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AFORISMA DEL GIORNO

12 marzo, 2014

Aumentati di circa 2000 i posti disponibili per l'accesso a Medicina, preoccupazione del SIGM: "Manca programmazione seria"

Con l’innalzamento a 9.983 unità del contingente di accessi a medicina MIUR e Ministero Salute per il prossimo anno accademico, dai 7983 inizialmente assegnati da un precedente DM del 05 02 2014 per controbilanciare gli accessi in sovrannumero a medicina conseguenti alla vicenda “bonus maturità” ed ai ricorsi (si stima che gli accessi in surplus siano già superiori ai 3 mila), si supera ampiamente il contingente previsto dalla programmazione del biennio 2013/2015. Per di più, la previsione di soltanto circa 3500 contratti di formazione specialistica per il corrente a.a. 2013/2014, in assenza di interventi straordinari, rischia di creare un imbuto che potrà essere smaltito soltanto in una prospettiva di anni.

L’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) è pronta a lanciare uno stato di agitazione permanete a tutela della categoria dei giovani camici bianchi: non si può più assistere a queste continue oscillazioni nella programmazione ed è venuto il momento di fare chiarezza; così continuando, si profila una prospettive di precariato e di pletora medica.

I Giovani Medici (SIGM) esprimono grande preoccupazione nell’apprendere della pubblicazione in data odierna del DM n.220 del 10 Marzo 2014, che ha riportato a circa 10.000 (9.983) i posti per le immatricolazioni ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia destinati agli studenti comunitari e non comunitari residenti in Italia.

Tale iniziativa del MIUR e del Ministero della Salute si pone in contrasto col contingentamento effettuato attraverso il precedente DM n.140 del 21 febbraio 2014  su “Modalità e contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea e laurea magistrale a ciclo unico ad accesso programmato a livello nazionale a.a. 2014-15”, che aveva ridotto il numero di posti da mettere a concorso per accedere a medicina dalle 10.173 unità del bando del precedente anno accademico (a cui si sono aggiunte in itinere circa 3.000 unità in sovrannumero, in attesa degli ulteriori sviluppi dei contenziosi presso la giustizia amministrativa) alla previsione di circa 7.918 del corrente anno accademico.

<<Non riusciamo a comprendere la logica di questa iniziativa assunta dai Ministeri competenti che determinerà un eccesso di ingressi ai corsi di laurea in medicina, anche a causa degli effetti dei recenti pronunciamenti dei TAR e della sanatoria sul “bonus maturità" adottata per il corrente anno accademico dal Parlamento>> - afferma l’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM), che, pur rispettando le sentenze dei tribunali amministrativi e le iniziative assunte dal Legislatore, era intervenuta con forza nel dibattito per affermare che <<è inaccettabile continuare ad aumentare il numero di accessi a medicina a fronte di un’emergenza formativa nel post laurea per la carenza del contingente di contratti di formazione specialistica e quindi di continuità nella progressione di carriera>>.

Ma al di là dei numeri, i Giovani Medici (SIGM) puntano il dito contro il metodo di lavoro col quale si procede ai fini della programmazione del fabbisogno di medici: <<quali sono le motivazioni che giustificano nel biennio 2013/2015 l’accesso a medicina di un numero di gran lunga superiore alle circa 20.000 unità previste?>> Infatti, i circa 10.000 posti messi a concorso per il prossimo anno accademico vanno sommati ai più di 13.000 accessi (dato provvisorio ed in crescita continua in ragione delle azioni avviate dagli esclusi innanzi alla Giustizia Amministrativa) documentabili per il precedente anno accademico, con un eccesso di accessi stimabile sino a 5.000 unità!

<<Abbiamo più volte ricordato che è necessario adottare un approccio di sistema per effettuare un’adeguata programmazione del fabbisogno di professionalità mediche, che non va limitato agli aspetti quantitativi, ma che necessita almeno pari attenzione per quelli qualitativi. Occorrono criteri, strumenti e metodologie di programmazione adeguati>>.

Ciò non può non andare di pari passo con l’attuale situazione in cui versa il finanziamento dei contratti di formazione specialistica, che, come più volte denunciato dall’Associazione Italiana Giovani Medici, renderebbe possibile ad oggi lo stanziamento di fondi per coprire circa 3.900 contratti a fronte di almeno 8.500 concorrenti (dato variabile in funzione dei tempi di pubblicazione del bando di concorso, che dovrebbero ammettere anche gli abilitandi della sessione di luglio 2014). Ricordiamo come, fino all’approvazione di uno stanziamento aggiuntivo di risorse in sede di approvazione del DDL di Stabilità (anche grazie alle numerose di sensibilizzazione patrocinate dal SIGM), i fondi destinati alla formazione specialistica erano sufficienti a coprire circa 2.300 contratti per l’anno accademico 2013/2014. <<Per superare tale stato di impasse, rinnoviamo la richiesta di ricorrere all’utilizzo dei finanziamenti Fondi di Sviluppo ed Investimento Europei al fine di provvedere alla copertura di ulteriori contratti di formazione medico-specialistica, come già effettuato, su richiesta dei Giovani Medici (SIGM), dalla Regione Campania, che ha stanziato sino a 10 milioni di euro da destinare alla formazione post laurea di area sanitaria per il corrente a.a. 2013/2014 a gravare sul Fondo Sociale Europeo. Entro il mese di aprile 2012 dovrà, infatti, essere definito l’accordo di partenariato per la destinazione delle risorse della Programmazione 2014/2020, ma non tutte le Regioni si stanno attrezzando al fine di investire nella formazione post laurea di area sanitaria>>. Utile sarebbe l’istituzione di una cabina di regia presso il di Dipartimento Sviluppo e Coesione (che presto trasferirà le proprie competenze all’Agenzia per la Coesione Territoriale) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per assistere le Regioni nella definizione della programmazione dei Fondi Europei con tali finalità innovative.

Sarebbe un atto sconsiderato perdere questa opportunità unica per qualificare la spesa dei Fondi Europei, tanto per la programmazione relativa al prossimo settennato, quanto per evitare di incorrere nella decertificazione di somme disponibili nella programmazione 2007/2013, ancora non impegnate da diverse Regioni. Chiediamo un incontro urgente con i Ministri competenti e, finché non avremo garanzia di un cambiamento di rotta, a tutela del futuro dei giovani medici italiani, proclameremo uno stato di agitazione permanente, al quale invitiamo ad aderire anche gli studenti in medicina, che potrà esitare in un’ulteriore ed imponente mobilitazione nazionale in continuità col GiovaniMediciDay) concludono i Giovani Medici (SIGM).

FONTE: Giovanemedico.it

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