Cambiano i criteri per il calcolo del punteggio finale del voto di laurea per tutti i corsi di Medicina e Chirurgia. E' stata infatti approvata, quasi sotto silenzio, la mozione presentata il 30 Novembre dal Presidente della Conferenza permanente dei Presidenti di Consiglio di corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, Andrea Lenzi, e la cui copia in formato PDF è reperibile sul sito link linkcoordinamentouniversitario.it . Nel documento si legge come "considerata l’esigenza di uniformare il meccanismo di calcolo del voto di laurea in tutte le sedi anche in conseguenza della valenza che tale votazione ha assunto nel calcolo del punteggio per l’ammissione alla Scuole di specializzazione, valutato che la proposta approvata all’unanimità dalla CPPCLMMC nel maggio 2008 non è stata adottata uniformemente e che di conseguenza i criteri di valutazione ed i meccanismi di calcolo, nelle varie sedi dei CdS, non sono sovrapponibili, considerato che in data 30 novembre 2015 la CPPCLMMC ha ridiscusso tali criteri e meccanismi, delibera, all’unanimità, che entro la sessione di luglio 2016 tutti i CdS adottino il sistema già sperimentato ed approvato dalla CPCLMMC".
Si tratta quindi di un provvedimento correlato alla classifica nazionale unica per il concorso delle scuole di specializzazione post laurea e che pertanto avrà effetti anche nei riguardi degli studenti che attualmente frequentano il quinto e il sesto anno della facoltà di Medicina. L'obiettivo sarebbe il riuscire a uniformare il calcolo del voto di laurea a livello nazionale per tutti i dipartimenti, provvedimento quasi conseguenziale all'accorpamento di tutte le graduatorie in un'unica classifica nazionale.
La riforma del calcolo del voto di laurea in medicina diventerà effettiva già a partire da Luglio 2016 e nello specifico prevede: un voto di base calcolato con media aritmetica (quindi non più media ponderata, sottolineando cosi il sostanziale addio al sistema dei crediti), un punteggio per la prova finale massimo di 7 punti (4 se tesi sperimentale, 2 se tesi compilativa, 3 punti ridistribuiti nei parametri della qualità di esposizione) cui potranno essere sommati ulteriori 7 punti (massimo) per attività quali Erasmus (1 punto per esperienze internazionali, 1 punto per esperienze nazionali, 1 punto per attestazioni di conoscenza di una lingua tramite corso extrauniversitario), progress test (1 punto se attuato per almeno 4 volte in 6 anni), tempistiche di conseguimento della laurea (2 punti) e lodi (1 punto per aver conseguito almeno 4 lodi). Per la lode di laurea sarà necessario aver conseguito almeno un punteggio di 113.
La notizia è stata accolta con entusiasmo dagli studenti dei primi anni, in quanto la proposta va a netto vantaggio per chi può programmare fin da subito esperienze nazionali o all'estero. Non a caso è stata forte la pressione da parte delle associazioni studentesche affinchè il provvedimento fosse reso retroattivo, al fine di ottenere un netto guadagno rispetto agli studenti che si ritrovano già negli ultimi anni e a pochi passi dalla laurea. Non tutte le Università però sembrano mirare ad approvare fin da subito e in modo retroattivo il provvedimento, è il caso del CCS di Torino che, temendo possibili proteste e ricorsi legali al TAR, avrebbe fin da subito anticipato l'intenzione di rendere attivo il nuovo sistema di calcolo soltanto a partire dagli immatricolandi del nuovo anno.
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