repubblica.it
AUTORE: Michele Bocci
01 dicembre, 2010
Entra nel "Dream Garage" di Chevrolet
Da qualche anno è in atto una vera e propria "guerra" fra le diverse case automobilistiche che puntano ad imporre sul mercato i propri modelli di "citycar". Dal preludio del grande successo della smart, l'utilizzo di una citycary porta a diversi vantaggi: meno costi relativi ad assicurazione e bollo, ridotti consumi in quanto spesso il motore a cilindrata ridotta si accompagna a nuove tecnologie che vedono l'uso di diesel o gpl, minor volume occupato dall'auto quindi più facilità nel trovare parcheggio e costi relativamente ridotti rispetto ad auto familiari di cilindrata maggiore. La Chevrolet rappresenta una delle marche che si è "convertita" alla produzione delle citycar dopo un passato, e un presente, di gloriose auto sportive. Tramite un concorso sul proprio sito permettono di promuovere in modo "virale" la loro ultima nata.
Il gioco, chiamato "Dream Garage" alla base del concorso è semplice: tramite la lettura di alcuni indizi relativi ad una vettura mostrata ma "nascosta" da un telone il navigante è invitato a scegliere tra i modelli per trovare quello che più corrisponde agli indizi, nonchè la scelta del colore, e cliccando su "Invia" si partecipa alla estrazione dove si viene inseriti nella lista per vincere una Corvette o una delle auto disponibili in gara, quale una compatta sportiva, una sette posti o una macchina sportiva, oppure appunto una citycar. Ogni “partita” è accompagnata da una accurata descrizione dei modelli di auto prodotti dalla casa madre, nonchè da un contatore che segnala quanti giorni, ore e minuti mancano all’estrazione dell’auto in palio, tanto per ricordarsi fra qualche mese di aver partecipato. Le auto in concorso sono 4 e non verranno svelate fino alla fine del singolo turno. Inoltre, come ogni pubblicità virale che si rispetti, è promosso l'invito di cinque amici a partecipare tramite email o tramite FaceBook in modo da aumentare le possibilità di vittoria.
Al di là del simpatico concorso, in cui non so voi ma di certo io non vinco mai, è interessante dare un'occhiata ai prezzi dei vari modelli, soprattutto se si sta valutando l'acquisto di una nuova auto. Io l'ho cambiata da poco optando per un'altra marca, ma sto facendo un pensiero per un altro loro modello, la Chevrolet Cruze, voi che ne pensate?
Articolo sponsorizzato
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Il gioco, chiamato "Dream Garage" alla base del concorso è semplice: tramite la lettura di alcuni indizi relativi ad una vettura mostrata ma "nascosta" da un telone il navigante è invitato a scegliere tra i modelli per trovare quello che più corrisponde agli indizi, nonchè la scelta del colore, e cliccando su "Invia" si partecipa alla estrazione dove si viene inseriti nella lista per vincere una Corvette o una delle auto disponibili in gara, quale una compatta sportiva, una sette posti o una macchina sportiva, oppure appunto una citycar. Ogni “partita” è accompagnata da una accurata descrizione dei modelli di auto prodotti dalla casa madre, nonchè da un contatore che segnala quanti giorni, ore e minuti mancano all’estrazione dell’auto in palio, tanto per ricordarsi fra qualche mese di aver partecipato. Le auto in concorso sono 4 e non verranno svelate fino alla fine del singolo turno. Inoltre, come ogni pubblicità virale che si rispetti, è promosso l'invito di cinque amici a partecipare tramite email o tramite FaceBook in modo da aumentare le possibilità di vittoria.
Al di là del simpatico concorso, in cui non so voi ma di certo io non vinco mai, è interessante dare un'occhiata ai prezzi dei vari modelli, soprattutto se si sta valutando l'acquisto di una nuova auto. Io l'ho cambiata da poco optando per un'altra marca, ma sto facendo un pensiero per un altro loro modello, la Chevrolet Cruze, voi che ne pensate?
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