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AFORISMA DEL GIORNO

14 aprile, 2009

Allarme epidemia di "dengue" in Argentina

Allarme epidemia in Argentina. Almeno 52 casi di dengue sono emersi negli ultimi giorni a Buenos Aires. I casi rilevati sono stati dichiarati dalle analisi compiute sui soggetti affetti dai laboratori privati, tuttaviae non esistono ancora dati ufficiali sul contagio della febbre emorragica da parte delle autorità sanitarie. Il capo del settore di epidemiologia del governo della capitale, Raul Forlenza, si è limitato a confermare i "risultati positivi" in 52 analisi su pazienti a Buenos Aires.

La dengue è la più importante arbovirosi umana, in termini di morbilità e mortalità. È una malattia febbrile acuta causata dall'infezione da parte d'un virus ad RNA monoelica appartenente alla famiglia delle Flaviviridae ed al genere dei Flavivirus: il virus Dengue. Il nome "dengue" si pensa origini da una parola dell'arabo arcaico, che significa "debolezza". È detta anche febbre "spacca-ossa".Il virus dengue viene trasmesso all'uomo attraverso la puntura della zanzara Aedes aegypti (occasionalmente Aedes albopictus). La malattia è trasmissibile anche ai primati attraverso zanzare forestali. Si ipotizza che i primi serbatoi dei virus furono le scimmie e da esse, successivamente, l'infezione si distribuì, attraverso i vettori, agli uomini.

La zanzara Aedes aegypti si riproduce in pozze d'acqua sia all'interno degli edifici sia all'esterno e si nutre prevalentemente di giorno. Una volta che l'insetto viene infettato da uno dei virus della dengue, lo rimane per tutta la vita ed è in grado di trasmetterlo dopo 8-10 giorni d' incubazione. Si suppone pure che l'infezione tra le zanzare avvenga anche per via verticale ma al momento la rilevanza di questo processo non è nota. La dengue si trova in quasi tutti i paesi tropicali e le epidemie di questa patologia avvengono in genere durante la stagione delle piogge in aree ad altitudini inferiori ai 700 metri, soprattutto nelle aree urbane e sub-urbane. Sembra che la prima grande epidemia nota di dengue avvenne nel 1780 e colpì paesi dell'Asia, Africa e Nord America.

Si ritiene che ogni anno nel mondo vi siano 50 milioni di casi di dengue. Nelle Americhe nel 2001 vi sono stati più di 609.000 casi di dengue; nel solo Brasile ve ne sono stati almeno 390.000. L'OMS stima che durante un'epidemia di dengue il tasso d'attacco sia del 40-50% con possibilità di picchi sino all' 80-90%; ogni anno vi sarebbero 500.000 casi di dengue febbrile emorragica di cui almeno il 2,5% con esito letale. Si stima che la mortalità per dengue febbrile emorragica sia del 20% in persone non trattate, valore che può scendere fino all' 1% nel caso di utilizzo di una terapia intensiva di supporto. Negli ultimi anni si stima un numero di decessi intorno ai 24.000 all'anno a causa della febbre dengue. Esistono due manifestazioni cliniche da infezione da parte del virus dengue, la dengue febbrile "classica" e la "emorragica".

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