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AFORISMA DEL GIORNO

02 gennaio, 2009

Amanti del rischio? Forse tutta colpa della dopamina...

Gli amanti del rischio, o quelli che hanno comportamenti impulsivi e pericolosi, hanno un problema di recettori della dopamina. Lo hanno scoperto ricercatori dell'Universita' Vanderbilt che in un articolo apparso sulla rivista Journal of Neuroscience hanno illustrato i risultati delle loro ricerche. La dopamina (o dopammina) è una ammina biogena naturalmente sintetizzata dal corpo umano. All'interno del cervello la dopamina funziona da neurotrasmettitore, tramite l'attivazione di recettori specifici D1, D2 e D3 subrecettori.

La dopamina è anche un neuro ormone rilasciato dall'ipotalamo. La sua principale funzione come ormone è quella di inibire il rilascio di prolattina da parte del lobo anteriore dell'ipofisi.

La dopamina non può essere utilizzata come farmaco ma viene comunemente somministrato un suo precursore: la L-dopa (profarmaco), che subisce decarbossilazione ad opera dell'enzima decarbossilasi degli amminoacidi aromatici. La dopamina agisce sul Sistema nervoso simpatico causando l'accelerazione del battito cardiaco e l'innalzamento della pressione sanguigna. Gli antagonisti dopaminergici sono farmaci che trovano ampio utilizzo come neurolettico in ambito psichiatrico, mentre agonisti dopaminergici sono usati sia come terapia di prima scelta nel morbo di Parkinson, sia -in misura minore- come antidepressivi.

"Abbiamo scoperto - ha spiegato il principale autore della ricerca, David Zald - che la densità di recettori della dopamina è inversamente proporzionale con l'attitudine dei soggetti a cercare nuove esperienze". La conseguenza di questa condizione è che questi soggetti non riescono a "leggere" tutta la dopamina prodotta dal cervello quando vengono vissute emozioni forti e così il soggetto è spinto a cercarne di nuove e sempre più forti. I ricercatori hanno classificato questi soggetti con il termine "novelty seekers", cioe' cercatori di novita'. "Questa condizione spiega Zald - è soltanto il primo passo verso altre forme di abuso come il consumo di droga o altre forme di comportamenti a rischio".

1 commento:

  1. Buona Sera a tutti i lettori, premetto che l'articolo è molto interessante e vorrei chiarire un punto fondamentale. Si parla di persone che non riescono a "leggere" tutta la dopamina prodotta dal cervello e dunque quando si presentano emozioni forti il soggetto non riesce a viverle. Mi sorge dunque una domanda per certi versi un po' banale. In base a che cosa, il cervello, rilascia dopamina? Sarei molto felice se qualcuno potesse postare un link sulla definizione e funzinameneto della dopamina. Io non ne trovo. :( Vi ringrazio per l'attenzione. Un caloroso saluto, attendo con piacere una risposta

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