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AFORISMA DEL GIORNO

28 gennaio, 2016

Medici e "colpa grave", approvato il ddl Gelli, tutte le novità

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Cambia la responsabilità del medico, sia dal punto di vista penale, poiché non sarà più responsabile neppure per colpa grave se rispetta le linee guida, che civile, con la definitiva affermazione della responsabilità extracontrattuale con conseguente inversione dell'onere della prova e dimezzamento del termine di prescrizione. Sono queste alcune delle principali novità contenute nel ddl Gelli di riforma delle professioni sanitarie, approvato, oggi, in prima lettura, alla Camera dei deputati, con 307 voti favoreoli e 84 contrari.

Salutato con soddisfazione dagli addetti ai lavori e dallo stesso relatore Federico Gelli del Pd, il testo rappresenta "un risultato storico, una svolta nella lotta alla medicina difensiva perché assicura l'equilibrio tra la tutela dei medici, che hanno bisogno di svolgere il loro delicato compito in serenità, e il diritto dei cittadini dinanzi ai casi di malasanità" ha commentato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ai margini dell'approvazione. Diverse le modifiche apportate all'impianto originario, nei lavori delle commissioni parlamentari.

Ecco tutte le novità:

Best practice e linee guida: Le buone pratiche clinico-assistenziali e le raccomandazioni previste dalle linee guida, alle quali i sanitari devono necessariamente attenersi nell'esecuzione delle prestazioni richieste, dovranno assicurare un ruolo di equilibrio ed essere indicate dalle società scientifiche e da istituti di ricerca individuati da un decreto del Ministro della salute e iscritti in un elenco apposito. Le linee guida verranno poi inserite nel sistema nazionale e pubblicate sul sito dell'Istituto superiore di sanità, nonché aggiornate ogni due anni.

Responsabilità civile e penale dei medici: In materia di responsabilità civile, la riforma istituisce un doppio binario, in cui la responsabilità è quella contrattuale per le strutture sanitarie, con estensione anche alle prestazioni svolte in regime intramurario o attraverso la telemedicina, ed extracontrattuale invece per i medici, che svolgono la propria attività presso le strutture sanitarie o in rapporto convenzionale con il servizio sanitario nazionale. La responsabilità di tipo extracontrattuale, con consequenziale ribaltamento dell'onere della prova e prescrizione dimezzata a cinque anni viene estesa anche ai medici di medicina generale. Quanto alla responsabilità penale, invece, il testo prevede l'inserimento nel codice penale dell'art. 590-ter, teso a sanzionare l'esercente la professione sanitaria che provoca la morte o la lesione personale del paziente a causa della sua imperizia: i reati (di omicidio colposo e di lesioni personali colpose) resterebbero in tal caso solo in ipotesi di colpa grave, esclusa però se il medico agisce nel rispetto delle buone pratiche clinico-assistenziali e delle linee guida.

Azione di rivalsa: L'azione di rivalsa nei confronti del medico potrà avvenire soltanto per dolo o colpa grave. Ad essere confermato nel testo è anche il tetto massimo di tre annualità per agevolare la stipula di polizze assicurative a prezzi calmierati. Viene escluso, infine, il possibile intervento della Corte dei Conti.

Strutture sociosanitarie: L'ambito di intervento della responsabilità professionale viene esteso altresì alle strutture sociosanitarie.

Audit e Risk Management: I verbali e gli atti relativi all'attività di gestione del rischio clinico non potranno essere utilizzati o acquisiti nei procedimenti giudiziali. Quanto al risk management, il ruolo di coordinamento potrà anche essere svolto dai medici legali e dai dipendenti delle strutture sanitarie in possesso di adeguata formazione ed esperienza triennale.

Garante diritto alla salute: Il ddl si occupa in generale del diritto alla salute, sancendo la sicurezza delle cure la cui garanzia è affidata dalle regioni al difensore civico, che potrà essere adito per segnalare le disfunzioni del sistema. Viene esclusa la possibilità di rivolgersi al garante per il diritto alla salute effettuando segnalazioni anonime.Viene istituito inoltre un Osservatorio nazionale sulla sicurezza nella sanità, col compito di raccogliere i dati sulla "malasanità" al fine di prevenire e gestire il rischio sanitario e formare e aggiornare il personale in modo adeguato.

Assicurazioni: sarà un decreto del Ministero dello sviluppo economico ad individuare i requisiti minimi e le garanzie per le polizze assicurative delle strutture sanitarie, anche per le forme di autoassicurazione e per le misure analoghe di assunzione diretta del rischio. In caso di cessazione definitiva dell'attività sanitaria per qualsiasi causa, dovrà inoltre essere previsto un periodo di ultrattività della copertura per far fronte alle richieste di risarcimento presentate entro i 10 anni successivi riferite a fatti verificatisi in costanza della polizza. L'ultrattività è estesa altresì agli eredi e non può essere assoggettata alla clausola di disdetta.

FONTE: Studio Cataldi
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26 gennaio, 2016

Chirurgia, allarme della Acoi: "Troppi risparmi sul SSN, allarme strumenti operatori di mediocre qualità..."

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La ricerca di un prezzo sempre più basso ha ridotto in maniera drastica la qualità degli strumenti chirurgici al punto tale che "i bisturi in Italia non tagliano più". L'allarme arriva dalla Acoi, l'Associazione dei chirurghi ospedalieri italiani che ha ricevuto segnalazioni da migliaia di medici in tutta Italia. La "mediocre qualità" dei bisturi utilizzati oggi ha conseguenze sia estetiche, perché il taglio perde la famosa precisione chirurgica, sia infettive.

Per Diego Piazza, presidente dell'Acoi, "la continua ricerca del prezzo di mercato più basso, con criteri di valutazione spesso discutibili da parte delle commissioni regionali, ha determinato un livellamento verso il basso della qualità. Il prezzo non può e non deve essere l'unico criterio di valutazione, a scapito della qualità e della sicurezza".

I pazienti, dice Piazza, "hanno diritto, come peraltro stabilito dalla Carta della qualità in chirurgia già nel 2007, alla tecnica chirurgia più appropriata secondo gli studi di evidenza scientifica. La mediocre qualità dei bisturi utilizzati oggi ha conseguenze sia estetiche, perché il taglio perde la famosa precisione chirurgica, sia infettive, perché, aumentando il trauma cutaneo per incidere una superficie, si aumenta il rischio di contaminazione batterica della ferita. E' evidente che, dovendo aumentare la forza per incidere una superficie, si rischia di tagliare oltre le intenzioni dell'operatore".

"Quanto ai costi - prosegue il presidente dell'Acoi - possiamo affermare che si tratta di una scelta antieconomica, perché per uno stesso intervento può essere necessario utilizzare più bisturi, cosa che non si verificherebbe con un buon bisturi che, al contrario, potrebbe essere utilizzato più volte durante lo stesso intervento". Per questi motivi "è indispensabile che le società scientifiche di chirurgia siano parte attiva nel processo di selezione e scelta dei dispositivi medici. Se continuiamo a privilegiare il prezzo a scapito della qualità, fino a fare scomparire quasi del tutto le caratteristiche minime di funzionalità del prodotto, addirittura dei dispositivi medici ad elevata tecnologia il cui malfunzionamento può avere affetti letali, che tipo di sicurezza e qualità forniamo ai nostri pazienti?", conclude Piazza.

FONTE: Repubblica
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Aumentano i debiti degli italiani per operazioni, esami e terapie

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Un prestito di 10 mila euro da rimborsare in quarantotto mesi, per pagare un intervento chirurgico in una struttura privata o la parcella del dentista, può costare, per esempio, 11.523 euro, rimborsabili con rate mensili di 239 euro, oppure 11.628 con rate da 242 euro, a seconda delle diverse fonti di finanziamento. Se il tempo del rimborso si accorcia a 24 mesi, anche la cifra totale da restituire può scendere a poco più di 10.700 euro, ma la rata da versare ogni mese si alza fino a 450 euro circa. Che ne valga la pena o meno, lo giudicherà ciascuno in base alle proprie necessità e alle proprie tasche. Per avere i conti, del resto, basta usare uno dei tanti simulatori online (molti non chiedono dati anagrafici) proposti dalle società di intermediazione creditizia.

C’è solo l’imbarazzo della scelta: si va su internet e alla voce «prestiti per spese mediche» o anche solo »prestiti» (allora la finalità «medica» si troverà tra altre voci: arredamento, viaggi e vacanze, matrimonio, camper…) e si scoprono finanziamenti offerti da banche o da finanziarie. Ma prestiti vengono proposti anche dagli istituti bancari agli sportelli, dall’Inps per i pensionati, da Posteitaliane, nonché da strutture sanitarie private, dalle «catene» di centri di cure dentali e da singoli medici ai loro pazienti, attraverso convenzioni con finanziarie. Il fenomeno dell’indebitamento per curarsi è in aumento. Secondo dati raccolti da Facile.it in collaborazione con Prestiti.it (società di mediazione del credito), delle 20 mila richieste di prestito personale giunte da giugno a novembre 2015 solo a questi portali quasi il 4% aveva come finalità dichiarate le «spese mediche». Gli esperti di queste società hanno stimato che nello stesso periodo siano stati erogati in totale in Italia a sostegno di prestazioni sanitarie 28 mila prestiti, per un ammontare complessivo di 340 mila euro. L’analisi delle domande giunte ai due comparatori indica che la cifra media richiesta per un prestito personale di questo tipo è 6.600 euro; 44 anni l’età media del richiedente. Nel 2013 la stessa fonte, scandagliando 30 mila domande per tutte le possibili finalità, rilevava che i finanziamenti per spese mediche erano l’1%.

Ma per quali necessità in particolare? Stando alle analisi, non pochi si indebitano per operazioni di chirurgia estetica (vai poi a sapere se per motivi funzionali, o solo per togliersi le borse sotto gli occhi…), ma molti cercano un prestito per pagare cure odontoiatriche, per affrontare lunghe terapie, o un intervento chirurgico in una struttura privata. Lo conferma un’indagine di Altroconsumo dell’ottobre 2015: su 1.680 italiani (età 25-74 anni) interpellati con un questionario, il 13% ha dichiarato di aver chiesto un prestito in banca per pagare prestazioni sanitarie. E quanto testimoniano, ad esempio, due segnalazioni giunte al PIT Salute (Progetto Integrato di Tutela) del Tribunale dei diritti del malato-Cittadinanzattiva. Dalla Liguria: «Mia madre, che ha più di 70 anni, deve essere sottoposta ad un’operazione, con una certa urgenza a detta del chirurgo. È già in lista d’attesa da mesi nel Servizio sanitario, così ora stiamo pensando di rivolgerci a una clinica privata, ma per pagarla chiederemo un prestito». E dalla Sicilia: «Sono un paziente oncologico, da tempo uso un farmaco che mi consente di sopravvivere. Fino a qualche mese fa era passato dal Servizio sanitario, ora è diventato a pagamento e costa molto. Impossibile comprarlo per me che prendo 800 euro al mese di pensione. Chiederò un prestito, ma lo concederanno a un malato di 78 anni?».

«Non stupisce che aumenti la domanda di credito per cure mediche — commenta Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale dei diritti del malato- Cittadinanzattiva —. La spesa sanitaria privata è a livelli importanti (33 miliardi nel 2014, secondo l’indagine Censis-RBM Salute, di giugno 2015; il 2% in più rispetto all’anno precedente, ndr) e la prospettiva è ancora più preoccupante, perché si comprimono le risorse economiche della Sanità pubblica e scarseggiano le politiche per migliorare l’accesso ai servizi». I conti sono presto fatti:«Per effetto anche dell’ultima Legge di stabilità — sottolinea Aceti —, possiamo contare su 7 miliardi di euro in meno rispetto a quanto era stato previsto dal Patto per la salute per la Sanità nel 2015-2016. Inoltre, lo Stato chiede alle Regioni un contributo alla finanza pubblica per circa 15 miliardi attraverso la riduzione della spesa nel periodo 2017-2019, e ciò potrà avvenire anche mettendo mano, ancora una volta, alle risorse del Servizio sanitario».

Quali sono le criticità sanitarie che gli italiani si trovano a fronteggiare? «Una segnalazione su quattro da parte dei cittadini — dice Aceti — riguarda difficoltà di accesso alle cure pubbliche, a causa delle liste d’attesa, addirittura in settori molto importanti come l’oncologia. Sono sempre di più le persone che si vedono «rifiutare» le prestazioni». Secondo l’ultimo Rapporto PIT Salute (novembre 2015), le segnalazioni di lunghi tempi d’attesa sono il 58%, nel 28% dei casi per interventi: 2 anni per protesi d’anca o per ricostruzione mammaria, 12 mesi per protesi al ginocchio, 10 mesi per la cataratta. Sono casi, questi, in cui spesso si decide di ricorrere a strutture private pagando tramite un prestito, magari per affrontare anche una trasferta in un’altra regione o all’estero. «La mobilità c’è soprattutto per prestazioni di alta specialità — sottolinea Aceti —, spostarsi però ha un costo, ora anche più alto: molte Regioni hanno chiuso i rubinetti dei contribuiti per sostenere spese di trasporto e soggiorno per l’accompagnatore, e in base alle nuove norme di recepimento della direttiva europea sulle cure transfrontaliere chi voglia curarsi all’estero deve anticipare tutte le spese. Ma perfino la necessità di un’indagine diagnostica urgente può mandare in crisi una famiglia che magari si è già indebitata per assistere un malato di Alzheimer».

«La prima voce di spesa sanitaria privata, secondo i nostri dati, è comunque quella per i farmaci — prosegue Aceti —. Siamo a conoscenza di casi di persone che hanno chiesto un prestito per comprare i nuovi farmaci contro l’epatite C, risolutivi ma molto costosi, che al momento lo Stato rimborsa solo per alcune condizioni cliniche. Altri si indebitano per acquistare farmaci innovativi oncologici, che gli ospedali dispensano gratuitamente solo se il loro budget lo consente. In generale, in questo momento vediamo a tutti i livelli della Sanità un’attenzione spasmodica alla tenuta dei conti, mentre le famiglie chiedono che il Servizio sanitario sia di sostegno ai loro redditi, che faciliti loro la vita, invece che complicarla costringendole a indebitarsi». Ma farsi dare un prestito per fronteggiare spese necessarie per curarsi può essere «rischioso», può esporre a brutte sorprese? L’Arbitro Bancario Finanziario, sistema stragiudiziale di risoluzione delle controversie per servizi bancari e finanziari nel 2014 ha ricevuto quasi 4 mila ricorsi in materia di prestiti (per tutte le finalità, non soltanto per quelle « mediche»): 3.673 sono stati i ricorsi su contratti di «cessione del quinto» e 264 le controversie su quelli di «credito ai consumatori». 


FONTE: Corriere della Sera
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05 gennaio, 2016

Oroscopo 2016 tutto da ridere...

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L'oroscopo 2016 tutto da ridere del Dottor COX (tratto della pagina Facebook "Anatomia Patologica è il male")


ARIETE:Quest'anno il vostro cuore sarà di certo più leggero, perché anche grazie al supporto di pianeti lenti come Plutone e Saturno sarete in grado di dimenticare rapidamente tante cose, tra cui anche alcuni torti subiti: la colossale sbronza di Capodanno, che corona un brillante percorso di etilismo cronico, vi permette di aprire il 2016 all'insegna della sindrome di Korsakoff. La vostra vita sembrerà finalmente un film: "Memento" di Christopher Nolan.

TORO: Gli astri vi amano, ma non le donne, visto che preferiscono persino uno specializzando in anatomia patologica piuttosto che voi. Prendete il coraggio a due mani e iniziate pure voi un internato in dermatologia, che almeno lì è pieno di tettone! Bene la salute: non è Lupus, ma nessuno sa cosa sia.

GEMELLI: Le stelle sono chiare: è il momento di cambiare! Vendete tutti i libri di medicina e trasferitevi in Costa Rica per aprire un bar sulla spiaggia, dove tra qualche anno servirete cocktail ai vostri ex compagni di corso, ormai ricchi ed affermati.
 
CANCRO: Dopo le recenti festività molte persone vi venerano: se non riuscite a capirne il motivo è perché tra cenoni e dolci ora avete la stazza di Budda. Bene le finanze, meno la Finanza: piantare la oh maria salvador nelle aiuole condominiali è stata una pessima idea. Le stelle suggeriscono di rivedere il titolo della ricerca che intendete proporre al vostro relatore, infatti "Rapimenti alieni e incidenza del teratoma ovarico" potrebbe generare qualche imbarazzo, a meno che il vostro relatore non sia Roberto Giacobbo.

LEONE: Se durante lo scorso anno avete sofferto portando un segreto nel vostro cuore, sappiate che è arrivato il momento di condividerlo con amici e parenti: non temete di esternare il vostro desiderio di specializzarvi in anatomia patologica! Gli amici vi saranno vicini e vi aiuteranno a cambiare idea.

VERGINE: Il vostro carattere vi rende persone estremamente attente ai dettagli: il 2016 vi donerà la giusta intuizione per finire di mettere a punto quella truffa aggravata che stavate pianificando con il sogno di fuggire all'estero e mollare per sempre la medicina.

BILANCIA: Quest'anno la vostra vita professionale avrà una svolta, e i colleghi vi mostreranno la loro fiducia nei vostri confronti affidandovi un importante incarico quotidiano: nel 2016 infatti passerete interminabili ore mantenendo i muri dei reparti durante i tirocini. Le stelle vi daranno improvvisamente l'opportunità di liberarvi di cose che non vi servono: aspettatevi una appendicectomia d'urgenza.

SCORPIONE: L'interpretazione dei fondi di formalina ha dato un responso incontrovertibile: chi inala la formalina è un imbecille. In amore tutto sarà più chiaro: sarete friendzonati senza mezzi termini. Per i single occhi aperti nelle prossime occasioni sociali: la tipa che cercate di limonare al party Erasmus potrebbe non essere una tipa. Potrebbe presto essere necessario confessare ai vostri genitori che in realtà non fate esami da quattro anni, e che cucinate MDMA nella vostra stanza, invece di studiare.

SAGITTARIO: Il 2015 non è stato brillante dal punto di vista professionale e le vostre mansioni non vi soddisfano del tutto: rimuovere i cerotti nell'ambulatorio delle prove allergiche ha lo stesso effetto di un Mariuzzi sbattuto ripetutamente sui testicoli. Se sarete pazienti la quadratura di Giove vi premierà con una fortunatissima tesi dal titolo "L'incontinenza fecale nel paziente geriatrico: una analisi retrospettiva multicentrica".

CAPRICORNO: La congiunzione di Marte e Saturno è del tutto inutile, come pure i vostri sforzi per passare farmacologia. Ma restate positivi, perché il vostro futuro è sempre nel settore della farmaceutica: prendete in considerazione il commercio all'estero di costosi farmaci biologici rubati dal vostro policlinico.

ACQUARIO: Non è nel vostro carattere essere sospettosi, ma il vostro partner potrebbe effettivamente nascondervi qualcosa: se un giorno dovesse aprirsi e confessare di essere affetto dalla sindrome di Klüver-Bucy, ricordate che potrebbe essere solo una scusa per giustificare la sua eccessiva tendenza ad esplorare il mondo usando la bocca, il che alla lunga potrebbe causare problemi alla stabilità della coppia.

PESCI: Dopo le disavventure sentimentali del 2015, siete pronti a ricominciare da zero: dopo tanti sforzi potrebbe essere finalmente il momento per chi desidera cambiare sesso. A tutti gli altri, Venere regala fascino senza fine e forse quella tipa che avete puntato in facoltà non si ricorderà di quando le avete asfaltato le scarpe al freedrink.

(si ringraziano gli autori della pagina facebook "Anatomia Patologica è il male")


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