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AFORISMA DEL GIORNO

01 ottobre, 2010

Messina, Giampilieri: un anno dopo...









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Alluvione, un anno dopo. Dalle «new town» di Berlusconi alla «mazzata» di Bertolaso: un "bestiario" lungo dodici mesi. Le dichiarazioni "impossibili" ascoltate dal 2 ottobre fino a pochi giorni fa: la favola dell’abusivismo, la ricostruzione, i fondi promessi e “troppo” altro.

L’alluvione? Colpa dell’abusivismo. Il dopo alluvione? La soluzione sta nelle “new town”. Il Ponte? Ci fosse stato, il disastro non sarebbe accaduto. I fondi dello Stato? Arriveranno, in gran quantità. L’abusivismo? Ora non c’è più, la “mazzata” è servita a qualcosa. Di frasi del genere, di cui tanti, per non dire tutti, avrebbero fatto volentieri a meno, ne abbiamo sentite fin troppe in questo lungo anno iniziato la tragica notte del 1. ottobre 2009. Un “bestiario” che ci offre un campionario fitto di frasi “celebri” finite, inevitabilmente, nel libro nero delle parole in libertà rilasciate senza pensare né al dolore e alla rabbia che potevano provocare, né al ruolo istituzionale e di responsabilità di chi le pronunciava. Lasciate così, in preda al vento. Generando ulteriore fango laddove non ce n’era proprio bisogno. Ecco una carrellata di queste dichiarazioni impossibili. E scusate se ce ne siamo dimenticata qualcuna. 0 Forse l’ha portata via il vento. Grazie a Dio.

«Io non faccio polemiche ma cerco di risolvere i problemi, è però evidente che non può essere la Protezione Civile a risolvere i problemi di dissesto idrogeologico creati dall'abusivismo». Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, 2 ottobre 2009, durante la prima conferenza stampa tenuta in Prefettura, a poche ore dalla tragedia.

«Meno sagre, più prevenzione sul territorio». Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, 3 ottobre 2009.

«Faremo come l’Aquila. Dobbiamo individuare delle zone e trasferire le comunità. I Comuni ci segnaleranno dei terreni sui quali costruiremo dei quartieri con case di solo 3 piani, vivibili, con giardini. Dentro ogni casa, arredata, ci sarà tutto quello che serve per vivere, come all'Aquila. Penseremo anche ai negozianti, costruiremo piccoli centri commerciali dove potranno continuare le loro attività». Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, 4 ottobre 2009.

«La gente si deve anche rendere conto che finché ci sarà abusivismo, nessuno potrà risolvere i problemi. Non c'è dubbio che si è tollerato fin troppo. E se i cittadini non prenderanno consapevolezza che le case non si possono costruire nelle fiumare o a ridosso delle montagne, sarà una battaglia persa». Raffaele Lombardo, presidente della Regione, 4 ottobre 2009.


«Ho prodotto 1191 richieste di demolizione di manufatti abusivi in meno di tre anni, dal gennaio 2007 ad oggi, per violazione delle leggi urbanistiche ed apposizione di sigilli. E nessuna demolizione, neanche una. Mi piacerebbe sapere il perché di tanta ignavia». Calogero Ferlisi, comandante della Polizia municipale di Messina, in un’intervista a Repubblica, 5 ottobre 2009. Ferlisi, poi, smentirà tutto.

«Dobbiamo comunque trovare una casa per circa 1600 persone». Stefania Prestigiacomo, ministro dell’Ambiente, 6 ottobre 2009.

«Se ad un sindaco arriva un’allerta ordinaria allora è meglio che stia attento…». Bruno Vespa, durante la puntata speciale di “Porta a Porta” del 6 ottobre 2009.

«Alcuni esperti mi dicono in questi giorni che se il Ponte e altre opere infrastrutturali collegate ad esso fossero state già eseguite, l'emergenza messinese sarebbe stata vissuta in modo più attenuato». Altero Matteoli, ministro alle Infrastrutture, 7 ottobre 2009.

«Quello di Messina è l’ultimo di una lunga serie di disastri da dissesto idrogeologico. E i casi di abusivismo edilizio sono i primi a provocare i disastri annunciati». Dalla relazione della commissione parlamentare Ambiente della Camera, relatore Francesco Nucara del Pri, 4 novembre 2009.

«Lo stanziamento è nella disponibilità del Ministero dell’Ambiente, Messina avrà i soldi necessari, e non saranno un'elemosina, ma come documentato dalle relazioni e dalle perizie delle strutture competenti, un congruo finanziamento che dovrebbe essere quantificato in circa 400 milioni di euro». Domenico Nania, vicepresidente del Senato, e Vincenzo Garofalo, deputato del Pdl, 17 novembre 2009.

«Sento strane voci sulle risorse: posso dire che il problema non esiste. 56 giorni fa, quando sono venuta qui per la prima volta, avevo garantito che mi sarei battuta per questo e l'impegno del presidente Berlusconi è stato chiaro: i fondi arriveranno». Stefania Prestigiacomo, ministro dell’Ambiente, 27 novembre 2009.

«A Giampilieri è stata già individuata un'area dove sarà possibile realizzare nuove strutture abitative. Saranno realizzate nel più breve tempo possibile e si faranno gare e appalti con procedure accelerate, ma con garanzie legali ineccepibili». Raffaele Lombardo, presidente della Regione, 8 dicembre 2009.

«Sono pronto a fare battaglia se le istituzioni al di sopra di noi non ci daranno un segno. Per la mia città sono disposto a qualsiasi cosa, persino a riconsegnare la fascia». Giuseppe Buzzanca, sindaco di Messina, 19 aprile 2010.

«Non credo ci sia ora abusivismo nelle zone colpite dall'alluvione dell'ottobre 2009 a Messina. La mazzata che hanno ricevuto è servita per fermare lo scempio del territorio. Meglio tardi che mai». Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, 22 settembre 2010.


FONTE: Tempostretto.it

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