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AFORISMA DEL GIORNO

03 ottobre, 2011

Nobel della Medicina 2011 a Beutler, Hoffmann e Steinman (morto tre giorni fa) per le loro ricerche in campo immunitario

Tre nomi spesso incontrati nello studio dei passaggi chiave dell'attivazione del sistema immunitario. Tre nomi che hanno fatto, fra i tanti, la storia della medicina e che vengono insigniti per questo del premio nobel 2011. Premio purtroppo postumo per uno di loro, lo scienziato canadese Ralph Steinman morto tre giorni fa e vincitore del premio per la medicina 2011 insieme con l'americano Bruce Beutler e al lussemburghese Jules Hoffmann. "Steinman - si legge in un comunicato Rockefeller University, dove lavorava - è deceduto il 30 settembre. Quattro anni fa, gli era stato diagnosticato un carcinoma al pancreas. Il ricercatore è riuscito ad allungare il decorso della malattia grazie all'immunoterapia basata sulle cellule dendritiche". Proprio le nuove scoperte sulle cellule dendritiche sono valse a Steinman l'importante riconoscimento di Stoccolma, pur se post mortem.

I suoi lavori, uniti a quelli degli altri due premiati, hanno aperto la strada a una nuova serie dei cosiddetti "vaccini terapeutici" contro il cancro. Le loro ricerche hanno contribuito anche a comprendere meglio il funzionamento del sistema immunitario di fronte a patologie infiammatorie quali l'artrite reumatoide. "Hanno rivoluzionato la nostra comprensione del sistema immunitario scoprendo i principi chiave per la sua attivazione", si legge in una nota del Karolinska Institutet di Stoccolma che assegna il premio.

Beutler, 54 anni, lavora nell'istituto Scripps ed è stato premiato con Hoffmann, 70 anni, per avere scoperto le proteine dei recettori che attivano l'immunità innata, il primo meccanismo del nostro sistema di difesa. Steinman era ricercatore presso la Rockefeller University ed è stato premiato per aver osservato per primo le cellule dendritiche che regolano l'immunità adattativa, la fase successiva della risposta di difesa durante la quale i microrganismi vengono cancellati dal corpo.

Jules Hoffmann ha compiuto la sua scoperta pionieristica nel 1996, quando con i suoi collaboratori si è concentrato sullo studio dei moscerini della frutta e del modo in cui combattono le infezioni. Il team ha analizzato insetti con mutazioni a livello di numerosi geni tra cui il "Toll". Infettando i moscerini con batteri o funghi, Hoffmann scoprì che i Toll mutanti morivano perchè non erano in grado di scatenare una difesa efficace.

Bruce Beutler era invece alla ricerca del recettore che si lega al lipopolisaccaride (Lps), l'involucro esterno dei batteri, causando shock settico. Nel 1998, Beutler e i suoi colleghi hanno scoperto che i topi resistenti al Lps avevano una mutazione in un gene molto simile a quella del gene Toll nei moscerini della frutta. Il recettore simil-Toll (Tlr) si è rivelata la chiave.

"Un premio meritatissimo a tre scienziati che hanno dato un contributo essenziale allo sviluppo dell'immunologia", commenta Piergiuseppe De Berardinis, primo ricercatore all'Istituto di Biochimica delle proteine del Cnr di Napoli, che aggiunge: "Le scoperte sulle cellule dendritiche sono fondamentali per gli studi sull'immunoterapia dei tumori e nelle terapie farmacologiche sperimentali per la cura del cancro, in quanto definiscono i meccanismi di risposta immediata e a lungo termine del sistema immunitario nei confronti degli agenti patogeni".


FONTE: Repubblica.it

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