Duro attacco dagli Stati Uniti a Wikipedia, l'enciclopedia universale gratuita e open source. Secondo uno studio condotto dal professor Robert Hasty della Cambell University del North Carolina, la percentuale di errore dell’enciclopedia online per le voci mediche è del 90%.
Gli studiosi hanno preso in esame 10 problemi di salute tra i più costosi per il sistema sanitario statunitense: problemi al cuore, cancro ai polmoni, depressione, osteoartrite, problemi polmonari cronici, ipertensione, diabete mellito, mal di schiena, iperlipidemia. Ogni voce dell’enciclopedia è stata confrontata con la letteratura medica ufficiale ed è emerso che in 9 voci su 10 ci sono errori e imprecisioni.
Sin dalla sua nascita, nel 2011, Wikipedia è diventata il sito più popolare per trovare informazioni su salute e malattie. Lo studio rivela che persino il 70% dei medici e degli studenti di medicina la utilizzano come fonte per le loro diagnosi. Lo studio pone però seri dubbi sull’autorità dell’enciclopedia online in campo medico. Gli errori sarebbero in gran parte legati alla stessa filosofia di Wikipedia che consente agli utenti di creare, cancellare e modificare le voci. Questo, secondo gli esperti, aumenterebbe le probabilita' di errore.
Tra gli errori ritrovati sul sito, ci sarebbe quello che riguarda la diagnosi della pressione sanguigna elevata (la voce di Wikipedia dice che la pressione può essere considerata tale se si ottengono valori alti in tre occasioni) e quello che sostiene che gli antidepressivi sui bambini sono inefficaci. Due affermazioni che sono "dannose – ha spiegato il dottor Hasty - perché potrebbero portare a un rischioso ritardo nel trattamento delle patologie nel caso dell’ipertensione, come pure spingere i genitori a non permettere che i figli vengano curati coi farmaci quando affetti da depressione".
"Non bisognerebbe usare Wikipedia come fonte primaria di ricerca – ha continuato Hasty - perché gli articoli in essa contenuti non passano attraverso lo stesso processo di revisione che avviene per quelli delle riviste mediche. Ecco perché, quando serve una diagnosi, il modo migliore resta quello di rivolgersi al proprio medico che, conoscendo la personale storia clinica di ogni paziente, sa quindi individuare la cura più adeguata".
Wikipedia ha replicato in breve difendendosi dai risultati dello studio e sottolineando "la piccola dimensione del campione utilizzato dall'analisi, che dunque non è rappresentativo".
Fonte: Rainews
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